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Autore: Heart InRussia    11/02/2012    3 recensioni
Prendete la prima serie di Beyblade, togliete Kei come protagonista e metteteci una ragazza in balia degli eventi; poi aggiungete un innamoramento imprevedibile e un'autrice che è alla sua prima fanfiction et voilà!
Otterrete una storia mai raccontata.

Scusate, è già la terza volta che modifico la presentazione alla storia, ma ne volevo una che dasse un'idea della trama.... Che dire? Aspetto i vostri pareri :)!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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People in the place

If you’ve ever felt love

Then You know, yeah you know

What I’m talkin’about

There’s no getting’over…”

(Fergie, “Getting over You”)

 

Che ore sono? Deve essere prestissimo, fuori è ancora buio. Guardo la sveglia sul comodino. Le sei. Potrei restare a letto, ma sono certa che non riuscirei a dormire, così mi alzo e mi dirigo verso al cucina.

E così inizia il mio penultimo giorno a Mosca.

Seduta al tavolo della cucina, guardo fuori dalla finestra con una tazza di cappuccino lasciando che i miei pensieri vaghino per quelle case addormentate che posso da vedere da qui, invidiando chi vi abita. Chi può dire di aver e una casa, una sua famiglia, un qualcosa di suo. Qualcosa che io non ho mai avuto.

Come se tutto quello che io ho passato finora, come se questi diciassette anni mi siano scivolati addosso senza lasciarmi niente attaccato. Avere qualcuno a casa che ti aspetta, una madre che ti prepara la colazione ogni mattina, un padre che ti segue crescere, dei passi che puoi riconoscere… non riesco a immaginare tutto ciò senza sentirmi male, senza sentire dolore per quello di cui sono stata privata. Perché?

Nessuno dovrebbe mai sentirsi abbandonato, in particolare nessun bambino. Sono sicura di essere sbagliata io: come è possibile non aver mai raggiunto un riparo stabile? Tutto quello che ho è come sabbia che mi scivola tra le dita, destinato a durare poco.

Sono contenta per i Bladebreakers e questa vittoria che possono godersi e contemporaneamente mi sento triste guardando a tutto ciò che sto perdendo. In poco tempo sono passata dal non avere niente ad avere tutto; e ora, seguendo il ciclo crudele che questo mondo segue, sto di nuovo per perdere ciò che ho. O forse questa è solo una paura: forse questa fine rappresenterà un nuovo inizio e da dopodomani inizierò una vita fantastica in Giappone. Non so, non sono mai stata una ragazza ottimista.

E poi, destino crudele, ho incontrato lui. Yuri Ivanov. Che cattiveria lasciarmi conoscere qualcosa di così bello anche se è destinato a svanire dalla mia vita. Sembra il lavoro di un regista pazzo, il romanzo di un autore crudele, un traguardo che si allontana, una palude che non mi lascia.

 

Devo tirarmi un po’ su, stamattina continuo a lamentarmi e basta... Sarà l’effetto del tra-tre-giorni-lascio-Mosca. Sarà che non mi fa bene alzarmi presto la mattina. Sarà che non ho ancora assunto zuccheri.

Una sorsata di cappuccino.

Molto meglio ora.

 

Parecchi sorsi dopo entra Rei in cucina. “Cosa ci fai già sveglio?”

“Boh. Ma io sono abbastanza mattiniero, sai.”

Mette su il caffè e sorride.

“Che c’è?”

“E’ la situazione della volta in cui avevo la semifinale contro Boris. Anche allora siamo stati i primi a svegliarci.”

Sorrido. “E’vero”.

 

Stamattina è parecchio silenziosa. Sembra la sorella di Kei.

 

Si siede dalla parte del tavolo in fronte a me. “Ehi, che succede?”

Cosa? “Cosa?”

“Non è da te essere così silenziosa. Qualche pensiero che ti tiene sveglia?”

“Mmm no. Sono più i pensieri di quando sono sveglia. Ma non è niente di che.”

“Dai, sfogati. Tanto non abbiamo tanto da fare stamattina e hai l’occasione di parlare prima che arrivino gli altri.”

“Ma no è che… Boh, era ieri che partivo con voi dalla Russia e già oggi si deve partire. Il tempo sembra passare così velocemente… Dopodomani arriveremo in Giappone e io dovrò costruirmi una vita nuova partendo da zero. Ho paura di non farcela, di sprecare il tempo in tentativi sbagliati, di non costruire niente e rimanere sola.”

Ecco, l’ho detto. E mi sento davvero meglio dopo aver espresso questi pensieri ad alta voce.

“Tu non sei sola. Non lo sarai mai. Nessuno è mai solo. Andremo in Giappone e ci saremo tutti noi a sostenerti, vedrai che ce la farai. Non devi dubitarne.”

