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Autore: HelixDeath    15/02/2012    1 recensioni
Lei è Selene,una laureanda che una volta presa la triennale si trasferirà in California per la specialistica in Business management.
Vuole andar via dalla realtà del suo piccolo paese e della sua piccola università che le son sempre state un pò strette.
E' una ragazza che non ama fantasticare,difficilmente si discosta dalla realtà..è nella sua indole essere a volte anche un pò cinica.
A volte però anche lei ricorda di essere un essere umano e si concede il lusso di fare una passeggiatina sulle nuvole.
Chissà però quando si troverà in alcune situazioni se saprà mantenere il suo cinismo e il suo radicamento al suolo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era passata più di una settimana e Zacky continuava a restare da me, mentre di Gena non ne avevamo alcuna traccia.
Provai a chiamarla un paio di volte anche io,ma non mi rispose mai se non una volta,con un messaggio il quale diceva di voler stare sola per un po’ e che preferiva che Zacky non sapesse di tale messaggio poiché lei tornava dai suoi per un po’ di tempo,doveva schiarirsi le idee e doveva farlo da sola.
Appena uscita dall’agenzia di viaggi, inizia a piovere ed io ovviamente,non avevo l’ombrello.
Ho fatto alcuni biglietti per l’Italia,a quanto pare passerò il Natale in famiglia e con qualcun altro.
Ho convinto Zacky a venire,anzi,Matt e Johnny lo hanno praticamente minacciato.
Se c’è qualcuno che purtroppo non sarà dei nostri,è Arin. Mi dispiace,anche perché potevo usarlo come ultima sponda nel caso mia madre svenisse nel vedere tutti sti tizi tatuati. Le avrei potuto far credere che almeno uno lindo e pulito ci sia (anche se la sua pelle non è poi così candida).
Questa non è una semplice pioggia,è proprio una tempesta! Fatti dieci metri e sono una pozza d’acqua.
Brian..quando serve non c’è mai e quando invece non è utile sta sempre a girarti attorno e a chiederti se può rendersi utile.
Non parliamo di Marika poi..doveva battere Zacky ai videogiochi e doveva giocare con lui perché poi lui parla italiano e poteva spiegarle qualcosa. E dove ci sono videogiochi c’è Matt e tutti sappiamo che Zacky senza Johnny non vive perché altrimenti non sa con chi prendersela se perde o non sa chi insultare.
Quindi ora mi ritrovo a dover fare la spesa da sola con tanto di alluvione. Begli amici che ho..
Non finisco neanche di fare quest’ultimo pensiero che il mio telefono squilla.
Un messaggio di Marika..

“Sorella..strano,ma ho battuto Zacky e rullo i tamburi..ho battuto anche Matt il quale si scusa per averti rotto un cuscino che ha delicatamente usato per picchiare Johnny per sfogarsi. E’ o non è la migliore la tua amica?”

Questa è scema!
Sorrido dopo aver letto il messaggio e fatto questo dolce complimento alla mia amica.

“Marika..non può fregarmene un accidente di tutta sta storiella perché sono bagnata fradicia mentre voi tutti asciutti e al caldo e la sottoscritta sta andando a fare spesa. Diluvia e non ho l’ombrello quindi alzate il culo e venite al supermercato in centro”

“Oh cazzo!Io ho i vestiti stesi fuori ad asciugare..ti mando i ragazzi”

“Ecco brava,datti da fare in casa tu”

“Non ho detto che farò questo,ma che farò il MIO. E comunque sta venendo Matt perché Zacky e Johnny stanno giocando”

“Ok. Di loro che appena arrivo non li voglio trovare lì e soprattutto,non voglio trovare il divano smontato perché loro devono stare seduti sui cuscini buttati a terra”

“Troppo tardi cara!Ma non preoccuparti,te li faccio mettere a posto subito”

“Marika..sappi che se dovessi solo per caso trovare qualche cuscino sporco me la prendo con te e te li faccio lavare!Anzi me li vai a comprare nuovi!”

“Uffa e che palle però!Non sono l’unica a sapere che ti da fastidio..sempre io!”

