Ciao gente :D Sono venuta a rompervi le palle anche in questo Fandom (^_^)/ yeah!
Questa Fiction l'ho scritta per
augurare a tutti voi di Efp un buon San Valentino :3 infatti i nostri
pirati si troveranno alle prese con dolci, cioccolatini e nuovi amori
durante questo giorno romanticoso :3 e parlo di due pirati in particolare u.u
I pirati di Cappello di Paglia sono sulla Sunny e Brook si è
già unito all'equipaggio; è prima del timeskip ma non ha
una collocazione specifica nel tempo.
Questo è il primo capitolo,
ma la Fiction ne durerà tre o al massimo quattro >.>
Sì, perchè era troppo lunga per durarne solo uno ^^"
Vi avverto che questa è la
prima volta che scrivo su One Piece e spero che la storia non sia
troppo orribile e noiosa, ma soprattutto spero che i personaggi non
siano OOC D: mi sono impegnata al massimo per renderli bene e lasciarli
IC, ma essendo la prima avventura su questo Fandom potreste aspettarvi
di tutto. All'inizio è sempre difficile D:
Ok, detto questo vi auguro buona lettura e buon San Valentino a tutti voi C:
Happy Valentine Day! ♥
Sooner or later, one way or another, I will confess you my Love!
Part One
Com’è strano l’amore. Cupido ti colpisce con la sua freccia nei momenti
più inopportuni, ma soprattutto, ti fa innamorare della persona che meno ti
aspetti di sognare e di desiderare in modo così ossessivo.
Le accadde proprio così, di punto in bianco perse la testa per lui,
quello stupido buono a nulla che fino a quel giorno non faceva altro che
riempirlo di botte e punzecchiarlo. Quasi si vergognava di come cercava in ogni
modo di stargli vicino e di lasciare che le sue guance si colorassero di un
rosso vivo quando lui le donava uno sguardo, quello sguardo sempre un po’
corrucciato, ma dove bruciava tutto il suo coraggio.
E in un caldo pomeriggio di metà Febbraio lei se ne stava lì a prua, ad assaporare il vento fresco che
accompagnava la loro barca verso la prossima destinazione, lui le si avvicinò
con un sorrisetto sghembo e in attimo lei è fra le sue braccia. La strinse
forte e sussurrò dolcemente il suo nome, fino a farla rabbrividire.
«Nami…»
«Nami…»
Ancora una volta, sempre più forte.
«Nami!»
E lei rispose a quel dolce richiamo.
«Zoro»
La ragazza si sentì scossa e aprì piano piano gli occhi, accorgendosi
che la persona che chiamava il suo nome scuotendola per le spalle non era Zoro,
ma la sua amica Nico Robin.
«Ma che ore sono?»
«Sono già le dieci e mezza passate» rispose la corvina alzandosi per
andare ad aprire le tende dell’oblò.
Nami si alzò di scatto scaraventando le coperte all’aria.
«Che cosa?» gridò mentre si affrettava ad uscire dal letto per vestirsi.
«Accidenti! Ho dormito troppo! Non è assolutamente da me! Sarà perché
ieri mi sono addormentata tardi?» sembrava che la rossa parlasse più con se
stessa che con Robin, mentre era intenta a cercare una maglietta carina da
mettersi. Poi si voltò verso l’amica: «Perché non mi hai svegliato subito?»
«Ma dormivi come un angioletto!» fece Robin ridendo dolcemente. «Ti
ricordi che giorno è oggi?»
Nami si fermò e la fissò, per poi rispondere qualche secondo dopo:
«Esatto» disse Robin sorridendo «Ieri avevamo deciso che questa mattina
avremmo preparato i cioccolatini per i ragazzi»
Nami si batté una mano in faccia: «Vero! Che sciocca! Ti ho fatto solo
perdere tempo!»
«Non preoccuparti» la rassicurò l’archeologa.
A volte il ghiaccio che c'era nei suoi occhi sapeva sciogliersi e fare
diventare quello sguardo così serio, uno sguardo dolce e
confortante «Mentre
ti prepari vado a prendere fuori gli ingredienti e tutto il
necessario» disse
avvicinandosi alla porta.
«Grazie, ti raggiungo fra un attimo» disse Nami mentre si spazzolava i
capelli.
Robin sorrise e fece per uscire, ma quando era già fuori dalla porta,
rimise la testa dentro e disse:
Nami si bloccò e arrossì fortemente, cercò di balbettare qualcosa quando
Robin la fermò: «Non ti preoccupare. Il tuo segreto è nelle mie mani!» ammiccò
prima di uscire definitivamente dalla stanza.
