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Autore: StylesMadCarrot    14/02/2012    2 recensioni
"One band, One dream, One Direction!"
Non ne sono sicuro. Ma domani ne parlerò con i ragazzi. Che bello dirlo. Che bello pensare ad un noi. Siamo già diventati un nucleo. Sappiamo pochissimo l'uno dell'altro, ma è come se ci leggessimo dentro.
Chiudo gli occhi, una bellissima sensazione nello stomaco, come un'attesa per l'immediato futuro.
E' ancora tutto così ignoto, misterioso... Ma sento che funzionerà.
Sì, funzionerà.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Harry

Quanta gente cavoli! Non ce la farò mai.
Sono in mezzo a una folla di almeno cinquemila persone. Mia mamma e la mia famiglia sono accanto a me. Guardo in basso, il cuore a mille.
Funzionerà? Riuscirò a impressionarli? Riuscirò almeno ad entrare prima della fine delle audizioni o mi manderanno a casa?
Non sono mai stato fortunato in queste cose. Non vinco a bingo, figuriamoci se mi prendono quà! La mia voce è andata a farsi fottere. -Dai tesoro, ce la farai!- mi rassicura mia mamma. Io faccio spallucce e mi appoggio alla sbarra.
La coda va sempre ad accorciarsi e il mio cuore impazzisce. "Non ti fare illusioni Harry, non ce la farai. Non sei uno di quei talenti che i giudici non si lasciano scappare."  Sospirai e mi scostai i capelli dal viso. 
Quante ore sono passate? Ma che ne so. So solo che se non tenessi a questa cosa, me ne andrei a casa come faccio con la fila del camioncino degli hot dog quando è troppo pieno. 
Dieci persone. Otto. Quattro. Due. Oddio, alla prossima ci sono io. Ogni tanto qualche telecamera mi riprende, mi chiedono nome e cognome e io mi limito a presentarmi. Io sono Harry, ho sedici anni, voglio fare il cantante, ecc ecc. Un tizio con un auricolare mi tocca la spalla -Tocca a te ragazzo- Mi dice freddo. Mia mamma mi stringe la spalla. Cammino e seguo la guida. -Ok Harry, tieni il microfono, puoi entrare!- Mi spingono verso le quinte. Cuore, smetti di battere, o non respiro più. Esco dalle quinte. I giudici mi sorridono e sento qualche fischio dalla platea. Ma sono troppo nervoso per sorridere.
-Piacere di conoscerti, come ti chiami?- dice Simon. 
- Sono Harry Styles- rispondo io. Urla dalla platea. Mi fa male lo stomaco.
- Quanti anni hai? - chiede Simon freddo.
- Ho sedici anni- dico di getto. Mi da a malapena il tempo di rispondere e subito mi travolge con un'altra domanda.
- Cosa canterai? - 
- "Isn't she lovely" di Stevie Wonder-
- Bene buona fortuna. - 

