Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: Greg Lestrade; Sherlock Holmes (sul serio, come potrei renderli una coppia? Sherlock è solo di Jaaawn e Greg solo di My
Rating: PG-13
Genere: generale
Avvertimenti: flashfic; semiyoung!Sherlock e semiyoung!Greg; gente che fa uso di droga
Beta: Il mio Sherlin amatissimo (Agnese) aka "quella che ti legge i racconti porno" (cit. mia madre)
Note: 1) Partecipa alla sesta giornata della Sherlock Week @ sherlockfest_it
2) Non sono un'esperta degli effetti pratici della droga (cocaina in questo caso, giusto per rimanere fedele al canone) sul cervello e il corpo umano, ma lo sono a livello teorico quindi non dovrei aver scritto castronerie. Se dovessi sbagliarmi, ricordate che Sherlock è Sherlock. Quindi il resto del mondo non fa testo.
Primi incontri
Non può essere quello, il posto. Un genio dell’investigazione – consigliato dal governo in persona, o almeno dalla persona di Mycroft Holmes, che è quindi la stessa cosa – non può certo risiedere in quella via fatta solo di ripari di fortuna e siringhe.
La zona più periferica della periferia di Camden Town? Sembra uno scherzo. E per giunta di pessimo gusto, visto come gli sguardi degli abitanti di quella strada sembrano trafiggerlo – gli si legge davvero in faccia, la sua divisa?
Gregory Lestrade – agente di Scotland Yard da poco promosso vice Ispettore – controlla nuovamente che l’indirizzo in quel breve messaggio sul suo telefono – come avrà fatto quell’Holmes ad avere il suo numero di telefono? Oh, ma è Mycroft Holmes, deve cominciare a ricordarsi di cosa significhi – prima di arrendersi all’evidenza e addentrarsi a volto basso in quella stradina.
C’è un giovane tra i cartoni, disteso su uno squallido materasso di fortuna. Cattura subito la sua attenzione, ma non è sicuro di saper spiegarne il motivo: forse perché è magrissimo, avvolto in un cappotto nero troppo elegante, forse perché il braccio nudo sul quale pende una siringa è bianco come la neve che cade lì attorno, forse perché ha quello ha lo sguardo rivolto verso un soffitto immaginario è distante eppure vigile e attento.
« No. » quando all’improvviso parla, la sua voce è roca eppure chiara.
Gregory sobbalza leggermente, fissandolo con curiosità. « No cosa? » chiede.
Il giovane rimane immobile, senza dare segno di averlo sentito e senza voltarsi a guardarlo; per un attimo Greg crede di aver solo immaginato quel breve mormorio.
« No, non è lui. Non è stato il marito, quella sera si trovava a casa della sua giovane amante. » afferma sicuro, continuando a scrutare l’immaginario intonaco. « Ma da voi Yardes non mi aspetto certo che arrestiate l’uomo giusto. Ispezionate l’appartamento del giardiniere, troverete l’arma del delitto tra i coltelli del cassetto della cucina ».
Gregory dovrebbe sentirsi offeso, non ammirato.
« Ma lei chi diavolo è? » riesce a balbettare mentre il giovane strappa la siringa dal proprio braccio e balza a sedere con un unico e armonico scatto.
« Sherlock Holmes. » e suona un po’ come “la sua condanna”.