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Autore: Fiby_Faby    12/02/2012    5 recensioni
I due risero e tornarono a concentrare la loro attenzione sul piccolo Chuck.
Era piccolo, ma aveva appena conquistato la cosa più importante del mondo: L’amore dei suoi genitori.
La prima della lista delle tante conquiste che Chuck farà in futuro.
Long-fic basata sul nostro Chuck.. leggete se vi incuriosisce e recensite!
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bart Bass, Blair Waldorf, Chuck Bass, Quasi tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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* Fa un timido saluto con la mano*.. Ragazze, eccomi tornata! Mi dispiace x questo ritardo assurdo, leggerete le mie scuse alla fine del capitolo..  Buona lettura :)


- Ehi, principessa. – Chuck si avvicinò di soppiatto a Blair Waldorf, spaventandola.
- Bass, sei sempre il solito deficiente! Comunque, non so se te ne sei accorto, ma stavo parlando con le mie amiche. Conosci l’educazione?-
- Sai che io non rispetto mai le regole. – Poi, senza farsi sentire dalle altre ragazzine, sussurrò:- E da quando le tirapiedi sono considerate come amiche?-
Blair alzò gli occhi al cielo, poi si voltò verso le altre ragazze.
- Andate, ci vediamo in classe. – e le ragazze, senza battere ciglio per il tono scorbutico usato da Blair, presero le loro cose e si avviarono verso le aule. Erano abituate a prendere ordini da parecchio tempo, ormai.
Da quando Blair era diventata reginetta del ballo, era diventata ancora più potente di prima e nessuno osava mettere in dubbio il suo potere, neanche Serena che, con quei capelli biondi e gli occhi azzurri, avrebbe potuto facilmente rubarle la scena. Ma Serena era una brava amica, e non aveva così brama di potere come Blair, perciò si limitava a farsi da parte.
Anche Chuck era diventato ancora più potente di prima, se possibile. Chuck, oltretutto, non era potente solo a scuola, ma grazie anche al fatto che il padre possedeva mezza New York, poteva fare il bello e il cattivo tempo. Tutto quel potere lo inebriava. Senza contare poi il fatto che oltre a essere ricco e popolare era anche molto carino: Capelli nero corvino accuratamente spettinati, occhi scuri dal taglio europeo , mento marcato, bocca carnosa.
Non proprio il principe azzurro, ma, come lo definivano molte ragazze, il cavaliere nero.
Grazie a tutto questo, era molto gettonato tra le ragazze della sua scuola, e la cosa non dispiaceva a Chuck che, con il passare del tempo, a soli 12 anni, si era meritato la fama del playboy .
Tutte cadevano ai suoi piedi;tutte tranne Serena e, ovviamente, Blair.
Entrambe erano accecate dallo splendore dei capelli biondi e degli occhi azzurri di Nate. Il problema? Una era la sua ragazza ufficiale (Blair) mentre l’altra era solo un' amica. Anche se Nate troppo spesso si lasciava sfuggire occhiate molto eloquenti verso la bella ragazza bionda.
Chuck ovviamente non se le lasciava sfuggire quelle occhiatine. E ,delicatamente, aveva deciso di farlo notare anche a Nate.
“ Non puoi guardare il culo della tua migliore amica senza che nessuno se ne accorga ... Lo sai, io ci tengo a te, e non voglio che tu venga linciato dalla tua fidanzatina. Se proprio ci tieni tanto a Serena, molla Blair e mettiti con la bionda. Stareste bene insieme, avete lo stesso quoziente intellettivo... pari a zero.”
Delicatamente ,appunto.
Preferiva vedere Blair felice, piuttosto che Serena, perché ... il perchè non lo sapeva nemmeno lui con precisione. Probabilmente perché vedere Blair felice era molto più appagante di vedere Serena felice.
- Allora, volevi qualcosa? O desideravi soltanto disturbarmi?-
- Entrambe le cose. – Gli rivolse il suo miglior sorriso da faccia da schiaffi, e Blair alzò gli occhi al cielo.
- Sei uno spreco di tempo, Bass.- Si alzò e si diresse verso la sua classe di matematica, e Chuck la seguì a ruota.
- Volevo chiederti se ti andava di venire a casa mia questo pomeriggio. – Blair si girò e Chuck potè giurare di aver scorto un certo rossore sulle sueguance, che Blair tentò subito di dissimulare.
- Per fare che?-
- Per ... studiare. Mi sembra ovvio.- In realtà, aveva ben altri progetti in mente. E c'entravano ben poco con lo studio.
- Uhm... non so, io... oh, c’è Nate!- Chuck, per qualche ragione, si sentì piuttosto deluso nel sentire il nome del suo migliore amico. Insomma, era quasi vicino a far cedere Blair.
Quando si girò e vide Nate che andava incontro a loro simulò un sorrisino finto e guardò Blair abbracciare il suo migliore amico.
- Di che parlavate?- Chiese il biondino.
- Niente di particolare, solo delle lezioni in programma.- Rispose Blair, sorridendo dolcemente al suo fidanzatino.
Insieme, proprio come una qualunque coppietta sdolcinata, Nate e blair si avviarono, mano nella mano, verso l’aula di matematica.
Chuck rimase a guardarli per un attimo, poi prese dal suo armadietto i libri, non riuscendo a trattenere un sospiro sconsolato.
- Ti sono mancata, Bass?-
Chuck, al suono di quella voce, spalancò gli occhi. Chiuse l’armadietto e si ritrovò faccia a faccia con degli occhi azzurro ghiaccio che non poterono che suscitargli un sorrisetto incredulo.
- Georgina...-
Proprio così. Quella che si poteva definire come la sua “fidanzatina” delle elementari era davanti a lui e lo squadrava con aria maliziosa. Era da ben un anno che non la vedeva, e doveva ammetterlo: gli era mancata.
- Ho seguito il tuo discorsetto con Blair, prima. Quindi... adesso è lei a cui miri?-
- No... direi di no. Ha già un fidanzato, che oltretutto è il mio migliore amico.-
Involontariamente gli si incrinò la voce, e Georgina lo guardò incuriosita.
- Questo però non significa che non ti possa piacere. E da quanto vedo, a te piace, e pure tanto.-
Chuck quasi sobbalzò, poi guardò Georgina come se non avesse parlato.
- Ora devo andare in classe.-
- A matematica, lo so. Siamo in classe insieme. E comunque, Chuck, lascia che ti dia una mano. Se seguirai i miei consigli potrai avere la Waldorf tutta per te.-
- E tu che ci guadagni?-
- La felicità del mio migliore amico. – La ragazza gli rivolse un gran sorriso sincero e insieme andarono in classe.
Povero Chuck, inconsapevolmente aveva appena dato inizio ad una bella catena di guai.

