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Autore: Marty XD    14/02/2012    3 recensioni
Cell č stato sconfitto e la pace č tornata sulla Terra. Il giovane Trunks torna nel futuro e tutti i valorosi guerrieri sono rientrati a casa....e Vegeta? Il suo pianeta non esiste pių e Goku č rimasta nell'aldilā: cosa farā adesso? Tornerā a casa di quella terrestre a crescere insieme a lei il suo promettente figlio o no?
Dopo aver letto qualche ff e aver fantasticato sulla mia versione dei fatti, ho deciso di condividere con voi i miei castelli mentali :) Spero che leggendo questa storia possiate fantasticare come ho fatto io ;)
RIVEDUTI E CORRETTI TUTTI I CAPITOLI.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano ormai passate le undici e mezza, ma Bulma non riusciva a prendere sonno quella notte: non faceva altro che pensare a Vegeta e al futuro di Trunks.
Improvvisamente quel letto le sembrava troppo grande per lei, troppo freddo. Provò a girarsi da un lato, poi dall'altro, infine, come ad arrendersi a quei pensieri che ormai non le davano pace dalla nascita del figlio, volse lo sguardo verso il soffitto buio e incrociò le braccia dietro la testa, come lasciarsi trasportare dai suoi pensieri.
-"da quello che mi ha detto mio figlio nel futuro sarò una mamma in gamba...sono persino riuscita a costruire una macchina del tempo!"- pensò con un pizzico di orgoglio la scienziata di casa.
In fondo non aveva più nulla di cui preoccuparsi: suo figlio sarebbe diventato un ragazzo la cui bellezza avrebbe pareggiato di gran lunga la sua forza. 
L'incontro con quel timido ragazzo dai capelli lilla e gli occhi cristallini aveva di certo rassicurato la giovane madre, fino ad allora dubbiosa di poter essere in grado di crescere un figlio da sola, però..
-"..quella era un'altra Bulma, non io! La Bulma del futuro è stata costretta a crescere un figlio da sola, tutta colpa di quei cyborg senza cuore! Io invece..."-
La donna respirò profondamente pensando a chi aveva medicato un attimo fa: Vegeta era tornato a casa sua, era sopravvissuto a quelle battaglie che in un'altra dimensione spazio/temporale l'avevano dato per spacciato.
Sarebbe stato troppo facile per lei non rivedere più quegli occhi neri che la facevano sempre sentire spoglia, sarebbe stato troppo semplice rassegnarsi all'idea di dover crescere un figlio da sola...però le cose non erano andate così.
Vegeta era di nuovo con lei, soltanto una parete li stava dividendo, ma per quanto tempo sarebbe durato tutto ciò? Perchè Vegeta era tornato alla Capsule Corporation? 
Sarebbe stato troppo bello per Bulma pensare che lui fosse tornato solo per lei e per il bambino, ma ne era certa: cinico e orgolioso com'era, Vegeta non sarebbe mai stato in grado di amare qualcuno.
-"ma allora perchè è tornato qui? Cos'ha intenzione di fare?"- pensò per l'ennesima volta la giovane.
Si rannicchiò dal lato che dava verso la finestra e per un attimo le sembrò di vedere la figura di Vegeta al di fuori di essa; istintivamente tirò ancora più sù le lenzuola e, impaurita, lo chiamò con voce tremolante. 
Nessuna risposta, nessun cenno di vita.
Dopo un altro respiro profondo nel tentativo di calmarsi, la ragazza si alzò dal letto e si avvicinò lentamente alla sagoma oscura e...il nulla.
Bulma si affacciò alla finestra e scoprì che quella che doveva essere la chioma del sayan era semplicemente la cima di un albero: dopo un bel sospiro di sollievo la ragazza si lasciò accasciare contro il muro e, con una mano sul petto, sussurrò fra sè e sè..
-mi è preso un colpo..-
Il pavimento era freddo, tuttavia non le dispiaceva stare rannicchiata a terra in posizione fetale. Si abbracciò le gambe e poggiò la testa al muro, di nuovo con lo sguardo verso il soffitto.
Vegeta. Mentre si stava avvicinando alla finestra una sorta di adrenalina mista ad eccitazione l'aveva persuasa: avrebbe tanto voluto trovare il suo principe scorbutico fuori dalla finestra e baciare le sue lab...NO!
-"cosa vado a pensare?! Non voglio commettere l'errore dell'ultima volta..tanto se solo lui provasse a toccarmi di nuovo sarebbe ancora una volta solo per soddisfare un suo sporco piacere, nient'altro."- penso tristemente mentre una lacrima le rigava una guancia.
Ormai erano passati quasi due anni da quella notte di passione e, sebbene fosse stata la notte più indimenticabile della sua vita, avrebbe fatto bene a dimenticare tutto, a dimenticare lui.
Ripercorse nella mente i momenti di quella notte, quando lei era ancora la ragazza frivola innamorata fortemente di quell'uomo tenebroso e affascinante..
 
