Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: bulma_89    13/02/2012    8 recensioni
Ben trovati, questa fan fiction è il proseguimento di "Adesso sei mia".
"Sulla strada che portava a Mystic Falls Caroline pensava.
Teneva lo sguardo ben puntato fuori dal finestrino, quando non era impegnata a fissare l’ibrido che guidava l’automobile che li stava conducendo a casa o l’ibrido che le sedeva al fianco...Con la coda dell’occhio guardò l’autista dell’auto, era giovane, obbediente ed asservito. Ed era uno dei fedelissimi del suo compagno, il millenario re dei vampiri e dei licantropi Klaus. "
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Adesso sei mia'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

― 2. Perché sei tornata, Care? ―

 

La giovane vampira si torturava le mani mentre sedeva nel salotto di casa sua, con sua madre a fianco.

Lo sceriffo Forbes aveva faticato a dire anche poche parole da quando Caroline era rientrata in casa, ormai da un’ora circa.

Caroline teneva gli occhi bassi ma ad un certo punto li rialzò e prendendo fiato decise di rompere quel silenzio pesante creatosi tra lei e sua madre.

― Mamma scusami. Ti ho lasciata qui da sola senza avvisarti, mi sono comportata in un modo veramente orribile ma voglio spiegarti tutto ―.

La donna rimase in silenzio, il viso coperto dalle mani. Lentamente scosse la testa.

― Sei mia figlia, non posso fare altro che ascoltarti anche se ultimamente mi hai dato solo dolori ―.

La sicurezza di Caroline vacillò a quelle parole; si morse un labbro.

― Mamma so che non mi merito il tuo perdono ne la tua comprensione ma… Quando sono scappata da qua l’ho fatto per un motivo. Volevo fuggire da Klaus ―.

Liz Forbes si agitò sul divano e finalmente guardò la figlia negli occhi.

― Volevi fuggire da lui ma poi ci sei andata in vacanza? ―.

Caroline si alzò in piedi, agiata.

― E’ tutto così complicato da spiegare… Volevo fuggire da Klaus ma in realtà stavo fuggendo dai miei sentimenti, non volevo accettare il fatto che fossi innamorata di lui, per tutto quello che lui era stato e che aveva fatto! ―.

Anche lo sceriffo si alzò; ― Caroline come puoi essere innamorata di lui! Tu sei solo una ragazzina, lui un uomo, anzi magari lo fosse, è un vampiro contorto, pazzo e meschino! ―, urlò la donna.

― Mamma anche io sono una vampira! ―, rispose Caroline. Gli occhi le si riempirono di lacrime.

― Con chi pensi mai che potrò stare nella mia vita? Di sicuro non con un umano, Klaus mi ama e mi comprende come nessuno a mai fatto e io sono convinta di quello che provo per lui e soprattutto di quello che lui prova per me ―.

Liz si avvicinò alla figlia; i pugni delle mani chiusi.

― Ben presto capirai che quello che provi per lui non è amore. Certo, capisco la bellezza di una città come Parigi, il fatto che lui fosse solo con te, deciso a comportarsi in una certa maniera con te. Ma lui è un pazzo sanguinario Caroline e non ti ama ―.

La ragazza non trattenne più le lacrime.

― Mamma ti dimostrerò che non è così… ―.

― Benissimo, il giorno in cui riuscirai a dimostrarmelo io cambierò idea. Te lo prometto, e tu potrai vivere liberamente la tua storia con lui ―.

Caroline si strofinò gli occhi con le mani. ― Io desidererei tanto… ―.

― Cosa? ―

― Abbracciarti ―, rispose Caroline guardando negli occhi sua madre.

Lo sceriffo Forbes cedette e leggere lacrime presero a scendere anche dal suo volto.

Tese le mani e Caroline si fiondò tra le sue braccia.

― Mi sei mancata tanto, mamma! ―.

 

Caroline ripose i vestiti nell’armadio e sospirò. Aveva finito, aveva svuotato tutte le valige con gli abiti che aveva acquistato a Parigi e li aveva riposti in camera sua. Si abbandonò sul letto e pensò che in realtà quei vestiti erano stati tutti acquistati da Klaus.

Un sorriso le increspò le labbra quando ripensò ai momenti passati insieme davanti alle vetrine parigine. Lei si fermava di continuo ma lui non la rimproverava mai…

― Oddio! Quel vestito è favoloso ―; i suoi occhi da ragazza luccicanti di fronte ad un meraviglioso abito rosso.

― Questa Caroline è la centesima vetrina in cui ti fermi―, aveva risposto Klaus sorridendo.

Lei si era voltata verso di lui e gli aveva appoggiato una mano sul petto; ― Scusami Klaus, non posso fare altrimenti ―.

Lui aveva baciato la sua mano; ― E non devi ―, aveva risposto, prima di entrare nel negozio ed acquistare quel vestito.

Nonostante questo, proprio non aveva trovato il coraggio di distruggere nuovamente il cuore di sua madre dicendole che sarebbe andata a vivere da lui. Per questo aveva bisogno di più tempo, aveva bisogno di riprendere il contatto con la realtà.

Lentamente, sull’onda di questi pensieri, si addormentò, per la prima volta da sola dopo quasi due mesi.

 

La sua mano vagò sul letto alla ricerca del torso morbido e bianco del compagno ma con sgomento si ricordò che lui non c’era. Caroline si passò una mano tra i capelli biondi e li scosse, quella mattina Klaus non l’avrebbe salutata con il solito “Buon giorno dolcezza”. Si alzò e scrollandosi di dosso la brutta sensazione di non avere più lui nel suo letto, si alzò.