Quel pomeriggio, a casa Sparks, Chuck e Georgina erano seduti sul pavimento, intenti ad organizzare l’uscita con Blair con la stessa efficienza dei segretari dell’Onu.
- Allora, Chuck. Ripassiamo il piano. Domani mattina, dopo l’ora di francese, tu andrai da Blair e ti offrirai di aiutarla a prendere i suoi libri e, nello stesso momento, io andrò da Nate e lo allontanerò da voi due.
Dopodichè, mentre siete da soli, le dirai:- Ti va di andare a fare una passeggiata al Central Park?- aggiungendo anche che non hai cattive intenzioni, e che vuoi solo parlarle. Poi, domani pomeriggio, andrete a Central Park, parlerete del più e del meno e tu dovrai far parlare quasi sempre lei, la farai sentire al centro dell’attenzione, dato che lei lo adora, e andrete al laghetto. Lì le dirai quello che provi per lei, e poi vedrai che capirà che sei un bravo ragazzo e si metterà con te. –
- Ancora non ho capito perché ti interessa così tanto. Insomma, tu e Blair siete nemiche, giusto? Sembrerebbe quasi che vuoi vederla felice.-
- Oh, di lei non mi interessa. A me interessano i tuoi sentimenti, perché sei mio amico, e gli amici si guardano le spalle a vicenda, giusto?-
- Uhm... giusto. Non che ne sappia più di tanto. Ti ringrazio, Georgina.-
- Prego. Insomma, quello che voglio dire è che noi due dobbiamo stare uniti. Abbiamo lo stesso livello di popolarità ,siamo belli, siamo cattivi... E se l’unione fa la forza, insieme siamo praticamente invincibili!-
- Già. Ora devo andare, però. Ci vediamo domani mattina. Ma senti... come faremo con Serena?-
- Oh, ho già pagato una delle tirapiedi di Blair per intrattenerla tutto il giorno. Per tutta la mattina la farà stare lontano da Blair e nel pomeriggio penso che andranno a fare shopping insieme e poi andranno da Starbucks. Quindi nessun problema.- Gli rivolse un sorriso gentile che Chuck ricambiò.
Una volta che Chuck le ebbe voltato e spalle, però, il suo sorriso divenne diabolico. Aveva tutta l’aria di chi stava per portare un piano a buon fine, e infatti era così. Ma non era affatto il piano che aveva raccontato a Chuck. Il suo piano personale era diverso, ed era molto più cattivo dell’altro.

