Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Fiery    21/09/2006    14 recensioni
Due patti fatti da tre persone, codici rossi a susseguirsi e un sogno... E' la mia prima fanfiction! Vi prego commentate. Buona lettura!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ok, chiariamo una cosa

Questa one-shot la dedico a due persone: Gin92 con cui ho instaurato una bellissima amicizia e che è stata la prima a credere in me sopportandomi e leggendo per prima la mia fanfiction, e  mia cugina Marina, senza la quale non sarei riuscita a finire la mia prima fanfiction… Questa one-shot è per voi…

 

Patti e codici rossi per un sogno

 

Una ragazza dai capelli rosso fiamma che ricadevano ondulati sulla sua schiena esile stava seduta sul divano della sua sala comune intenta a scrivere. Sui fogli che aveva sottomano si potevano scorgere diversi scarabocchi e cancellature. Stava pensando a come continuare scrivere quando un ragazzo moro con dei magnifici occhi verdi, nascosti da un paio di occhiali, arrivò velocemente nella sala comune. Si mise in piedi sul divano, proprio accanto a lei.

-Ragazzi avete tre possibilità: 1_Ve ne andate dalla sala comune 2_Andate nei dormitori  3_ Vi mettete i tappi all’orecchie!-

-Harry, cosa stai dicendo?-, chiese Seamus che era intento a giocare una partita a scacchi con Dean.

-Sta dicendo che c’è il codice rosso!-, rispose sbrigativa lei.

Calò il silenzio poi Neville prese i libri su cui stava studiando e disse allarmato:

-Harry perché non ce l’hai detto subito come ha fatto Gin senza fare tanti giri di parole??-

Harry fece spallucce. In meno di due secondi la sala comune si svuotò della trentina di studenti che l’aveva popolata fino a quel momento. Fecero appena in tempo perché entrarono subito dopo due ragazzi che si gridavano dietro.

-Tieni.-, disse la ragazza dalla chioma fulva che non si era ancora mossa dal divano.

-Grazie Ginny- Harry si sedette accanto a lei e si mise i tappi nell’orecchie.

 

-Possibile che tu sia così ottuso, Ronald?- disse una ragazza dai capelli castani che non volevano stare in ordine.

-Io non sono ottuso!- rispose a tono il ragazzo alto dai capelli fiammeggianti quanto quelli di Ginny.

-Se tu non sei ottuso allora io sono Plattinette!

-Inf… scusa ma chi è Platinette??- chiese con aria stupida grattandosi la testa.

-Lascia perdere!-

-Visto come fai? Mi tratti da scemo! Si può sapere perché ti arrabbi se ti chiedo qualcosa?

-Perché mi chiedi cose stupide!

-Non è vero- disse Ron ormai con le orecchie che stavano andando in fumo.

-Come non è vero!! Mi hai chiesto se Alessandro Manzoni è un cantante!!- esclamò scioccata la ragazza.

-Non ricordavo chi fosse!

-Ma se te l’avevo spiegato mezz’ora prima chi era!

-Senti sei tu quella che mi ha costretto a seguire babbinologia italiana! Io non sono babbano come te! Se pensi che solo perché hai dei poteri puoi diventare una strega come noi ti sbagli di grosso!!

La ragazza lo guardò scioccata. Adesso aveva proprio toccato il limite, non lo aveva detto direttamente ma sapeva a cosa si riferiva.

-Stai diventando come Malfoy!- disse infatti con le lacrime agli occhi e si diresse verso il suo dormitorio.

Harry e Ginny si tolsero i tappi dalle orecchie anche se avevano sentito lo stesso (Ci credo! Quelli quando litigano di brutto battono chiunque! NdHarry Ti ho chiesto un parere? NdA No. NdHarry Bene allora zitto e lasciami continuare!!NdA)

-Ma cosa c’entra Malfoy ora?- disse Ron sedendosi accanto ai suoi amici.

-C’entra eccome Ron. Da quando Volde- Ron lo guardò in cagnesco –volevo dire Tu-sai-chi è morto e lui è passato dalla nostra parte aiutandoci a sconfiggerlo hai incominciato a considerarlo in modo diverso-, concluse Harry

-Non è vero!

