Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: strifylover    13/02/2012    7 recensioni
{Samcedes}
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Mercedes/Sam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tell ‘em that it’s human nature

Ship: Mercedes Jones, Sam Evans {Samcedes}

Rating:  Verde

Avvertimenti: One shot, het

Role Mercedes Jones | strifylover; Sam Evans | RenoLover;

 

Sam Evans girava per i corridoi del McKinley con un solo pensiero: Mercedes Jones. Ora che era riuscito a tornare a Lima, non aveva nessuna intenzione di farsi sfuggire la ragazza che gli aveva regalato tutte quelle emozioni dopo le Nazionali di New York. Non voleva perdere i sentimenti che provava per lei, non per un gorilla, il suo ... "ragazzo", Shane. Ma in fondo, la verità sarebbe venuta a galla. Lei ricambiava i suoi sentimenti, e lui doveva soltanto dimostrarle che non poteva più negarlo.

Sarebbe stato facile grazie all'ausilio della cosa più importante che avevano e che condividevano: la musica.

Allo stesso modo, Mercedes vagava per i corridoi del McKinley, combattuta a causa di due uomini. Certo non dovevano imbrattarle la vita con le loro smancerie, ma visto che entrambi avevano un certo effetto su di lei, la costringevano a pensare a loro ininterrottamente. Eternamente indecisa tra il ragazzo che tutte vorrebbero al loro fianco, carino, sensibile, cantante, ottimo ballerino e, per giunta, anche stripper, e dall'altro lato un giocatore di football, di grossa stazza che però con lei riusciva ad dar sfogo alla sua parte ... dolce. Insomma un dilemma che di certo non le faceva piacere avere in testa. Aveva il peso di un macigno che sicuramente non aiutava la situazione. Dopo numerosi passi in un corridoio che sembrava infinito, la ragazza di colore si appoggiò ad un armadietto.

- Il prossimo di questi due che svolta e viene verso di me, sarà la mia scelta finale! - Pensò tra se e se, visto che l'azzardo le sembrò l'unica soluzione efficacie l suo problema.

Sam svoltò nel corridoio e si trovò dinanzi la ragazza che stava cercando. La ragazza che desiderava e che si ostinava a non ammettere che ricambiava esattamente tutto. Si avvicinò a lei, sfruttando l'effetto sorpresa e passando tra la folla. La prese per mano, senza neanche darle il tempo di accorgersi della sua presenza.

- Buongiorno! - la salutò con non-chalance, senza preoccuparsi del fatto che il suo ragazzo potesse spuntare da qualche armadietto e vederli.

- Come va? - le chiese, come scusa per attaccare una conversazione. Aveva bisogno di lei, lo sapeva.

La ragazza istintivamente si guardò la mano e la vide intrecciata con quella di Sam.

- Ma cosa fai? - Chiese con un tono che cercò di far sembrare irritato, senza però riuscirci. Lo disse piano, senza farsi sentire dalle altre persone attorno a loro, e soprattutto lo disse con un tono dolce. Sam era stato il primo tra i due contendenti a svoltare l'angolo e ciò significava che era lui l'uomo della sua vita?

No, non poteva decidere così, troppo facile affidarsi al caso, ma decise comunque di dargli una chance!

- Allora, ancora deciso a riconquistarmi? - Gli chiese, sfacciata e menefreghista, come al solito, ma questa volta cercò di farlo trasparire di più, voleva farlo irritare e vedere una sua reazione.

 

 

Sam fu costretto ad allontanare la mano, ma non cedette a quella domanda: non era facile farlo innervosire ultimamente, dopo tutto quello che aveva passato a causa della sua difficile situazione familiare. Non poteva di certo cedere ai nervosismi in quelle occasioni, così aveva imparato a starsene tranquillo. Neanche gli insulti di Santana riuscivano più a scuoterlo. Prendeva tutto con tranquillità.

- Ti ho detto che avrei lottato per riconquistarti. - commentò, col sorriso sulle labbra, ignorando il tono da finta indifferente della ragazza. Lui sapeva che le importava quella storia, almeno quanto lui.

- Non penserai che io mi arrenda così facilmente. - le disse, facendole l'occhiolino. Sapeva che l'avrebbe fatta sciogliere. Non poteva preferire Shane, non dopo tutto quello che avevano passato.

Sam era consapevole del suo sex- appeal, ovviamente, e anche Mercedes non era da meno. Sapeva tutto di lui e sapeva che era deteminato a conquistarla.

