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Autore: Alexandra_ph    12/02/2012    1 recensioni
Questo racconto è la continuazione di Fly with me ed è stato scritto nella primavera del 2003.
A quei tempi la mia ispirazione procedeva in direzione diversa rispetto alle puntate della 7a stagione che stavano trasmettendo (forse perchè erano puntate ben poco shipper...) e così ne venne fuori una "storia parallela", che seguì la sua strada...
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harmon 'Harm' Rabb, Sarah 'Mac' MacKenzie, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Fly with Me'
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Capitolo 21


 

L’ammiraglio Chegwidden ammirò la calma e la freddezza con cui il capitano Rabb fece atterrare dolcemente il suo biposto, sul terreno arido che aveva deciso di utilizzare come pista d’atterraggio improvvisata. Sapeva che Rabb era un ottimo pilota di caccia, ma non aveva mai volato con lui… e soprattutto non su un aereo che gli ricordava piuttosto un giocattolo, pilotato da un uomo la cui unica preoccupazione, al momento, era quella di liberare la donna di cui era innamorato dalle mani di un killer psicopatico. Eppure avrebbe dovuto immaginare che Harm, quando si sarebbe trovato in volo, avrebbe dimenticato tutto e si sarebbe trasformato in un essere perfettamente in sintonia col suo aereo.

Ciò che aveva sentito su di lui, come pilota, doveva essere vero!

Rabb era famoso, come il padre, per essere un abile pilota, intuitivo e molto freddo, soprattutto quando si trattava di tirarsi fuori da situazioni spiacevoli.  Del resto ricordava ancora la motivazione addotta per la sua seconda medaglia al valore, quella che lui stesso aveva avuto l’onore di appuntargli al petto. Harm, pur di non abbandonare due suoi compagni alla mercé del nemico, tramite un gancio dell’aereo in avaria appoggiato al cupolino del suo caccia, era riuscito a spingere il Tomcat dei compagni oltre le montagne, fino al mare, dove un mezzo di soccorso aveva potuto recuperare il pilota e il suo secondo in territorio neutrale. Ma le frasi scritte nel breve discorso per elogiare il suo coraggio, non sottolineavano ciò che chiunque avesse volato con lui avrebbe intuito all’istante: il piacere che Harm provava, e dimostrava, quando era in volo.

Appena l’aereo toccò terra, i due uomini scesero e terminarono di prepararsi per la missione. Harm, poi, si adoperò per qualche minuto attorno al motore dell’aereo. A.J. attese con pazienza, finché lo vide riporre soddisfatto un pezzo dell’ingranaggio nello zaino. Sorrise, e Harm ricambiò il sorriso: doveva ammettere che quel ragazzo lo sorprendeva sempre! Aveva fatto una cosa logica, per evitare che qualcuno (se mai qualcuno fosse transitato in quella zona completamente deserta) potesse rubare l’aereo.  Sapeva quanto Harm ci tenesse a quel vecchio Stearmen: era di suo padre, e avrebbe fatto il possibile per evitare che qualcuno se n’appropriasse.  Tuttavia, ciò che lo aveva sorpreso maggiormente era il sangue freddo che stava dimostrando da quando, finalmente, aveva avuto la certezza che Mac fosse ancora viva. Superati i momenti di rabbia e impotenza non appena aveva saputo del rapimento del colonnello, era ritornato ad essere lucido e pronto all’azione, attento ad ogni dettaglio. Lo dimostrava anche il fatto che avesse persino pensato di rendere inutilizzabile il suo aereo, prima di abbandonarlo nel deserto.

“Andiamo?” chiese Harm.

“Andiamo” rispose A.J.

S’incamminarono sul terreno polveroso, senza parlare, ognuno concentrato sui propri pensieri, riflettendo sui particolari della missione che stavano per compiere. Erano uomini addestrati al combattimento, con esperienze di guerra e capaci di ragionare, cercando di prevedere le mosse del nemico. Eppure, nonostante avessero un piano e fossero determinati a portarlo a termine, entrambi sapevano che quella sarebbe stata una delle prove peggiori della loro vita.

E, mentre il sole calava lentamente sul deserto dell’Arizona, l’ammiraglio Chegwidden non poté fare a meno di rivolgere una breve invocazione al cielo, affinché loro due, anche se soli, riuscissero a liberare Mac, e Harm potesse finalmente riabbracciare la donna che amava.

 

  
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