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Autore: sofiesticated    14/02/2012    3 recensioni
Lui era lì e tutto sembrava tornare al suo posto. Finalmente era felice.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Silli camminava senza fretta lungo il vialetto che portava al parco. Amava quel posto, era sempre stato uno dei suoi preferiti. Prima di tutto lo amava perchè era pieno di ricordi. La panchina a sinistra, l'albero enorme a destra erano tutti piccoli tasselli di un puzzle che formavano la sua infanzia. Suo padre la portava sempre lì per il suo compleanno invitando tutti i suoi compagni di scuola lì per farla felice. Di solito chiamava un clown che gonfiava loro palloncini e li intratteneva per tutto il pomeriggio. Oramai la tradizione di festeggiare il compleanno era sparita da un pezzo, ma lei amava tornarci ogni tanto per rivivere quei momenti felici e spensierati. Ora aveva vent'anni e tutta l'allegrezza di un tempo sembrava sparita come una nuvola di fumo. Di certo non poteva lamentarsi della sua vita, ma le mancavano quei momenti. Con tutti questi pensieri in testa raggiunse la panchina più vicina e si sedette. Effettivamente oggi era il giorno del suo compleanno e forse il suo ritorno lì non era solo un caso. Si mise le cuffiette dell'Ipod e mise la ripetizione casuale, tanto in quel momento non avrebbe dato peso alla musica. Era il 21 ottobre e si vedeva che il peasaggio era entrato nel pieno autunno. Le foglie rosse, gialle e quelle ancora un po' verdi ricadevano per terra e Silli si chiese se potesse mai una persona essere così leggera e bella. Tutti le avevano fatto gli auguri per il compleanno, tutti tranne uno. Quel ragazzo era sempre fisso nei suoi pensieri anche se lei aveva paura che non fosse ricambiata. Insomma quando il tuo ragazzo è sempre fuori per lavoro la relazione diventa difficile, quasi impossibile poi quando il lavoro del tuo ragazzo richiede ogni volta migliaia di ragazzine accanite intorno a lui che lo toccano e lo chiamano. La ragazza rise pensando a tutto ciò, ma sul suo viso apparse solo una smorfia di tristezza. Voleva averlo vicino in quel momento, ora più che mai. Erano mesi e mesi che non si vedevano e i messaggi e le chiamate diventavano sempre meno ogni giorno che passava. Lei sentiva la sua mancanza, ma sapeva che il suo lavoro veniva prima di tutto. Si sentiva fortunata, in fondo stare con un cantante ormai famoso non era da tutti, ma quello a lei importava poco. Lei voleva solo il suo Louis lì che l'abbracciava e le sussurrava 'buon compleanno' all'orecchio nel modo dolce, ma allo stesso tempo divertente che solo lui sapeva fare. Proprio in quel momento la ripetizione casuale volle che i suoi pensieri venissero accompagnati da una delle sue canzoni e sulla base di 'moments' la ragazza cominciò a cantare, sentendo anche una piccola lacrima scendere lungo la sua guancia, che però ebbe vita breve perchè fu interrotta dalla sua manica. Si alzò in piedi sul ritornello presa più che mai da quella canzone, che era stata da sempre una delle sue preferite. - Sei sempre stata brava a cantare, non pensavo fossi migliorata - una voce a lei conosciuta, forse anche troppo, la fece stoppare di colpo, facendo anche cadere a terra l'ipod. - attenta - aggiunse sempre la stessa voce chinandosi a terra per raccogliere l'oggetto. Lei non fece una mossa, troppo scioccata dalla sua vista. - beh, mi aspettavo un'accoglienza migliore ma credo che il tuo sia un silenzio sopreso - disse non ricevendo risposta dalla ragazza che era rimasta a fissarlo paralizzata - spero - concluse poi sistemandosi il ciuffo da una parte. - tu, perchè, insomma, io - le parole rimasero smorzate all'interno della gola di Silli che non riusciva più a connettere il cervello. Il ragazzo scoppiò in una fragorosa risata - ora riconosco la mia ragazza - disse poi andandola ad abbracciare e stritolandola. Lei di rimando gli saltò addosso e i due caddero a terra, per poi