“Marika..tu non solo sai che mi da fastidio,ma sei l’unica a mangiare e bere sui cuscini,gli altri mangiano e bevono solo quando hanno finito perché nel mentre non si fa qualcosa diverso dall’inveire”

“Cazzo,allora vado a comprarti un cuscino nuovo”

“Ti uccido!”

“Ahahaha ci sei cascata!ahaha”

“E’ arrivato Matt,a tra poco e fammi trovare il cuscino”

Quella ragazza è tutto fuorchè normale.

Arrivata al supermercato,mi tolgo il cappottino zuppo d’acqua,ma il risultato non cambia dato non lo porto mai allacciato e tanta è stata l’acqua che ho preso che mi son bagnata anche la maglia che avevo sotto.
Le persone passano e mi guardano sconvolte come se avessero visto chissà cosa.
Due ragazzi mi passano affianco e sembra veramente che io abbia qualcosa di buffo addosso dato mi indicano e si scambiano dei sorrisi.
Bah.
Finalmente Matt trova parcheggio e si dirige verso di me e anche lui a quanto pare trova in me qualcosa di buffo dato inizia ad arrossirsi in viso e a soffocare le risate.

-Beh?cosa c’è?Qui tutti passano e sembra che io abbia davvero qualcosa che suscita simpatia-
-Ciao Sel..è che se tu ti voltassi e cercassi di specchiarti nella porta di vetro capiresti-
-Eh?-

Mi volto,ma dalla porta non riesco a scorgere nient altro che la mia figura bagnata.

-Matt..cosa dovrei vedere?-

Si avvicina al mio viso e mi sussurra qualcosa nell’orecchio mentre si sfila il giubbino.

-La tua maglia tutta bagnata,è bianca e non lascia certo molta immaginazione,ma fa più che altro immaginare-

Mi diede il suo giubbino di pelle,giubbino che ho sempre amato,con il nome della band e il deathbat dietro e abbassando il viso sul quale esplodeva la vergogna,lo infilo e lo allaccio.

-Cazzo Matt..che vergona..grazie comunque-
-Tranquilla Sel..è sempre un bel vedere *ahahah*-
-Matt..-
-Scusa..la cosa bella è che di te nel mio giubbino ce ne vanno tre e sembra più un vestito che un giubbino-
-Ringrazia Dio,altrimenti non te lo avrei più ridato..amo questo giubbino,assillo Brian da quando ci siamo conosciuti,ma lui insiste col dire che è solo per voi. Ora aiutami a fare spesa così torniamo a casa sperando che non le abbiano dato fuoco-
-OK dai..ma i biglietti?-
-Già fatti-caccio i biglietti dalla borsa,per fortuna almeno loro non si sono bagnati,e glieli do
-Hey,ma partiamo dopo domani!-
-Certo..-
-E quando avresti voluto dircelo?-
-Quando arrivavo a casa forse?-
-E quando torniamo?Sono sola andata-
-Matt..poi vediamo dall’Italia,tranquillizzati-
-Veramente non vedo l’ora di partire!-
-Bene,ora va meglio..ma Brian?-
-Non saprei..a casa non c’era-
-Bah..ci siamo salutati prima che uscivo di casa..chissà dove sarà finito-

Matt non riusciva a mettere insieme due parole senza balbettare prima,il suo viso rosso mi lasciava pensare molto. Non stavo capendo,ma credo lo avrei fatto a breve.

-Matt..cosa cerchi di nascondere?-gli dico sorridendo
-Io?io cosa?ma dai,andiamo Selene..cosa ti dice che io stia nascondendo qualcosa?-paura eh Matt?ti ho sgamato!
-Il tuo viso,i tuoi occhi che non guardano i miei e il tuo balbettare le prime parole di una mezza frase che esce dalla tua bocca-
-Dio..-
-Cosa c’è?-
-Sei peggio di Val,lo sai?-inchiodato..confessa!
-Andiamo..cosa c’è?-
-Ok e va bene..Brian è andato a comprarti il regalo per Natale-oh cazzo..
-Ah..e dimmi una cosa,ha intenzione di darmelo in Italia o prima di partire?-
-Ma che domande fai?-mi guarda perplesso
-Non ho pensato a nulla..non ho pensato per nulla ai regali..sono abituata a non farne e quelli che faccio li faccio con Marika e altre due mie amiche-ansia..lei si sta impossessando di me!
-Beh..credo te lo dia in Italia-
-No Matt..non credere..fa sì che accada in Italia-sorrisi

