13/02/2012
2 recensioniTitolo della storia: Der Morgengrauen und Sonnenuntergang
Colore: Rosso
Genere: Angst, Introspettivo.
Avvertimenti: Raccolta di (4) drabble, Slash.
Rating: Giallo
Introduzione: Quattro momenti della vita di Gellert Grindelwald: il primo incontro con Albus, l’apice del suo regime, il duello in cui è sconfitto e la mattina in cui scopre che il suo amante, amico, compagno è oramai morto. Quattro momenti legati da un filo rosso, dal confronto tra quello che sono Gellert e Albus, delle differenze abissali tra i due. Un breve viaggio nella vita di uno dei maghi più importanti della Storia.
NdA: Su questa raccolta ho un paio di dettagli da spiegare. Gellert paragona Albus ad un tramonto, oltre che per il colore fulvo dei suoi capelli, anche perché lo vede come il suo opposto dal punto di vista caratteriale. Gellert sa che Albus è il bene mentre lui non vuole esserlo. Inoltre c’è l’opposizione, rimarcata anche nel titolo che tradotto dal tedesco significa “l’alba e il tramonto”, tra l’alba, luce quasi bianca che illumina poco, e il tramonto, luce piena. Credo di non avere nulla da aggiungere, se non la speranza che questa raccolta possa piacerti.
Der Morgengrauen und Sonnenuntergang
Gellert Grindelwald aveva amato osservare il mondo nel silenzio più assoluto, all’alba, sfuggendo dalle regole imposte dalla società. Fin da piccolo, nella sua Germania, si era sempre rifugiato nelle foreste, osservando il Sole sorgere tra le fronde degli alberi secolari. A Godric’s Hollow non v’erano boschi, solo un’ampia distesa pianeggiante di campagna tipicamente inglese, e il giovane biondo aveva percepito dentro di sé un odio smisurato, implacabile, innaturale. Almeno fino a quando non aveva incontrato lui. Era diverso. Albus rassomigliava al tramonto. Alla sfera rossa, scarlatta, che andava a morire dietro l’orizzonte, colorando per l’ultima volta. Sorrise, Gellert. Era la realtà. L’amore nasceva negli opposti, mai nei simili.
(100 parole)
Rosso. Gellert non era in grado di riconoscere un altro colore nel paesaggio che lo circondava. Il sangue delle sue vittime era in ogni luogo. Sulle pareti rifulgevano come rubini impronte scarlatte di mani imploranti.
Sul pavimento erano distesi corpi ancora sanguinanti, sporchi, ignobili, pedine del suo gioco credule, della sua ricerca dei Doni. Sulle sue stesse mani vi erano delle macchie coagulate, grumose. Persino la natura sembrava sanguinare sotto la sua potenza distruttiva. Anche se tutte le finestre della sala erano sbarrate, i raggi di un Sole color porpora, magnifico. Nell’ombra riecheggiò una risata malevola. Il mondo era suo.
Rosso. Gellert non era in grado di riconoscere un altro colore nel paesaggio che lo circondava. Il sangue delle sue vittime era in ogni luogo. Sulle pareti rifulgevano come rubini impronte scarlatte di mani imploranti.
Sul pavimento erano distesi corpi ancora sanguinanti, sporchi, ignobili, pedine del suo gioco credule, della sua ricerca dei Doni. Sulle sue stesse mani vi erano delle macchie coagulate, grumose. Persino la natura sembrava sanguinare sotto la sua potenza distruttiva. Anche se tutte le finestre della sala erano sbarrate, i raggi di un Sole color porpora, magnifico. Nell’ombra riecheggiò una risata malevola. Il mondo era suo.
(104 parole)
Schiantesimi scarlatti volavano da una parte del campo di battaglia improvvisato, una radura sperduta nella parte più settentrionale della Germania. I due maghi più potenti del mondo si fronteggiavano. Due amanti dannati dimenticavano ciò che erano stati. Due amici e compagni si volgevano le spalle l’un l’altro. Per il Bene superiore. Per l’Inghilterra. Sul volto del biondo brillava un sorriso mite. Non avrebbe mai ucciso Albus. Non avrebbe mai potuto distruggere il Sole, farlo scomparire nel buio della notte senza possibilità di nuovo giorno. Anche l’alba sarebbe scomparsa. Un lampo rossastro fu l’ultima cosa che vide prima di lasciarsi svenire. Aveva perso. Sorrideva ancora.
