Questa one-shot la
dedico a due persone: Gin92 con cui ho instaurato una bellissima amicizia e che
è stata la prima a credere in me sopportandomi e leggendo per prima la
mia fanfiction, e mia cugina Marina, senza la quale
non sarei riuscita a finire la mia prima fanfiction… Questa one-shot
è per voi…
Patti e
codici rossi per un sogno
Una
ragazza dai capelli rosso fiamma che ricadevano
ondulati sulla sua schiena esile stava seduta sul divano della sua sala comune
intenta a scrivere. Sui fogli che aveva sottomano si potevano scorgere diversi
scarabocchi e cancellature. Stava pensando a come continuare scrivere quando un
ragazzo moro con dei magnifici occhi verdi, nascosti da un paio di occhiali, arrivò velocemente nella sala comune. Si
mise in piedi sul divano, proprio accanto a lei.
-Ragazzi
avete tre possibilità: 1_Ve ne andate dalla
sala comune 2_Andate nei dormitori 3_
Vi mettete i tappi all’orecchie!-
-Harry,
cosa stai dicendo?-, chiese Seamus che era intento a
giocare una partita a scacchi con Dean.
-Sta
dicendo che c’è il codice rosso!-,
rispose sbrigativa lei.
Calò
il silenzio poi Neville prese i libri su cui stava studiando e disse allarmato:
-Harry
perché non ce l’hai detto subito come ha
fatto Gin senza fare tanti giri di parole??-
Harry
fece spallucce. In meno di due secondi la sala comune si svuotò della
trentina di studenti che l’aveva popolata fino a
quel momento. Fecero appena in tempo perché entrarono subito dopo due
ragazzi che si gridavano dietro.
-Tieni.-,
disse la ragazza dalla chioma fulva che non si era
ancora mossa dal divano.
-Grazie
Ginny- Harry si sedette accanto a lei e si mise i tappi nell’orecchie.
-Possibile
che tu sia così ottuso, Ronald?- disse una
ragazza dai capelli castani che non volevano stare in ordine.
-Io
non sono ottuso!- rispose a tono il ragazzo alto dai
capelli fiammeggianti quanto quelli di Ginny.
-Se
tu non sei ottuso allora io sono Plattinette!
-Inf…
scusa ma chi è Platinette??- chiese con aria
stupida grattandosi la testa.
-Lascia perdere!-
-Visto
come fai? Mi tratti da scemo! Si può sapere perché ti arrabbi se
ti chiedo qualcosa?
-Perché mi chiedi cose stupide!
-Non
è vero- disse Ron ormai con le orecchie che
stavano andando in fumo.
-Come
non è vero!! Mi hai chiesto se Alessandro
Manzoni è un cantante!!- esclamò
scioccata la ragazza.
-Non
ricordavo chi fosse!
-Ma se te l’avevo spiegato mezz’ora prima chi
era!
-Senti
sei tu quella che mi ha costretto a seguire babbinologia italiana! Io non sono
babbano come te! Se pensi che solo perché hai dei poteri puoi diventare
una strega come noi ti sbagli di grosso!!
La
ragazza lo guardò scioccata. Adesso aveva proprio toccato il limite, non
lo aveva detto direttamente ma sapeva a cosa si
riferiva.
-Stai
diventando come Malfoy!- disse infatti con le lacrime
agli occhi e si diresse verso il suo dormitorio.
Harry
e Ginny si tolsero i tappi dalle orecchie anche se
avevano sentito lo stesso (Ci credo! Quelli quando litigano di brutto battono
chiunque! NdHarry Ti ho chiesto un parere? NdA No. NdHarry Bene allora zitto e
lasciami continuare!!NdA)
-Ma
cosa c’entra Malfoy ora?- disse Ron sedendosi
accanto ai suoi amici.
-C’entra
eccome Ron. Da quando Volde- Ron lo guardò in cagnesco –volevo
dire Tu-sai-chi è morto e lui è passato dalla nostra parte
aiutandoci a sconfiggerlo hai incominciato a considerarlo in modo diverso-, concluse Harry
-Non
è vero!
-Ron,
non nascondere la verità! Ormai sei praticamente
diventato suo amico! Proprio non ti capisco. Fino a qualche mese fa lo odiavi e
ora lo stimi più di chiunque altro!
