Quinn Fabray era sempre stata bellissima. Bionda, occhi azzurri e un corpo da sballo per il quale tutti i ragazzi perdevano la testa ma lei aveva scelto Sam. Anche se non era andata proprio così, lei si era accontentata di Sam. Era nella squadra di football, era carino ed era dolce con lei. Però non era Finn, non l'aveva mai dimenticato. Era stato il suo primo e vero amore fino a che non era subentrata la nanetta che gliel'aveva rubato in un soffio. Aveva fatto la stessa cosa con Santana, l'aveva privata della cosa più bella che le fosse capitata negli ultimi tempi. E l'amicizia tra le due si era rafforzata anche per quello. Si divertivano a scrivere commenti cattivi sul MySpace di Rachel e a diffondere pettegolezzi, anche non veri, su di lei. Erano accomunate dall'odio che provavano per quella ragazza che consideravano sfigata, che però le aveva fregate. Avevano anche un'altra cosa in comune, che però non conoscevano, cioé l'amore segreto per Finn. Entrambe lo negavano ma sapevano che era così e non potevano farci niente, così Santana si accontentava delle sveltine mentre Quinn di Sam. Magari le cose sarebbero potute cambiare, magari con queste ripetizioni la biondina avrebbe potuto parlare col cuore al ragazzo. Sí, perché Finn e Quinn erano stati abbinati insieme e la cheerleader non voleva farsi sfuggire quest'occasione così preparò tutto con cura per l'arrivo del quarterback, in modo che non sembrasse nè troppo formale né troppo un appuntamento. Lo stesso aveva fatto Christopher, il ragazzo nuovo del McKinley, che era stato abbinato a Santana. Temeva questa ragazza ma allo stesso tempo voleva fare colpo su di lei, era come se fosse attirato da lei come da una calamita.
Sentì suonare il campanello, quindi Christopher andó ad aprire, cercando di essere il più disinvolto possibile
"Hey, entra pure.." disse con un sorriso spostandosi dalla porta.
Per Quinn Fabray era facile essere spigliata, camminava tra i corridoi della scuola come una regina, poteva gestire questa situazione.
"Ciao Finn, ti trovo bene.. Vieni, accomodati"
Finn e Santana avevano una strana espressione sul volto, che i loro tutors non percepirono, impegnati com'erano a fare in modo che l'incontro fosse perfetto.
"So che probabilmente speravi di essere abbinata a qualcun'altro..per quanto riguarda la granita è stato un incidente, mi hanno fatto lo sgambetto e ti posso pagare il conto della lavanderia." disse concitato Christopher.
"Non ti preoccupare, puó capitare.." Santana accennó ad un sorriso. Che cosa? Aveva lasciato perdere? Proprio non ci stava con la testa. Il ragazzo si affrettó a togliersi l'espressione sorpresa della faccia e disse "Grazie, non è un problema comunque.. Se vuoi possiamo iniziare.."
"Uhm sì...aspetta, è una bottiglia di vodka quella?" chiese la ragazza indicando una bottiglia appoggiata verso la fine del tavolo
"Sì..non mi prendere per un alcolizzato! E' che mio padre.." sbuffò per il nervosismo "non cambierà mai e non cerca neanche più di nasconderlo.." Scocciato, si alzò, prese la bottiglia di vodka e la ritirò in cucina.
"Così..anche i tuoi genitori non ti prestano attenzioni?" chiese Santana
"Mio padre, ormai vive in un mondo parallelo e mia madre è troppo occupata ad assecondarlo per accorgersi di me.." spiegò Christopher. "Ma aspetta, anche i tuoi sono dei pessimi genitori?" continuò il ragazzo
"Non era male fino a che pensavo di avere tutto, sai soldi sempre disponibili, regali in quantità..mi sentivo superiore perchè io potevo avere tutto quello che volevo senza fatica..in realtà non avevo proprio niente, sono stata cresciuta da due carte di credito, solo loro erano sempre lì per me.." Santana si era di nuovo aperta con lui, questa volta però consapevolmente, non tramite una canzone. Non riusciva a spiegarselo, non era normale che si fidasse di quello sfigatello, come si fidava di Finn. Stupida, perchè ci aveva pensato di nuovo? Ora lui era con la sua bellissima ex e probabilmente le stava ripetendo le stesse parole dolci che aveva detto a lei.
"Sarà meglio che iniziamo.." disse Santana spostandosi una ciocca di capelli senza neanche dare il tempo di replicare a Christopher, che era leggermente incredulo.
"Sì certo!" si ricompose subito il ragazzo "Allora i compiti sono a pagina 187 numero 5,9 e 13.."
Trascorsero un'ora e mezza a fare esercizi e stranamente la ragazza non si annoiò, le lezioni del professore di matematica erano davvero noiose, ma Christopher aveva un modo tutto suo di spiegare le cose che a Santana piacque molto.
"Grazie per le ripetizioni..non pensavo che la matematica potesse essermi chiara un giorno!" disse la ragazza alzandosi per ritirare le sue cose visto che avevano finito i compiti.
"Figurati, è stato un piacere.. Sei una ragazza intelligente." disse Christopher sorridendo, accompagnandola alla porta
"Davvero? Ok, sei il primo ragazzo che me lo dice!" disse ridendo "E tu..non sei strano come pensavo, davvero. Beh, allora ci vediamo domani a scuola." Gli rivolse un ultimo sorriso e poi la cheerleader uscii dalla casa per ritornare alla sua.

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Waaait a moment! :D Scuuusate per la lunga assenza, causa stupida ispirazione. Comunque non è che sia il massimo questo capitolo, ma spero vi piaccia lo stesso e se avete consigli o pareri sono ben accetti! Peace&love __Sabotage.