(107 parole)
A Nurmengard non vi era mai luce. Era una prigione buia, ideata e costruita con il solo intento di far impazzire i suoi carcerati. Gellert lo sapeva bene. L’aveva fatta erigere lui stesso. Non vi era pace in quel posto dimenticato e isolato dal mondo. Rise, Gellert, profondamente, fino a percepire il suo respiro farsi corto, fievole, e il suo cuore fermarsi per un istante. Quella mattina una notizia sorniona gli era stata riferita da una delle guardie. Albus Silente era morto assassinato. Una lacrima rigò il suo volto invecchiato. Un pugno scattò verso il muro. Lo osservò. Un rivolo scarlatto l’attraversava. Era tornato il colore.
7° CLASSIFICATA "Der Morgengrauen und Sonnenuntergang" DI almeisan:
Grammatica e Ortografia: 10/10
Non ho trovato errori, brava!
Lessico e Stile: 10/10
Mi hai colpito, è la prima volta che leggo qualcosa di così struggente e bello. Brava!
IC Personaggi: 10/10
Ritengo che il tuo Gellert sia il migliore che io abbia mai letto. Davvero molto perfido e tremendamente IC. Brava!
Originalità: 19/20
Ti ho abbassato il voto solo per l'ultima allusione al rosso, che richiamava il colore del sangue. La tua raccolta rimane comunque molto bella e davvero intensa e speciale. Brava!
Utilizzo colore: 5/5
Hai utilizzato il colore rosso in tutte le drabble e in mille sfumature diverse. Brava!
Gradimento personale: 4.8/5
Ahimé, io amo poco lo slash, ma il tuo mi ha convinto. La raccolta mi è piaciuta, ti ho dato uno 0.02 in meno perché non amo molto le storie così forti, ma è solo gusto personale e nient'altro. Brava!
Totale: 58.80/90
Ringrazio infinitamente la giudice per la velocità con cui ha corretto le storie e per il meraviglioso giudizio. Mi ritengo molto soddisfatta di questa raccolta perchè è la mia prima slash, la mia prima raccolta di drabble e la prima storia per un Contest.
A Nurmengard non vi era mai luce. Era una prigione buia, ideata e costruita con il solo intento di far impazzire i suoi carcerati. Gellert lo sapeva bene. L’aveva fatta erigere lui stesso. Non vi era pace in quel posto dimenticato e isolato dal mondo. Rise, Gellert, profondamente, fino a percepire il suo respiro farsi corto, fievole, e il suo cuore fermarsi per un istante. Quella mattina una notizia sorniona gli era stata riferita da una delle guardie. Albus Silente era morto assassinato. Una lacrima rigò il suo volto invecchiato. Un pugno scattò verso il muro. Lo osservò. Un rivolo scarlatto l’attraversava. Era tornato il colore.
7° CLASSIFICATA "Der Morgengrauen und Sonnenuntergang" DI almeisan:
Grammatica e Ortografia: 10/10
Non ho trovato errori, brava!
Lessico e Stile: 10/10
Mi hai colpito, è la prima volta che leggo qualcosa di così struggente e bello. Brava!
IC Personaggi: 10/10
Ritengo che il tuo Gellert sia il migliore che io abbia mai letto. Davvero molto perfido e tremendamente IC. Brava!
Originalità: 19/20
Ti ho abbassato il voto solo per l'ultima allusione al rosso, che richiamava il colore del sangue. La tua raccolta rimane comunque molto bella e davvero intensa e speciale. Brava!
Utilizzo colore: 5/5
Hai utilizzato il colore rosso in tutte le drabble e in mille sfumature diverse. Brava!
Gradimento personale: 4.8/5
Ahimé, io amo poco lo slash, ma il tuo mi ha convinto. La raccolta mi è piaciuta, ti ho dato uno 0.02 in meno perché non amo molto le storie così forti, ma è solo gusto personale e nient'altro. Brava!
Totale: 58.80/90
Ringrazio infinitamente la giudice per la velocità con cui ha corretto le storie e per il meraviglioso giudizio. Mi ritengo molto soddisfatta di questa raccolta perchè è la mia prima slash, la mia prima raccolta di drabble e la prima storia per un Contest.