Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: x13072011x    14/02/2012    3 recensioni
« Ah, beh » inizia cercando le parole giuste. La fronte un po’ arricciata e le labbra distese in un sorriso, « I tuoi non erano una coppia, come posso dire… normale. Potrei stare qui ore a parlarti di loro, ma non avresti mai la completa visione del loro bizzarro amore ».
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
- Questa storia fa parte della serie 'close enough to start a war.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Raccontami di mamma e papà.
 





« Sirius » lo chiamo, rompendo il silenzio calato nella sala.
Lo vedo girare lentamente la testa verso di me, ma preferisco tenere gli occhi puntati nel fuoco scoppiettante del camino.
« Raccontami di mamma e papà » chiedo sussurrando, cercando di non far trasparire la mia emozione né dagli occhi, né dalla voce.
Lui scoppia in una breve risata malinconica prima di annuire e stringere gli occhi, alla ricerca dell’episodio più piacevole e divertente da raccontare.
« Ah, beh » inizia cercando le parole giuste. La fronte un po’ arricciata e le labbra distese in un sorriso, « I tuoi non erano una coppia, come posso dire… normale. Potrei stare qui ore a parlarti di loro, ma non avresti mai la completa visione del loro bizzarro amore ».
Per la prima volta, da quando lo conosco, non voglio che vada subito al punto. Voglio che si perda in descrizioni, sentimenti e parole.
« Ma la scena più divertente tra tutte quelle escogitate da tuo padre, è stata a San Valentino del nostro ultimo anno ad Hogwarts » il tono di Sirius si affievolisce, forse è la prima volta che parla dei miei genitori da quando sono morti. Il mio cuore perde un battito, gli ho chiesto una cosa troppo delicata. Razza di idiota di un Potter!
« Sai, a quel tempo i tuoi già uscivano insieme e io continuavo a prenderli in giro. Lily era la quinta malandrina non ufficiale e James era diventato lo sdolcinato di turno. Era orribile, ma, a parer mio, divertentissimo » Sirius si lascia andare in una risata liberatoria mentre i suoi occhi si inumidiscono un poco.
« Devi sapere che litigavano ogni giorno nonostante fossero fidanzati, ma Remus sosteneva, e credo sostenga tuttora, che fosse il loro modo di dichiararsi eterno amore. Diceva: “Due persone così diverse e belle insieme non possono dichiararsi amore con parole dolci e cioccolatini”. Fino al San Valentino del 1977 non sapevo quanto avesse ragione » vedo una lacrima scivolare sulla guancia di Sirius, non prende nemmeno la briga di asciugarla. Quello è un segno che il tempo di ricordare e disperarsi è finito. Quella lacrima è il segno, quella lacrima è la fine.
« Era una domenica e il bel James Potter doveva giocare una finale di Quidditch: Grifondoro contro Serpeverde. Se nei giorni normali non si alzava dal letto, i giorni delle partite si alzava due ore prima del suono della sveglia e occupava il bagno fino a due minuti prima di scendere a fare colazione. Entrava in pigiama e, praticamente, usciva già a cavallo della sua scopa.
Tu immaginati se la partita da giocare era contro i Serpeverdee se quella fosse la prima partita in cui Lily avesse visto giocare il suo ragazzo. TI dico solo che abbiamo dormito solo 3 minuti e 9 secondi di fila.
Ricordo che continuava ad urlare, alle sei di mattina precisamente, chiedendo dove fosse la divisa che già indossava o dove si trovasse la sua scopa che aveva dato due secondi prima a Remus per lucidarla. Aveva una memoria peggiore di Gazza.
“Sirius! Sirius! Non starmi vicino, hai il raffreddore. Non voglio ammalarmi a cinque ore e tre minuti e ventisette secondi dalla finale contro i Serpeverde. I Serpeverde per Godric, stammi lontano Black! Non ti
avvicinare!” urlava correndo il più lontano possibile da me.