- Già, l'avevi detto, ma non hai paura di Shane? Potrebbe spezzarti in due! - Lo avvertì la mami del McKinley, insomma infondo a lui ci teneva ancora e vederlo distrutto non le abrebbe fatto piacere.

Sam sorrise spontaneamente: sapeva di correre quel rischio, ma il problema non c'era per lui. Voleva riconquistarla e se doveva rischiare, lo avrebbe fatto tranquillamente.

- Ti ho già detto anche che non mi interessa quanto grosso o cattivo sia il tuo ragazzo? - chiese con ironia, sapendo di averglielo già precisato. Non capiva perché Mercedes fosse restia: lui era un ragazzo dolce, buono, carino e soprattutto era pronto a prendersi un impegno serio con lei. Non una sciocchezza.

- Dimmi, cosa hai voglia di fare? - Gli chiese la ragazza di colore alludendo forse ad un pranzo sostanzioso per allontanare i malumori di quella giornata e la tristezza che la circondava dato il peso della scelta da fare.

- Ho voglia di conquistare il tuo cuore. - disse, aspettando il suo consenso, prima di poter continuare ad illustrarle quali erano i passi successivi. Non voleva essere troppo esplicativo, voleva sorprenderla, voleva farla restare a bocca aperta, in modo che non potesse dirgli di no in alcun modo. Doveva assolutamente stupirla ancora di più di quanto non avesse fatto fino a quel momento.

La ragazza di colore gli sorrise, cercando di farsi illustrare i suoi piani.

- E cosa vorresti fare? - Gli chiese con uno sguardo carino e dolce, non era restia all'idea di stare con Sam, era semplicemente irritata dal fatto che non riusciva a decidersi, lei che la maggior parte delle volte era così sicura sulle decisioni da prendere e ora si trovava davanti ad un bivio.

- Attento Evans, non accetto secondi piani per me! - Precisò, socchiudendo gli occhi e fissando il pavimento, tipico atteggiamento di quando le piaceva qualcuno nelle sue vicinanze. Dovresti saperlo! Esclamò ancora, precisando il discorso e cercando di tenere la testa alta.

Sam conosceva perfettamente Mercedes, non si era trovato con lei soltanto per combinazione o per caso.

- Tu sei Beyoncé, non Kelly Rowland! - commentò, non riuscendo più a contare le volte in cui glielo aveva sentito dire, ma sicuramente non era una ragazza da secondi piani. Lei andava intrattenuta come una vera diva, perché era una vera diva e lui lo sapeva.

- Perché non lo scopri? - le chiese, senza togliersi quel raggiante sorriso dalle labbra che lo caratterizzava.

- In auditorium, dopo le lezioni. - precisò, tentando di stimolare la sua curiosità quantomeno, se non i suoi sentimenti.

Una proposta indecente o cosa? Mercedes rimase per un attimo a bocca aperta, ma poi si rese conto che forse non era così. Fece un passo in più rispetto a Sam e così si voltò verso di lui.

- E cosa vorresti mostrarmi? Gli chiese inarcando un sopracciglio, qualcosa di sconvolgente? - Cosa aveva in mente il ragazzino? Uno strip? Chiese con fare ironico. Di certo non era una cosa per lei, non sarebbe mai andata a sbavare per qualcuno perchè si spogliasse. MAI. Entrambi durante l'estate erano cambiati, le loro priorità erano cambiate e Sam non era più il ragazzo solo amore e chitarra e Mercedes doveva solo imparare ad accettarlo.

- O dedicarmi una canzone, qualsiasi essa sia in modo da finire la nostra giornata con un bel duetto romantico? - Domandò cercando di indovinare il seguito della loro giornata insieme.

Sam sorrise, annuendo, ma leggermente colpito da quella frase. Non sapeva che idea si fosse fatta di lui, dopo aver saputo che era stato costretto a lavorare in uno strip bar per mantenere la famiglia, ma di certo non si aspettava quel commento.

- Secondo te? - chiese lui, in risposta, ancora col sorriso sulle labbra. Ovviamente non era offeso, lui non si offendeva mai.

- Sono sempre Sam Evans. - spiegò con un cenno della testa, sentendo di doverlo chiarire. - Sono sempre la stessa persona.

Quello che aveva fatto era per il bene della famiglia. Non contava.

Ah Mercedes, Mercedes, ancora una volta aveva svagliato a parlare e a pizzicarlo su un argomento così particolare.