Pagai e ci dirigemmo alla macchina. Intanto stava per smettere di piovere o per ricominciare ancora più forte,ed io non facevo altro che pensare a cosa mi avesse regalato Brian.
Uno dei miei tantissimi difetti,è che sono molto,troppo curiosa e come mi si accenna mezza cosa io voglio subito sapere. Un po’ come un bambino impaziente di scartare il proprio regalo di Natale. Ecco,per l’appunto.
Ed io? Io cosa avrei regalato a Brian? Ci penserò una volta a casa..casa mia in Italia.
Nel giro di dieci minuti arrivammo a casa dove,inutile che lo dica,i cuscini erano ancora a terra soffocati dal culo di quei tre scellerati,che a vederli sembravano dei bambini,uno vicino all’altro con lo sguardo alto verso il televisore sul muro.
Sotto il mio divano ormai smontato trovai il telecomando del televisore. Lo spensi.

-Hey..ma cosa..-disse Zacky voltandosi verso Johnny e Marika
-Hey io non c’entro nulla..stavo giocando!-disse Johnny
-Ragazza..cos’hai fatto?!-
-Io nulla,ma lei qualcosa di sicuro avrà fatto- disse infine Marika voltandosi verso me e Matt che intanto rideva di gusto
-Non voglio sentire nulla..ho detto a Marika che quando tornavo non avrei voluto vedervi così,e sapete che odio quando mi smontate il divano!!-dico seria camuffando il sorriso che prepotente cerca di impossessarsi del mio viso
-Marika non ha detto nulla,anzi!-
-Selene,amica mia,lo sai..-fece alzandosi venendo verso di me
-Si lo so che hai una gran testa di cazzo..comunque ragazzi ascoltatemi un attimo..si parte dopo domani,quindi organizzatevi come meglio credete..stasera ci si distrugge da Johnny’s che ne dite?-
-Beh..meno male che era Marika ad avere una gran testa di cazzo *ahahah*ma a che ora abbiamo il volo?-
-Zacky..io sono molto peggio!Comunque sia,il volo è alle dieci del mattino il che significa che per le nove e trenta dobbiamo stare all’aeroporto e..-venni interrotta da Matt
-Selene..stai tranquilla..viaggiamo da un bel po’ di tempo-
-Si scusa,ma sono un po’..-
-Non lo ammetterà mai,ma è emozionata da morire-
-Zacky..vuoi che il nero che ti circondava l’occhio torni a farti compagnia?-
-Hey Sel,ti si legge in faccia..quando inizierai a…-

Iniziai a ridere in modo convulso e insensato saltando sul divano ormai smontato e poi in braccio a Matt,ecco cosa mi succede,quando mi emoziono e una cosa mi rende felice.

-Ecco appunto..dicevo a ridere in modo convulso..*ahaha*-
-Si ora *ahah* chiamo Brian che non so che fine abbia fatto,voi invece levate tutto da lì che se non è tutto in ordine non si va a pranzo fuori-

Non finii nemmeno di pensarlo  che varcarono la porta Brian e Val.

