12/02/2012
2 recensioni
Camminai veloce nel buio di quel sabato sera, nonostante fosse ottobre, faceva freddo, troppo.
Guardai l’orologio, segnava le 23.30. Come al solito io ero in orario, lui no.
Feci avanti e indietro, guardandomi intorno – come se non conoscessi quel quartiere abbastanza. Il posto più pericoloso e lugubre di Londra doveva scegliere quel pazzo riccioluto!
Sentii una risata, tipicamente femminile, e capii che finalmente era arrivato.
«Julia, che piacere.» disse, avvicinandosi a me con il solito sorriso sghembo, trascinandosi dietro una bionda ubriaca fradicia.
«Per me non lo è, Harry. Dimmi cosa vuoi.» risposi fredda, volevo andarmene da lì il prima possibile.
«Hai un lavoretto da fare…c’è uno stronzo che ieri ci ha provato con la mia ragazza. Fallo fuori.»
Chiaro, conciso, semplice. «Eddai Harry, non ha fatto niente di male! E poi, se non te lo sei dimenticato, tu cambi ragazza ogni due giorni.» gli dissi, non volevo farlo.
«Senti, Julia, tu fai quello che ti dico di fare, chiaro? Il tipo si chiama Zayn Malik, domani ti dico dove puoi trovarlo. Fai quello che vuoi, scopatelo, ma uccidilo. Buonanotte Juls, salutami Liam.»
Mi stampò un bacio sulla guancia e se ne andò, accompagnato dalla ragazza che si era trascinato dietro.
Ritornai anch’io sui miei passi, camminando lenta e trascinando i piedi. Perché? Mi chiesi.
Non volevo uccidere un povero ragazzo che non aveva fatto niente di male se non provarci con una ragazza, che per di più non interessava minimamente a Harry.
Ma – purtroppo – ero costretta. Da quando io e mio fratello Liam eravamo rimasti orfani avevamo fatto di tutto pur di sopravvivere e ci eravamo ritrovati in uno dei bassi fondi di Londra in una gang di assassini e spacciatori, con a capo Harry Styles.
L’unico motivo per cui eravamo ancora lì erano i soldi, solo ed esclusivamente soldi. Ci serviva un posto dove vivere e ovviamente qualcosa da mangiare ed Harry era l’unico che poteva aiutarci.
Così io e Liam passavamo le giornate a rincorrere ragazzi innocenti per ucciderli o a nasconderci in un qualche ghetto per spacciare droghe di tutti i tipi.
Ci piaceva? No, per niente.
«Liam, sono a casa.» dissi, entrando nel nostro appartamento. Lo trovai appollaiato sul divano, con una birra in mano e la tv accesa su uno di quei tremendi programmi di Mtv.
«Che voleva Harry?» chiese, sedendosi e facendomi spazio.
«Solita roba.» dissi tranquilla, lasciandomi andare sul divano e rubandogli la birra.
«Chi è il malcapitato?»
Cominciai a ridere, restituendogli la bottiglia e togliendomi le scarpe.
«Uno che ci ha provato con la sua ragazza, e ha un nome impronunciabile.»
Liam rise e spense la tv, alzandosi in piedi. «Vai a letto, Juliet. Domani hai da fare.» mi disse con un sorriso.
Si vedeva che non era per niente contento di vedere la sua sorellina diventare un’assassina.
«Smettila di chiamarmi così, James. ‘Notte bello.»
Gli baciai una guancia e mi diressi in camera mia, seguita da lui.
buonsalve a tutti quanti :3
sono qui con una nuova fanfiction non tanto lunga, avrà 8 capitoli.
spero vi piaccia e spero di ricevere qualche recensione.
baci **
Mars. ☺