-Ron, non nascondere la verità! Ormai sei praticamente diventato suo amico! Proprio non ti capisco. Fino a qualche mese fa lo odiavi e ora lo stimi più di chiunque altro!

-Ma è simpatico…

-Questo non toglie che a te ti saluta e non ti prende più in giro mentre con noi ha lo stesso comportamento di prima!

-Dovreste dargli una possibilità.

Harry stava per dire qualcosa ma Ginny lo bloccò:

-Bene Ron. Facciamo un patto. Io farò amicizia con Malfoy se tu ti dichiarerai a Hermione.- e gli porse una mano.

Due sguardi erano puntati su di lei. Quello di Ron sospettoso e quello di Harry che pensava che la sua ex-ragazza fosse sul punto della pazzia.

-Affare fatto- disse infine.

Ginny sorrise stringendo la mano del fratello, ma anche sospettosa del fatto che non gli avesse gridato dietro, e poi si dedicò nuovamente ai suoi fogli di cui nessuno sapeva il contenuto.

-Ma cosa scrivi continuamente?-chiese il moro.

-Niente che ti possa interessare. Ora vado, ho Pozioni. Se arrivo in ritardo Piton me la farà pagare.

Così dicendo prese i suoi libri e si avviò verso i sotterranei. Ad un certo punto, concentrata sul libro di Pozioni per il ripasso dell’ultimo secondo, sentì dei passi dirigersi verso di lei.

-Ehilà, stracciona!-disse una voce gelida.

-Ehilà, snob!-rispose di rimando lei.

Davanti ai suoi occhi era comparsa la figura di Draco Malfoy: occhi di ghiaccio, capelli biondi, pessimo senso dell’umorismo… sì, era proprio lui.

-Hai visto tuo fratello? Dovevamo studiare insieme.- disse il biondo.

-Era troppo occupato a litigare con Hermione e a darle della “mezzo-sangue”!

-Vedo che finalmente ha capito.

-Capito cosa? Che stando vicino a te il suo unico neurone va a farsi una vacanza?

-Spiritosa, Weasley! Volevo dire che ha capito che cosa deve fare con quella so-tutto-io.

-Che cosa? Offenderla?

-Non ti rispondo nemmeno, sta sicura che capirai che cosa intendo dire.

Il biondo serpeverde lasciò Ginny da sola dirigendosi con il suo solito passo elegante verso la biblioteca. Ginny lo seguì lo sguardo e poi tornò a ripercorrere la sua strada verso l’ora più fastidiosa di tutta la mattinata: Pozioni!

 

“Si diresse con il suo solito passo elegante a cercare il suo nuovo amico lasciando dietro di sé dubbi e domande come era solito fare…”

Ginny guardò la pergamena, cancellò e riscrisse

“Si diresse con il suo solito passo elegante a cercare il suo nuovo amico lasciando dietro di sé una scia di domande la cui risposta, la ragazza, sapeva di dover trovare da sola.

La ragazza guardò soddisfatta le parole scritte su quelle pergamene che era solita riempire da quando era entrata in quella scuola.

“Il mio sogno”, si ritrovò a pensare.

 

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

 

In quel momento entrò Harry e vedendo la sua faccia capì immediatamente. Si mise sul divano e urlò a squarciagola: -CODICE ROSSO!!
Come quella mattina la Sala Comune si svuotò.

-Stiamo diventando degli esperti!- disse Harry.

Ginny sorrise, ritirò le pergamene e trascinò Harry dietro le scale che portavano al dormitorio.

-Ma che fai?

-Shht! Vuoi farci scoprire?

 

-Ti vuoi fermare?

-No, Ronald, non mi fermo!

-Perché sei arrabbiata con me ora?

-Perché in biblioteca Malfoy ha rovesciato sui i miei compiti le boccette d’inchiostro e tu, che eri con lui, hai riso e non ti sei azzardato ad aiutarmi a mettere a posto!

-Sono solo compiti! Tu sei un asso, li rifarai tutti in cinque minuti!

-Non è questo il punto, Ron!

-Qual è allora?

-Lascia stare…

 

-Io non lascio stare…- bisbigliò dalla sua posizione Ginny. Prese la sua bacchetta e con un abile movimento del polso pronunciò: “Veritas Hermione incantatem” (l’ho inventata io! XD Nda)

 

-Perché dovrei lasciare perdere?