Un respiro. Poi mi butto. Inizio a cantare, come avevo provato già milioni di volte a casa. Mi tocco la pancia e cerco di non respirare affannosamente. Cerco di concentrarmi sulla tecnica, ma non ce la faccio. Mi riprendono, i giudici mi guardano, alcune ragazze dalla platea urlano, e sento nella pelle che mia mamma sta piangendo dietro le quinte. Canto, canto, una nota dopo l'altra, lo stomaco che urla vendetta e le corde vocali rigide come quelle di una chitarra. Emozioni, prendetemi, uscite, esplodete, fate cambiare quella cavolo di espressione di ghiaccio dalla faccia di Cowell! Praticamente sto guardando solo lui. Sia Louis che Nicole sorridono, ma lui. Lui no. Non penso di piacergli.
Ho finito. La voce mi trema. La platea esplode. I giudici sorridono.
Faccio un inchino e sorrido. Non voglio sembrare troppo emozionato, quindi accenno appena e osservo Simon, Nicole e Louis. 
Simon da la parola a Nicole. - Hai una bella voce per avere sedici anni. - dice lei con la voce più dolce, sensuale e rassicurante che conosca. -Grazie- rispondo impacciato, seguito da altri applausi.
- Concordo con Nicole, in ogni modo sei ancora giovane, non penso che tu abbia ancora abbastanza esperienza.- Dice Louis. Non me lo aspettavo. Sembrava così rassicurante... 
Simon parla. Ecco le bombe, dico tra me e me. E invece smentisce Louis. Non ci credo. Forse non mi odia poi così tanto... Sorrido a 32 denti. 
- Harry, per tutte le buone ragioni... Devo dire no.- Dice Louis. Okay. Addio Harry. Non ce l'hai fatta. Tutti sanno che Louis è il giudice più buono, se ti caccia lui, non hai speranze. Cosa dirò quando tornerò a casa? Sono venuto fino a Manchester perchè sotto sotto sentivo che magari ce l'avrei potuta fare. Ma adesso con che coaggio tornerò a scuola, e farò finta che non sia successo nulla? Sussurro un piccolo "Booh" scherzoso, accompagnato dai fischi dell'intera platea. 
Nicole prende la parola. Dio, fa' che almeno lei... - Mi piaci Harry, dico sì. -  Oh grazie Dio! Sorrido e accenno un "Grazie". Stringo i denti. La platea batte le mani, e sento che il peggio sta per arrivare. Adesso tocca a Simon. 
- Penso che sarai felice di sentire che sono d'accordo con Nicole, sì-  Cosa vuol dire? Ce l'ho fatta? Naaah, non è possibile! Io sono Harry Styles, uno sfigato di Holmes Chapel che ha pensato solo per un secondo di poter vincere! Non possono aver detto sì! Ringrazio, sorrido e corro fuori dal palco. Appena vedo mia madre e mio padre gli salto addosso e urlo. -Siiiiiiiii! Ce l'ho fattaaaaaaaa! Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!- Loro si limitano ad abbracciarmi, a sorridere e sento mia mamma iniziare a piangere.
Non ho idea di cosa significhi, ne' se riuscirò a completare il mio sogno. Vivo l'attimo, e fanculo al pessimismo!


Niall

Ciao a tutti, mi chiamo Niall Horan, ho sedici anni e sono un fiero Irlandese, viva i quadrifogli! Scherzo, comunque devo pur fare qualcosa mentre aspetto il mio provino. La mia chitarra in spalla, ho appena finito di cantare una canzone di Justin Bieber mentre provavo. La fila è lunga qui a Dublino. Aspetto da più o meno un paio d'ore. Saltello per vedere a che punto sono, io sono già basso di mio, ci mancava solo il tizio di due metri con i capelli stile afro davanti a me per completare l'opera! Così scrivo cazzatelle varie sul mio cellulare, non so a che scopo. Mia mamma mi aspetta in albergo. Aveva insistito tantissimo per venire, ma avevo bisogno di vivere questa cosa da solo. Hai presente, per convincere me stesso che se posso affrontare tutto questo da solo, allora non c'è nulla di cui aver paura. Aspettare mi diverte sotto sotto. Ho chiaccherato con un tipo di nome Larry, è uno di quelli "alternativi", è vestito con una camicia a quadri e un'espressione idiota in faccia. Però sembra simpatico. Mancano due persone e tocca a me. Sorrido alla telecamera presentandomi e poi un uomo calvo con l'auricolare, alto e grosso come un armadio, dice -Avanti il prossimo!- Non mi guarda neanche, ma una signorina mi fa un cenno e io accorro da lei. Mi guida fino al dietro le quinte. Cammino-saltello, sono troppo eccitato per contenermi. Mi danno il microfono, mi preparo saltellando come fanno i pugili dietro il ring e salgo sul palco. Caaaaaaavoli, ma perchè i giudici sono quattro? Louis mi accoglie. - Come ti chiami? - Che ficata. Louis Walsh mi sorride, sentirà il sangue irlandese nell'aria.
-Niall- dico di getto, totalmente posseduto dall'adrenalina.
- Niall, Niall come?- risponde lui muovendo la penna in aria. 
- Horan-  sorrido. Sembrano tutti così simpatici! Mi chiedono un po' di me, da dove vengo,quanti anni ho. Cheryl si irrigidisce appena dico che ne ho sedici. Katy dice che sono troppo giovane. Ma che importa? Magari non sono tutto questo talento, magari sono anche un po' basso, ma è la passione a contare, no? E io ne ho da vendere. Così inizio a cantare So Sick. Cerco di tirare tutta la mia voce e sorrido, cercando di essere il più sciolto e confidente possibile. La gente batte il ritmo con le mani. Che gran ficata. Mi sento così rilassato... Chissà perchè.
Ho finito.
Louis sorride, Simon è freddo, Cheryl ha un'espressione che non riesco a decifrare e Katy sembra curiosa. 
- Niall, penso che tu abbia qualcosa che ti farà piacere alla gente.- dice Walsh. Poi un mucchio di complimenti e una piccola battuta a Simon. Rido.
- Simon, sì o no? - Dice infine Louis.
- Sì- esclama lui sorridendo debolmente guardando il foglio e battendo la penna sul banco. Esclamo alzando i pugni al cielo. E uno su quattro! Il pubblico acclama. Signore, assistimi! Dico tra me e me. Faccio il segno della croce e scrollo le spalle eccitato.
- Sì o no?- ripete Louis, questa volta a Cheryl Cole. 
- No.- dice lei sorridendo. Cavoli. Mi guardo intorno e poi sorrido debolmente. Il pubblico emette un "Noooo" generale, ma Walsh rialza l'atmosfera alza le braccia ed esclama -Io dico sì!-
Sorrido, emetto un bel respiro e alzo gli occhi al cielo. Sento Katy lamentarsi. Rido nervoso, dipende tutto da lei. Su Niall, sguardo carino e coccoloso, spalanca bene gli occhi e cerca di persuaderla. Se no, te ne torni a casa. 
- Certo, sei dentro- dice infine alzando le braccia a mo' di gesto teatrale. Salto dalla gioia e stringo i pugni al cielo -Yeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeaaah!- esclamo, totalmente al settimo cielo. Ma che dico, al novantesimo, duecentesimo, MILIONESIMO cielo!
Niall James Horan, ti hanno preso! Ora vai da tua mamma e torna in albergo, dimostra che ce l'hai fatta!