- Scusami... Gli disse, notando le loro mani distaccate. - Pose rimedio al disguido, riunendole.

- Certo che ci vengo in auditorium, anzi, visto che ora avrei educazione fisica possiamo andarci anche ora, se sei d'accordo. - Gli propose, sfoderando i suoi denti bianchi in contrapposizione cromatica rispetto al colore della sua pelle. Era strano, ma accanto a lui si sentiva bellissima.

Sam sentì le proprie labbra curvarsi istintivamente in un sorriso, quando le loro mani si incontrarono nuovamente. Smorzava decisamente la tensione in quel modo e non poteva che adorare la cosa.

- Dovrei avere lezione ... - rispose il biondo, alzando lo sguardo al soffitto, come per pensarci su. In realtà in quel momento non gli importava nient'altro che lei. Solo lei.

- ... ma sai già che sono pazzo di te. - continuò, come le aveva già detto in altre occasioni, senza allontanare il proprio sguardo da quello della ragazza. - E uno pazzo, fa cose pazze.

Concluse semplicemente, lasciandole intendere che la risposta era sì.

Certo, non c'era neanche bisogno di chiederlo. Mercedes sapeva che il suo "lui" avrebbe detto, ma sentirglielo dire era tutta un'altra cosa. Era inutile fare il finto tonto, infondo si vedeva nei suo gesti che il suo sex- appeal era aumentato così tanto da mandare in tilt una come Mercedes, che di solito sa rispondere per le rime a chiunque insinui qualcosa di sbagliato su di lei o su chi le sta attorno.

- Allora andiamo... - Disse facendo scorrere le sue dita su quelle di Sam fino ad imitare il gesto di Santana e Brittany, mignolo e mignolo incrociati, loro lo facevano perchè era un loro gesto distintivo, ma alla ragazza di colore e al biondino serviva soprattutto per passare inosservati e giungere a destinazione senza seccature. Un passo dopo l'altro, con molta scaltezza, i due riuscirono ad arrivare all'auditorium.

Capì chiaramente che il gesto era volto a non attirare l'attenzione dei passanti e lo rispettò, visto che non era lui quello impegnato tra i due. Si lasciarono scivolare tra gli studenti che si recavano alle diverse lezioni, mentre si approssimavano all'auditorium, che raggiunsero entro poco tempo.

Sam trascinò Mercedes per mano, ora che erano soli, in direzione del palco, scendendo rapidamente le scale tra i posti a sedere. Le lasciò la mano prima di salire sul palco: non doveva portarla lui, doveva salire di sua spontanea volontà.

Si fermò lì, proprio al centro dello stage, a guardarla, con un'espressione indifferente in modo da non condizionarla.

 

Sam la guardò, col sorriso sulle labbra e le indicò un punto al centro del palco.

- Ti ricordi quel punto? - chiese con l’indice ancora rivolto in quella direzione. - Quello è il punto in cui ci siamo baciati.

Le ricordò, in occasione del loro duetto, Human Nature, visto che quello gli era sembrato un momento sincero, in cui avevano semplicemente mostrato quello che provavano l’uno per l’altra.

- E dimmi che non era quello che volevi. - disse, mantenendo un tono dolce, senza forzarla.

- guardami negli occhi, e dimmi che non hai fatto esattamente quello che volevi fare in quel momento. - sapeva che sarebbe stato troppo negarlo. Ogni volta che la metteva davanti alla realtà, Mercedes gli sfuggiva e non poteva permettere che accadesse all’infinito.

La ragazza di colore fece un respiro profondo, era difficile da affrontare. La realtà non era che Mercedes non voleva stare con lui, lui era andato via e lei non poteva farsi condizionare la vita, Shane gli sembrò l'opportunità migliore per dimenticarlo, ma la sola ricoparsa di Bocca di Trota era stata capace di scatenare in lei qualcosa, un qualcosa di inspiegabile che molti definirebbero come amore.

- Sai che io ci tengo a te, molto più di quanto vorrei, ma è molto più complicato del semplice affetto - Gli disse avvicinandosi e accarezzandogli la guancia fino a scendere al suo collo e lasciar cadere la sua mano nel vuoto, fino a riportarla vicino al fianco.

- Lo sai che provo ancora qualcosa per te, mi sembra ovvio, anche se sto cercando di evitarlo, perchè sarebbe più semplice così. - Aggiunse con tono sincero - Ma fidati, vorrei baciarti in questo momento.

Sam le poggiò l’indice sulle labbra, impedendole di continuare a parlare.

