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Autore: Helena Mad Hatter    22/09/2006    1 recensioni
4 ragazze si ritrovano nel back stage dei VMA...cosa succede? Chi incontrano? Tutto da scoprire. FanFiction su Avenged Sevenfold, Fall Out Boy e Panic! At The Disco
Genere: Generale, Romantico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Avenged Sevenfold, Fall Out Boy, Panic at the Disco
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il pomeriggio verso le 17

Il pomeriggio verso le 17.00 ci svegliammo. Mi trovai di fianco Matt mi venne quasi un colpo. La testa mi pulsava orribilmente mi alzai e andai in doccia. Avevo anche una fame assurda, mi misi l’accappatoio e ordinai da mangiare in camera per due...tanto non pagavo io! Misi sul conto di Matt...che crudele! Si svegliò e si mise a mangiare con me in un silenzio di tomba.

Io- Matt...-

Matt- si...?-

Io- non credere che sia cambiato qualcosa.-

Matt- niente...amici...-

Io- giusto.- ci vestimmo e andammo all’aeroporto insieme agli altri. Gli aerei erano diversi quindi ci salutammo tutti ma i Panic volevano parlare alle Mad Hatter.

Brendon- ragazze vi dobbiamo parlare un secondo.- li seguimmo un attimo più in là.

Iris- dite pure...- non avevamo preso ancora molta confidenza con loro quindi non sapevamo bene come comportarci con loro e viceversa.

Ryan- allora...noi vorremmo portarvi in tour con noi.- fu molto schietto e preciso. Li guardammo con gli occhi sgranati tanto che interpretarono male i nostri pensieri.

Spencer- immaginavamo che avreste risposto di no...-

Jon- non ci conosciamo voi suonate un genere diverso magari non ci ascoltate nemmeno e...-

Wed- FERMI!-

Io- CHI HA DETTO DI NO?-

Sam- noi vi ascoltiamo eccome!-

Ryan- quindi?-

MH- si!- cominciarono a ridere dalle nostre facce da assatanate ma allo stesso tempo felici.

Brendon+Io- come ci teniamo in contatto per la partenza?- ma come cavolo...? Nello stesso preciso momento. Scambiai il numero con Brendon e tutti presero il proprio volo.

 

Passò una settimana per le Mad Hatter senza avere notizie dei Panic. Riuscimmo solo a prendere il loro MySpace e il loro indirizzo MSN ma non ci sentimmo. Ma un mercoledì mattina.

 

DRIIIN! DRIIIN!

Io- aiuto una rapina!- sobbalzai nel letto e svegliai le altre.

Sam- ma che scassa le palle alle 11.30 di mattina...-

Iris- Hele cazzo rispondi! E poi spegni quel telefono!- il mio cellulare era perennemente acceso. Risposi incazzata.

Io- chi cazzo si permette di rompermi i coglioni sul mio fottutissimo cell. Alle fottutissime 11.30! Non rompere! Ciao!- buttai giù il telefono.

Wed- buona notte a tutti...-

DRIIIN! DRIIIN!

Wed- ma vaffanculo!-

Io- non so se mi sono spiegata! Ho detto che...-

?- porca di una puttana mignotta taci!- sgranai gli occhi.

Io- ma chi sei?-

?- i cellulari hanno i display.- guardai il display.

Io- Brendon! Ciao! Scusami tanto solo che stavamo dormendo!- tutte si alzarono e balzarono sul mio letto.

Bre- non l’avrei mai detto guarda. Scusa per la sfilza di parolacce solo che mi avevi sbattuto il telefono in faccia e non riuscivo a parlarti. Non sono abituato a dirle.- pensai: ma che brava personcina. Eheh.

Io- ne sono abituata. Allora dimmi.-

Bre- avete il volo per Las Vegas stasera alle 16.30.- feci una faccia da aspirante suicida e rimasi in silenzio per non dire brutte cose. Le altre mi guardarono con sguardi ancora più osceni. Un teatrino degli orrori.

Bre- Hele?-

Io- ma dirlo prima no eh? Dobbiamo sistemare tutti gli strumenti, fare le valige come cavolo facciamo!- mi parlò qualcun’ altro con un’estrema calma.

Spencer- allora, Brendon non ti reggeva già più...adesso voi vi alzate, vi fate un bel triplo caffe, andate a farvi una passeggiata che vi svegliate, vi mangiate qualcosa e preparate tutto.- presi il telefono con due dita e lo lasciai cadere sul letto con una faccia sconvolta. Rispose Iris.

Iris- pronto?-

Spe- ciao sono Spencer...parlate con Helena che sa tutto. Ciao!- attaccò. Dissi tutto alle ragazze che la presero peggio di me. Cominciammo a preparare tutto alla velocità della luce, niente caffé, niente pranzo, solo valige e strumenti. Alle 16.00 eravamo QUASI pronte. Preparammo le ultime cose velocemente, chiamammo un trasporto privato (che ci spennò) e alle 16.30 eravamo in aeroporto. Avevamo il fiatone. Il tempo di fare il chek-in che dovevamo già salire. Fame assurda e stanchezza alle stelle. Ci addormentammo tutte.

 

  
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