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Autore: Zomi    13/02/2012    3 recensioni
...Ma a che serve un giorno così, quando si può festeggiare l’affetto che provi per una persona tutti i giorni dell’anno? L’amore non è più forte solo perché è san Valentino e lo si celebra, lo è sempre…- spiegò animato Zoro, sporgendosi serio verso la compagna.
-Forse, in certi casi, è impossibile vivere un amore quotidianamente, per le troppe complicanze e pericoli che si correrebbe se lo si facesse. Si ha, quindi, bisogno di farlo esistere apertamente almeno un giorno all’anno, sfruttando un giorno di festa come questo…- ribatté fissandolo negli occhi e con tono mesto Nami...
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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ANGOLO DELL’AUTORE:
Per me, S. Valentino è il patrono della Perugina, non degli innamorati…

 

Zomi

 
 
                                                 SAN VALENTINE DAY
 
 
 
-Stringi bene gli ormeggi, Franky…-
-Subito sorella… ehi Usop vieni ad aiutarmi…-
-Arrivo Boss…- si avvicinò alla ringhiera il cecchino, per aiutare il compagno a lanciare e fissare gli ormeggi della Sunny sugli attracchi per navi del porto in cui erano appena arrivati.
-Nami…- urlò, in direzione della navigatrice che li aiutava -…va bene così?-
-Perfetto!!!- sorrise la rossa ai due Nakama che la stavano aiutando nell’attracco della loro nave all’sola.
Proprio nella mattina del 14 Febbraio, i Mugiwara erano giunti con la loro fedele Sunny a Cooking Isle, florida isola oltre la Red Line, famosa per i suoi rinomati ristoranti e per l’abilità dei Chef locali. La locazione dell’atollo era raggiungibile senza tanti problemi e, grazie alla sua fama di patria delle leccornie, era molto pacifica e serena, intoccata da scontri o baruffe piratesche.
Intrecciando le ultime corde attorno agli ormeggi e abbassando l’ancora nel porto, i tre pirati si avviarono verso la cucina, dove già i compagni stavano facendo colazione.
-Uhm… Cooking Isle… è l’isola natale di Zef…- mormorò Sanji, posando a centro tavola una torta multistrato al cioccolato e vaniglia, rimuginando sull’isola in cui erano appena arrivati. Subito il capitano, abile e veloce, afferrò il vassoio del dolce appena posato in tavola, stando ben attento che il cuoco non notasse il suo arpionarsi ad esso, e non appena questi si voltò vero il bancone del vano cottura, per prendere altre cibarie, lo alzò dalla tovaglia e lo inclinò verso la sua bocca, ingerendo l’intera torta in una sola boccone.
-Allora il tuo padre adottivo dev’essere un ottimo cuoco…- ipotizzò serafica Robin, osservano con occhi a mezza luna il furto di Rufy.
-Mai quanto me, mia idilliaca dea della storia…- le rispose porgendole una tazza di caffé e sorridendola ebete Sanji, tornando a voltarsi verso la tavolata.
-Ehi, ma non avevo posato una torta qui, io?- chiese notando il vassoio deserto a centro tavola.
-Umpf…argh… no… mmgh…- negò Rufy, cercando di ingoiare la torta di nascosto e di non strozzarsi con essa.
-Mmh… strano eppure ero certo…-
-Piantala e porta in tavola altro cibo, Cenerentola dal pizzo… ho fame…- lo interruppe gentilmente Zoro, mollandogli uno scappellotto sulla nuca mentre gli camminava alle spalle.
-IDIOTA DI UN MORIMO DI MERDA!!!- sbraitò l’altro, incurvando leggermente il capo in avanti per l’urto –Riprovaci e ti butto a mare…-
-Seh, seh…-mosse in aria una mano, lo spadaccino, irritando ancor di più il cuoco.
-Io ti…-
-Eccoci qui!!!- entrò nella cucina raggiante Nami, seguita da Usop e Franky, -La Sunny è ormeggiata alla perfezione e finita la colazione potremo visitare tranquillamente l’isola-
-Yohohoho-ho… che bello!!! Ho proprio voglia di gustare qualche manicaretto locale. Ne ho sempre sentito parlare bene in giro per la Rotta Maggiore… si fa per dire perché io le orecchie per ascoltare non le ho più!!! YOHOHOHOHOHO-HO!!!-
-Tanto nessuno può battere le leccornie di Sanji…- commentò Chopper, riuscendo ad acciuffare una brioche dal centro tavola prima che Rufy divorasse il piatto intero su cui era deposta, e guadagnandosi un sorrido benevole da parte del cuoco.
