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Autore: Lory402    14/02/2012    1 recensioni
Non è neanche una one-shot, poche parole su una semplice camera che resterà nel suo disordine perpetuo.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA CAMERA ABBANDONATA

In una villa una coppia festeggiava sola il loro 19° anniversario di nozze. Quella era una casa stupenda secondo molti: le tende nuove e pulite erano sempre in tono con il mobilio di quella particolare stanza, i mobili tardo novecento erano lucidi e molto curati, nel lavandino ci si poteva specchiare e le piastrelle del bagno sembravano passate con la cera. Le porte non nascondevano segreti e le grandi finestre aperte trasportavano in casa la brezza frizzante che in città si respirava ovunque di primo mattino, senza contare che illuminavano anche le stanze più grandi. Nonostante quella grande casa sembrasse molto antica a vedersi aveva appena vent’ anni.

Noi però non parliamo di porte aperte o di matrimoni, noi parliamo del secondo piano. E’ solo un piano no? No. (se lo fosse non ci sarebbe la storia) In quel piano i proprietari della casa si addentravano raramente, c’ erano diverse stanze da letto, ma tutte vuote, inutilizzate da tempo. Succedeva di rado che i Signori avessero ospiti per più di qualche ora. In ogni caso, sempre e comunque pulite e splendide come in attesa che un’ ospite arrivi, con le porte sempre accostate e mai chiuse. Esiste una sola chiave in quella casa, che apre una porticina, che da su una stanzetta buia di notte come di giorno, che sembra aver ormai perso la speranza in un nuovo abitatore.

Una culla patria prediletta delle tarme, giace al suolo, le coperte azzurre scostate in malo modo dal piccolo materasso. Un comodino chiaro aveva i cassetti aperti e il clown a molla pareva davvero perfido e inquietante nella perenne semioscurità che caratterizzava quell’ unica stanza. Le stelle luminescenti attaccate sul muro rendevano solo quell’ atmosfera spettrale ancora più triste e malinconica. Le briciole di biscotto sparse sul pavimento raccontavano di una vita non ancora giunta al termine. Le ragnatele agli angoli più alti della stanza parlavano di una cosa vecchia ma non ancora dimenticata. Il giornale abbandonato a terra era la risposta e la condanna.

1994, Milano

Giovane bimbo muore inaspettatamente sette giorni prima del suo 1° compleanno

                                                                                               Non riordinerà mai la sua camera.  

  
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