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Autore: Bloody_Breeze    13/02/2012    1 recensioni
Amu è una ragazza solitaria, ha pochi amici ma non li sente quasi mai... sente però, dentro di sé la mancanza di qualcosa: l'amore...quando un giorno...
(amuto)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6. Sei Un Mostro! Ti Odio! / corri da me
 

( pov’s 3p*)
 

<< mamma…cosa ci fai qui? >> la madre di Amu la guarda seria << Amu… dobbiamo parlare >>
Amu la guarda preoccupata << di cosa…mamma? >> la madre va in cucina << prendo qualcosa da mangiare prima, vieni >>… la rosa va un po’ tesa in cucina, le due si siedono l’una di fronte l’altra e la mamma di Amu inizia a parlare << senti Amu, vorrei che ci trasferissimo >> Amu sbarra gli occhi esterrefatta  << stai scherzando vero? >> la madre della ragazza scuote la testa e le tocca la mano, Amu si alza di scatto dal tavolo e si leva la mano della madre di torno << ti piace scherzare vero?? IO NON ME NE ANDRO’ DA QUì ! TE LO PUOI SCORDARE! TU NON HAI FATTO ALTRO CHE TRATTARMI MALE  DA QUEL GIORNO! MI HAI INCOLPATA, NON MI HAI PIU’ PARLATO ED ORA QUESTO??? IO NON VERRO’ MAI CON TE! VACCI DA SOLA DOVE DEVI ANDARE! SEI UN MOSTRO! TI ODIO MAMMA! >> detto questo, Amu corre su in cameretta, lasciando la madre a bocca aperta e un attimo spazientita. A quest’ultima poi, scende una lacrima che poi asciuga subito. A volte, prima dell’accaduto, poteva essere che la figlia si arrabbiasse con lei e che poi litigassero, ma era la prima volta che le diceva “Ti Odio!”, era davvero triste. Quella sera andò a letto senza cena, con una miriade di pensieri in testa…

( pov’s Amu)
 
la odio, la odio, la odio! Come può farmi una cosa del genere?  Dopo tutto quello che mi ha fatto passare questa è stata proprio la ciliegina sulla torta! Io non voglio andare via da qui, proprio ora che ho conosciuto Ikuto… già Ikuto… perché penso sempre a lui di recente? Che c’entri qualcosa col fatto che mi fa male il petto quando lo penso e che quando sono con lui le mie guance si colorano? Ikuto… sto correndo da te!
 
( pov’s 3p*)
 
Amu, piena di lacrime in volto, corre via di casa, sbattendo la porta e, come sempre, piove ancora… corre veloce, con le lacrime agli occhi che le appannano la vista, corre da lui, perché è con lui che si trova bene, perché è con lui che riesce a sfogarsi, perché lui è… “ già… che cos’è Ikuto per me? Non c’ho mai pensato…” fece appena in tempo a finire il suo pensiero che arrivò alla radura, ma Ikuto, non c’era… << no… perché non ci sei… non puoi essere andato via senza dirmi niente… IKUTO! IKUTO DOVE SEI?? IKUTOO!! >> Amu cade in ginocchio, invocando il nome di lui. Ad un tratto, mentre piange, sente una strana atmosfera intorno a lei, alza gli occhi e lo vede che la guarda tristemente, lei gli corre incontro, gli si avvicina e allarga le braccia come l’ultima volta… quanto vorrebbe sentire le sue braccia stringerla forte, il suo calore. Ikuto le sfiora la testa con una mano << Amu... >>
 
(pov’s Ikuto)
 
È da oggi che mi sento strano, per essere un fantasma sentirsi strano è il colmo… però non lo so, mi sento più invisibile del solito…
Ad un tratto vedo Amu arrivare, si sente smarrita, non mi vede ed invoca il mio nome, mi chiama piangendo “ Amu… non sono scomparso! Sono qui, davanti a te! Perché non puoi più vedermi? Questo vuol dire solo una cosa, sto per scomparire Amu…”
Poi ti vedo, tu, alzi lo sguardo e corri, corri da me! Contenta per non avermi perso, però Amu… devo darti due notizie… ma non oggi… non ti vedo dell’umore adatto per soffrire di più , non sopporterebbe la cosa, il tuo docile e fragile cuore…
Sono contento però Amu, sono contento che tu, per un problema sia corsa da me…
 
( pov’s 3p*)
 
