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Autore: Eloise_elle91    11/02/2012    2 recensioni
Salve a tutti! Questa piccola one-shot tratterà di Klaus e di suo fratello, Kol che ci ha folgorate tutte nella 3x13. Il tutto sarà narrato dal punto di vista di Klaus.
Questa è la prima one shot su questi due fratelli e tutto quello che narrerò sarà frutto della mia fantasia e per tanto soggetto a copyright.
Spero che vi piaccia! Buona lettura!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Klaus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                         Klaus POV



“Perché?” disse Kol, quando gli conficcai il pugnale dritto al cuore.
“Perché se non sono stato felice io, fratello, non lo sarai neanche tu”.


Cosa avevo fatto? Avevo chiuso per sempre anche con quest’altro bamboccio. L’amore era la sua unica ragione di sopravvivenza, ma non aveva capito che era anche la cosa che lo rendeva più debole. A volte mi chiedo, io ho scelto la via più semplice, perché loro no? E mi sto riferendo al resto della mia famiglia, sono tutti così deboli, tutti così sciocchi da credere che vivere, essere come dei normali stupidi umani li possa rendere più veri. Si sbagliano clamorosamente, e Kol ha sbagliato prima di tutti.

Kol, fratello che ora sei di nuovo qui, ma come puoi mai pensare che io l’abbia davvero lasciata andare...

“Stai facendo un grosso errore Niklaus!” gridava Kol “qual è il tuo scopo? Farmi sentire un debole? E allora va bene! Sarò anche un debole, ma mai un abominio come TE!”
“TU!” gli gridai io di rimando “Tu vuoi farmi credere, Kol, di essere migliore di me? E perché?”
“Perché io amo, a differenza tua! Prova a toccarla Niklaus e te la farò pagare una volta che mi sarò svegliato! Ti odierò per sempre e puoi scordarti di avere un fratello!”

Kol è sempre stato, come dire, troppo ingenuo per capire che per sopravvivere doveva tenere la testa sulle spalle. Invece no, lui si è concesso il privilegio d’amare. È vero, ho amato anche io, ma poi ho capito che quella strada non mi avrebbe portato da nessuna parte, ho capito che lei non mi amava abbastanza per rimanere con me per sempre.
Quando ho ucciso Kol insieme a lui ho ucciso anche la sua amata, Luce. Si era innamorato di quella ragazza, umana; tutto ciò che lui non era più. L’amore per noi vampiri non può esistere, noi siamo una specie predatrice, noi uccidiamo per sopravvivere, ma lui non voleva ascoltare altre ragioni e dopo la morte di nostra madre, convinto anche lui che fosse stato Mikael ad ucciderla, partì alla ricerca della sua indipendenza.
Gli diedi la caccia, dovevo trovarlo, riunire la famiglia, riportarlo sulla buona strada, ma quando lo trovai lui era lì, che sedeva in mezzo agli umani e teneva la mano di Luce nella sua...

“Ti amerò per sempre” le diceva.
“Anche io, Kol” rispondeva lei... Era bella. Lo era di sicuro, la classica bellezza che poteva conquistare Kol, biondissima e con occhi chiari, e il nome, Luce, le donava questo non era in dubbio. Il dubbio era lui, fino a che punto si sarebbe spinto con lei? Possibile che un essere privo di emozioni possa ancora amare? No, mi risposi deciso, no, assolutamente. No.

Eppure c’era una voce dentro di me, in qualche parte di me oscurata dalla mia rabbia che mi diceva di andare via, di lasciarli vivere in armonia. Cosa ti ha fatto dopotutto?
Era questa la domanda alla quale non potevo dare risposta logica, perché ammettere che il suo sbaglio più grande è stato concedersi all’amore non aveva basi fondate. Non era una valida motivazione per pugnalarlo e zittirlo per sempre. Repressi quella piccola, insignificante voce e mi diressi verso di lui...
“Kol, fratello” gli dissi.
“Niklaus” mi rispose in tono freddo “come hai fatto a trovarmi?”
“Non sono affari tuoi, no?”
“Kol, chi è?” chiese Luce.
“Nessuno, stava andando via, non è vero?” disse Kol con aria minacciosa. Quanto era stupido anche allora, come poteva credere che dopo tutta la strada che avevo fatto lo avrei lasciato libero?
“No Kol, non prima di averti ucciso”
“Luce, entra dentro casa e non farlo entrare, hai capito? Non invitarlo ad entrare per nessun motivo” disse Kol a Luce, che andò dentro casa spaventata e devastata. Di lei me ne occupai dopo, la uccisi nel peggiore dei modi.
“Allora Niklaus” disse Kol “qual è lo scomodo motivo per cui ti sei disturbato a venire fino a qui? Non dirmi che sei venuto solo per uccidermi. Sai che le minacce con me non funzionano!”
“Kol, ma cosa credi di fare? Vivere una vita da umano? TU NON SEI UMANO”
“E’ tutta colpa tua se ci ritroviamo in questa dannata situazione! Io mi sforzo giorno dopo giorno di non uccidere persone innocenti, ma la sete di sangue è una cosa con la quale devo convivere per forza!”
“Non sforzarti, Kol. Non risparmierò la tua vita solo perché ti sforzi di rinnegare la tua natura...”
“E tu? Tu non ti penti nemmeno un po’ di quello che hai fatto?”
“TU!” glielo dissi con tutta la rabbia che avevo dentro “Non sai cosa ho dovuto subire...”
“NIENTE” rispose Kol “Tu vuoi conquistare la gente con le tue minacce, credi che venendo qui a minacciarmi con un pugnale possa fare in modo che io ceda alle tue volgari promesse di riconciliazione. Ti sbagli di grosso. Io sono pronto a morire, ma lascia in pace Luce...”
“E dove sarebbe il divertimento se la lasciassi andare, fratello?”
Kol mi guardò pieno di odio, ma a me non importava. A me non importava di niente e di nessuno. Allora perché volevo unire così morbosamente tutta la famiglia al mio cospetto? Perché sapevo che avevano paura di me, insomma chi non ne avrebbe?
Lui mi attaccò, combattemmo una sorta di battaglia per la sopravvivenza, ma io ero più forte e lui non si nutriva come si deve da troppo tempo. Quanto era stato stolto ad attaccare pur sapendo che lo avrei ucciso! Sentivo quella ragazza gridare il nome di mio fratello, era disperata, piangeva e aveva le mani al petto.