La mattina seguente, Georgina fece come aveva detto a Chuck, andò verso Nate alla fine dell’ora di francese e lo prese a braccetto.
- Nate, caro Nate! Come stai?-
- Georgina? Oh, che ci fai qua?-
- Beh, ieri mi sono trasferita... è da tanto che non ci si vede, vero?-
- Uhm, già... Scusa, ma devo proprio andare da Blair...-
- Oh, sempre attaccato alla tua fedele fidanzatina, eh? Ma dai, lasciala un po’ respirare, ha 12 anni, se la può benissimo cavare senza di te. Perché non mi racconti un po’ qualcosa di te?-
Nate, che non era il cervello più brillante d’America, abboccò all’esca e parlò con Georgina per un bel po’, mentre la ragazza lo portava dalla parte opposta della scuola, o meglio dalla parte opposta da dove si trovava Blair.
Nel frattempo, Chuck stava sorreggendo due grossi volumi in francese e accompagnava Blair al suo armadietto.
Blair continuava a lanciargli strane occhiate, e lo guardò incredula quando, dopo aver aperto l’armadietto, mise i volumi all’interno senza buttarli per terra. come faceva di solito.
- Devo preoccuparmi?- Disse, dopo aver chiuso l’armadietto. Chuck si appoggiò all’armadietto e la squadrò curioso.
- Preoccuparti? Perché?-
- È tutta la mattina che non mi lanci battutine e che non fai qualcosa di stupido. –
- Secondo te perché?- Disse, avvicinandosi di un poco a Blair, che in quel momento era di fronte a lui.
- Uhm... forse perché questo non sei tu, ma il tuo alter ego buono.-
Chuck rise, e Blair fece lo stesso. Non le dispiaceva fare un po’ la civetta con Chuck.
- Sei fuori strada ,Waldorf, sono sempre io. Ho solo pensato di essere un po’ più gentile del solito, tutto qua. –
I loro occhi s'incrociarono, e ci fu un momento di imbarazzante silenzio.
- Mi stavo chiedendo... ti andrebbe questo pomeriggio di fare una passeggiata al Central park con me?.-
Il modo in cui lo disse, quasi intimidito, fece scattare qualcosa dentro Blair, che spalancò gli occhi e sentì le guance diventare calde.
- Oh... D’accordo. Ma, Chuck, se ci stai provando con me ,sappi che io...-
- Sei fidanzata con Nate. Lo so, Blair. È solo un’uscita tra amici. Voglio parlare un po’ con te, è da tanto che non lo facciamo.-
- Alle 4 davanti al laghetto. Puntuale.- Blair gli sorrise, non uno dei soliti sorrisi finti, e se ne andò. Chuck non si trattenne e sorrise di rimando, mormorando “ Evvai!”.
Poi, tranquillo e felice, andò verso la sua lezione di spagnolo.