Quel giorno aveva da fare alcune cose.

Uscì di casa indossando occhiali scuri ed infilando le chiavi nella sua Fiesta si diresse verso la scuola di Mystic Falls. Si, purtroppo doveva andare a scuola ed aveva molto da recuperare.

Un senso quasi di nausea l’avvolse quando parcheggiò davanti all’edificio e vide scorrere davanti a lei le vite normali di tante ragazze le cui madri il massimo di cui si sarebbero dovute preoccupare è che sua figlia non uscisse con un drogato.

“ Uno, due, tre, quattro, cinque… Caroline ce la puoi fare, dopo tutto sei mancata soltanto un mese e mezzo!”, pensò la ragazza restia ad uscire dal guscio protetto della sua auto.

Finalmente si riscosse, aprì e la portiera e si gettò nel suo vecchio mondo.

Che sbadata, non sapeva minimamente che lezione avesse quella mattina e quasi non si ricordava più le classi. Con un tuffo al cuore vide passare Matt per il corridoio brulicante di studenti.

Lei fece un cenno e lui quasi stentò a riconoscerla.

― Care? Sei proprio tu? ―, chiese avvicinandosi.

― Matt! Certo che sono io… perché? ―, chiese Caroline alzando le mani al cielo.

― No è che… si diceva che tu non tornassi più ―.

Il cuore di Caroline perse un colpo. ― Chi lo diceva ―.

― Un po’ tutti qua… Ma Care, perché sei tornata? ―.

Quella domanda la lasciò senza parole. Avrebbe voluto rispondere che quella era casa sua, che era tornata per loro, per… L’avevano dimenticata? L’avevano così facilmente esclusa dalle loro vite?

Matt fece per allontanarsi ma Caroline posò una mano sul suo polso.

Lo guardò negli occhi. ― Questa è casa mia. Che lezione abbiamo? ―.

Leggermente sconcertato Matt le fece cenno di seguirlo e rispose: ― Geografia ―.

 

Appena la lezione finì Matt cercò di dileguarsi tra gli studenti ma Caroline lo tallonò; ― Matt mi stai evitando per caso? ―.

Lui si bloccò e scrollò le spalle. ― Caroline io non so cosa dirti. Te ne sei andata da qua senza dare spiegazioni, insieme a quel pazzo maniaco che ha cercato più volte di mettere in pericolo le nostre vite e adesso torni come se niente fosse ―.

― Matt hai ragione, vi devo delle spiegazioni. Ma io sono sempre io, sono Caroline, non sono affatto cambiata! ―.

Matt la scrutò con i suoi occhi celesti. ― Io non penso che sia così ―, rispose. Si allontanò poi lasciandola sola in mezzo alla marea di studenti.

Finite le difficili ore scolastiche, in cui aveva potuto sopravvivere solo facendo ricorso ai ricordi del suo maggior acculturato amato che erano diventati suoi grazie ai loro frequenti scambi di sangue, Caroline salì in macchina e tirò un sospiro di sollievo. Era stata una tortura vedere come tutti la guardassero con stupore e sussurrassero alle sue spalle. “Guarda è tornata Caroline Forbes! Ma non era scappata con quello strano tipo che si è trasferito in città da poco?”

Se questo non fosse apparso ovviamente contrario a tutti i suoi principi morali avrebbe volentieri spaventato quelle galline invidiose.

Nonostante questo lei non poteva certo rilassarsi. Anzi, aveva da fare ancora la cosa più difficile: parlare con Bonnie e possibilmente anche con Elena. A scuola non le aveva viste ma sperò di trovarle a casa. Decise di andare prima da Bonnie, era stata l’ultima persona che aveva visto prima di andarsene ed anche se quella notte non sembrava intenzionata a perdonarla per i suoi comportamenti con Klaus l’aveva comunque aiutata.

Prima di parcheggiare l’auto davanti casa dell’amica, però, il suo cellulare prese a suonare.

Sul display lampeggiava un nome: Klaus.

― Ehi! Come va? ―, chiese Caroline. Le sembrava molto strano parlare al telefono con Klaus visto che non era mai successo prima . Si ritrovò quasi imbarazzata.

Sei agitata. Cosa stai facendo? Hai parlato con tua madre? ―.

Caroline accostò per parlare con lui.

― Si le ho parlato, beh, deve riprendersi ancora per il fatto che io sono stata via quasi due mesi con te… ―.

Caroline, le hai detto quello che dovevi? ―, il suo tono era duro, quasi autoritario.

― No Klaus, ho bisogno di tempo, non voglio turbarla ancora per il momento ―.

Maledizione Care! Non posso aspettare che tua madre passi per il periodo dell’accettazione e poi arrivi a quello del perdono. Ti voglio qui adesso ―.

― Klaus devi avere pazienza! Non è che tutti possono fare e agire come vuoi tu! ―.

Caroline percepiva la sua rabbia anche se non era li con lei.

Non farmi arrabbiare Caroline ―, concluse Klaus chiudendo la chiamata.

Caroline rimase interdetta con le mani appoggiate sul volante.

Negli ultimi due mesi aveva fatto i conti solo con la parte romantica ed innamorata di Klaus dimenticandosi quasi completamente dell’altro suo aspetto: quello violento e schizoide.

Con amarezza capì di essere precipitata bruscamente a terra, cadendo dalla nuvoletta rosa di cupido.

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: bulma_89