-Ho sentito che si va a pranzo fuori!-
-Si Val,Selene è eccitata all’idea di partire con tutti noi dopo domani per l’Italia e ha deciso per tutti e a quanto pare temo sia una lunga giornata questa di oggi-fece Matt avvicinandosi a Val,abbracciarla e darle un bacio
-Esatto Matt,sarà una lunghissima giornata..lunga fino a domani mattina,non ho per nulla buone intenzioni-
-Hey ciao eh!-
-Oh Brian,scusami hai ragione-mi avvicinai e lo abbracciai baciandolo per farmi perdonare di non averlo minimamente considerato da quando è entrato in casa.
-vado a farmi una doccia dato che ero zuppa d’acqua fino a poco fa e ce ne andiamo..ma tu,dove sei stato stamattina?-
-Sono stato qui..e poi sono andato a prendere Val-
-Brian..non mentirmi..altrimenti saresti venuto tu a prendermi in centro-
-Ehm..io..ho sbrigato dei servizi..si..dei servizi per il divorzio e poi sono andato a controllare che a casa mia fosse tutto ok dato non mi ritiro da un bel po’-
-Hey amico,scusami,ma gliel’ho dovuto dire-un’occhiata fulminante colpì Matt
-No Matt..cazzo..lo sapevo,tu non sai mentire-
-Scusami Haner,ma davvero,non sapevo che dire e Selene è peggio di Val nello scrutare le persone-
-Se è per questo neanche tu sai farlo Brian-
-Ben detto Val..-meglio così..*ahah*
-Farfugliavi e passavi la mano sulla gamba manco se i tuoi pori avessero deciso improvvisamente di produrre acqua-
-Cazzo..voi..voi siete perfide..fate paura-

Lo ammetto. Ero al settimo cielo di partire per tornare a casa. Credo di non essere mai stata così tanto felice di tornarci prima d’ora.
Tornavo in Italia dalla mia famiglia,con quella che in questi mesi si è dimostrata rimpiazzare a pieno quella italiana. Non vedo l’ora di presentarli a Carmen e Carla, le altre due mie amiche più strette,e ai miei amici più stretti dell’università che,a dirla tutta non sanno nulla di questa cosa,né che io stia con Brian né tanto meno che li conosco. A meno che le notizie via web non mi abbiano preceduta. Credo moriranno,soprattutto Davide che è un fan accanito. Vabbè sto viaggiando troppo col cervello,non è da me..ma che me ne frega!Sono troppo emozionata e non riesco a contenermi.
Per la prima volta non canto,ma urlo sotto la doccia.


 

“Ma l’animale che mi porto dentro,    
 non mi fa vivere felice mai.
Si prende tutto,anche il caffè,
mi rende schiavo delle mie passioni.
E non si arrende mai e non sa attendere,
e l’animale che mi porto dentro vuole te.”


 
Era ormai pomeriggio inoltrato. Eravamo spaparanzati sul divano io e Brian ed in casa non c’era nessuno. Sentire il ronzio del silenzio in casa mi sembrava quasi strano dato il continuo trambusto che ha regnato sovrano in questi giorni.
Ora ognuno alle proprie case. Zacky da Johnny, Matt e Val dai genitori prima di uno poi dell’altro per gli ultimi saluti prima di partire e Marika con Arin.
Solo io e il mio uomo accoccolati con l’eleganza degli scaricatori di porto sul divano,ricomposto in modo perfetto da un Johnny minacciato.
La sua mano accarezzava la mia guancia con la stessa delicatezza che ha la neve nel posarsi a terra.
La mia invece,giocava con i suoi capelli che profumavano di corteccia e felci.
La pioggia iniziava a battere sui vetri con un ticchettio insistente quasi a voler chiedere di entrare per avvolgerci in quel momento così semplice,ma allo stesso tempo particolare..nostro.
La sua testa appoggiata sul mio petto,il suo corpo che si era fatto spazio su di me,le sue carezze e i suoi baci.
Le mie dita tra i suoi capelli neri,le carezze sul suo braccio destro quasi a ricalcare i tatuaggi che ricoprivano la pelle.
Era dolce farsi trasportare da quel momento,dal silenzio interrotto a tratti dalla pioggia.
Era bello sentire il calore che lui emanava,così com’era quasi una sorpresa non tanto gradita,avvertire il freddo quando all’improvviso si alzò e si mise su di me per darmi di nuovo quella sensazione di calore umano che non finisse mai.
La mia gamba appoggiata al suo fianco,il mio viso fra le sue mani,il suo sorriso sul mio.
Il suo respiro lungo il mio collo,le labbra a sfiorarlo dolcemente.
Il mio petto contro il suo,le mie braccia attorno alla sua vita e la mia bocca sulla sua.
I suoi baci avevano il sapore della malizia,il sorriso che aveva quando portai la mia mano sotto la camicia per farla scivolare dalla schiena al bacino,era della stessa natura dei baci.
Un dolce morse avvolse il mio labbro inferiore,ricambiato con lo sfiorare quasi impercettibile della mia lingua sulle sue labbra, a quanto pare il nostro chitarrista,colpito nei punti giusti e con i modi giusti,sembra esser quasi vulnerabile.
Si distaccò dal mio corpo il minimo indispensabile affinchè le sue mani,che stavano accarezzando i miei fianchi,potessero sfilarmi la maglia per poi riprendere il contatto questa volta però con la mia pelle.
Mentre i nostri baci si facevano meno leggeri,ad occhi chiusi sbottonavo la camicia che era un muro tra la nostra pelle,pelle che ardeva al desiderio di un contatto più diretto.
Ad illuminare la stanza,erano i lampioni lungo la strada. Una luce fioca perveniva a noi debole.
Le ombre del buio iniziavano ad entrare in casa lasciando ai nostri occhi l’unica luce riflessa.
La stanza iniziava a farsi sempre più calda,calore che man mano stava portando qualche goccia di sudore a rotolare lungo la fronte di Brian.