Zayn

Giro la testa a destra, a sinistra, i capelli sono a posto, su Zayn, sei un figo. Marcio a grandi passi sul palco e fronteggio i giudici, sicuro di me. Insomma sono venuto a Manchester da Bradford, una possibilità la merito.
- Ciao, qual'è il tuo nome? - dice Simon osservandomi entrare. 
- Sono Zayn.- rispondo io.
- Zayn... Cosa canterai?- disse, gelido e diretto. Forse sono stato un po' troppo sicuro... Provo ad addolcirmi un po'.
- Omarion... Let me love you- dico, dondolandomi sul posto.
- Ok.- gli altri giudici non dicono una parola. Su Zayn, concentrazione. Tre, due, uno... Liberati!
You're the type of woman... Inizio. Vedo Nicole che alza il viso, affascinata. Sì Zayn, continua così! Esclamo tra me e me. 
Let me--
Simon fa gesto di bloccarmi con la mano. Sospiro ed osservo i giudici. E' un buon segno? Ti prego, fa' che sia così! Louis Walsh stringe i pugni. -Sì!- esclama. 
-Grazie- dico piano.
Tocca a Nicole. I nostri sguardi si incrociano. E' bellissima, sembra totalmente impressionata da me. -Sì- esclamò sorridendo in modo gentile. 
Simon concorda. Ringrazio un'altra volta ed esco. La mia famiglia è li' ad accogliermi. Mia madre mi abbraccia e io sorrido come mai prima. Tre sì su tre giudici, è un segno del destino. Bootcamps, sono qui!


Louis

-Come cavolo fai a stare così tranquillo, tesoro?- dice mia mamma stringendomi le spalle. E' emozionatissima, glielo leggo negli occhi. Siamo sempre stati io e lei, da quando papà se n'è andato, perciò per lei questo mio nuovo inizio significa qualcosa di diverso da quello che significa per me. Ha paura, lo capisco, non vuole perdermi. Ma è mia madre, e la mamma è sempre casa, il luogo sicuro dove sai che ci saranno sempre un paio di braccia pronte ad accoglierti. Sorrido e la abbraccio. Lei mi da un bacio in fronte e mi scombina i capelli. -Dobbiamo dargli una tagliatina, Louis. Sembri un terranova!- rido e scuoto la testa per spostare il ciuffo dagli occhi.
- Louis Tomlinson?- sento una signorina pronunciare il mio nome e darmi il microfono. Lo stringo forte, faccio un bel respiro ed esco dalle quinte. Ricordate la tranquillità che avevo fino a poco fa? Bene, sparita. Sono nervosissimo, e quando i miei occhi incontrano quelli dei giudici mi viene automatico alzare le spalle e raddrizzare la schiena. Ho la scioltezza muscolare di Pinocchio. Simon Cowell si rivolge a me freddo, mi chiede nome, cognome e provenienza. Nicole
 