Kol sapeva che non poteva uccidermi, ma sperava in una morte almeno leale quanto la sua anima. Ahhh che stupido bamboccio! Ma cosa credeva? La sua morte sarebbe stata epica! Quando lo colpii con un paletto di legno urlò dal dolore, doveva soffrire almeno la metà di tutto quello che avevo sofferto io fino ad ora. Luce uscì di casa, così la presi...
“NO!” urlò Kol “lasciala!”
“Ma lei vuole darti il suo ultimo saluto, vero? Ti vedrà morire...”
E la soggiogai a rimanere immobile fino a quando non avessi ucciso Kol. Quando gli conficcai il pugnale Kol mi promise vendetta quando si sarebbe svegliato, ma io non lo avrei mai permesso. Insomma chi è quell’imbecille che si permetterebbe di togliergli il pugnale?
La parte migliore? È stata dopo. Uccidere l’unica fonte di gioia per mio fratello era la mia priorità in quello momento. Lo feci nel peggiore dei modi, le strappai il cuore con le mie stesse mani e bruciai i resti. Nemmeno le sue suppliche bastarono a fermarmi, non ebbi pietà di lei, che per me non rappresentava nulla, ma doveva essere eliminata perché unica fonte di felicità per mio fratello!

Ed ora eccomi qui ed ecco Kol, ritornato in vita. Eccolo che entra nel salotto e si siede di fronte a me...
“Che ne è stato di Luce?” mi domanda in tono freddo e misero.
“L’ho uccisa” gli dico “anche se l’avessi lasciata vivere oggi non sarebbe qui”
“Sei un bastardo lo sai?” mi dice alzandosi.
“Lo so, non c’è bisogno di ricordarmelo”. Voleva alludere al fatto che non ero figlio di Mikael.
“No, non sei solo quello. Ora sei un ibrido, ma a me non importa. Nostra madre vuole vederci uniti di nuovo? Non mi importa. Avrò la mia vendetta Niklaus e le tue stupide minacce di rifilarmi un pugnale mentre dormo non funzioneranno”.
“Puoi sempre partire e cercare la tua nuova indipendenza”
“E tu puoi anche fotterti da solo. Tu sei solo Klaus. Il tuo essere ibrido non ti rende invincibile”.
“Non minacciarmi Kol”
“Io non ti ho fatto niente! Sei tu quello squilibrato qui”. E uscì dalla sala, ma non prima di dirmi “Ahhh, ho visto la doppleganger. Gran bella ragazza, come si chiama? Elena? Non vedo l’ora di conoscerla, sarà un privilegio sottrarti almeno questo”.
E se ne andò via senza lasciarmi il tempo di ribattere nulla, ma d’altronde penso che nemmeno avrei detto nulla per il semplice fatto che non avevo nulla da dire. Il mio unico pensiero va a colei che mi sono lasciato sfuggire dalle mani, colei alla quale avevo concesso tutto me stesso, colei che era morta per colpa mia portando in grembo il sangue del mio sangue.

 
 



 Angolo autrice:
Eccomi con questa piccola one-shot su Kol e Klaus! Spero che vi sia piaciuta.
Volevo solo precisare che Luce è un pesonaggio che ho inventato io, anche se apparsa per poco, per questo se volete usarla dovete chiedermi il permesso.
Volevo ringraziare tutti coloro che la leggeranno e che lasceranno qualche recensione.
Tutti gli avvenimenti che ho narrato sono frutto della mia fantasia :)
Un bacio a tutti e alla prossima!
Ely**

  
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