Piccolo
"Il vostro desiderio è stato esaudito!" Le parole del drago Polunga risuonarono altisonanti e profonde nell'oscuro cielo al di sopra della Capsule Corporation.
I namecciani davanti ai miei occhi iniziarono a sparire, piano piano, poco a poco, uno dopo l'altro.
Avevo scoperto grazie all'arrivo dei saiyan a quale razza appartenevo. Avevo finalemente capito qual'era la mia natura. Loro: i namecciani così simili a me, il pianeta Namek esploso per colpa di Freezer, era come se trovandoli una parte di me, fino ad allora mancante, si fosse completata lasciando spazio ad una maggior serenità.
Adesso li osservavo sparire davanti ai miei occhi, probabilmente non li avrei rivisti mai più: non sarei andato via con loro. Io ero un namecciano solo di sangue.
In realtà era la Terra il mio pianeta. Quello sul quale ero cresicuto, sul quale ero cambiato, maturato.
I miei compagni, i miei amici. Era come se una potente forza di gravità mi avesse tenuto lì, a casa mia, senza lasciarmi andare.
Girandomi vidi solo terrestri rimasti intorno a me: Gohan, Bulma, Crilin, Yamcha. Un leggero sorriso affiorò sulle mie labbra senza che nessuno lo notasse. Era quella la mia vita.
I namecciani erano spariti e con loro anche il drago Polunga lasciando che il cielo si tingesse nuovamente del suo naturale ed infinito azzurro.