[Angolo dell'autrice]
Perché l'ispirazione mi viene su cose completamente diverse dalla long-fic che sto scrivendo?! Mah.
Comunque, questa one-shot è sulla coppia ZoPerona. ù___ù *le lanciano pomodori marci*
Ma non sono carini insieme? *-* *le rilanciano pomodori marci*
Ultimamente ci sto andando in fissa, con 'sta coppia. °-° Mi è sembrato il minimo farci una storiella sopra. ù__ù
Nonostante la coppia che non si fila nessuno – povera Perona, non vedrà mai coronato il suo sogno d'amore con Zoro u__u *sghignazza* – spero possa piacere a qualcuno. Qualche matto come me, forse.

«Uheeee! Rivoglio il mio Kumacy!»
«E smettila di frignare!»
Zoro era arrivato al limite massimo della sua sopportazione – e lui, essendo uno spadaccino, era abituato a sopportare qualunque cosa, ma quella situazione avrebbe portato chiunque all'esasperazione. Quella lagna dai capelli rosa pareva non averlo minimamente ascoltato e continuava imperterrita a piangere e lamentarsi.
«Rivoglio il mio Kumacy!», disse la ragazza, per l'ennesima volta nell'arco di dieci minuti.
«La vuoi piantare?!», sbraitò il verde dal letto su cui era steso. Ormai quella era quasi una routine quotidiana.
La ragazza-fantasma era diventata, col passare del tempo, sempre più intrattabile e piagnucolona di quanto non fosse già, nominando continuamente tra un singhiozzo e l'altro un certo "Kumacy". Uno di quegli orrendi suoi ex-zombie, probabilmente.
«Insensibile!», gli rispose l'altra, alzandosi di scatto dalla sedia su cui era seduta e puntandogli un dito accusatore addosso. «Ma che mi lamento a fare? Come può un tipo come te capire quello che sto provando io in questo momento?! Sono passata dall'avere degli adorabili zombie servitori che facevano tutto quello che dicevo loro a fare da balia ad uno spadaccino rozzo come te!»
«Tsk. Nessuno ti ha mai chiesto o ordinato nulla, mi sembra. E toglimi queste bende di dosso, non ne posso più!»
Neanche il tempo di finire la frase, che si mise subito seduto e iniziò letteralmente a strapparsi i bendaggi che gli ricoprivano goffamente l'intero busto e la parte sinistra della testa.
«Non ci provare nemmeno!», gli ordinò furiosa la ragazza, mettendosi a gattoni sul letto su cui si trovava lo spadaccino e iniziando a tirargli forte una guancia, nel tentativo di farlo smettere. «E' già un miracolo se sei ancora vivo, per non parlare del fatto che hai perso addirittura un occhio!» – e qui Perona lo rimproverò indicandogli l'occhio in questione, ancora coperto dalle bende – «Ti ritroverai sicuramente con una cicatrice enorme!»
«Non ha importanza, ho ancora un altro occhio! E togliti di dosso, strega!»
«Chi hai chiamato "strega"?!», ringhiò la rosa, lanciandogli contro uno dei suoi Negative Hollow.
«M-mi dispiace di essere stato così scortese...»
«Ora va molto meglio», sorrise soddisfatta la ragazza; ma, non avendo più a distrarla le ribbellioni di Zoro – in fondo, quando voleva, sapeva essere un giocattolo carino, anche se continuava a mandarle, a bassa voce, epiteti poco cordiali –, le ritornò inevitabilmente in mente Thriller Bark, insieme ai suoi zombie e, soprattutto, al suo Kumacy, che quel dannatissimo Neganaso le aveva purificato.
«Sniff... Rivoglio il mio Kumacy!»
Oh. Merda. Quella frignona stava ricominciando la lagna! Doveva farla smettere, non l'avrebbe sopportata un minuto di più!
«Fatti un pupazzo come questo Kumacy, o come cavolo si chiama!»
A quel dire, Perona s'immobilizzò. Smise di piangere e di lamentarsi tutto ad un tratto e iniziò a fissarlo, come se non potesse credere alle sue orecchie. Poi, una volta assimilato il significato di quelle parole, s'illuminò d'immenso, scendendo di scatto dal letto.
«Hai ragione! Questa sì che è un'idea assolutamente adorabile!»
Lo spadaccino, di tutta risposta, si fece rosso in viso e, volgendo lo sguardo verso un punto indefinito del muro, le borbottò qualcosa di rimando.
Forse quello spadaccino non era poi così rozzo, in fondo.