-Ma è simpatico…
-Questo
non toglie che a te ti saluta e non ti prende
più in giro mentre con noi ha lo stesso comportamento di prima!
-Dovreste
dargli una possibilità.
Harry
stava per dire qualcosa ma Ginny lo bloccò:
-Bene
Ron. Facciamo un patto. Io farò amicizia con Malfoy se tu ti dichiarerai
a Hermione.- e gli porse una mano.
Due
sguardi erano puntati su di lei. Quello di Ron sospettoso e quello di Harry che
pensava che la sua ex-ragazza fosse sul punto della pazzia.
-Affare
fatto- disse infine.
Ginny
sorrise stringendo la mano del fratello, ma anche sospettosa del fatto che non
gli avesse gridato dietro, e poi si dedicò nuovamente ai suoi fogli di
cui nessuno sapeva il contenuto.
-Ma
cosa scrivi continuamente?-chiese il moro.
-Niente che ti possa interessare. Ora vado, ho Pozioni. Se arrivo in ritardo Piton
me la farà pagare.
Così
dicendo prese i suoi libri e si avviò verso i sotterranei. Ad un certo
punto, concentrata sul libro di Pozioni per il ripasso dell’ultimo
secondo, sentì dei passi dirigersi verso di lei.
-Ehilà,
stracciona!-disse una voce gelida.
-Ehilà,
snob!-rispose di rimando lei.
Davanti
ai suoi occhi era comparsa la figura di Draco Malfoy: occhi di ghiaccio,
capelli biondi, pessimo senso dell’umorismo… sì, era proprio
lui.
-Hai
visto tuo fratello? Dovevamo studiare insieme.- disse
il biondo.
-Era
troppo occupato a litigare con Hermione e a darle della
“mezzo-sangue”!
-Vedo
che finalmente ha capito.
-Capito cosa? Che stando vicino a
te il suo unico neurone va a farsi una vacanza?
-Spiritosa,
Weasley! Volevo dire che ha capito che cosa deve fare
con quella so-tutto-io.
-Che cosa? Offenderla?
-Non
ti rispondo nemmeno, sta sicura che capirai che cosa intendo dire.
Il
biondo serpeverde lasciò Ginny da sola dirigendosi con il suo solito
passo elegante verso la biblioteca. Ginny lo seguì lo sguardo e poi
tornò a ripercorrere la sua strada verso l’ora più
fastidiosa di tutta la mattinata: Pozioni!
“Si diresse con
il suo solito passo elegante a cercare il suo nuovo amico lasciando dietro di
sé dubbi e domande come era solito
fare…”
Ginny
guardò la pergamena, cancellò e riscrisse
“Si diresse con
il suo solito passo elegante a cercare il suo nuovo amico lasciando dietro di
sé una scia di domande la cui risposta, la ragazza, sapeva di dover
trovare da sola.”
La
ragazza guardò soddisfatta le parole scritte su quelle pergamene che era solita riempire da quando era entrata in quella scuola.
“Il
mio sogno”, si ritrovò a pensare.
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In
quel momento entrò Harry e vedendo la sua faccia capì
immediatamente. Si mise sul divano e urlò a squarciagola: -CODICE ROSSO!!
Come quella mattina
-Stiamo diventando degli esperti!- disse Harry.
Ginny
sorrise, ritirò le pergamene e trascinò Harry dietro le scale che
portavano al dormitorio.
-Ma che fai?
-Shht!
Vuoi farci scoprire?
-Ti
vuoi fermare?
-No,
Ronald, non mi fermo!
-Perché sei arrabbiata con me ora?
-Perché
in biblioteca Malfoy ha rovesciato sui i miei compiti le boccette
d’inchiostro e tu, che eri con lui, hai riso e
non ti sei azzardato ad aiutarmi a mettere a posto!
-Sono
solo compiti! Tu sei un asso, li rifarai tutti in
cinque minuti!
-Non
è questo il punto, Ron!
-Qual
è allora?
-Lascia
stare…
-Io non lascio stare…- bisbigliò dalla sua
posizione Ginny. Prese la sua bacchetta e con un abile movimento del polso
pronunciò: “Veritas Hermione
incantatem” (l’ho inventata io! XD Nda)
-Perché
dovrei lasciare perdere?
-Perché…
Hermione
venne colpita dall’incantesimo di Ginny: -
Perché ti amo, brutto pezzo di idiota che non sei altro!!