POV Brian

Mi mancavano alcuni momenti con lei.
La desideravo da molto,ma ciò che è nato ora,non era programmato.
E’ frutto di carezze,di dolci contatti che offriamo l’uno all’altra in modo spontaneo e naturale.
Il suo modo di accarezzarmi mi fa sentire come non mi sono mai sentito prima d’ora e fa nascere in me della dolcezza che non sapevo neanche di possedere.
Sembra stupido detto da un uomo,ancor più detto da me,ma è così. E’ questo che amo di lei,è questo che mi fa impazzire letteralmente,anzi è lei che mi fa impazzire.
Il suo modo di farmi riscoprire e scoprire lati di me che non sapevo di avere,il suo sguardo che mi spoglia,le sue mani che mi spogliano,i suoi baci caldi sulla mia pelle,la delicatezza dei gesti.
Il calore che emana e i brividi che mi provoca se mi accarezza come sta facendo ora la schiena.
Il leggero contatto delle sue unghie lungo il mio corpo,il suo avvicinare la gamba al mio bacino.
Tutto.
Amo tutto di lei,tutto ciò che viene da lei.
La amo e non posso farne a meno,non più.
Il suo respiro rotola lieve sul mio collo,le sfilo la maglia e il modo in cui inarca la schiena mentre la sfilo via mi provoca un leggero brivido che rende la mia pelle come se fosse colpita da una scossa.
Istintivamente le passo una mano dietro la schiena,mentre con l’altra mi libero della maglia. E’ calda e morbida,la percorro fino alle spalle e scendo giù.
La sua biancheria con un po’ di pizzo,la rendono ancora più donna ed io ho sempre più voglia di lei.
Le abbasso lentamente la spallina del reggiseno e mentre lo faccio,la ricopro di baci lungo la spalla.
La sua pelle sa sempre dello stesso sapore che aveva la prima volta:di fresco,di passione,di amore.
La sua mano,timidamente sbottona il jeans e con entrambe le mani con la stessa timidezza di prima,accarezzandomi il bacino lo tira giù.
Mi colpisce ogni volta questo suo modo. Dopo tutto,riesce a mantenere quel po’ di imbarazzo che le colora il viso e che la rende ancora più bella. Mantiene quell’inibizione che,dal mio punto di vista,in amore non guasta mai.
I nostri vestiti sul pavimento.
i suoi seni si accendono ogni qualvolta li accarezzo e li bacio,la sua schiena così facendo si inarca e in modo del tutto incontrollato è mia.
Il respiro si fa affannato,le sue dita sembrano cercare un appiglio al quale aggrapparsi sulla mia schiena la quale,a volte viene graffiata.
Il petto strofina contro il suo sempre più velocemente,respira ampiamente dalla bocca la quale viene tappata  dai miei baci. Dei piccoli gridolini vengono soffocati dai baci o da delle carezze maliziose fatte con le dita sulle labbra. Labbra che baciano,mordono e scottano.
Fare l’amore con lei ogni volta è come essere in estasi. Un piacere così profondo da sembrare quasi surreale,che toglie il fiato e sembra ovattarti l’udito e renderti più sensibili gli altri sensi.
In quel momento anche lo sfiorarsi involontario provoca piacere.
La sua fronte sudata si sposta su di me e all’improvviso i movimenti sembrano diventare dolci,regalando intensità a tutto.
Non capisco più nulla.
Le sue mani sulle mie spalle hanno un tocco ora delicato,ora una presa forte.
Il suo sorriso malizioso avanti ai miei occhi mi porta istintivamente a prenderle con forza i fianchi,quasi a darli due grandi pizzichi ad ampie manate. La sua bocca si schiude per lasciare uscire un dolce e sottile urlo di piacere. Sorrido.
La prendo per il collo e porto le sue labbra verso le mie mentre lei continua a muoversi su di me come se fosse nata per farlo.
Inizia a leccarmi le labbra ogni volta che sente che perdo il controllo,socchiudo gli occhi per vivere di ciò che mi sta dando,come se chiudendoli io possa quasi assaporare il tutto in modo più intenso e più vivo.
Riapro gli occhi e mi porto con il viso tra i suoi seni che seguono fuori tempo ogni movimento.
L’unica cosa che riesco a fare è vivere di questo piacere e baciarla per sentire la sua pelle tra le labbra.
Mi prende per i capelli e inizia a muovere in modo non più tanto delicato,le dita tra di essi mentre io non trovo la forza per staccarmi dai suoi seni e dalla sua pelle.
Le mie mani iniziano a farsi spazio sulla sua schiena,ora chi cerca un appiglio al quale aggrapparsi sono io.
Le unghie che graffiano ora sono le mie lungo la sua schiena.
Le sue urla non sono più di solo piacere,ma forse c’è anche un po’ di dolore.

