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Autore: Carla Volturi    14/02/2012    5 recensioni
SEGUITO DI "LA STAGIONE DEL CUORE" / Sei mesi dopo: ancora Bianca, pittrice ventiquattrenne e Cristiano, comandante della Marina trentaseienne. Un segreto condiziona il loro amore, sapranno superare i problemi della vita? Sapranno amarsi ancora?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Visto che domani sarò un pò incasinata, posto un secondo capitolo, che sono sicurissima vi piacerà!
Un bacione grande!

CAPITOLO 17(PRIMA PARTE)- IL MIO DESTINO


Sempre sul solito divano con i miei biscotti al burro a farmi compagnia. Stavolta niente Cristiano, che ha deciso di restare a casa sua. E niente zapping sui canali statali, ma stereo ad alto volume. Ovviamente nessuna stazione radiofonica, che magari trasmette le canzoncine degli ultimi sfigati appena sfornati da programmetti tv da quattro soldi, bensi un Cd del grande Lucio Battisti.
Chiudo gli occhi, sprofondando nel tessuto chiaro del sofà. Pantaloncino microscopico blu, maglia extra-large beige, che lascia le spalle nude, capelli sciolti e ancora freschi di doccia. Piedi scalzi. Sulle labbra il sapore di quel bacio mancato al porto stamane. Un bacio disturbato da un uomo che io non amo. Un bacio, il cui pensiero mi eccita all’inverosimile. I suoi occhi. Le sue mani sul mio corpo. E l’amore qui, su questo divano. I miei pensieri vengono distratti da “Insieme a te sto bene”:
                                            
                                        “La donna è donna e tu una donna sei!”


Mi alzo di scatto. Metto velocemente le ballerine. Scuoto i capelli. E nuovamente io a decidere. A decidere da donna, perché io infondo questo sono: una donna che ama e che vuole riprendersi il suo uomo. Porta chiusa dietro le spalle e camminata veloce che si trasforma in corsa.
A mezzanotte non dorme quasi nessuno: bar e tabaccheria come sempre aperti. Pullulano di gente divertita e visibilmente abbronzata.  Le serrande dei negozi “classici” come supermercato e fruttivendolo sono abbassate, ma di certo domani avranno un gran numero di clienti da servire. In fin dei conti d’estate non si fa altro che mangiare frutta, verdura e panini non troppo farciti, altrimenti addio linea!.
La strada sta quasi per terminare. Alzo lo sguardo: la luna è ben visibile…bianca e tonda come di consueto. Stelle qua e la e cielo senza nuvole, presagio che l’indomani ci sarà una bella giornata. Nel frattempo mi ritrovo nella curva, che porta alla mia casa natia, affittata da mio padre al mio uomo. Piccolo varco e scale: le salgo quanto piu’veloce possibile, senza prendere fiato. Non essendo molto abituata all’attività fisica giungo a destinazione con un grande fiatone. Busso forte alla porta. Intanto mi abbasso, giusto per rilassarmi e riprendermi. Apre proprio quando mi risollevo. Mordo il labbro inferiore nel vederlo a torso nudo, con indosso solo il pantalone bianco della divisa. Il suo petto scolpito, i muscoli delineati. Il suo non stupore nel trovarmi qui da lui. E infine i nostri occhi che si fondono, penetrando nei nostri cuori.
Accenna un passo in avanti. Si piega e fulmineo porta le sue mani sui miei glutei, sollevandomi. Assecondo il suo gesto, aprendo le gambe, le cui ginocchia urtano ai suoi fianchi. Cingo il suo collo. E ancora noi ad osservarci, senza stancarci mai. Sguardi rapaci, vogliosi e pieni d’amore. Chiudo la porta, facendola sbattere.
Mi porta in camera, adagiandomi candidamente sul letto. Si solleva, ma afferro le sue spalle, spingendolo verso di me. Le mie mani sul suo volto e quel dannato bacio che l’altra volta ci hanno tolto. Percepisco tutta la sua passione, il suo essere uomo forte e deciso. Rotoliamo tra le lenzuola varie volte, ma sono io ora a stargli sopra. Sussurro al suo orecchio: “Ti voglio Cristiano”. Non risponde, ma so che mi vuole anche lui: sfila via la mia maglia e il pantaloncino, lasciandomi in biancheria. Ricambio il suo gesto e ammiro la sua intera fisicità, la sua pelle rovente. Inarco la schiena, sentendo le sue dita tracciare il mio corpo: il mio collo, i miei seni, il mio ventre ed infine la mia intimità. Bacio la sua epidermide. Geme. Affondo le unghie nella sua schiena, presa dal momento indescrivibile. Via la biancheria. I nostri umori riempiono la stanza, che ci protegge. Che protegge il nostro amore. Le nostre mani si incrociano e lui entra in me, facendomi morire dentro. Ci muoviamo in sincronia, abbracciati in modo cosi forte da farci male. “Ti amo da morire”, mi dice con voce flebile. “Diamoci una seconda opportunità amore mio”, affermo, mentre godo delle sue labbra, “ho bisogno di te”. “Anche io”, mi risponde, poco prima di giungere all’orgasmo. Affanniamo entrambi, l’uno sull’altro. Si allontana per un istante da me, il tempo di prendere il lenzuolo, finito chi sa dove. Dopo di che mi porta su di se, coprendomi con il drappo di cotone. Bacia la mia fronte.
Presi dalla stanchezza ci addormentiamo, dopo aver trascorso una notte d’amore ed eros allo stato puro. La luna crea con la sua luce delle immagini strane all’interno della stanza. Immagini che vanno spariscono all’improvviso.
Tutto va via, tutto può cambiare, eccetto il mio sentimento per lui: il mio destino…Cristiano.
 
  
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