scoppiare a ridere. - che ci fai qui, Louis? Pensavo fossi in Svezia - si misero a sedere sulla panchina, non lasciandosi però nemmeno per un secondo la mano. - infatti dovrei esserci. siamo arrivati lì ieri e domani avremo un'intervista. Oggi avevamo giornata libera e ho pensato di farti una sorpresa, era troppo che non ci vedevamo - il suo sorriso, il più caldo e dolce del mondo riempì il cuore della ragazza a cui sembrava ora di essere dieci metri da terra. Sentiva le ali sotto ai piedi e non poteva desiderare di meglio in quel momento. - tu sei scemo - ovviamente sdrammatizzare era il migliore pregio della ragazza che raramente riusciva ad esprimere tutto quello che provava. - lo sai Silli, lo sono sempre stato - lui rise di gusto trascinando in quel vortice di felicità la ragazza. Ora quel parco sembrava pieno di gente quando in realtà c'erano ancora solo loro due. - non potevi rendermi più felice, davvero. ma, come hai fatto a sapere che ero qui? - - insomma, sono mesi che non ci vediamo è vero, ma credi non mi ricorda più qual'è il tuo posto preferito? così mi offendo - mise su un finto broncio che però mutò subito in un'espressione seria quando si girò verso la ragazza. I loro volti erano vicinissim, i loro respiri spezzati. Quella sensazione era mancata così tanto alla ragazza che voleva fare una foto, immortalare il posto, i pensieri, le emozioni, tutto quello che era presente. In poco tempo Louis bruciò quella poca distanza tra loro e riunì dopo tanto tempo le loro labbra. La ragazza subito sentì un colpo allo stomaco. Quel sapore di menta fresco e quelle labbra così morbide era una cosa che a Silli serviva più dell'acqua, più dell'aria. Lui le serviva più di tutto. Lui era la cosa più importante della sua vita. Si staccarono da quel vortice di emozioni che per gli altri era solo un bacio ma che per loro era la ricongiunta dopo tanto tempo, qualcosa di speciale. - Mi sei mancato - le parole le uscirono leggere, senza pensarci. Louis sorrise subito, un sorriso a trentadue denti, uno di quelli che ti lasciano senza fiato. Lei lo studiò un attimo per bene, non perchè si aspettase una risposta, ma perchè voleva immagazzinare bene la sua immagine, prima che lui partisse di nuovo. I suoi profondi occhi color cielo la fissarono e lei sentì di essere a casa, per la prima volta dopo mesi e mesi si sentì completa. - ti ho portato un regalo - disse infine lui frugando nella tasca posteriore dei pantaloni. Ne estrasse un pacchettino molto piccolo che Silli non pensò due volte a scartare. Conteneva un ciondolo con un mezzo cuore su cui era incisa la L e subito la ragazza portò le mani al viso. Una lacrima le scese sulla guancia, forse la stessa che prima non aveva compiuto il suo viaggio. - E' bellissima Louis - il ragazzo sorrise di nuovo soddisfatto del suo lavoro - sinceramente me lo ha consigliato Liam, lo sai che io non sono molto bravo in queste cose - Silli sorrise leggermente mentre ancora ammirava la collana. Liam era sempre stato l'unico che ci capisse qualcosa in fatto di ragazze, ecco perchè era sempre stato l'unico ad averne una da quando andava al liceo. - Beh allora di a Liam che mi piace un sacco - la ragazza sorrise e lo abbracciò con più forza aveva in corpo. Un pensiero le attraversò il cervello che la rattristì immediatamente. - Quando riparti? - si staccò dall'abbraccio giusto in tempo per vedere il volto del ragazzo spegnersi un po'. - Tra un'ora - un altro colpo, questa volta però al cuore colpì la ragazza. Louis vide il suo cambiamento d'umore e la riabbracciò di scatto. - Non pensiamo okay? Ora siamo io e te e nessun altro, solo io e te. Nessuno può cambiare questo, saremo per sempre solo io e te - quelle parole calmarono la ragazza che restò cullata tra le braccia del ragazzo. In quel momento erano solo loro due e nessuno avrebbe cambiato le cose. Sarebbero stati per sempre solo loro due.



nulla silli, ti amo.
  
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