- Non farlo. - commentò, interrompendo quella dichiarazione sentimentale da “vorrei ma non posso”.

- Prima che tu aggiunga qualsiasi altra cosa, ci sono delle parole molto importanti che vorrei rivolgerti. - le spiegò, prendendola per mano e avvicinandola al bordo del palco, prima di allontanarsi un istante in direzione della chitarra classica. Si preoccupò di sistemarsela per bene, in modo da stare comodo.

- Mi dirai tutto quello che devi dirmi quando avrò finito. Ci stai? - chiese, spontaneo e sempre sorridente, mentre cominciava a provare la chitarra.

Come poteva non annuire a quella dichiarazione così dolce? Chiuse gli occhi appena avvertì i primi accordi di chitarra. In quel modo credeva di poter alleviare almeno per un secondo la voglia di lui, la voglia di stare con lui.

Cominciò a strimpellare qualcosa con la chitarra che gli sembrò iriconoscibile, l'unica cosa che contava era il fatto che entrambi erano lì, da soli a condividere ciò che per entrambi era una priorità assoluta: la musica. Lo ascoltò e, nell'ascoltarlo, ebbe la necescità di riaprire glio occhi e guardarlo negli occhi.

Sam lasciò che le sue dita ondeggiassero tra le corde della chitarra in quella che sapeva essere una canzone meravigliosa, una canzone che poteva esprimere come si sentiva: What hurts the most.

La guardò, incrociando i suoi occhi dolci e profondi, mentre la sua voce cominciava a farsi sentire, armonizzando.

I can take the rain on the roof of this empty house

That don't bother me

Le cantò, avvicinandosi a lei.

I can take a few tears now and then and just let them out

Quelle parole contenevano perfettamente la tristezza che avvertiva lui, ogni volta che la vedeva con il suo ragazzo.

I'm not afraid to cry every once in a while

Even though going on with you gone still upsets me

There are days every now and again I pretend I'm ok

But that's not what gets me

Ma era vero: non aveva assolutamente paura di piangere, non per lei. Era l'unica persona per la quale aveva deciso che era ok piangere. Fingeva di stare bene e di sorridere, e ora Mercedes lo sapeva.

What hurts the most

Was being so close

And having so much to say

And watching you walk away

Essere così vicini, ogni giorno, parlare come sempre e poi guardarla tornare da Shane. Quella era la sua orribile tortura, quello faceva male davvero.

And never knowing

What could have been

And not seeing that loving you

Is what I was trying to do

Chiuse con quella frase affinché lei capisse che era davvero l'unica cosa che contava: voleva semplicemente amarla, quello stava tentando di fare. Semplicemente quello.

Già, quelle parole le stavano letteralmente facendo fermare il cuore dall'emozione. Fece un respiro profondo e sperò che le lacrime non cominciassero a scendere da sole, ma gli occhi lucidi erano quasi impossibili da nascondere. Sembrava essere una calamita, quelle parole dette con sincerità, quelle parole cantate in quel modo che descrivevano una situazione che Mercedes non immaginava minimamente.

Si avvicinò ancora di un passo e mise una mano sulla chitarra di Sam, come per invitarlo a smettere si suonare, aveva già fatto troppi danni per continuare. Troppe lacrime stavano per essere versate, lascrime di dolore a causa della lontananza che c'era stata, ma anche di felicità per l'essersi ritrovati.

Istintivamente lo premiò con un bacio, un bacio innocente all'angolo della bocca, non volle sbilanciarsi anche se avrebbe voluto.

- Se ti saltassi addosso ora, probabilmente ti schiaccerei - La prese sul ridere per non scoppiare a piangere e per risollevare anche il povero Evans, visibilmente provato da quell'interpretazione difficile da affrontare.

- Troverò il coraggio, Sam, te lo prometto. - Il coraggio di lasciare Shane e tornare con lui, con il suo piccolo latticino preferito.

Il biondo la osservò, notando che particolarmente emozionata da quella performance. Le sorrise ascoltando la sua battuta auto-ironica. Adorava come Mercedes riuscisse a scherzare con se stessa con semplicità, adorava lei in realtà. Le parole che sentì dopo, però, gli piacquero decisamente di meno. Trovava assurdo che dopo quella canzone Mercedes potesse ancora pensare a come lasciarlo.