-Scusami,ma non ti resisto più- le sussurro dolcemente all’orecchio. Sorride

Riprendo a baciarla,sembro insaziabile di lei così come lo sembra lei di me.
Ora le nostre labbra si incontrano e non si scollano più finchè la passione non esplode ancora di più rendendoci quasi due animali.
Sembra esser ritornati allo stato primitivo senza più inibizioni e senza più alcun tipo di pensiero.
Il cervello spento e ogni poro della pelle,ogni parte del corpo acceso.
Le sue unghie graffiano,le sue labbra baciano e leccano il mio petto in un moto quasi straziante,come se portasse a volerne ancora di più,come se non bastasse mai.
La mia schiena sudata fa scivolare le sue mani sul mio addome per risalire al petto fino alle spalle per prendere il mio viso tra le mani e iniziare a baciarmi così,seguendo i miei movimenti,facendoli in modo opposto da poter sentire di più l’altro.
La mia lingua disegna feroce i contorni della sua bocca.
Sembriamo impazzire,piegati al piacere che nasce da noi.
E’ strano come qualcosa creato da noi ci porti tanta dipendenza nel momento in cui viene messo in atto,ancor più strano è cercare di esigerne sempre di più,ogni volta ancora e di più,più e più volte.
Dopo questa bramosia il contatto si fa delicato,come se l’essere umano che è in noi,avesse ripreso il suo posto,facendo tornare a battere il cuore cacciando via l’animale che ci portiamo dentro.
Riscoprendo che anche la dolcezza crea infinito piacere,affondando la sua testa nel mio petto e le mie mani sulle sue cosce,il piacere è giunto toccandoci per alcuni lunghi istanti che sembrano non terminare,ma continua a restare attaccato a noi,così come lo zucchero rende le dita appiccicose anche dopo che le hai leccate.
 
Ancora nudi restiamo l’uno sull’altra,a regalarci le ultime carezze e gli ultimi baci del momento,momento che viene interrotto dal telefono che squilla.