Alle 4, Chuck era davanti al laghetto di Central Park: Indossava una camicia bianca e un paio di jeans sbiaditi con dei mocassini blu navy. Era molto elegante, ma in maniera diversa dal solito, e in mano teneva una sola peonia rosa. Dopo dieci minuti, vide Blair, che indossava una camicetta a maniche corte bianca e una gonna a palloncino blu, abbinata al cerchietto a righe bianche e blu e alle ballerine bianche. Era carina come sempre, e in più sorrideva allegra. Oh, al diavolo, era proprio bella.
- Ciao, Chuck. –
- Blair... sei in ritardo di dieci minuti.-
- Una vera signora si fa sempre aspettare.- I suoi begli occhioni color cioccolato si concentrarono sulla peonia rosa che Chuck teneva in mano.
- È ... per me?-
- Certo.-
Gliela porse e Blair la annusò, mentre sorrideva ancora.
- Facciamo un giro per di qua, dai.-

- ... Così le ho detto: Ma no che non puoi mettere una gonna rossa con un paio di ballerine verdi! Insomma , sono un pugno in un occhio! E così l’ho cacciata dal mio gruppo. Ho fatto bene, no?-

- Hai fatto benissimo, una come lei non dovrebbe stare vicino ad una come te.- Disse Chuck. Era da più di mezz’ora che Blair stava parlando di moda di gossip, e Chuck, che aveva fatto come aveva detto Georgina, aveva dato sempre ragione a Blair e continuava a farle complimenti, ma sebbene non fosse al centro dell’attenzione e non si stesse parlando delle cose che piacevano a lui, stava bene con Blair. Anzi, si stava proprio godendo quel tranquillo pomeriggio, dove tutto sembrava proprio perfetto.

Improvvisamente Blair si zittì e si girò verso Chuck.
- Non sto parlando un po’ troppo? Ti stai annoiando?-
- No, non ti preoccupare. È interessante. Dico davvero.-
- È incredibile, Chuck. Due giorni fa avrei detto che non saresti mai stato un bravo ascoltatore, e invece adesso stai ascoltando questi discorsi e non hai sbadigliato neppure una volta.-
- Ripeto, è interessante. E io non sbadiglio mai quando ascolto le persone. –
- Tu no, Nate si. Una volta stavo dicendo che per il mio 13 compleanno vorrei avere il mio primo paio di scarpe con il tacco, magari di Louboutin, e gli stavo dicendo quale paio regalarmi, e lui ha sbadigliato. Non l’avrà fatto apposta, ma ci sono rimasta male comunque. –
- A me interessa, invece. Quale paio vorresti?-
- Mi piacerebbero quelle con il tacco 12, nere. Le tipiche decolletes di Louboutin, sai, quelle di vernice.-
- Ok. Se vuoi, te le regalerò io. A patto che poi le indosserai soltanto per me.-
Blair si voltò a guardarlo e Chuck le sorrise dolcemente, e lentamente si avvicinò un po’ di più.
Erano di nuovo davanti al laghetto, insomma era la scenografia perfetta per un bel primo bacio.
E Chuck rimase incredulo quando vide che Blair non stava facendo una mossa, anzi, sembrava avvicinarsi di più a lui.
Ma proprio all’ultimo momento, quando bastava un soffio per baciarsi...
- Aspetta. Chuck, non posso farlo.-
Blair si tirò bruscamente indietro, e quando Chuck la guardò, vide che era parecchio confusa e sconvolta.
- Non posso tradire Nate. Io lo amo, e voglio un primo bacio da lui. Mi dispiace, Chuck.-
Poi si voltò e scappò verso l’uscita del Central Park, lasciando Chuck con l’amaro in bocca per quel bacio mancato.

- Arthur, andiamo a casa, per favore. – Disse Chuck, entrando nella sua limousine.
- Subito, signor Bass.-
Chuck sospirò e guardò fuori dal finestrino. Non poteva crederci. Stava davvero per baciare Blair, sarebbe bastato così poco per toccare quelle labbra... ed era scappata. E poi Blair non si era mossa, lui ci aveva creduto così tanto.. che stupido ingenuo.
In quel momento il suo cellulare squillò.
Era un messaggio di Georgina.
“ Allora ,rubacuori, com’è andata con la Waldorf? L’hai baciata?”
Chuck stette a guardare per un po’ lo schermo, poi si decise.
- Arthur, ho cambiato idea. Si va a casa di Georgina Sparks.-

