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Autore: neverbethesame_    12/02/2012    1 recensioni
"ero al settimo cielo. ero entrato a far parte del cast. la mia vita da quel giorno cambiò radicalmente"
cosa ne dite di dare una sbirciatina dentro il cast di harry potter? vi avverto che tutto sarà scritto dalla parte del nostro rupert, dal primo provino. cercherò di scrivere anche cose che sono successe realmente ma la mia fantasia prenderà sicuramente il sopravvento.
buona lettura.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4.



“Forza ragazzi questa scena è la più facile ma fondamentale. Concentratevi e date il meglio di voi” il regista sospirò, mentre due signorine ci sistemavano il trucco frettolosamente.
“Quante volte l’avrà ripetuto stamattina?” borbottai a Daniel sottovoce che sghignazzò, ricevendo una gomitata da Emma in piena pancia.
“Se voi la smettesse di ridere sarebbe tutto più facile” ci riprese lei come al solito, agitando la chioma bruna ad ogni parola.
“Se facessimo una pausa lo sarebbe ancora di più. Quante volte devo dirtelo che devo andare in bagno?” iniziammo il nostro silenzioso battibecco mentre tutti gli altri erano troppo occupati con le luci e le cineprese.
Adoravo la vita sul set,  perché finalmente davo sfogo alla mia passione per un motivo e soprattutto davanti a una telecamera vera, e non più davanti allo specchio della mia cameretta, avendo paura che i miei genitori entrassero da un momento all’altro e mi prendessero per pazzo.
Poi la storia mia piaceva da matti. Sono riusciti a realizzare un film di un’ ora e mezza con la trama di centinaia di pagine, e ricordo ancora l’emozione di aver riletto le battute di Ron che ricordavo da quando avevo letto il libro.
Il primo giorno di riprese ricordo di aver confidato a Daniel la mia paura di non essere all’altezza delle aspettative di tutti, poiché non avevo nessuna esperienza avendo appena undici anni. Lui mi trascinò davanti ad uno specchio e mi disse :
“Cosa vedi?”
“Ehm..me stesso?” risposi confuso. Lui mi diede uno schiaffetto in testa e scoppiò a ridere. Poi ritornò serio.
“Sul serio Rup. Io vedo un bambino con i capelli rossicci lo sguardo furbo e luminoso e un espressione un po’ spaventata ma decisa, che indossa una divisa di Hogwarts un po’ stropicciata, preoccupato di ciò che dirà la gente, ma convinto che alla fine non gli importa perché è soddisfatto della sua vita” rimasi imbambolato a guardare lo specchio, mentre le parole di Dan mi ronzavano in testa.
“chi ti ricorda? Andiamo non è difficile, neanche per te” scherzò.
“Ronald Weasley. Figlio di Arthur e Molly Weasley e fratello di Fred, George, Percy, Bill, Charlie e Ginny Weasley. Amico di Hermione Granger e del grande Harry Potter ” dissi fiero e convinto, contemplando il riflesso del mio personaggio preferito nello specchio. Daniel mi sorrise di risposta, contento di avermi tirato su il morale e caricato per il primo giorno di lavoro.
“Grazie per il grande Ron..cioè volevo dire Rupert” ridemmo insieme.
“Era per il tuo personaggio. Ma anche per te se vuoi” scherzai ancora.
“Certo e per me niente?” dalla porta del nostro camerino sbucò fuori Emma imbronciata e pronta per entrare in scena, con la sua divisa impeccabile, i suoi capelli castani molto voluminosi e i suoi occhi caldi e marroni. Era semplicemente perfetta per quel ruolo, anzi perfetta era dire poco.
Pensato solo che, prima d’ iniziare le riprese il regista ci diede un compito da svolgere, non vi descrivo le facce mie e di Dan appena scoperto che era un vero compito scritto, dove dovevamo scrivere le nostre emozioni e impressioni sul film che stavamo per recitare. Daniel scrisse mezza pagina, dopo aver pregato inutilmente mezza troup di truccatori e attori di aiutarlo disperatamente. Io lo consegnai tre giorni dopo inventandomi di averlo perso, ed era davvero una schifezza. Emma scrisse più di tre pagine e lo consegnò per prima, soddisfatta di se stessa e riprendendoci per il nostro mediocre lavoro.
Quindi non venitemi a dire che lei non è l’Hermione perfetta.
“Ma a te è sottinteso. Tu sei grande, bella, grandiosa, stupefacente..” mi avvicinai a lei con sguardo sognante mentre Daniel si sbellicava dalle risate.
“Si certo Rup. Risparmiati la voce per il set. E vatti a rivedere qualche aggettivo decente per abbindolarmi” sbuffò e se ne andò elegante e boriosa. Forse troppo anche per lei.
Dopo circa trenta secondi il suo viso ricomparve da un lato della porta con un sorriso smagliante :
“Sono brava anche nella parte della snob, vero?” io e Dan tirammo un sospiro di sollievo poiché non volevamo una versione di Emma fastidiosa e boriosa, ancora più del solito, ma poi ci unimmo alla sua allegria e  la seguimmo verso il set.
“Comunque sul serio ero credibile?” ci richiese dopo qualche passo inchiodandoci con uno sguardo impaziente.
“Emma sei letteralmente incredibile” sospirai e gli sorrisi.
 
