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Autore: Lila_88    13/02/2012    4 recensioni
"Stava sognando. Peccato che fosse un ricordo ancora fin troppo vivido in lui e non solo un brutto incubo da dimenticare."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Trunks, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia la voglio dedicare a Nuvolenere_dna, visto che è stata lei con la sua fan fiction “A Fuoco” a ispirarmi questa breve one-shot. =)
Lu88



FIGLIO MIO



Non poteva credere ai suoi occhi. Trunks giaceva ormai privo di vita a qualche metro di distanza. Vegeta sentì il suo cuore mancare qualche battito, mentre la sua mente diveniva preda di una furia accecante. Non poteva essere. Quel dannato mostro non poteva aver fatto fuori suo figlio! Un dolore lancinante salì dentro di lui e gli impedì quasi di respirare. Aveva appena visto morire suo figlio. Quel valoroso figlio venuto dal futuro per salvare il destino della Terra. Poco lontano, Cell sorrideva con un ghigno malefico e scoppiò in una risata crudele.


Il risveglio fu improvviso, tanto che Vegeta si trovò seduto con gli occhi spalancati e il respiro ansante. Stava sognando. Peccato che fosse un ricordo ancora fin troppo vivido in lui e non solo un brutto incubo da dimenticare. Asciugandosi con una mano il sudore dalla fronte, si voltò verso la giovane donna che, al suo fianco, continuava a dormire, ignara del suo turbamento interiore. Dandole un’ultima occhiata, scostò le lenzuola e si alzò dal letto. Cercando di far meno rumore possibile, Vegeta aprì la porta della camera e uscì nel buio corridoio di quell’enorme casa. Per lui l’oscurità non rappresentava un problema. La lieve luce che entrava dalle vetrate era più che sufficiente a guidarlo fino alla stanza che distava poco dalla loro. Aprì piano la porta e vi si intrufolò. Ancora una volta fu la penombra a guidare i suoi passi fino al lettino dove il piccolo Trunks dormiva beatamente. Vegeta lo osservò.

Era passato un anno dal torneo di Cell. Un anno da quando il Trunks del futuro li aveva salutati per tornare nella sua epoca. Il brutto incubo che aveva fatto quella notte era ormai diventata una routine. Quel ricordo orribile continuava a tormentarlo e, ogni volta, lui aveva bisogno di rammentarsi che tutto era passato e Trunks del futuro stava bene. E, soprattutto, aveva bisogno di rammentare a se stesso che, sotto quello stesso tetto, un altro piccolo Trunks sarebbe diventato quel guerriero forte e valoroso che aveva avuto modo di conoscere. Per adesso era ancora un moccioso che pensava solo a giocare, ma ben presto sarebbe cresciuto abbastanza per poter iniziare ad allenarsi con lui. Vegeta attendeva con impazienza quel giorno. Fino ad allora, avrebbe lasciato che quella donna terrestre si godesse l’infanzia innocente del piccolo. Poi, avrebbe pensato lui a fare in modo che diventasse un prode guerriero. Era pur sempre il figlio del Principe dei Sayan, e lui aveva già potuto apprezzare le sue grandi doti combattive.

Un piccolo ghigno di soddisfazione si dipinse sul suo viso. Era per quello che era rimasto alla Capsule Corporation. Il suo obiettivo era quello di fare di Trunks il ragazzo che aveva incontrato tempo indietro. Non l’avrebbe ammesso, neanche sotto tortura, ma era impaziente di potersi nuovamente specchiare nello sguardo coraggioso e fiero di suo figlio, ormai adulto. Sapeva di dover aspettare ancora diversi anni, ma non importava: ne valeva la pena.

Riassumendo la sua solita espressione arcigna, Vegeta lanciò un ultimo sguardo al piccolo, poi uscì dalla cameretta e si chiuse la porta alle spalle. I suoi passi echeggiarono ancora una volta per quel corridoio buio, mentre faceva ritorno nella sua camera da letto.
  
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