Quindici minuti dopo, Chuck era davanti alla porta di casa di Georgina.
Aveva deciso che una serata con la sua amica non gli avrebbe fatto male, e magari lei avrebbe avuto l’idea per una vendetta contro Blair.
- Chuck! Che sorpresa! Entra pure.- Esordì Georgina, tutta sorridente.
Chuck diede il suo cappotto alla domestica e più cupo che mai si sedette sul divano.
- Tutto bene, Chuck? Mi sembri un po’ giù...-
- No. Visto che mi chiedi come va, non va bene per niente. –
- Theodora, lasciaci soli.- La domestica di Georgina obbedì e andò in cucina, mentre Georgina si sedette vicino a Chuck sul divano del salotto.- Siamo andati a Central park. Ho fatto tutto quello che mi hai detto. L’ho lasciata parlare, le ho fatto tanti complimenti ... mi stavo anche divertendo, in fondo. Poi al momento giusto mi sono avvicinato a lei, e quando ero vicino al bacio, lei.. è scappata. –
Chuck abbassò gli occhi. Un vero peccato, perché, se avesse fissato Georgina in quel momento, avrebbe capito tutto, dato che sorrideva malignamente. Quando li rialzò, però, Georgina lo guardava con compassione.
- Oh, Chuck... Mi dispiace tanto... Vedi, il punto è che non con tutte funziona questa tattica... io pensavo che con il tuo fascino da gentleman l’avresti fatta capitolare... credimi, non avrei mai pensato che sarebbe scappata via da te!-
- Sono un idiota.-
- No, non lo sei. È lei l’idiota. Come fa a non vedere che tu sei il più bel dodicenne del mondo? Ma vedi... forse lei non ti apprezza abbastanza. –
- Può essere. Ed è troppo innamorata di Nate.-
- Sai, io credo che tu sia molto meglio di Nate. Insomma, se fossi Blair sceglierei te. Io ti so apprezzare per quello che sei. E non mi tirerei mai indietro...-
Chuck ,in quel momento, si voltò e studiò Georgina nella penombra. Anche lei era una bella ragazza. Gli piacevano i suoi modi di fare, un po’ da bastarda. Era come lui.
Così, quando Georgina si avvicinò, non la fermò, perché voleva essere consolato in quel modo.
Si baciarono, e a lungo. Chuck però sentì che non era abbastanza. Il dolore e la delusione dell’essere stato respinto non potevano passare con un bacio.
Quasi come se lo avesse letto nel pensiero, Georgina sussurrò: - Vieni, andiamo in camera mia... Voglio farti dimenticare Blair una volta per tutte. –
Chuck silenziosamente obbedì e la seguì nella camera, e si lasciò trascinare e spogliare sul letto di lei.