 
 
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“Dai Tom. Più cattiveria. Tu li odi dal profondo del cuore, non li sopporti. Concentrati”
Tom smise di ridere e guardò Daniel negli occhi, cercando di far uscire tutto l’odio che poteva. Alzò la bacchetta e l’avvicinò al suo viso con destrezza.
“Paura Potter” sputò con tutto il veleno e la cattiveria possibile quelle parole e ghignò in modo impeccabile, da fare invidia anche allo stesso Draco.
Tom Felton era un ragazzino alto più o meno come noi, magro e un po’ spigoloso, con occhi grandi e blu come il cielo e un sorriso furbo e smagliante. Fisicamente era talmente identico al personaggio che doveva interpretare che ne rimanemmo stupefatti.
Ricordo l’impressione che mi fece a primo impatto : rievocò perfettamente l’immagine che mi ero sempre fatta di quel maledetto Malfoy scorbutico e arrogante, quindi mi preoccupai che lui un po’ gli assomigliasse. Ma dopo qualche secondo che ci fu presentato il suo viso si aprì in un sorriso sincero, decisamente privo di ogni traccia di arroganza che poteva avere il suo personaggio. Si dimostrò subito un ragazzino divertente, schietto e di talento, poiché riusciva senz’ alcuno sforzo ad interpretare un personaggio insopportabile rimanendo la stessa piacevole persona.
In quel momento ci trovavamo a girare una delle tante scene di scontro tra Draco ed Harry, cioè tra Tom e Daniel, ed entrambi non riuscivano a smettere di ridere. Era davvero difficile rimanere concentrati nel personaggio e quindi trovarsi davanti una persona che dovresti odiare ma che in realtà non lo odi. È proprio ciò che stavano passando loro, poiché i loro personaggi dovevano combattere durante una lezione ed odiarsi a morte, ma in realtà non facevano altro che scoppiare a ridere nei momenti meno opportuni e trascinare nell’ilarità tutto il set.
Io ed Emma non eravamo ripresi, anche se entrambi  dovevamo stare nella stanza dove doveva avvenire il combattimento, ma mentre ripetevano quella scena migliaia e migliaia di volte ne approfittavamo e ripetevamo insieme le battute delle scene successive.
Era così che andava ogni volta. L’atmosfera sul set era concentrata si, ma anche giocosa come era giusto che fosse. D’altronde eravamo un mucchio di ragazzini che facevano ciò che più amavano fare, non può non esserci nell’aria un pizzico di allegria.
“Ti piacerebbe” Daniel finalmente riuscì a non ridere e fissò sprezzante l’altro ragazzino, mentre nell’aria si diffondeva quella tensione indispensabile per la riuscita della scena. Infatti il regista scoppiò di gioia quando tra i due scoppiò il vero combattimento, dove in realtà venivano sbattuti e trascinati da un’imbracatura attraverso tutta la stanza e si lanciavano incantesimi inesistenti. Senza gli effetti speciale era molto comica la situazione, ma già sognavo di rivedere il tutto dopo il montaggio con i computer e l’aggiunta delle luci per gli incantesimi. Qualche ora prima avevo già visto un’altra scena con altri incantesimi ed ero rimasto incantato da quel lampo luminoso che usciva dalla bacchetta di Hermione. Sembrava davvero reale e maledettamente magico.
