Anime & Manga > Shugo Chara!
Segui la storia  |       
Autore: Bloody_Breeze    12/02/2012    1 recensioni
Amu è una ragazza solitaria, ha pochi amici ma non li sente quasi mai... sente però, dentro di sé la mancanza di qualcosa: l'amore...quando un giorno...
(amuto)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo  4. Abbraccio sovrannaturale/ sensi di colpa

 

( pov’s 3p*.)
 

Amu  continua a correre, quando finalmente arriva alla radura e, quello che vede la rattrista: Ikuto urla e piange come un forsennato. Lei non può, non riesce a continuare a vederlo così, corre verso di lui,facendosi scivolare l’ombrello di mano; Ikuto nel frattempo, in ginocchio e con le mani al volto, si gira e la vede correre verso di lui << Amu… cosa ci fai q… >> non riesce a finire la frase che vede Amu con le braccia allargate, che prova ad abbracciarlo << IKUTO, QUANDO UNA PERSONA E’ TRISTE DEVE SFOGARSI CON QUALCUNO, ALTRIMENTI NON FARA’ ALTRO CHE AUMENTARE IL SUO DOLORE! >> Ikuto continua a piangere e prova a contraccambiare l’abbraccio della ragazza, le “ poggia” la testa sulla spalla che naturalmente non può toccare e con un braccio le “cinge” la vita, sfiorandola. Amu, sorpresa da quel gesto, gli “mette” una mano sulla testa, pur sapendo che non sarebbe riuscita a toccarlo e fece la stessa cosa con se stessa, abbassò la testa fino alla spalla di lui e gli dice << che stai facendo?? >> Ikuto riesce, anche se poco, a sorridere << provo ad abbracciarti >> Amu sorride… << che abbraccio sovrannaturale >> << già >>. Restano così qualche minuto, poi Amu si stacca << vuoi dirmi perché piangevi? >> Ikuto si gira e guarda da un’altra parte << non ho voglia di parlarne >> Amu, un po’ offesa si alza  << bene, allora io torno a casa, ormai è tardi >> Ikuto non voleva che se ne andasse << senti un po’, perché mi hai abbracciato, per così dire?! >> lei, seria si gira e lo guarda << perché un giorno sono stata come te, ma non c’era nessuno con cui potessi sfogarmi… >> lui la guarda un po’ disorientato << perché? >> << ognuno ha i propri rimpianti Ikuto >> lui la guarda << se io ti racconto la mia storia, mi racconterai la tua? >> lei, raccoglie l’ombrello che le era caduto e si siede su una roccia vicino a lui << può andare… >>
Ikuto le racconta di quel maledetto giorno di Ottobre e aggiunge << io adesso, non so neanche dov’è, come sta, se devo essere sincero mi manca mia sorella… e poi chissà Yoru dov’è finito, sicuramente lei l’ avrà preso con sé … >> Amu lo fissa, poi parla << tua sorella sta bene >> Ikuto la fissa stupito << tu la conosci? >> la ragazza annuì << è una famosa cantante adesso, sai? >> Ikuto sorride << è riuscita, nonostante tutto a continuare il suo sogno, quando è successo l’incendio era da poco diventata tale, sono felice per lei >> gli scende una lacrima poi continua… << adesso tocca a te, cosa ti è capitato? >> Amu rabbrividisce solo al pensiero, poi inizia a parlare:
INIZIO FLASHBACK
 È successo anche a me ad OTTOBRE.
Era una giornata come le altre, ero appena tornata da scuola e, varcata la porta vidi mia sorella Ami saltarmi addosso sorridendomi e abbracciandomi forte << bentornata sorellona! >> io contraccambiai l’abbraccio << ciao Ami! . . . Mamma! Papà! Sono a casa! >>  andai in sala dove trovai mamma intenta a preparare dei muffin e papà straiato sul divano a vedere un documentario, tutti e due, non appena mi videro, mi abbracciarono forte << com’è andata oggi a scuola, tesoro? >> << normale, la solita storia >> mamma e papà mi sorrisero << Amu, siccome per il tuo compleanno a Settembre, ci siamo dimenticati di farti un regalo, guarda sul tavolo… >> sorridevo curiosa, sul tavolo c’era  una bellissima scatolina rossa, l’aprii e c’era una bellissima collana con un lucchetto, decorata con un quadrifoglio diamantato con i riflessi arcobaleno << è bellissimo! Non so cosa dire… >> i miei genitori mi sorrisero e Ami  m’abbracciò forte << si chiama Humpty Lock, bello vero? Fa coppia con una chiave, la Dumpty Key sai? >>.
Passai una bellissima giornata, il tempo trascorse veloce e, in quei momenti forse capivo un po’ cosa potesse essere l’amore, poi arrivò quel giorno…
… stavamo andando a vedere i giardini di Tokyo, io ed Ami stiamo nei sedili posteriori  ed Ami mi stringe la mano,quando ad un tratto vedo una macchina che corre velocissima, penso che l’abbiano vista anche loro, ma a quanto pare mi sbagliavo e, proprio quando stavo per dirglielo, vedo la stessa macchina che sta per venirci addosso <> la macchina ci colpisce in pieno, e svengo. Quando mi risveglio, mi ritrovo nel nostro ospedale, non capisco cosa stava succedendo, non sento più la dolce presa della mia sorellina, nell’altro lato del letto vedo mia madre che piange disperata << mamma… cos’è successo? Dove sono Ami e papà? Ricordo solo una macchina che correva… >> mia madre mi guarda infuriata e con le lacrime agli occhi << tu… tu l’avevi vista? >> a mia madre iniziò a sanguinare una ferita sulla fronte << cosa ti è successo mamma? Perché siamo qui? Dove sono gli altri? >> mamma mi si scaraventa contro << TU AVEVI VISTO LA MACCHINA E NON C’HAI DETTO NIENTE? >> inizio a spaventarmi << pensavo l’aveste vista… mamma… dove sono Ami e papà? Mi fa male tutto… >> << E’ COLPA TUA!!! E’ SOLO COLPA TUA SE SONO MORTI! >> spalanco gli occhi e inizio a lacrimare << morti?... no… non ci credo… non voglio crederci… dove sono mamma? Dove sono Ami e papà? >> mamma si calma un po’ e mi abbraccia piangendo << sono morti sul colpo Amu… siamo rimaste solo noi due… >> poi stacca l’abbraccio e chiama l’infermiera per dirgli che le fa male la ferita… io nel frattempo provo ad alzarmi, mi sono fratturata  una gamba e ho una ferita sul lato sinistro del viso, ma non m’importa, con tutte le mie forze e con le infermiere che m’inseguono riesco a fuggire dall’ospedale e mi nascondo vicino un lago. Inizio a piangere e a dimenarmi, non potevo crederci… << AMI! PAPA’! TORNATE DA ME! AMI…PAPA’!!! scusate, è tutta colpa mia… io non volevo…>>  colpa mia, già, io l’avevo vista la macchina, dovevo dirlo, invece… ho continuato a piangere come non mai, volevo qualcuno che mi stesse vicino, ma non c’era nessuno che potesse consolarmi, il mio migliore amico era in vacanza, lo stesso un’altra amica… ero sola, con i miei sensi di colpa che mi divoravano e mi facevano male… mia madre poi, da quel giorno è diventata sempre più fredda, era arrabbiata con me, mi odiava, per non averle detto della macchina e a casa non c’era quasi mai… ero rimasta sola… quel giorno di Ottobre pioveva e d’allora, l’ho sempre odiata la pioggia..
 