-Perché…

Hermione venne colpita dall’incantesimo di Ginny: - Perché ti amo, brutto pezzo di idiota che non sei altro!!

Elenchiamo i vari pensieri dei presenti nella stanza:

Harry: “Ok. Hermione è impazzita!”

Ginny: “Oh cavolo! Ron fra un po’ sviene! Guardatelo sembra un pesce lesso!”

Hermione: “Per tutti i libri che ho letto! Che accipicchia ho detto?”

Ron: “…” (E’ troppo scioccato!! ^^ Nda … NdRon Hei riprenditi! Mi servi per la one-shot! …NdRon E’ andato!Nda)

Quindi: SHOCK GENERALE

Proprio nel momento in cui Ron stava per rispondere entrò Thomas Hedditt, uno del terzo:

-Ehm, ho interrotto qualcosa?

-Razza di cretino! Non vedi che sto cercando di dichiararmi?- rispose paonazza Hermione, ancora sotto l’incantesimo lanciato da Ginny.

-Ehm, io stavo cercando Ginny. Mi doveva aiutare in Incantesimi.

-Ma allora non hai capito?- disse una voce da dietro le scale -Hermy ti ha detto che sta cercando di dichiararsi a mio fratello. Secondo te è meglio fare ripetizioni o assistere di nascosto alla dichiarazione??

Hermione e Ron si voltarono e videro una Ginny alquanto furiosa e curiosa con le mani sui fianchi come per rimproverare qualcuno.

Rielenchiamo i pensieri delle persone presenti:

Harry: “Ma cosa ho fatto di male per meritarmi tutto ciò?”

Hermione: “Questa cosa mi puzza”

Ginny: Oh Oh! Scoperta!”

Ron: “…” (è di nuovo scioccato Nda)

Thomas: “Era meglio che non entravo!”

-Che accipicchia sta succedendo?- chiese Ron dopo aver ripreso finalmente la parola.

-Sta succedendo che Ginny e Harry ci nascondono qualcosa.- rispose Hermione.

-Ehi! Anche se sono il vostro migliore amico questo non significa che sia coinvolto!

-Harry ha ragione. È colpa mia.- disse Ginny.

-Ehm… Scusate se vi interrompo, però… non riesco a capire che sta succedendo…- disse Thomas più spaesato che mai.

-E’ in atto il codice rosso!- rispose Harry tranquillo.

-Codice rosso?- chiesero contemporaneamente Ron e Hermione.

-Già “CODICE ROSSO” è il termine che usiamo per indicare le vostre litigate. Non vi siete mai chiesti come mai ogni volta che litigate non c’è mai nessuno? - chiese Harry.

Ron e Hermione si guardarono negli occhi imbarazzati. Non si erano mai accorti di questa cosa.

-Allora dove eravamo rimasti? Ah già! Tu e Ron vi stavate per baciare!- esclamò Ginny tranquillamente.

-BACIARE??

-Sì, baciare!

-Ok! Io vado! - esclamò Thomas prima che coinvolgessero anche lui.

-Io vado con lui! - disse Harry seguendo il ragazzo.

-Aspetta Harry! Vengo anch’io!- e così Ginny e i due ragazzi uscirono dalla Sala Comune.

Nella stanza rimasero solo Hermione e Ron. C’era un silenzio alquanto imbarazzante.

-Quelle cose… le pensavi veramente?- chiese Ron con un barlume di speranza negli occhi.

-Certo che sì razza di cretino!- rispose Hermione tappandosi poi la bocca con le mani –Adesso ho capito! Io l’ammazzo Gin! Mi ha fatto l’incantesimo della verità e solo lei può scioglierlo! Ah, ma quando la prendo ved…-

Non ebbe il tempo di finire la frase che si ritrovò Ron attaccato alle sue labbra. Non le ci volle molto per capire ciò che stava succedendo e ricambiare il bacio. Quando si staccarono Ron disse le parole che Hermione desiderava tanto sentire: -Anch’io ti amo!

Non gli lasciò il tempo di continuare e condivisero un altro bacio.

