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Autore: Bale    12/02/2012    1 recensioni
Una nuova minaccia unirà, per la seconda volta, la squadra di Sam Cooper e quella di Aaron Hotchner.
Genere: Introspettivo, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jack aprì la porta a suo padre. Gli corse incontro con un largo sorriso stampato sul volto e lo abbracciò.

Hotch rispose a quell’abbraccio con dolcezza.

 L’affetto di suo figlio era la sola cosa di cui aveva bisogno in momenti come quelli.

Anche la sua squadra si era appena lasciata alle spalle un caso molto complesso.

Non aveva alcuna voglia di pensarci ancora.

Fece una doccia e preparò dei popcorn.

Avrebbe guardato un cartone animato con suo figlio, avrebbe trascorso una serata semplice e tranquilla.



Padre e figlio si addormentarono a metà del film, con la ciotola dei popcorn ancora stracolma.

Erano stanchi entrambi e, a dire il vero, quel cartone non era neanche granché.

Hotch fu svegliato dall’assordante musichetta che accompagnava i titoli di coda.

Trasalì e lasciò cadere la ciotola con i popcorn, che si riversarono sulla moquette azzurra.

Spense la tv con un gesto rabbioso, poi portò Jack in camera sua.

Gli rimboccò le coperte e lo salutò con un tenero bacio sulla fronte.

Tornò in soggiorno e, mentre si chinava per raccogliere la ciotola di plastica, notò che sul tavolo della cucina era posata una busta gialla.

Probabilmente l’avevano consegnata durante la sua assenza.

Non proveniva dall’FBI, non ne aveva l’aspetto.

Hotch, pertanto, non le attribuì molta importanza.

Decise di concludere le sue pulizie prima di aprirla.



Spencer Reid era teso.

La tv stava trasmettendo l’ultimo episodio della sua serie televisiva preferita.

Era entrato in casa come un fulmine, aveva a malapena avuto il tempo di sfilarsi il cappotto e la tracolla.

Non aveva notato, entrando, la busta gialla che giaceva sul pavimento.

Non aveva neanche ascoltato i messaggi in segreteria, né si era accorto di aver dimenticato il cellulare in macchina.

Rimandò tutto ciò che c’era da fare, anche la doccia.

Quello era il momento di godersi il suo telefilm.



Derek Morgan, quella sera, accompagnò Garcia a casa.

Penelope gli chiese di salire e, insieme, finirono ben due bottiglie di vino rosso.

Quel caso li aveva particolarmente turbati, avevano bisogno di una tregua.

Bevvero vino, risero di gusto e si divertirono molto.

Derek, per qualche ora, si concesse di dimenticare le preoccupazioni.

Non pensò a nulla, se non alla sua Garcia; ignaro che una busta gialla attendeva anche lui.



David Rossi spalancò la bocca.

Qualcosa di inquietante e sinistro giaceva sul tavolino del suo soggiorno.

Al suo rientro a casa, ritirando la posta, aveva trovato una voluminosa busta gialla.

Era di carta, di quelle imbottite all’interno.

All’inizio aveva pensato a quell’antico cavatappi che, pochi giorni prima, aveva ordinato su internet.

Aveva aperto la busta con entusiasmo e si era ritrovato davanti ad una situazione surreale.

La busta conteneva delle carte da poker macchiate di sangue.

Erano cinque, tutte nere. Era una Scala Reale di picche.

La busta conteneva anche una lettera scritta a macchina.

Più che di una lettera, si trattava di un biglietto.

Poche righe, delle istruzioni secche e precise per partecipare alla partita di poker del secolo.
   
 
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