Il mattino seguente, Chuck si svegliò parecchio intontito: Sentiva la testa pesante e, per i primi tre secondi dal risveglio, ebbe la spiacevole sensazione di non sapere dove diavolo fosse.
Era scattato a sedere sul letto quando si era accorto che era in camera di Georgina... nudo, e in pochi secondi si era ricordato tutto.
In quel momento, Georgina uscì dal bagno, con un grosso sorriso sornione sul volto.
- Buongiorno, dormiglione. Sono le dieci di mattina. Come ti senti?-
- Abbastanza bene. Georgina... senti... non so come dirtelo...-
- Prima io. Lasciati dire che ieri sera è stato fantastico. Cioè, Blair non sa che si perde. Dobbiamo farlo più spesso, non trovi? –
- No, francamente no. Perché è stato un errore... Io...-
- Tu cosa? Adesso io e te stiamo insieme. Chuck, siamo perfetti. Potremmo comandare il mondo. E poi tu mi piaci così tanto...- Si avvicinò a Chuck e gli accarezzò la schiena, ma Chuck si ritrasse al suo tocco.
- Che ti prende? Ieri sera ti piaceva così tanto...- Disse con un sorriso beffardo Georgina, che si era rannicchiata sul letto e lo guardava maliziosamente.
- Georgina... voglio la verità. Io ti piacevo già da prima?-
La fissò incuriosito, e Georgina lentamente annuì.
- Esatto. Andiamo, anche tu sei cotto di me. Lo so. –
- E... Hai organizzato tutto questo in modo che io cedessi e venissi a letto con te, vero?-
- In che senso?-
- Lo sai! Tu hai... hai organizzato quel piano su Blair, mi hai fatto credere che ti importasse che fossi felice con Blair ma sapevi già dall’inizio che lei non avrebbe mai ceduto... e me l’hai fatto credere lo stesso?-
- Beh, vuoi la verità? Si, è così. Sapevo che tu avevi una cotta per lei, e allora ho organizzato tutto quanto. Ma sapevo che quella Waldorf era troppo fedele a Nate per tradirlo con te... Ma, in questo modo, tu avresti capito che lei non era quella adatta per te e saresti venuto da me. Io poi ti avrei fatto qualche commento del tipo “ sei fantastico” e tu, distrutto dal fatto che Blair ti aveva respinto, ti saresti fatto consolare da me. E infatti è successo così. Ammettilo, però: Ne è valsa la pena, soffrire per Blair per essere poi consolato da me.-
Chuck rimase a bocca aperta per quella confessione.
Come aveva fatto a credere a tutto? E lui come un allocco ci era cascato. Aveva davvero pensato che Georgina volesse essergli soltanto amica, mentre lei aveva fin dall’inizio progettato di andare a letto con lui.
Si riscosse da quei pensieri e, senza dire niente, si rivestì.
Quando ebbe finito, guardò Georgina con disprezzo.
- No, se vuoi saperlo, non è valsa la pena. Sarei dovuto andare a casa prima di baciarti. Mi hai usato come un burattino, e io ci sono cascato, ma non ci cascherò mai più. Sono stato uno stupido a farlo con te, avrei dovuto avere la mia prima volta con una persona migliore di te.-
- Cosa? Mi stai dicendo che non vuoi stare con me?-
- Esattamente. Non potrò mai stare con te. Sai, all’inizio non credevo alle voci che dicevano che eri una stronza psicopatica... adesso ci credo. E non voglio mai più vederti o parlarti. Quindi vedi di starmi molto lontana.-
- Ma, Chuck! Io sono innamorata di te!- Disse Georgina saltando fuori dal letto e avvicinandosi a Chuck, che arretrò di due passi.
- Mi dispiace, ma io sono innamorato di un’altra persona. E ho intenzione di prendermela prima o poi, ma senza il tuo aiuto né quello di nessun altro.-
E senza aggiungere altro, se ne andò.

 Ehm Ehm.. Un attimo di attenzione prego.. o un po’ più di un attimo..

Ragazze, non avete idea di quanto mi dispiace aggiornare solo ora! Dall’ultima volta sono successe varie cose che mi hanno scombussolato tutto, e tra queste anche il solito computer mezzo guasto per via dei virus e la mia mancanza di idee!
Vi chiedo umilmente scusa, perdonatemi  D:
Vi auguro anche  in stra - ritardo un buon anno nuovo, perché non vi ho fatto gli auguri in tempo!
Parlando del capitolo.. ditemi che ne pensate! Ho voluto fare una Georgina un po’ pazza, perché Chuck diceva “ Ho fatto la mia prima volta con Georgina e la evito da allora, perché quella è tutta matta”.. e da questa frase mi sono ispirata per il comportamento di Georgina :) Il  fatto che Chuck perde la verginità è vero, perché anche nel telefilm diceva che aveva perso la sua verginità alle medie.. anche se lui aveva detto prima media io ho preferito fargliela perdere in seconda ;)
Poi, volevo ringraziare moltissimo la mia beta per la sua pazienza da santa.. Sei una grande, sappi che ti stimo un sacco cara YourLovesADrug <3
E soprattutto un grosso e gigantesco grazie va anche a Girl_92,Celine Bass, Amo_Cb, Isa_89, Zia Palla, El04, MoineCullen 101 e sempre la mia beta per aver recensito lo scorso capitolo.. Spero che recensirete anche questo!
E grazie anche a chi mette la storia tra le preferite – seguite – ricordate <3
Sappiate che il prossimo capitolo,costi quel che costi, sarà postato molto presto, giuro!
Bene, e ora se ve la sentite.. recensite * Fa gli occhi da cucciolo * !
Un grosso abbraccio e grazie ancora per tutto <3
Baci,F.
 






   
 
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