*inizio flashback*
Dopo l'ennesima giornata di duro allenamento nella camera gravitazionale, Vegeta era andato in bagno a farsi una doccia, ma ad accoglierlo fu una Bulma nuda e accaldata per la cappa di calore formatasi durante una doccia bollente.
Il sayan distolse lo sguardo soltanto dopo un richiamo arrabbiato e imbarazzato di lei, che subito si coprì con un lungo asciugamano e gli tirò un sonoro schiaffo sulla guancia.
Quello schiaffo contribuì ad aumentare l'eccitazione del momento: senza farsi notare il sayan seguì la ragazza in camera sua e, una volta dentro, chiuse la porta a chiave e si avvicinò prepotentemente a lei.
 
-chi va la?!- sbottò spaventata Bulma, che si girò di scatto verso la porta e scoprì che ad essere entrato in camera con lei era stato Vegeta.
Si tranquillizzò e con tono altezzoso incominciò a dire..
-ah, sei tu. Ma lo sai che è maleducazione entrare così nella camera di una signorina? Per di più se la signorina in questione deve ancora cambiarsi, perciò tu ora te ne vai e...- 
-tu non hai idea di quello che hai appena scatenato- minacciò il principe dei sayan avvicinandosi sempre più vicino alla bellezza che aveva di fronte.
Bulma incrociò le braccia, inarcò un sopracciglio e gli disse con fermezza..
-guarda che non mi fai paura-
Una ghiacciante risata risuonò nella stanza e un brivido di paura percosse la schiena della donna.
-oh, e invece dovresti. Prima ti mostri nuda proprio nel momento in cui di solito vado a farmi il bagno e poi hai ancora il coraggio di impartirmi ordini e di darmi uno schiaffo-
I passi di Vegeta si avvicinarono sempre più a Bulma, che si trovò in un attimo a pochi centimetri di distanza dall'uomo, la schiena contro il muro.
-tu forse non lo sai, ma la cosa che più eccita noi sayan è combattere, venire colpiti con tutte le forze che possiede il nostro avversario per poi contrattaccarlo e vincerlo.- disse con tono tagliente l'uomo, che poggiò le mani al muro in modo da impedire una possibile fuga da parte della sua preda. All'idea di quello che le avrebbe fatto da lì a momenti cominciò a leccarsi lentamente le labbra.
Bulma si sentiva il cuore battere all'impazzata e l'eccitazione del momento prese la meglio sulla paura.
In fondo aveva cercato più volte di attirare a sè quell'uomo tenebroso, vestendosi in modo sempre più succinto e dimostrandosi sempre carina con lui, ma fino ad allora non aveva mai mostrato interesse nei suoi confronti. 
Fino a quel momento.
La donna aveva preso una decisione: avrebbe colto l'attimo, fregandosene altamente di quelle che potevano essere le conseguenze.
-e così io sarei la tua preda- chiese ironica Bulma.
Vegeta ricambiò il sorriso sghembo di lei e in un attimo le baciò l'incavo del collo, succhiando quelle goccioline che lente scendevano dai capelli ancora bagnati di lei.
Bulma gemette per quel gesto inaspettato, lo abbracciò e, in un impeto di passione, cominciò a baciargli il collo e a mordicchiargli l'orecchio destro.
-oh, vedo che non hai ancora capito la lezione- disse malizioso il principe dei sayan alludendo ai fugaci morsi della donna.
La ragazza rise, mentre Vegeta sfilava con forza l'asciugamano legato nella stretta vita di lei per poi gettarlo fuori dalla finestra.
-tranquilla, lo userò domani dopo gli allenamenti-
Un'altra risata del sayan risuonò per la stanza mentre Bulma, ormai ebbra di eccitazione, si avvicinò a lui per baciarlo, ma quello che ricevette fu solo una violenta spinta contro il letto.
-"però, come sono selvaggi i sayan! Beh, me lo sarei dovuta aspettare"- pensò innocentemente la ragazza dai lunghi capelli turchini mentre il suo uomo si toglieva con estrema rapidità i vestiti.
Avrebbe voluto che il tempo si fosse fermato a quella notte. Bulma si sentiva la donna più felice della Terra: non solo stava per vivere il suo amore proprio con Vegeta, ma aveva anche capito che i sentimenti che provava per lui erano ricambiati!
-"ha detto che domani userà il mio asciugamano, quindi questo significa che ha intenzione di continuare a stare qui e mantenere un rapporto con me!!"-
L'uomo la guardava compiaciuto mentre lentamente saliva nel lettino della donna fino a trovarsi sopra di lei. Senza preavviso cominciò a baciarle lo sterno, quei seni così sodi tipici di una giovane donna in perfetta forma fisica. Era la prima volta che l'uomo si divertiva così tanto con una donna, dato che fino ad allora non gli era mai capitata l'occasione di poter violentare qualcuno.
Lei si dimenava sotto di lui, ormai fuori controllo: si aggrappò alle grandi spalle dell'uomo provocandogli qualche graffietto, mentre con voce ansimante continuava a reclamare più piacere.
-a che pensi donna? Perchè non invochì pietà e implori perdono nei miei confronti?- chiese con voce roca e il solito tono superiore l'uomo rivolgendosi alla sua preda terrestre.
Bulma stava per rispondergli, ma il tocco leggero e deciso del sayan nel suo punto di massimo piacere soffocò le sue parole.
-non devi più permetterti di sfidare un sayan, donna.-
Il corpo muscoloso di Vegeta si adagiò su quello di lei, che subito lo bacio con foga, mentre i loro corpi si univano in una danza sfrenata.
Colpi secchi, sempre più veloci e ritmati, poi due urla appena soffocate, sintomi del raggiungimento dell'apice di piacere e infine lunghi respiri affannati.
Vegeta superò il corpicino di lei e gli venne istintivo tirarla a sè per farle appoggiare il capo sul suo grande petto.
-ti amo, Vegeta.- 
*fine flashback*
 