-Chi sarà Brian?Ma che ora è?-rapidamente do un’occhiata all’orologio mentre resto steso con lei accoccolata su di me.
-Amore mio,se ti dico che da quando ci siamo sdraiati sul divano sono passate più di tre ore,tu mi credi?-
-Brian..dici sul serio?-chiese quasi scettica,anzi,più incredula forse.
-Beh si..in resistenza sei un’osso duro-si ok,mi scappa una piccola risata compiaciuta per la mia donna
-Non sono l’unica..credo che dovrò tenerti stretto a me per questo motivo-
-Solo per questo?-il mio ego aumenta ma qualcosa viene ferito
-Uhm..dovrò pensarci Haner-si alza leggermente e si appoggia meglio sul mio petto per poi darmi uno di quei baci dopo il quale potresti anche desiderare di morire e lo faresti felice.
-Signorina,potrei anche lasciarti in Italia..-
-Come faresti senza di me?-in effetti..
-ma chi era a chiamarti?perchè non hai risposto?-
-Era Matt e non ho risposto perché stare così con te è bellissimo e mi fa stare bene,lo chiamerò dopo-

Non finisco neanche di dirlo che ora a squillare è il telefono di Selene. E’ sul tavolino di fianco al divano,si allunga regalando ai miei occhi la sfericità dei suoi seni che istintivamente accarezzo. Non smetterei mai di farlo,intendo di accarezzarla.

-Chi è?-
-E’ Matt..rispondo dai..-
-Perché non lo..-vengo interrotto dalla sua risposta.

“Pronto Matt..cosa?e da quanto tempo?Ok ok scusa,ma ci siamo addormentati e non ce ne siamo accorti,dacci dieci minuti e arriviamo. Ah Matt..hai le chiavi di casa mia?Ok entrate allora”

-Cosa?ma sei impazzita?tra quanto arrivano?-
-Sono fuori,muoviti e scappa,io vado nel bagno di sopra,tu in quello giù-
-Sei matta da legare..non potevi dirgli che li raggiungevamo lì?-
-Brian..-
-Si si mi muovo-

La vedo correre al piano di sopra con in mano tutti i vestiti compreso il mio boxer.
Un momento..il mio boxer?Oh cazzo.
Sento le chiavi nella serratura,faccio in tempo a prendere la maglia e a dileguarmi dall’altra parte sbattendo anche un piede alla stipite della porta del bagno.
Chiudo la porta del bagno e si apre quella di casa. Tempismo perfetto Haner.

-Hey Selene,Brian..dove siete?-

Dio..Matt a volte è proprio un idiota.Vabbè mi infilo sotto la doccia.

-Hey ragazzi mi sto vestendo,arrivo subito-
-Fai tranquilla Selene,i ragazzi già stanno come se fossero a casa loro-

La mia ragazza..che santa ragazza.


POV Selene

Oddio…mi maledico per aver detto loro di scendere. Sono una stupida,ora mi trovo ad essermi lavata di fretta e furia e con i capelli in disordine che avrei dovuto lavare. Vabbè li legherò alla meglio.
Frugo tra i vestiti raccolti a terra e mi accorgo di essermi portata dietro i boxer di Brian..cazzo e ora?Vabbè li infilerà dopo.
Stasera,ultima sera in California,decido di acchittarmi un po’.
Calze scure effetto vedo-non vedo e un vestitino nero un po’ attillato,forse un po’ corto,troppo corto,ma chi se ne frega,una non troppo generosa scollatura a maniche lunghe..almeno questo. Le mie nuove scarpe rosse di camoscio col tacco,forse troppo alto,regalatemi da Marika,trucco semplice e via.
Un quarto d’ora e sono pronta.
Sento salire le scale,bussare alla porta che era anche semichiusa e dietro di essa c’è Brian avvolto solo da un asciugamano in vita il che mi fa rimanere a bocca aperta e un po’ senza fiato.


POV Brian

Accidenti!Non c’è nemmeno l’accappatoio in questo bagno.
Prendo la prima asciugamano che mi ritrovo tra le mani e la lego in vita.

