Il pomeriggio verso le 17.00 ci svegliammo. Mi trovai di fianco Matt mi venne quasi un colpo. La testa mi pulsava orribilmente mi alzai e andai in doccia. Avevo anche una fame assurda, mi misi l’accappatoio e ordinai da mangiare in camera per due...tanto non pagavo io! Misi sul conto di Matt...che crudele! Si svegliò e si mise a mangiare con me in un silenzio di tomba.
Io- Matt...-
Matt- si...?-
Io- non credere che sia cambiato qualcosa.-
Matt- niente...amici...-
Io- giusto.- ci vestimmo e andammo all’aeroporto insieme agli altri. Gli aerei erano diversi quindi ci salutammo tutti ma i Panic volevano parlare alle Mad Hatter.
Brendon- ragazze vi dobbiamo parlare un secondo.- li seguimmo un attimo più in là.
Iris- dite pure...- non avevamo preso ancora molta confidenza con loro quindi non sapevamo bene come comportarci con loro e viceversa.
Ryan- allora...noi vorremmo portarvi in tour con noi.- fu molto schietto e preciso. Li guardammo con gli occhi sgranati tanto che interpretarono male i nostri pensieri.
Spencer- immaginavamo che avreste risposto di no...-
Jon- non ci conosciamo voi suonate un genere diverso magari non ci ascoltate nemmeno e...-
Wed- FERMI!-
Io- CHI HA DETTO DI NO?-
Sam- noi vi ascoltiamo eccome!-
Ryan- quindi?-
MH- si!- cominciarono a ridere
dalle nostre facce da assatanate ma allo stesso tempo felici.
Brendon+Io- come ci teniamo in
contatto per la partenza?- ma come cavolo...? Nello stesso preciso momento.
Scambiai il numero con Brendon e tutti presero il proprio volo.
Passò una settimana per le Mad
Hatter senza avere notizie dei Panic. Riuscimmo solo a prendere il loro MySpace
e il loro indirizzo MSN ma non ci sentimmo. Ma un mercoledì mattina.
DRIIIN! DRIIIN!
Io- aiuto una rapina!- sobbalzai
nel letto e svegliai le altre.
Sam- ma che scassa le palle alle
11.30 di mattina...-
Iris- Hele cazzo rispondi! E poi
spegni quel telefono!- il mio cellulare era perennemente acceso. Risposi
incazzata.
Io- chi cazzo si permette di
rompermi i coglioni sul mio fottutissimo cell. Alle fottutissime 11.30! Non
rompere! Ciao!- buttai giù il telefono.
Wed- buona notte a tutti...-
DRIIIN! DRIIIN!
Wed- ma vaffanculo!-
Io- non so se mi sono spiegata!
Ho detto che...-
?- porca di una puttana mignotta
taci!- sgranai gli occhi.
Io- ma chi sei?-
?- i cellulari hanno i display.-
guardai il display.
Io- Brendon! Ciao! Scusami tanto
solo che stavamo dormendo!- tutte si alzarono e balzarono sul mio letto.
Bre- non l’avrei mai detto
guarda. Scusa per la sfilza di parolacce solo che mi avevi sbattuto il telefono
in faccia e non riuscivo a parlarti. Non sono abituato a dirle.- pensai: ma che
brava personcina. Eheh.
Io- ne sono abituata. Allora
dimmi.-
Bre- avete il volo per Las Vegas
stasera alle 16.30.- feci una faccia da aspirante suicida e rimasi in silenzio
per non dire brutte cose. Le altre mi guardarono con sguardi ancora più osceni.
Un teatrino degli orrori.
Bre- Hele?-
Io- ma dirlo prima no eh?
Dobbiamo sistemare tutti gli strumenti, fare le valige come cavolo facciamo!-
mi parlò qualcun’ altro con un’estrema calma.
Spencer- allora, Brendon non ti
reggeva già più...adesso voi vi alzate, vi fate un bel triplo caffe, andate a
farvi una passeggiata che vi svegliate, vi mangiate qualcosa e preparate
tutto.- presi il telefono con due dita e lo lasciai cadere sul letto con una
faccia sconvolta. Rispose Iris.
Iris- pronto?-
Spe- ciao sono Spencer...parlate
con Helena che sa tutto. Ciao!- attaccò. Dissi tutto alle ragazze che la
presero peggio di me. Cominciammo a preparare tutto alla velocità della luce,
niente caffé, niente pranzo, solo valige e strumenti. Alle 16.00 eravamo QUASI
pronte. Preparammo le ultime cose velocemente, chiamammo un trasporto privato
(che ci spennò) e alle 16.30 eravamo in aeroporto. Avevamo il fiatone. Il tempo
di fare il chek-in che dovevamo già salire. Fame assurda e stanchezza alle
stelle. Ci addormentammo tutte.