Il biondo appoggiò altre portate per le sue Dee, roteando veloce accanto a loro e sporgendosi sulla tavolata attraverso il piccolo varco di spazio che vi era tra di esse.
-Ecco qui una bella crostata di mandarini per i miei due angeli adorati…- cinguettò, emettendo cuori di fumo.
-Grazie Sanji…- gli sorrise Nami, leggendo distratta il giornale che aveva davanti.
-Questa mattina ti sei dato un gran da fare per la colazione, cuoco… C’è qualche ricorrenza speciale?- chiese sorridente l’archeologa, notando l’abbondare di cibo che le era davanti, che spariva più lentamente del solito appunto per il suo sovrabbondare.
-Oh, mie Dee, non sapete che giorno meraviglioso è oggi?!?- si stupì il Play Boy, mettendosi eretto dietro le loro schiene e fissandole adorante.
Le due piratasse si volsero in sua direzione e lo fissarono interrogatrici con i loro grandi occhi celestiali.
-Oh, ma mie amate, oggi è San Valentino, il giorno più bello dell’anno!!!- le abbracciò entrambe per le spalle, stringendole a se e quasi alzandole dalle sedie in cui sedevano, con occhi a cuori forme e arrossendo innamorato.
-San Valentino? È che roba è? Si mangia?- chiese ignorante il capitano.
-Taci idiota!!!- lo ammonì Sanji –Oggi è San Valentino, la festa de…-
-…dei cretini!!!- sbuffò Zoro, seduto proprio davanti alla navigatrice stretta nelle braccia del compagno, lanciandogli un’occhiataccia fulminante.
-Come osi, Morimo ammuffito?!? San Valentino è la festa degli innamorati!!! Ovvero, mia e delle mie carissime Robin e Nami… non è vero, mie fragoline di bosco?!? Oggi passeremo tutta la giornata soli soletti, stretti stretti, mano nella mano tra le vie del centro città, scambiandoci carezze e baci e…-
-… e la vuoi piantare, maniaco depravato?!?- sbottò lo spadaccino, stufo di tutte quelle sdolcinatezze mattutine. Una leggera nausea gli si stava risvegliando nello stomaco.
-Piantala tu, Orso coi vestiti!!!! Sei solo invidioso di non avere una donna con cui passare questa meravigliosa festa!!!- lo colpì in faccia Sanji, alzando una gamba sulla tavola e tatuando l’ impronta del suo piede sul viso del verde.
Approfittando della distrazione del cuoco, Nami e Robin, si librarono del suo abbraccio, distanziandosi un po’ per evitare di essere colpite nell’imminente zuffa tra il biondo e il verde.
-Stupido cuoco di serie C… ora le prendi!!! E comunque se avessi una donna, non aspetterei certo questo stupido giorno per festeggiare con lei il nostro affetto!!!- si scagliò contro il cuoco, il samurai, atterrandolo a terra dietro le ragazze e prendendolo per il collo.
-Tu una donna non l’avrai mai, idiota affila stuzzicadenti!!!- lo scalciò Sanji.
Zoro si scansò in tempo, buttandosi a terra e cercando di colpire con un pugno Sanji, che gli si buttò sopra. Inutile dire, che iniziarono a picchiarsi senza tregua.
-Io scommetto 50 Berry che Zoro si procura un occhio blu, oggi…- mormorò Usop con Rufy, versandosi un po’ di spremuta.
-No, 50 Berry che invece si ritrova con un bernoccolo in testa…- rilanciò la scommessa Franky, osservando i compagni lottare sul pavimento.
-Uhm… per me l’occhio blu se lo procura Sanji…- mormorò riflettendo Brook, notando che lo spadaccino era parecchio energico, quella mattina.
-Anch’io punterei sullo spadaccino… lo vedo alquanto motivato…- aggiunse enigmatica Robin, osservando di striscio i Nakama a terra che se le davano alzando un gran polverone, e ridendo verso la navigatrice, estranea al baccano dei compagni mentre leggeva il giornale.
-Io so solo che devo andare a prendere la cassetta del pronto soccorso…- ansimò sconfitto il piccolo Chopper, balzando giù dalla sedia e dirigendosi verso il suo studio.
-Io scommetto 5 Berry su Zoro…- si avvicinò al cecchino Rufy, sventolando in ariana una piccola monetina di rame.
-Scusa amico, ma niente scommesse al di sotto dei 50…- disse Usop, raccogliendo banconote varie da Brook e Franky.