-Val ti avverto che sto uscendo con solo un asciugamano in vita-
-Hey Haner..un po’ di contegno-
-Non ti guardo Brian non ti guardo *ahahah*-
-Sanders..ho inveito già abbastanza. Vado a vestirmi-
-Limitati a vestirti e a non svestire Brian!-
-Johnny..prova di nuovo a fare battutine simili e ti riduco a un tappo di una bottiglia di bassa qualità di quella schifezza di spumante-
-Uno a zero per Brian..mi spiace Johnny-disse scherzosamente Val

Salgo su e vado da Selene che spero si sia accorta di aver preso i miei boxer e di non averli buttati già a lavare. Non credo potrei indossare intimo femminile,il sol pensiero mi fa rabbrividire di disgusto.
Busso alla porta socchiusa,le buone maniere le conservo anche con la mia donna,e quello che mi si para avanti è uno degli spettacoli più sexy che i miei occhi abbiano mai visto da vicino.

-B..Brian..-cosa?da quando Selene sgrana gli occhi e balbetta nel vedermi?
-Sel..dio mio..wow..-
-Cosa c’è?Non vado bene?-
-Spero tu stia scherzando..sei..sei..la cosa più sexy che abbia mai visto da vicino e toccato con mano,sei..bellissima-
-Dio Brian..non esagerare con i complimenti,mi metti in imbarazzo-disse lei con una nota di imbarazzo e rossore sulle guance

Mi avvicinai a lei,la presi per la vita,l’abbracciai e la guardai estasiato.
Aveva perso qualche chilo nelle ultime settimane,rimaneva ora un leggero filo invisibile di pancia e un lato B del tutto mediterraneo. Era favolosa.
Un piccolo fastidio però mi colpì. Avrebbe attirato l’attenzione di molti e l’ultima volta che andammo da Johnny’s eh..successe un casino,spero non accada di nuovo e spero,anche se sarà impossibile che nessuno le rivolga sguardi insistenti.

-Amore,i miei boxer?-
-Si,sono li..scusa,ma non mi ero accorta di averli presi-
-Tu sei pronta?-
-Si..allora come sto così?-
-Un po’ provocante,ma sei bellissima-
-Devo cambiarmi?che dici?-
-Saresti provocante anche con un jeans e una maglia a collo alto-
-Brian..ti aspetto così scendiamo insieme ok?-
-Ok..per fortuna che ho delle mie maglie qui-

Misi lo stesso jeans della mattina e una maglia,una specie di golfino con i bottoni che comprai con Selene,anzi,che mi fece comprare lei.
Mi sentivo un po’ strano..non avevo mai indossato di maglie così,ma era bella,mi piaceva nonostante non fosse nel mio stile.
La presi per mano e scendemmo giù.
A metà scalinata Val scattò una foto. Cazzo..quel flash è micidiale mi ha accecato!

-Val..ma che razza..il flash mi ha accecato-
-Wow..a noi invece sta accecando Selene-
-Johnny vuoi proprio morire vero?posa gli occhi da un’altra parte-
-Smettetela o vado a cambiarmi sul serio-
-Sel..sei favolosa,lasciatelo dire senza che tu ti senta in imbarazzo-
-Val..grazie..però non sarò mai bella come tè,né tanto meno avrò mai il tuo fisico..fisico da modella-
-Io invece non avrò mai le tue tette se non vado dal chirurgo!-
-E non ci andrai amore-disse Matt sorridendole
-Baker..stasera non farti venire strane idee in testa..intesi?-
-Eh?-
-Iniziamo male Baker..tu stanotte dormi altrove-
-Idiota di un Haner sto scherzando-

Si strinse a me come se volesse essere protetta. Con quei tacchi era alta quasi quanto me anzi,senza il quasi. Però Dio mio quant’era bella.

-Ma Marika?voi l’avete sentita?-
-Si,è con Arin e stanno già da Johnny’s che ci aspettano dato l’appuntamento era per mezz’ora fa!-
-Matt..ma chi vi ha detto di fermarvi qui?potevate anche andare direttamente-dissi scherzando
-Idiota- mi tirò un pugno che anche se aveva colpito piano l’ho accusato per quanto è materiale Matt.

Uscimmo e dopo un quarto d’ora arrivammo al Johnny’s.
Dio,fa che vada tutto bene.
   
 
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