“STOP STOP. GRANDIOSO. È stato davvero grandioso. Bravi, bravissimi ragazzi!” il regista ci urlò e ci corse incontro con quel sorriso strabiliante e rassicurante che gli spuntava sul viso ogni volta che facevamo un’ottima scena. Era difficile deluderlo.
Tom e Daniel furono sciolti dalle loro imbracature mentre si diffondeva nell’aria quel solito applauso che concludeva un buon lavoro. Sorridenti scesero dai tavoli e raggiunsero me e Hermione.
“Dai fate una bella pausa, ve la meritate. Però vi rivoglio qui fra due ore pronti a continuare..e Dan, dammi subito la bacchetta prima di fare qualche altro danno” gli strappò la bacchetta dalle mani distruggendogli l’idea di giocarci per tutto il tempo della pausa. Daniel sospirò.
“Suvvia. Ha ragione Dan. Ieri l’hai rotta ben due volte mentre giocavi con Oliver a suonare la batteria” lo canzonai io, ricordando quel pomeriggio a dir poco divertentissimo.
“Già. Ma adesso con ch cosa posso suonare la mia batteria immaginaria senza la mia bacchetta e quella di Hermione?” rispose sconsolato.
“Tu hai usato la mia bacchetta per i tuoi stupidi giochetti senza chiedermelo?” Emma era a dir poco furiosa. Odiava se qualcuno toccava i suoi oggetti si scena, soprattutto la sua adorata bacchetta. Sinceramente conoscendo Daniel e la sua innata capacità di distruggerle in ogni momento un po’ la capivo.
“No, c’è io intendevo che..Ecco.. Rupert ha detto che..” balbettò il grande Harry Potter che si spaventava a morte alla vista di Emma infuriata. Bhè spaventava anche me.
“Ehi non mettermi in mezzo eh!” scherzai io e all’occhiataccia di Emma mi passò la voglia di scherzare.
Stava per scoppiare un litigio epocale, come quasi tutti i giorni, ma Tom calmò facilmente le acque.
“E dai Emma, è stato un incidente. Guardate hanno messo i gelati delle quattro” urlò guardando verso il banchetto allestito non lontano dal set.
Se c’era un’altra cosa che amavo di quella vita era l’eterno banchetto pieno di dolci e schifezze che allestivano ogni giorno. Ne andavamo praticamente pazzi.
Tutti ci girammo sorpresi e alla vista di quegli splendidi e irresistibili gelati iniziammo a correre, ringraziando mentalmente qualsiasi santo per averci donato questa splendida vita. 



NOTES:
Vi chiedo umilmente perdono per tutto questo tempo.
quanti mesi sarannmo? un pò. scusate davvero davvero tanto çç
 Vi capirò se magari avete giò abbandonato la lettura della storia, ma ho avuto un blocco
e non ho avuto neanche un pò di tempo per rinchiudermi in camera e concentrarmi su questa storia.
Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo, anche se so che non è niente di spieciale. 
Ma questa storia deve nascere piano piano, quindi spero siate un pochino pazienti.
Vi scongiuro di lasciarmi una recensione se leggete, perchè ho davvero bisogno di sapere
cosa ne pensate per continuare questa storia al meglio.
Grazie di tutto.
Grazie a te per aver letto fino qui, per aver recensito e per avermi semplicemente seguito.
Grazie di cuore.
I.

  
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