-RAZZA DI IMBECILLI!!! SCOMMETTETE SULLA NOSTRA PELLE, ORA?!?- urlarono furibondi Sanji e Zoro, alzandosi da terra e mettendo in bella mostra una fila di denti squalini.
-Smettetela, babbei…- li divise Nami, tirando per l’orecchio privo di pendagli lo spadaccino e rimettendolo a sedere davanti a lei.
-Oh mai Nami adorata!!!! Sapevo che mi avresti dato ragione!!!!!!!- piroettò Sanji nel vedere l’amata allontanare il Morimo.
-Ma taci…- lo appiattì al suolo con un pugno la rossa, tornando a sedere.
-Lo prendo come una carezza energica…- farfugliò il biondo, impresso nel legno del pavimento.
-Possibile che dovete litigare sempre, voi due?- chiese Nami, rivolgendosi allo spadaccino che aveva di fronte –Io credo che San Valentino sia una bellissima occasione per festeggiare il proprio amore con la persona che si ama…-
-Ecco cosa causano i tipici romanzetti rosa da mocciosa che leggi: rembecillimento totale del cervello!!! Ma a che serve un giorno così, quando si può festeggiare l’affetto che provi per una persona tutti i giorni dell’anno? L’amore non è più forte solo perché è san Valentino e lo si celebra, lo è sempre…- spiegò animato Zoro, sporgendosi serio verso la compagna.
-Forse, in certi casi, è impossibile vivere un amore quotidianamente, per le troppe complicanze e pericoli che si correrebbe se lo si facesse. Si ha, quindi, bisogno di farlo esistere apertamente almeno un giorno all’anno, sfruttando un giorno di festa come questo…- ribatté fissandolo negli occhi e con tono mesto Nami.
Lo spadaccino la fissò in volto improvvisamente zittito. La osservò attento, studiandone i lineamenti del volto e vedendo i suoi occhi nocciola fissarlo sensibili. Sconfitto, il samurai, abbassò lo sguardo e sorrise.
-In certi casi forse…- ridacchiò, tornando a mangiare.
Il resto della ciurma li osservò increduli. Come? Nessuna litigata a fuoco su chi avesse ragione e chi torto? Nessun lancio di insulti? Nessun battibecco in stile Zoro e Nami?
-Mah…- sbottò il boss, riprendendo a bere la sua Cola fredda.
-Quei due nascondono qualcosa…- ipotizzò Brook, sussurrando all’orecchio di Usop che annuiva pensieroso.
Robin sorrideva sornione, muovendo il suo ceruleo sguardo dalla sorellina allo spadaccino, ridendo soave del loro silenzio.
-Sanji!!!!!!!!!!! Ho ancora fame!!!!!!!!!!!!!!! Carne!!!!!!!!!!!!!!!- urlò affamato Rufy, mettendo fine alle ipotisi sommesse dei compagni.
A fine colazione, i pirati si radunarono sul ponte della loro nave, decidendo il da farsi.
-Io e il fratello, vorremmo visitare il mercato cittadino in cerca di provviste e arnesi vari…- indicò con il pollice alzato Sanji, Franky.
-Yohohoho-ho… invece io, il capitano e Usop andremo a provare qualche manicaretto locale…-
-SIIIIIIIIIIIIIII!!!! Ho giusto un languorino…- si massaggiò lo stomaco Rufy.
-Ma se hai appena svuotato la dispensa, locusta gommosa!!!!- lo colpì rabbiosa Nami, atterrandolo a terra.
-Chopper e io vorremmo visitare la biblioteca del paese… è ricca di saggi sull’uso delle spezie in campo anche medico e sulla storia dell’isola…- sorrise Robin, prendendo a braccetto la renna felice.
-Bho, io me ne starò di guardia qui sulla nave…- sbadigliò Zoro, sdraiandosi sull’erba verde, già pronto ad addormentarsi.
-E tu, mia serafica dea del clima?!?- fece il bacia mano Sanji, rivolgendosi a Nami. Quella gli sorrise, sfilando la mano dalle sue e ripulendosela sul tessuto della gonna rossa che indossava.
-Credo che resterò sulla Sunny a completare qualche cartina…-
-Come vuoi Nami…- la salutò rapido Rufy, spingendo Brook e Usop giù per la passerella della nave, impaziente di sfamarsi. Robin e Chopper lo seguirono salutano i compagni.
-Ehi, Morimo sciagurato: cerca di difendere bene la nave, ma soprattutto la mia Nami da ogni tipo di pericolo… siamo in tesi?!?- schiacciò forte il tacco nero della sua scarpa contro la fronte corrucciata dello spadaccino, Sanji, prima di scendere  terra con il boss.
-Ma va a quel paese, idiota!!!- ringhiò Zoro alzandosi a sedere e inveendo contro il biondo, scomparso ormai lungo la via portuale.
  

   
 
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