Non ci poteva credere. Lo aveva sognato. Di nuovo! Basta, non poteva più
negarlo: si era innamorata di Zoro. Sì, Nami amava Roronoa Zoro.
E quale giorno migliore di questo ci sarebbe stato per potergli
confessare il suo amore?
Aveva preso una decisione. Entro la fine della giornata si sarebbe
dichiarata allo spadaccino. Gli avrebbe preparato del cioccolato e prendendo
coraggio gli avrebbe detto quello che provava per lui, ma doveva sbrigarsi! Per
colpa della sua dormita la mattinata stava andando a farsi friggere!
Uscì dalla sua camera e si diresse velocemente in cucina dove trovò
Robin e Sanji intenti a parlare davanti al piano cottura. Appena il cuoco si
accorse che Nami era entrata, si fiondò subito da lei e mettendosi in ginocchio
le porse una rosa rossa:
«Buon San Valentino, mia dolce Nami!»
La ragazza prese la rosa ed accarezzo la testa bionda di Sanji:
Lo sguardo del cuoco era trasognato per quelle piccole attenzioni che la
ragazza da lui amata le aveva donato, dopo essersi ripreso da quell’attimo di
estasi si tirò su in piedi e andò a prendere qualcosa nella credenza.
«Ho anche preparato dei biscotti per te e Robin-chan!» disse porgendo un
sacchettino pieno di biscotti al cioccolato a forma di cuore. Nami notò che
anche Robin teneva in mano una rosa rossa, "C’era da aspettarselo. Sanji è
proprio un farfallone" pensò Nami e accettò anche i biscotti.
«Grazie, ma non farti strane idee!» lo avvertì.
«Ma come? Non me lo dai un bacino per San Valentino?» disse Sanji
avvicinandosi pericolosamente alla navigatrice.
«Certo che no idiota!» urlò furiosa Nami e tirò gli tirò un pugno che lo
fece cadere all’indietro.
Sanji si massaggiò la guancia dolente seduto per terra:
A quel punto la rossa decise di ignorarlo e si voltò verso l’amica:
Robin sorrise.
«Certo! Mettiamoci al lavoro» disse arrotolandosi le maniche della
camicia verso l’alto «Sanji mi ha aiutata a tirare fuori tutti gli ingredienti
necessari, inoltre si è proposto per darci una mano a cucinare» espose la
corvina.
“Fantastico” pensò Nami mordendosi il labbro inferiore “Come faccio a
preparare i cioccolatini per Zoro se c’è anche Sanji?”. Nami avrebbe cucinato
il cioccolato per tutti quelli della ciurma, ma avrebbe voluto farne alcuni da
sola per poi regalarli a Zoro. Poi non voleva che Sanji sapesse della sua cotta,
non voleva che la voce si spargesse in giro… Un po’ si vergognava.
Robin si accorse che l’amica era pensierosa.
«C’è qualcosa che non va?» chiese l’archeologa mettendo una mano sulla
spalla della compagna.
Nami alzò lo sguardo verso di lei: «Ecco…» si guardo intorno poi si
avvicinò a Robin per sussurrarle: «Ecco, vedi io…»
«Vorresti fare dei cioccolatini solo per Zoro» continuò la corvina al
posto suo sorridendo. Nami fece un balzo all’indietro spaventata. Come aveva
fatto a capirlo? Senza che lei le dicesse niente, Robin riusciva sempre a
capire cosa preoccupava Nami.
«Sì, esatto…» disse un po’ scontrosa la rossa arrossendo «Come hai fatto
a capirlo?» chiese seria.
«Dai, si vede lontano un miglio che ti piace!» sorrise dolcemente la più
grande delle due.
«Ma si nota così tanto?»
La faccia della navigatrice assunse un’espressione preoccupata e a
vederla Robin si lasciò andare in una tenera risata.
«No, non così tanto! Ma io ti conosco bene e ho un sesto senso per
queste cose!» le fece l’occhiolino in segno d’intesa e Nami si calmò.
«Allora facciamo così» sussurrò l’archeologa controllando che Sanji non
le stesse ascoltando «Adesso facciamo i cioccolatini insieme, poi teniamo da
parte un po’ di ingredienti, così tu dopo potrai farne alcuni solo per Zoro»
Il volto di Nami si illuminò.
«Grazie, Robin!» disse abbracciandola «Ma come facciamo con…» si staccò
dall’amica e controllò Sanji – che nel frattempo si era messo a fumare una
sigaretta sullo stipite della porta, aspettando che le donne finissero di parlare.
«Non ti preoccupare, ci penso io e tenerlo lontano dalla cucina» la
rassicurò Robin «E da te!» aggiunse scherzando.