Io avevo starnutito apposta sulla sua scopa prima di andare a far visita alle mie belle ciambelle e le mie belle fette di torta al cioccolato.
“AAAAAAAAAAH!” l’urlo di James aveva riecheggiato per tutto il castello “Remus pulisci la scopa, Remus PULISCILA!”
E come sempre il buon vecchio amico Remus gliela puliva. Era da pazzi la mattina prima della partita contro le Serpi »
Spontaneamente rido, è più simile a me di quanto credessi. Nonostante tutti passino la vita a guardarmi credendo di rivedere il loro campione di Quidditch, non pensavo di essere davvero così simile a lui.
« Poi mi aveva rincorso fino in Sala Grande urlandomi epiteti non molto belli, che è meglio non riportare in questa storia che dovrebbe essere romantica e divertente. Qui arriva il bello » ride alzando gli occhi al cielo e asciugandosi le guancie ormai bagnate, « era solito salutare la sua bella amata ogni giorno prima di fare colazione, “portava fortuna” ripeteva, ma quella mattina si era, accidentalmente, dimenticato.
“Sirius passami il succo di zucca” mi aveva ordinato.
“Prenditelo, cervide” avevo risposto.
“Sirius, ho detto… oh, Morgana” In quel momento la Evans stava passeggiando tranquillamente tra i tavoli, dirigendosi probabilmente in biblioteca.
“Si va in giro a dire oh, Morgana adesso? Ma chi ti credi, eh?” lo avevo ripreso scherzosamente.
“Oh, sta’ zitto, canide. EVANS! EVANS!” aveva iniziato ad urlare, “Evans vieni qui, IMMEDIATAMENTE!” le aveva ordinato. Ma la cosa non le piacque affatto, tua madre odiava sentirsi dare ordini. Se poi a darglieli era tuo padre, stiamo freschi.
“Non dirmi quello che devo fare, Potter!”
“Ma Evans, lo sai che il tuo buongiorno mi porta fortuna!”
“Oh, ci pensavi un po’ prima, pallone gonfiato”
“EVANS VIENI QUA IMMEDIATAMENTE!”
“Smettila di darmi ordini o ti ritrovi schiantato prima delle otto, dovrebbe essere un record!”
Inutile dire che tuo padre non si arrese fino a che si ritrovò contro la fredda parete della Sala Grande. Avevano davvero stabilito un record, dichiararsi eterno amore entro le otto ».
Ma come diavolo hanno fatto a sposarsi? Da come lo racconta si odiano!
« Prima della partita era talmente agitato che non riusciva a tranquillizzarsi. Di solito bastavano due o tre docce di fila, ma quella mattina dopo cinque docce era più in ansia di prima.
“Sirius, corri ad Hogsmeade a prendere dei cioccolatini, Remus scrivi delle parole romantiche, Peter vai a chiamare la Evans e ordinale di venire qui” questa era la magnifica idea di James Potter.
Le dichiarò il suo eterno amore in mezzo al campo da Quidditch dopo aver pietrificato madama Bumb e la McGranitt, inutile specificare che dopo ci tolsero cinquanta punti, e aver posticipato la partita di circa mezz’ora. Ovviamente si concluse con una guancia più rossa dell’altra, le parole dolci gli finirono su per il naso e i cioccolatini su per il cu… la bocca, su per la bocca »
Oh, no. Mia madre non può aver fatto davvero quella cosa. Oh, no. No. No. No. No. No.
«  AHAHAHAHAHAHAHAH! » la mia risata non può fare a meno di unirsi a quella di Sirius.
« Il sedere di tuo padre non è più stato lo stesso da quel giorno. Ogni momento era buono per ripetere alla Evans: “Ogni volta che mi lavo arriva un odore di cioccolata che mi fa venir voglia di mangiare il mio lato b!” ».
Sei uguale a tuo padre, Harry. Ma hai gli occhi di tua madre.
Sì, sono uguale a mio padre, ma per fortuna ho il comportamento di mia madre.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: x13072011x