- So che è difficile ... - commentò Sam, avvicinandosi a lei. - Ma l'unica cosa che devi fare è ascoltare il tuo cuore e, in fondo, sai già cosa ti dirà. - le spiegò, poiché entrambi conoscevano perfettamente i loro sentimenti. Poggiò entrambe le mani sulle sue spalle, senza spostare il proprio sguardo dai suoi occhi.

- Ti dirà che è con me che vuoi stare. - tentava di convincerla che prima rompeva con Shane meglio era per tutti e tre. Era una cosa inevitabile.

Forse Sam aveva ragione, la cosa migliore era lasciarsi andare in quel momento, ma per lei era ancora troppo difficile.

- Il mio cuore mi dice di restare qui con te, è inutile che te lo ribadisca - Disse Mercedes accarezzandogli la mano destra sulla sua spalla.

- Sei speciale Sam e sai perfettamente di esserlo - Aggiunse mantenendo il contatto visivo tra di loro. Gli si avvicinò, riducendo lo spazio che li divideva di un solo passo, era intenta a baciarlo e lo fece con molta naturalezza.

Sperava che lui ricambiasse il bacio, sperava che potessero uscire dall'auditorium mano nella mano e andare dritti dritti da Shane a dirgli che era per lei era meglio stare con Sam.

Con la mano gli accarezzò il viso leggermente e con la bocca non andò ad infierire sulla sua, ma ci fu solo un leggero contatto tra le labbra, un bacio a stampo per ristabilire un contatto e riabituarsi l'uno alle labbra dell'altra.

Sam ricambiò quel bacio lasciando che le loro labbra si lasciassero poi in un sonoro schiocco. Riaprì gli occhi socchiusi, trovando di nuovo i suoi e sapeva che stava cominciando a farle capire cosa fare.

- Se ne avrai bisogno, io sarò lì. Sarò lì per te.

Le disse, riferendosi a quella confessione che la ragazza avrebbe dovuto fare al suo ragazzo che non sembrava a Sam un tipo da grandi conversazioni in quei casi.

- Posso venire con te se devi. - disse, non volendo forzare le sue scelte, non volendo sembrarle invadente. - Anche se poi potrei beccarmi qualche pugno.

Sapeva che era una possibilità, ma non gli interessava: doveva essere sua e solo sua.

La ragazza non avrebbe permesso a Shane di toccare un solo capello di Sam, si sarebbe messa in mezzo, come minimo.

- Non preoccuparti, honey -  gli disse a bassa voce - se cerca di toccarti le prenderà da una ragazza! - Era incredibile come Mercedes si fosse già convinta che stare con Sam era la cosa giusta, tanto convinta da minacciare indirettamente Shane. Famelica, si avventò ancora sulle labbra di Sam, questa volta schiudendo le sue labbra e premendo su quelle del ragazzo, affinchè le loro lingue potessero incontrarsi e sigillare quella giornata quasi perfetta, già, mancava il discorsetto a Shane, ma per quello c'era ancora tempo.

Sam sorrise con le proprie labbra incollate a quelle della ragazza, mentre le loro lingue si incontravano per la prima volta dopo molto tempo.

- Sarò io a proteggere te ... - sussurrò tra un bacio e l'altro. - Sempre.

Lasciò che le sue mani scivolassero verso i fianchi della ragazza, avvicinandola innocentemente a sé. Finalmente era riuscito a convincerla: alla fine sapeva che ce l'avrebbe fatta, ma era bello che stesse accadendo davvero, anzi meraviglioso.

- Sempre. - ripeté, poggiando nuovamente le sue labbra contro quelle della ragazza. Ora che aveva ricominciato a baciarla aveva l'impressione che non avrebbe mai più avuto la facoltà di fermarsi. Era sicuro: quella era la ragazza che voleva. Nessuna Quinn Fabray. Nessuna Santana Lopez. Nessuno che non fosse Mercedes Jones.

 

/*************************/

 

Angolo dell'Autrice

Eccomi ancora qui, questa volta a dare sfogo alle mie fantasie amorose tra Mercedes e Sam. Innanzitutto ringrazio la mia cara collega RenoLover per essersi sacrificata per interpretare Sam, ma cosa vuoi che ti dica? Qualcuno doveva pur farlo (XD).

Spero che questa One- Shot vi piaccia, anche perchè sono una delle mie coppiette preferite visto che io la mia Mercy non la riesco a vedere con quel bestione. Bhe ragazze/i un bacione <3

 

OtherDates

- Lo prometto! aggiornerò al più presto la FF di Fisica o Chimica, ve lo giuro!

xoxo Kris!

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: strifylover