<< ehi Kukai, quante ne abbiamo viste finora? >> Utau si volta a guardare il ragazzo, intento a guidare << tra ieri ed oggi, penso ne rimangano altre 5 >> la codina sbarra gli occhi << ne rimangono ancora cinque? Cosa? Ma quante ce ne sono in questo posto? >> << una marea… questa è l’unica cosa che posso dirti… comunque dai, fermiamoci da qualche parte, ogni tanto una pausa fa bene! Che ne dici se andiamo a fare una delle nostre sfide e andiamo a mangiare ramen? >> nel frattempo che parla poggia la mano sulla sua, Utau sospira, sa che Kukai ha ragione, inoltre anche Youro, da come miagola, sembra essere affamato << forse hai ragione Kukai… sfida accettata, ora andiamo a mangiare, anche Yoru ha fame… >> Kukai sorride e va verso il negozio di ramen.
 
NEL FRATTEMPO A CASA DI AMU…
 
La mamma di Amu va a letto a riposarsi, inizia ad essere confusa, così decide di farsi una bella dormita ed inizia a fare un sogno strano, un sogno che le fa scendere delle lacrime…

INIZIO SOGNO.

Midori si trova in una prateria, quando tutto ad un tratto diventa bianco e vede una figura davanti a se, spalanca la bocca e la copre con le mani << Midori! Midori! Che stai facendo? >> era il papà di Amu, Tsumugu che parlava, quando ad un certo punto, sbuca da dietro la sua schiena la piccola Ami << mamma! Ma che combini? >> << Ami! Tsumugu! Mi siete mancati così tanto! Come fate ad essere qui? >> i due fanno una faccia arrabbiata << mancati un corno mamma! Tu l’hai trattata male tutto questo tempo e sai benissimo che la colpa non è stata la sua! >> Midori alza il volto in lacrime e guarda la figlia << di cosa stai parlando tesoro? Non riesco a capire! >> << Midori, tua figlia ha ragione! Perché continui ad incolparla da tutto questo tempo? Non le parli addirittura più, sei diventata fredda! Non sembri più la donna che conoscevo, quella che amava la nostra famiglia, ora pensi solo al tuo lavoro e continui a trascurare Amu! >> << Amu… allora è di questo che state parlando… che cosa ho sbagliato! È stata colpa sua se ora non ci siete più! >> << NON TI PERMETTERE DI DIRE QUESTE COSE MIDORI! MA TI RENDI CONTO DI CHE COSA STAI DICENDO?? COLPA SUA? MA NON TI VERGOGNI SOLO A PENSARLO? GUARDA CHE QUEL GIORNO LA MACCHINA L’AVEVO VISTA ANCH’IO! >>  Midori spalanca gli occhi e si vede Ami davanti che si mette le braccia sui fianchi e le urla contro << MAMMA L’AVEVO VISTA ANCH’IO LA MACCHINA MA NON HO DETTO NIENTE! NON E’ STATA COLPA DI AMU E TU, TU L’HAI TRATTATA MALISSIMO PER TUTTO QUESTO TEMPO! SPERO TI SCUSERAI MAMMA! >> Midori alza il viso e piange <<  scusatemi, sono stata una sciocca! Mi mancate tantissimo, non potete immaginare quanto… >> i due si avvicinarono e abbracciarono la rispettiva moglie/ mamma << ci mancate tantissimo anche voi… >> Midori ricambia l’abbraccio << ma questo è solo un sogno vero? Come fate ad essere qui? >> la figlia le fa l’occhiolino, mentre il marito si poggia il dito sulla bocca per farle capire di fare silenzio << bèh… prima di tutto diciamo che non dovremmo essere qui, secondo Midori, i sogni a volte, sono più veri di quanto immagini… ora dobbiamo andare tesoro! Salutaci Amu e dille che le vogliamo un mondo di bene! >> << ciao mamma! >>

FINE DEL SOGNO.

Midori, si alza di scatto dal letto, con le lacrime agli occhi << ho sbagliato tutto… >> detto questo, mette l’ingerata e corre fuori “ devo trovare Amu e scusarmi”…

NELLA RADURA…

Amu e Ikuto ancora sono in quella posizione, così vicini, ma anche così lontani, vogliono toccarsi, vogliono calore, ma non possono…
Ikuto però si stacca… << Amu… devo dirti una cosa…>> Amu lo fissa…

  
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