Elenchiamo
i vari pensieri dei presenti nella stanza:
Harry:
“Ok. Hermione è impazzita!”
Ginny:
“Oh cavolo! Ron fra un po’
sviene! Guardatelo sembra un pesce lesso!”
Hermione:
“Per tutti i libri che ho letto! Che accipicchia ho detto?”
Ron:
“…” (E’
troppo scioccato!! ^^ Nda … NdRon Hei
riprenditi! Mi servi per la one-shot! …NdRon
E’ andato!Nda)
Quindi: SHOCK GENERALE
Proprio
nel momento in cui Ron stava per rispondere entrò Thomas Hedditt, uno
del terzo:
-Ehm,
ho interrotto qualcosa?
-Razza
di cretino! Non vedi che sto cercando di dichiararmi?- rispose
paonazza Hermione, ancora sotto l’incantesimo lanciato da Ginny.
-Ehm,
io stavo cercando Ginny. Mi doveva aiutare in Incantesimi.
-Ma
allora non hai capito?- disse una voce da dietro le scale -Hermy ti ha detto che sta cercando di dichiararsi a mio fratello.
Secondo te è meglio fare ripetizioni o
assistere di nascosto alla dichiarazione??
Hermione
e Ron si voltarono e videro una Ginny alquanto furiosa e curiosa con le mani
sui fianchi come per rimproverare qualcuno.
Rielenchiamo
i pensieri delle persone presenti:
Harry: “Ma
cosa ho fatto di male per meritarmi tutto ciò?”
Hermione:
“Questa cosa mi puzza”
Ginny:
“Oh Oh!
Scoperta!”
Ron:
“…” (è di
nuovo scioccato Nda)
Thomas:
“Era meglio che non entravo!”
-Che accipicchia sta succedendo?- chiese Ron dopo aver ripreso
finalmente la parola.
-Sta
succedendo che Ginny e Harry ci nascondono qualcosa.- rispose
Hermione.
-Ehi!
Anche se sono il vostro migliore amico questo non
significa che sia coinvolto!
-Harry
ha ragione. È colpa mia.- disse Ginny.
-Ehm…
Scusate se vi interrompo, però… non
riesco a capire che sta succedendo…- disse Thomas più spaesato che
mai.
-E’
in atto il codice rosso!- rispose Harry tranquillo.
-Codice
rosso?- chiesero contemporaneamente Ron e Hermione.
-Già
“CODICE ROSSO” è il termine che usiamo per indicare le
vostre litigate. Non vi siete mai chiesti come mai ogni volta che litigate non
c’è mai nessuno? - chiese Harry.
Ron
e Hermione si guardarono negli occhi imbarazzati. Non si erano mai accorti di
questa cosa.
-Allora
dove eravamo rimasti? Ah già! Tu e Ron vi stavate
per baciare!- esclamò Ginny tranquillamente.
-BACIARE??
-Sì,
baciare!
-Ok!
Io vado! - esclamò Thomas prima che coinvolgessero
anche lui.
-Io
vado con lui! - disse Harry seguendo il ragazzo.
-Aspetta
Harry! Vengo anch’io!- e così Ginny e i due ragazzi uscirono dalla Sala Comune.
Nella
stanza rimasero solo Hermione e Ron. C’era un silenzio alquanto
imbarazzante.
-Quelle
cose… le pensavi veramente?- chiese Ron con un barlume di speranza negli
occhi.
-Certo
che sì razza di cretino!- rispose Hermione tappandosi
poi la bocca con le mani –Adesso ho capito! Io l’ammazzo Gin! Mi ha
fatto l’incantesimo della verità e solo lei può
scioglierlo! Ah, ma quando la prendo ved…-
Non
ebbe il tempo di finire la frase che si ritrovò Ron attaccato alle sue
labbra. Non le ci volle molto per capire ciò che stava succedendo e
ricambiare il bacio. Quando si staccarono Ron disse le parole che Hermione desiderava tanto sentire: -Anch’io ti amo!
Non
gli lasciò il tempo di continuare e condivisero un altro bacio.
“Lasciarono da
soli i due adolescenti innamora-” Ginny cancello e riscrisse:
“Lasciarono da
sole due anime alla ricerca della verità. Verità
che non era mai stata rilevata da anni e che avrebbe scoperto la luce…”
-Gin,
puoi aiutarmi a cercare un libro per la McGranitt?- chiese Luna Lovegood.