Scherzinger e Louis Walsh mi sorridono. Dopodichè Simon vuole sapere la canzone che canterò. -"Hey Dear Delilah"- rispondo io. Parte la base. Inizio a cantare. 
Per quanto ho cantato? Non ricordo. Il tempo è volato. Tutto quello che so è che quando è finita la canzone io non mi volevo fermare. Volevo cantare qualsiasi altra cosa. Sorrido.
- Louis, per me è sì- dice il mio omonimo giudice.
- Sì- conferma Nicole, dolcissima e bellissima.
- Grazie moltissime!- dico io portando la mano libera al petto. Simon conferma a sua volta con il terzo sì di fila. Non ci credo! Promosso a pieni voti! Corro fuori dal palco e la prima cosa che faccio è andare da mia madre  -Tommo won!- esclamo ridendo. Mia madre mi stringe tra le braccia e scoppia a piangere. E' solo l'inizio. Dimostrerò al mondo chi sono. Super Tommo all'attacco di XFactor!


Liam

Sorrido e sto zitto. Perchè sono di nuovo qui? Perchè amo cantare. E questa volta voglio raggiungere il mio obbiettivo. Sono determinato. Rieccomi qui, a Birmigham, a chiedere un'altra occasione. 
- Liam, come stai?- Cowell si ricorda bene di me. D'altronde ero arrivato quasi a raggiungere la diretta, se non fosse stato per lui. Ma non ho rancori. Solo tanta voglia di riprovare, e magari raggiungere il traguardo. 
- Non ci vediamo da... Due anni, no?- sorride lui, evidentemente in imbarazzo. Voglio dimostrargli che non sono qui per lui, ma per dimostrare al mondo che farei di tutto per realizzare il mio sogno. -Già, due anni...- sorrido. Gli altri giudici mi chiedono un po' del mio ritorno, dopo il "fallimento", se così possiamo chiamarlo, del 2008. Questa volta canterò "Cry Me a River" di Michael Bublè. Quella canzone mi sta addosso come una camicia nuova. Sono pronto.
La base esplode, e dopo l'intro è la mia voce ad uscire. Urlo, esco tutta la mia grinta. Simon non mi caccierà questa volta. Non con questa canzone. E' come se stessi cantando "Ciao a tutti, sono Liam James Payne, e questa canzone sono io.
Allontano il microfono dalla bocca. Ho già finito? Simon e Natalie si alzano in piedi ad applaudire. Sorrido, e piano piano la mia grinta scompare, e sento tornare il timido Liam di sempre. 
- Ci sei. - esclama Cheryl, annuendo tra se' e se' e continuando con altri complimenti.
- Molto impressionante.- Sorride Natalie, spalancando i grandi occhi azzurri e sorridendo dolcemente. Louis la interrompe e chiede a Cowell perchè mi aveva cacciato due anni fa. 
- Non era ancora pronto quando è venuto da me due anni fa, ma io gli ho detto "Torna tra qualche anno e serai una persona diversa!" e avevo ragione.- sorride. Sorrido insieme a lui e sento degli applaudi provenire dalla platea. 
- Io dico di... Sì!- esclama Louis. Ringrazio. -Natalie?-
- Per me è sì.-
sorride.
- Sì, definitivamente. Sì- confermò Cheryl. E adesso Simon. Perchè tengo più al suo giudizio che a quello degli altri? 
Lui poggia il mento sulla mano e si sente il silenzio scendere nello studio. Inizia a dire una serie di aggettivi, seguiti da un convinto "Sì", e la platea esplode. Sorrido ed esco. Il mio sogno! che cosa aspetto? Vai Liam corri a casa! Dì addio al ragazzo sfigato che eri e insegui i tuoi desideri!





*Spazio all'autrice*
Ciao ragazzi! Vi è piaciuto il primo capitolo?
Se sì, recensite, accetto le critiche costruttive, mi aiutano a crescere!
Se vi sa seguitemi su twitter, sono @StylesMadCarrot, riacmbio ogni richiesta!
  
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