Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
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Autore: FLoki97    11/02/2012    0 recensioni
e se per una volta, tutto quello che non vorresti, fosse tutto quello che realmente hai? se tutto questo alla fine diventasse la tua ragione di vita. Questa è la mia prima FF su i Mars. spero vi piaccia :)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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it could be just like heaven Chiedo scusa a tutti quelli che stanno leggendo questa storia, veramente mi dispiace di poter postare solo adesso il capitolo, ma meglio tardi che mai ;)
spero di poter sapere prima o poi quello che pensate di questa storia, un Bacione e al prossimo capitolo che spero di postare il prima possibile <3

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-dimmi che non te ne andrai mai più! Ti prego ne ho bisogno- disse Jared mentre stavamo abbracciati nel letto

-non me ne andrò mai più- dissi lasciandogli un leggero bacio sulle labbra.

Parlammo e rimanemmo abbracciati per quasi tutta la notte, per una volta dopo tanto tempo stavo bene, ma dovevo dire a Jared che il giorno dopo sarei dovuta partire.

-domani mattina ho il volo per l'Italia-

-non partire, rimani abbiamo ancora qualche giorno per stare insieme-

-ho già prenotato il volo e poi mia madre rimarrà da sola e adesso che sono riuscita a ricreare un rapporto con lei non voglio rischiare di rovinarlo-

- tu hai ancora il tuo appartamento a L.A.?- mi chiese Jared, non capivo cosa significasse quella domanda anche perchè in quella conversazione non aveva molto senso, ma titubante risposi

-si certo, l'ho voluto tenere comunque perchè?-

-beh tua madre potrebbe venire a vivere la, tanto tu vivresti a casa mia e il tuo appartamento rimarrebbe vuoto, quindi tu non ritorni in Italia-

-non sto capendo Jay spiega-

-tu fai trasferire tua madre a L.A. nel tuo appartamento e ci rimani anche te, solo che vivrai con me, che ne dici? Ah e non accetto risposte negative-

-no Jay non voglio disturbare troppo, o darti fastidio e poi convivere è una cosa importante e non vorrei che il nostro rapporto si rovinasse per colpa di un litigio o di qualsiasi altra sciocchezza-

-si hai ragione è un passo importante, ma non lo è anche il nostro bambino? lui è molto più che importante e se ritorni in Italia non riuscirò a vederlo spesso o a stare con lui sempre, mi potrei trasferire in Italia ma sarebbe troppo complicato, quindi ti prego resta-

-mi avevi già convinta al "nostro bambino", Ti amo- dissi baciandolo.

Litigavamo troppe volte e non volevo che accadesse più, volevo godermi ogni singolo istante, volevo viverlo. Si perchè lui era il mio sogno, lo è sempre stato e adesso i miei sogni si stavano realizzando. Avevo fatto come diceva lui, avevo lottato per i miei sogni, dando tutta me stessa.
Dopo tutto quel tempo a parlare il sonno si ripresentò, sbadigliai e Jay dopo avermi messo una coperta addosso mi abbracciò e mi sussurrò "The Fantasy", piano piano mi addormentai e l'ultime parole che sentii furono
-it could be just like heaven-

Il giorno dopo mi sveglia, ero stretta a Jay che aveva una mano sulla mia pancia e me la accarezzava. Mi girai verso di lui e gli diedi un bacio, poco dopo il silenzio fu interrotto dallo squillo del suo cellulare, rispose immediatamente

-pronto?-

-jay dove sei?-

-shan non potevi scegliere momento peggiore, comunque sono con Elis non ti preoccupare abbiamo risolto tutto dopo veniamo da voi in hotel-

-sono contento, vi aspettiamo-

Dopo aver chiuso la telefonata, posò il telefono e si girò a guardarmi, ero distratta non mi accorsi di aver il suo sguardo addosso finchè facendo finta di tossire mi riportò alla realtà, alzai lo sguardo e mi persi in quell'infinito, lui facendo il broncio disse

-signorina la sua mancanza di interesse verso il sottoscritto mi ferisce-

-mi dispiace signor Leto, non era mia intenzione-

Dopo quello scambio di battute, scoppiammo a ridere entrambi.
Decidemmo di alzarci e chiamato un taxi andammo nell'hotel dove alloggiavano gli altri. Facemmo colazione insieme, eravamo seduti ad un tavolo a mangiare qualche donuts e bere caffè, io continuavo a mangiare e per questo venivo continuamente presa in giro dagli altri che si divertivano e che erano riusciti dopo tanto a farmi ridere e a farmi tornare il sorriso.