«Oh, Robin! Sei un’amica!»
Detto questo, le ragazze e il cuoco si misero al lavoro.
“Chissà cosa sta facendo adesso Zoro…” pensò Nami mentre si legava il
grembiule da cucina.
Di sopra, Zoro se ne stava sdraiato sul praticello a pancia in su intralciando
la corsa di Usop che inseguiva Rufy perché quest’ultimo gli aveva brutalmente
mangiato la merenda, che il cecchino si stava gustando a metà mattina.
Ma nemmeno le urla di Usop e la forte risata di Rufy svegliavano il
sonno dello spadaccino che russava con la bocca spalancata.
«Zoro! Zoro!»
Una tenera voce lo chiamava ripetutamente.
«Zoro!»
Il ragazzo aprì gli occhi ancora assonnato e si ritrovò la faccia di
Chopper a pochi centimetri dalla sua che lo fissava con quegli occhi color
della pece.
«Zoro!» lo chiamò per l’ennesima volta «Sai che giorno è oggi?» chiese
teneramente.
«Mh… No» brontolò Zoro.
«Oh, ma allora te lo dico io!» disse Chopper alzando le
zampine in aria «Oggi è il quattordici Febbraio,
cioè San Valentino!»
La renna si aspettò una reazione dal compagno, ma questo non mosse un muscolo.
«Fantastico» disse semplicemente il verde un po’ scocciato «E c’era
bisogno di svegliarmi per dirmi questo?»
«Oh scusa» il piccolo dottore si sentì un po’ in colpa e iniziò a
giocherellare con i suoi zoccoletti «Mi dispiace se ti ho disturbato»
«Dai, non fare così» lo rassicurò Zoro
mettendosi a sedere per terra «Dimmi cosa mi devi dire»
Chopper fece un verso di gioia e saltò in braccio allo spadaccino.
«Non sei felice che oggi è San Valentino?» chiese con gli occhi che
brillavano.
«Eh? E perché dovrei? Cosa c’è di speciale?»
«Cosa? Non sai cos’è San Valentino?» urlò il piccolino scandalizzato.
«Non fare tutto questo baccano»
«È la festa degli innamorati!» spiegò Chopper senza che nessuno gli
avesse chiesto niente «Il giorno in cui si regalano i cioccolatini alle persone
amate!»
Zoro non era interessato a queste feste, su questo campo si poteva dire
che era un po’ fuori dal mondo.
«E non c’è nessuna persona speciale a cui vuoi fare un regalo oggi?»
chiese Chopper dondolandosi fra le gambe dell’amico.
Zoro lo fissò per un po’ senza dire niente, poi brontolò un “Che
stronzata!”.
Il loro discorso fu interrotto da Rufy, che mentre urlava “Pistaaaaaa!” si lanciò
contro lo spadaccino e il dottore, seguito da Usop che gli tirava degli
accidenti dietro. Nonostante questo piccolo incidente, l’inseguimento continuò
e Chopper preoccupato che il capitano e il cecchino si facessero male, iniziò a
correre dietro ai due pregandoli di fermarsi.
Zoro li guardò per un po' mentre rischiavano di fare un
capitombolo a forza di correre avanti e indietro per la nave, poi tornò a
sdraiarsi sul prato verde e si mise a fissare il cielo azzurro tappezzato di
bianchissime nuvole che parevano panna montata.
“In effetti, una persona speciale ci sarebbe…”
Lo so, sono l'unica persona che ha dei complessi quando scrive una ZoNami >A< perchè io sono fermamente convinta che Nami appartenga a Sanji, però pure la ZoNami mi piace un sacco come coppia T^T e non so.. mi è venuta ispirazione per scrivere questa Fiction quindi l'ho fatto. Anche perchè ultimamente sono fissata con la Zoro/Nami >v< (anche se dico e ripeto: la Sanji/Nami domina u.u)
Ah, può sembrare strano che le ragazze e Sanji cucinino i cioccolatini per quelli della ciurma, dato che si dovrebbero regalare alla persona amata, ma nella ciurma di cappello di paglia si vogliono tutti un mondo di bene >w< quindi per manifestare il loro affetto preparano il ciccolato da mangiare insieme :3
Spero che come inizio non sia troppo squallido e spero di non essere caduta nella banalità >A< comunque il "bello" (si fa per dire xD) deve ancora venire nei prossimi capitoli C:
Ringrazio tutti quelli che recensiranno e continueranno a seguire la storia, anche quelli che hanno letto tutto il capitolo fino alla fine o almeno ci hanno solo provato C:
Ancora buon San Valentino a tutti ♥
Un bacione,
Fay