Quanto era stata ingenua quella notte, si era perfino dichiarata a lui: chissà, forse se non avesse pronunciato quelle due paroline magiche la mattina si sarebbe svegliata ancora abbracciata a lui oppure l'avrebbe trovato come al solito nella camera gravitazione ad allenarsi.
Le cose non erano andate come aveva immaginato e a complicare le cose era stata l'attesa di un piccolo sayan nel suo grembo.
Bulma ripensò ancora a quei momenti di buio e depressione che l'avevano travolta i giorni e i mesi seguenti Quella notte, un dolore così opprimente che riuscì a calmarsi soltanto con la nascita di Trunks. 
Sorrise ripensando alla sua nascita, alla gioia che provò non appena lo vide e abbracciò teneramente.
In un attimo tutti i pensieri sul padre del piccolo che l'avevano tormentata quella sera svanirono nel nulla e una nuova lucida visione si manifestò nella sua mente: Vegeta era Vegeta, un uomo cinico, violento, orgoglioso, egoista e semplicemente bastardo. Il principe dei sayan voleva soltanto combattere nella vita e sconfiggere se non uccidere il suo caro amico Goku.
-"di certo non penserà mai a me come moglie, anche se ho dato alla luce suo figlio: non sono neanche una combattente degna per lui..."- ammise presa dallo sconforto mentre nascondeva la testa fra le ginocchia.
Chissà com'erano le donne del suo pianeta.
La donna provò a immaginarsi Goku e Vegeta in versione femminile con tanto di trucco vistoso, gonna e tacchi a spillo e subito scoppiò a ridere fragorosamente.
-ahahah, sto male!!- esclamò con le lacrime agli occhi dal ridere.
Rendendosi conto che non sarebbe stato salutare stare tutta la notte seduta per terra, Bulma si alzò lentamente ma, anzichè tornare a letto, decise di fare un salto nella camera del suo piccolo Trunks: in quel momento aveva proprio bisogno di rincarzargli le coperte e vedere quei piccoli ciuffetti viola calzare la sua ampia fronte..
-"..come quella del padre"- constatò amareggiata.
Aprì le ante del suo armadio sempre ricco di vestiti e tirò fuori una vestaglia azzurra, leggermente più lunga della sua camicia da notte, poi indossò un paio di pantofole e, lemme lemme, si diresse nella stanza del piccolo.
La cameretta del figlioletto era perfettamente in ordine: i giocattoli erano riposti in un grande cesto di vimini vicino alla porta mentre alcuni peluche stavano come soprammobili in cima a un armadio lilla e bianco. 
Il fasciatoio, cordinato con la culla, era situato nella parete opposta a quella con l'armadio e, nella parete di fronte a lei, sotto una piccola finestra circolare, si trovava il lettino di suo figlio.
Bulma sorrise sentendono i lenti respiri del bambino, poi si avvicinò cautamente a lui e notò subito qualcosa di strano: da quando in qua dormiva con un peluche? Già quella mattina aveva trovato il piccolo insieme a quel pupazzo, ma pensava di averlo messo lei la sera prima senza accorgersene oppure che a farlo fossero stati i suoi genitori. Questa volta era certa di averlo messo a letto senza pupazzi, eppure Trunks in mano aveva proprio un peluche!
-non dirmi che te l'ha dato il tuo papà!- chiese a bassa voce rivolgendosi al piccolo dormiente.
Sì, figuriamoci se il principe dei sayan avrebbe riservato un gesto d'affetto a suo figlio.
Doveva averlo messo lei senza accorgersene da quanto era stanca: Bulma si promise che al ritorno dei suoi genitori si sarebbe concessa una bella e meritata vacanza da sola.
-stai tranquillo piccolino, la tua mamma starà via solo due o tre giorni! Non ti abbandonerà mai come quello scellerato di tuo padre- sussurrò ammiccante verso il bimbo.
La giovane madre si chinò verso il figlio e, dopo avergli stampato un bacio sulla fronte, uscì dalla stanza, ignara di quello che sarebbe successo da lì a poco.




Posterò il prossimo capitolo fra due/tre giorni :)
   
 
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