I giorni finalmente passarono tranquilli mia madre si trasferì nel mio appartamento e io andai a vivere a villa Leto.
Arrivò il giorno del loro 300 concerto nel quale avrebbero raggiunto il Guinness World record per più concerti a promozione di un solo disco, Jay era estremamente fiero di se per questo e non perdeva tempo per ricordarmelo ogni dieci secondi.

La sera ci sarebbe stato il concerto a New York e appena arrivati ci catapultammo all' Hammerstein Ballroom, la voglia di vedere il concerto era molta, ma nelle mie condizioni non sarebbe stata la cosa migliore quindi dovetti guardare il concerto dal camerino di Jay, Tiffany e Vicki mi fecero compagnia.
Il concerto iniziò, andò tutto bene, erano carichi, ci mettevano l'anima e si vedeva, le emozioni che trasmettevano erano uniche, ero incollata a quel dannato schermo quando volevo essere li tra la mia famiglia, tra tutti quegli echelon avrei voluto urlare, sorridere e piangere con loro. Ma ero li seduta perchè per aver realizzato un sogno avevo dovuto rinunciare momentaneamente ad un altro, ma ero felice. Iniziai a piangere e in poco mi ritrovai le mie due amiche che mi abbracciavano e mi comprendevano forse molto più di chiunque altro.

Durante Kings and Queens molti echelon salirono sul palco, Jay, Tomo e Shan andarono a salutarli, una ragazza saltò praticamente addosso a Jay dandogli un bacio a stampo e poi staccandosi ritornò al suo posto erano tutti abbastanza sorpresi e dopo un breve momento di imbarazzo ripresero il concerto.
Tiffany e Vicki che subito mi guardarono cercando di capire le mie emozioni, mi dissero che secondo loro era solo la matta di turno, gli risposi

-probabilmente fossi stata al posto suo avrei fatto la stessa cosa, anzi no non ne avrei mai avuto il coraggio, ma la invidio anche per questo, perchè ha avuto il coraggio di rischiare e realizzare un suo sogno-

-ma che stai dicendo, quella ragazza ha appena baciato il tuo uomo e tu non reagisci ? Dov'è finita la vera Elis?- disse Tiffany

-è qui proprio davanti a te, non posso dire che non mi abbia dato fastidio o che non sia stata gelosa, è solo che la capisco, poi non ho voglia di litigare voglio stare il più tranquilla possibile-

-ok come vuoi, tra poco arrivano io gli vado incontro che fate venite?- chiese Tiffany, Vicki decise di andare con lei mentre io rimasi ad aspettare Jared nel camerino. Dopo aver finito il concerto Jared parlò con qualche giornalista e dopo aver ritirato il premio ritornò in camerino da me.
Aveva la faccia di uno pronto per essere sgridato, ma così non fu e questo lo spiazzò decisamente.


JARED


Tornai in camerino da Elis, sapevo che aveva visto tutto, ed ero pronto al peggio. Feci un bel 0respiro ed entrai, Elis era li accoccolata sul divano ad aspettarmi, mi avvicinai piano a lei e la baciai.

-siete stati perfetti- disse , non percepivo rabbia, disprezzo e delusione, solo dolcezza. Rimasi spiazzato dalla sua reazione, non riuscivo a capirne il motivo, forse mancanza di interesse ? Non lo so presi coraggio e glielo chiesi.

-tutto bene amore ? Mi dispiace per quel bacio- adesso dovevo solo ascoltare ciò che diceva.

-tutto bene, tranquillo, so che non è colpa tua e poi alla fine hai solo realizzato il sogno di una echelon, anche se un po sono stata gelosa, ma alla fine non ce ne era motivo, tu sarai sempre e soltanto mio, non è vero ?- chiese baciandomi

- vero e tu sarai solo e soltanto mia per il resto della nostra vita, ti amo Elis- dissi ricambiando il bacio.

Adesso capivo e non ero più preoccupato anzi, dovevo solamente ritenermi fortunato ad avere accanto a me una persona come lei, la amavo più di qualsiasi altra cosa al mondo e non avrei mai permesso ad una sciocchezza di allontanarci, ma l'avrei tenuta con me per sempre, per quel "per sempre" di cui aveva tanta paura.
Ritornammo a casa e andammo a dormire, era tutto perfetto, ero felice, come non lo ero mai stato, ma le cose belle non durano per sempre e questa era una cosa che presto avrei scoperto.
  
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