FINE FLASHBACK
 
Ikuto era rimasto esterrefatto dal racconto di Amu, la situazione di lei, non si avvicinava minimamente alla sua, aveva sofferto molto, ora capiva perché non conosceva l’amore… << non è stata colpa tua Amu… tu avevi pensato che l’avessero vista ed hai avvertito quando stava per venirvi addosso! Amu, non è colpa tua! >> lei nel frattempo aveva iniziato a piangere << invece sì, e tutta colpa mia… avrei dovuto dirlo! >>  Amu non riusciva a capire come lui potesse dirgli che non era colpa sua; dopo  alcuni giorni dall’incidente, anche Kukai e Rima gliel’avevano detto che non era stata sua la colpa, ma di quel pazzo che correva, ma lei non riusciva a comprendere le loro parole. << ehi Amu… guardami! >> lei alzò il viso pieno di lacrime e fissò Ikuto << non piangere… >> provò ad asciugarle le lacrime, ma l’attraversò << se solo non fossi un fantasma! Scusami, vorrei tanto poterti consolare >>  disse quest’ultimo alquanto frustrato, Amu si fece forza e lo consolò lei << mi basta la tua presenza >> Ikuto la fissò prima sbalordito per quello che aveva appena detto, poi la fissò dolcemente << …comunque Ikuto, guarda >> Amu si sbottonò un po’ il giubbotto e gli fece vedere l’Humpty Lock. Lui guardò la collana sbalordito << è il lucchetto che fa coppia con la mia chiave! >> Amu si asciugò le lacrime e sorrise << già… comunque ora devo andare! Ciao Ikuto >> la ragazza dagli occhi dorati si alzò e, salutandolo con una mano, s’incamminò verso casa << Ciao Amu! >> a presto… >> aggiunse sottovoce.

Quel giorno aveva lasciato il segno nei cuori dei 2… nel frattempo, in una villetta isolata qualcuno accarezza un gattino e guarda una chiave che tiene al collo << Ikuto… >> sussurra…  

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Shugo Chara! / Vai alla pagina dell'autore: Bloody_Breeze