-Certo.
Arrivo subito!- lasciò le pergamene sul tavolo della biblioteca e
seguì l’amica dietro uno scaffale.
In
quel momento entrò Malfoy, e si diresse verso un tavolo e si sedette. Si
accorse che c’erano delle pergamene tutte scarabocchiate
e, incuriosito, le prese e lesse alcune frasi:
“La rossa era
disperata. Era appena stata lasciata da uno dei ragazzi più belli e
coraggiosi della sua casa: il prescelto. Diceva che
era per il suo bene, per proteggerla dai mali futuri ma non si accorgeva che
aveva anticipato quei mali che non esistevano.”
“Il peggior
nemico del mondo intero era stato sconfitto. Il prescelto l’aveva
distrutto con le proprie mani impedendogli di fare altro male. Al suo fianco un
biondo dagli occhi grigi come il ghiaccio. Era passato dalla parte dei buoni,
ma il suo carattere e le sue idee non sarebbero cambiate
mai…”
“Si diresse con
il suo solito passo elegante a cercare il suo nuovo amico lasciando dietro di
sé dubbi e domande come era solito
fare…”
“Lasciarono da
sole due anime alla ricerca della verità. Verità
che non era mai stata rilevata da anni e che avrebbe scoperto la luce…”
“Un patto. Ecco
cos’era ciò che univa un grifondoro e un serpeverde: un patto sui
propri amori. E la rossa lo aveva scoperto.
L’aveva capito, ma non l’avrebbe mai detto.”
“Cosa? Come fa a sapere?”,
pensò Draco.
-Ehi!
Che stai facendo?
Si
girò dalla parte in cui aveva sentito la voce di una ragazza a lui
famigliare e riconobbe la figura di Ginevra Weasley, non arrabbiata, ma solo
terrorizzata. Terrorizzata da cosa? Dal fatto che lui stesse leggendo Il suo sogno.
-Che cosa sai?
-Come
scusa?
-Che cosa sai del patto fra me e Ron?
-Non
sono sicura. Ho solo… pensato. Era impossibile che due come voi fossero diventati amici. Ho pensato a cosa ti avrebbe spinto
ad essere amico di mio fratello: una ragazza.
-Una
grifondoro.
-Esattamente.
E so anche chi è. Devi sapere che ho fatto un
patto anch’io con mio fratello. Se lui si sarebbe
dichiarato ad Hermione io avrei fatto amicizia con te. Mi ha stupito che
non ha fatto una piega e così ho fatto 2+2.
Draco
la guardò e Ginny sorrise nel vedere nei suoi occhi non più
ghiaccio.
-Tu
l’avresti aiutato a far confessare i sentimenti che Hermione prova nei suoi confronti e lui ti avrebbe dato il permesso
di uscire con… me! Però i tuoi piani per
farla dichiarare sono un po’ strani. Farla arrabbiare… mah!
-E cosa mi rispondi?
Ginny
prese le pergamene dalle mani di Malfoy e ci scrisse qualcosa. Glieli porse e
sorrise.
Draco
la fissò e incominciò a leggere quelle semplici righe:
“Il ragazzo
biondo la guardò, cosciente del fatto che non doveva più
nascondere i propri sentimenti. La rossa, invece, aspettata trepidante un suo
primo passo. Avrebbe violato il patto fatto con il fratello: non sarebbe
diventata sua amica, sarebbe diventata la sua seconda
anima. Anche lei aveva il diritto di vivere e Il suo
sogno si sarebbe realizzato…”
Lasciò
cadere i fogli sul tavolo e prese il volto della rossa tra le mani, sfiorando
quelle labbra che sognava da tanto tempo. Sapeva che era la cosa giusta e lo
sapeva anche lei.
-Ti
amo- dissero all’unisono.
Si
scambiarono un altro bacio, sotto gli applausi della decina di studenti
presenti in biblioteca e Ginny pensò: “Il mio sogno. Il mio sogno si è avverato.”
Se
siete arrivati fino a qui vuol dire che siete ancora
vivi! XD E visto che siete ancora vivi, che ne dite di recensire la mia prima
fanfiction? ^^ Ciao Ciao By Titty90