“Grazie Rei.”

“Ah, mi dirai mai chi è?”

“Chi?”

“Lui.”

Eh?

“Andiamooo, a me puoi dirlo!”

“Ma di che parli?”

Sento la temperatura del viso salire pericolosamente mentre Rei sorride con aria da uomo saputo.

“Colui a cui pensi da giorni ormai. Sei troppo tra le nuvole ultimamente, non credere che non l’avessi notato!”

Probabilmente le guance stanno superando i 100 °C e hanno un colore melanzana, ora.

“Ma… Rei… (contegno, Khris, contegno!) Guarda che ti sbagli! Non penso a nessun…”

Occhiata scettica.

“Ok, ok forse c’hai azzeccato ma… non dire niente a nessuno.”

“Mh”

Guardo la tazzina da caffè ormai vuota cercando di riflettere.

“Ma si vede tanto?”

Riflette un attimo. “No, non tantissimo. Adesso mi dici chi è?”

Ridacchia. “No, perché non è importante. Chiunque sia, me la devo far passare.”

“Perché? Lui non ricambia?”

“Non credo proprio. Credo di piacergli un po’, ma più da amica. Non è il tipo da ricambiare.”

“Del tipo che… se anche ricambiasse sarebbe troppo orgoglioso per ammetterlo?”

“Sì, esatto!”

“Capito.”

Non è che è Kei, vero?

*

Normalmente andarsene da luoghi in cui si è state bene comporta due sentimenti: entusiasmo e tristezza. Entusiasmo di tornare, di raccontare tutto, di portare a casa tutto ciò che si è vissuto e tristezza perché comunque il periodo vissuto tanto serenamente sta finendo.

Nel mio caso, c’è solo l’ultimo periodo. Davanti a me, tanto buio. Comunque mi sento molto meglio di stamattina: a colazione coi ragazzi mi hanno detto che certo, davano per scontato che tornassi in Giappone con loro e Takao si è offerto di ospitarmi per qualche giorno.

Mi mancheranno, mi mancheranno un sacco.

In ogni caso abbiamo fatto un po’ di planning per questi due giorni: precisamente, oggi è dedicato alle valige, domani alla pulizia della casa e “ai souvenir!” per citare Max.

In questo momento sono in camera mia e sto posizionando i vari indumenti che ho comprato in questi giorni sul letto, per poi decidere quali tenere per il viaggio e infilare i restanti in valigia.

Takao e Max sono usciti per comprare i biglietti; Kei è sparito. Per la casa, a sistemare valige e recuperare oggetti nostri dalle varie stanze, ci siamo io e Rei. Che in questo momento, mentre ci incrociamo passando in salotto, sorride. “Sei troppo, troppo pensierosa, cara mia!”

“Mh?”

“Non è da te! Eeh, ma prima o poi scoprirò chi è!”

“Vedremo” gli sorrido. Quel nome, per quanto lo rifugga, aleggia nella casa, tra le vie di Mosca, fuori dalla finestra, qui in Russia sua madrepatria in cui ogni via sembra gridarmi il suo nome.

Dicono che per dimenticare amori che hanno fatto soffrire faccia bene cambiare aria: questo pensiero improvvisamente mi conforta, mi rende più serena alla prospettiva di andare in Giappone.

Questa giornata dedicata ai preparativi si rende sempre più accettabile.

 

 

 

 

 

Rieccomiiiii!!! Capitolo di transizione anche questo (quanto non mi piacciono!) però, come tutti i capitoli del genere, necessario… In realtà faceva parte di un capitolo più lungo, ma non ho pubblicato insieme perché era davvero troppo lungo! Sarebbe stato troppo pesante da leggere (Ciccia, già così non è che sia il massimo del divertimento! ndLettori)

 

Vabbè, già inizio ad anticipare qualcosa del prossimo capitolo…. Che riguarderà ancora il nostro amico Rei, che qui fa tanto la parte dell’amico saggio ma in realtà qualche questione da risolvere ce l’ha anche lui… Di cosa si tratta potete immaginarlo… Ma non potete saperlo ehehe a meno che non decidiate di sorbirvi anche il prossimo capitolo! Al quale, già lo anticipo, seguirà l’ultimo della storia! Preparateviii!!

 

 

Mi dispiace davvero aver aggiornato così tardi e prometto che la prossima volta sarò più puntuale! Che ne dite se ci diamo appuntamento al 25 Febbraio?

 

Nel frattempo ne approfitto per salutarvi tutti, chi recensisce e non, chi legge chi continua a farlo, chi è capitato qui per caso e chi invece segue la storia…

Grazie a tutti di cuore

 

Appuntamento al 25 allora ;)!!

 

  
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