 

“Lasciarono da soli i due adolescenti innamora-” Ginny cancello e riscrisse:

“Lasciarono da sole due anime alla ricerca della verità. Verità che non era mai stata rilevata da anni e che avrebbe scoperto la luce…”

-Gin, puoi aiutarmi a cercare un libro per la McGranitt?- chiese Luna Lovegood.

-Certo. Arrivo subito!- lasciò le pergamene sul tavolo della biblioteca e seguì l’amica dietro uno scaffale.

In quel momento entrò Malfoy, e si diresse verso un tavolo e si sedette. Si accorse che c’erano delle pergamene tutte scarabocchiate e, incuriosito, le prese e lesse alcune frasi:

 

“La rossa era disperata. Era appena stata lasciata da uno dei ragazzi più belli e coraggiosi della sua casa: il prescelto. Diceva che era per il suo bene, per proteggerla dai mali futuri ma non si accorgeva che aveva anticipato quei mali che non esistevano.”

“Il peggior nemico del mondo intero era stato sconfitto. Il prescelto l’aveva distrutto con le proprie mani impedendogli di fare altro male. Al suo fianco un biondo dagli occhi grigi come il ghiaccio. Era passato dalla parte dei buoni, ma il suo carattere e le sue idee non sarebbero cambiate mai…”

“Si diresse con il suo solito passo elegante a cercare il suo nuovo amico lasciando dietro di sé dubbi e domande come era solito fare…”

“Lasciarono da sole due anime alla ricerca della verità. Verità che non era mai stata rilevata da anni e che avrebbe scoperto la luce…”

“Un patto. Ecco cos’era ciò che univa un grifondoro e un serpeverde: un patto sui propri amori. E la rossa lo aveva scoperto. L’aveva capito, ma non l’avrebbe mai detto.

Cosa? Come fa a sapere?”, pensò Draco.

-Ehi! Che stai facendo?

Si girò dalla parte in cui aveva sentito la voce di una ragazza a lui famigliare e riconobbe la figura di Ginevra Weasley, non arrabbiata, ma solo terrorizzata. Terrorizzata da cosa? Dal fatto che lui stesse leggendo Il suo sogno.

-Che cosa sai?

-Come scusa?

-Che cosa sai del patto fra me e Ron?

-Non sono sicura. Ho solo… pensato. Era impossibile che due come voi fossero diventati amici. Ho pensato a cosa ti avrebbe spinto ad essere amico di mio fratello: una ragazza.

-Una grifondoro.

-Esattamente. E so anche chi è. Devi sapere che ho fatto un patto anch’io con mio fratello. Se lui si sarebbe dichiarato ad Hermione io avrei fatto amicizia con te. Mi ha stupito che non ha fatto una piega e così ho fatto 2+2.

Draco la guardò e Ginny sorrise nel vedere nei suoi occhi non più ghiaccio.

-Tu l’avresti aiutato a far confessare i sentimenti che Hermione prova nei suoi confronti e lui ti avrebbe dato il permesso di uscire con… me! Però i tuoi piani per farla dichiarare sono un po’ strani. Farla arrabbiare… mah!

-E cosa mi rispondi?

Ginny prese le pergamene dalle mani di Malfoy e ci scrisse qualcosa. Glieli porse e sorrise.

Draco la fissò e incominciò a leggere quelle semplici righe:

 

“Il ragazzo biondo la guardò, cosciente del fatto che non doveva più nascondere i propri sentimenti. La rossa, invece, aspettata trepidante un suo primo passo. Avrebbe violato il patto fatto con il fratello: non sarebbe diventata sua amica, sarebbe diventata la sua seconda anima. Anche lei aveva il diritto di vivere e Il suo sogno si sarebbe realizzato…”

 

Lasciò cadere i fogli sul tavolo e prese il volto della rossa tra le mani, sfiorando quelle labbra che sognava da tanto tempo. Sapeva che era la cosa giusta e lo sapeva anche lei.

-Ti amo- dissero all’unisono.

Si scambiarono un altro bacio, sotto gli applausi della decina di studenti presenti in biblioteca e Ginny pensò: “Il mio sogno. Il mio sogno si è avverato.”

 

 

Se siete arrivati fino a qui vuol dire che siete ancora vivi! XD E visto che siete ancora vivi, che ne dite di recensire la mia prima fanfiction? ^^ Ciao Ciao By Titty90

  
Leggi le 14 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Fiery