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Autore: gio91bsk    15/02/2012    0 recensioni
Questa storia parla di Mya e Shannon, del loro amore..di quelli che nascono per caso e che diventano indispensabili. Bhè che altro dire? Questa mia prima FF nasce dal puro e sviscerato amore che provo per i 30STM. La trama di questa storia è stata imbastita tutta d'un fiato..All'improvviso ho preso un quaderno, una penna e ho semplicemente cominciato a scrivere. Era nella mia mente già da un po' cimentarmi nella stesura di una storia del genere, ma poi d'un tratto ho sentito l'esigenza di metterlo, in un certo senso, nero su bianco. Ho sentito l'esigenza di cimentarmi in un qualcosa di completamente nuovo per me stessa. Metterò l'anima in quello che scriverò e spero davvero possa piacere.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shannon Leto, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prima di lasciarvi leggere il secondo capitolo di questa FF vorrei prima di tutto ringraziare FLoki97  per aver recensito il primo capitolo della storia di Mya e per avermi dato la gioia e l'emozione di scrivere, a poche ore dal primo capitolo, il secondo.
Voglio anche ringraziare 
ery_rouge
                                              FLoki97 [di nuovo]
                                              Fran6277Echelon

per aver messo la mia storia tra le seguite.
Ovviamente ringrazio anche chi silenziosamente leggerà questa storia. Un abbraccio immenso.


[ La stessa sera. Maggio 2011. Los Angeles. ]

-Shannon

Era una bella serata, il clima dolce come era consueto nella sua amata California e fu così che decise che quella era la notte giusta per distendere i pensieri e far baldoria (come sempre) in giro per qualche bel locale…con qualche biondina magari. Aveva ormai 41 anni, ma il peso dell’età non l’aveva mai sentito su quelle muscolose spalle. Paradossalmente gli sembrava di rimorchiare più ora che negli anni ’90, gli anni della sua gioventù, ma in tutta sincerità se ne infischiava.. Viveva secondo la regola per cui non è mai tardi per recuperare e che bisogna sempre seguire il proprio istinto, le proprie passioni, il proprio cuore che in un modo o nell’altro avrebbe fatto in modo che tutto fosse andato per il verso giusto. Nonostante il suo successo, i soldi, i fan, la bella vita piena di emozioni e senza il minimo pensiero sapeva che qualcosa mancava alle sue giornate, ma l’esperienza gli aveva insegnato che, purtroppo, non si poteva avere tutto dalla vita, che non si doveva tirare troppo la corda.
Aveva passato, come sempre, la giornata con alcune delle persone a lui più care: Jared, il fratello ovvero l’unica persona alla quale avesse aperto il suo cuore e che lo conosceva meglio di chiunque altro, Tomo componente della band e grande amico e Antoine l’amico con i quale, spesso, nei locali di tutto il mondo cercava di dare un nuovo senso alla musica da discoteca fondendo quel mondo con il suo: quello delle percussioni.
Era stata una giornata piacevole trascorsa tra musica, giri in moto, spiaggia, sole e (nemmeno a dirlo) belle ragazze che ronzavano nei paraggi.
Tornato a casa, l’unica cosa di cui ora aveva bisogno era una bella doccia, fredda.
Ci mise un po' più del solito a decidere di uscire dalla doccia, ma alla fine, tutto gocciolante, andò in camera sua. Accese la radio e finalmente decise di indossare un accappatoio.
Velocemente decise che quella notte avrebbe indossato un pantalone nero e una delle sue classiche canotte bianche con qualche stampa particolarmente evidente. Inflilò delle scarpe di ginnastica nere e di volata prese, per completare del tutto il look, una camicia di jeans alla qale scorciò le maniche.
Prese le chiavi della sua Jeep e partì alla volta di qualche locale di tendenza. Senza sapere nemmeno lui precisamente come si ritrovò a Malibù, in un locale molto carino..ambientazione da spiaggia (dato il luogo, il tema era più che valido), luci soffuse viola e blu, bella musica e, cosa più importante tante belle ragazzine che da lì a poco (ne era più che certo) avrebbero fatto di tutto pur di attirare la sua attenzione.
Parcheggiò la macchina nel parcheggio che era nel retro del locale ed entrò.
Ovviamente pensare che lui, Shannon Leto, dovesse aspettare al bancone un drink era fuori dal suo mondo e così decise di farsi riconoscere dal porprietario del locale che, in men che non si dica, gli procurò un privè nel punto più bello del locale.
Passò così la sua prima ora. Ormai era mezzanotte passata ed era tempo di cominciare a movimentare la serata..

-Mya

Era la mezza passata e in quel locale c'era bella gente quindi perchè non cominciare a darci dentro??? Aveva sempre saputo divertirsi e quella sera non sarebbe stata da meno. Salutò un po' di conoscenti in giro per il locale tra cui Mike, tecnico del suono in una grande e prestigiosa etichetta discografica nonchè suo collega alla Virgin Records, e si diresse così alla zona bar. Chiese al ragazzo dietro il bancone se poteva darle una birra, pagò e rimase seduta a guardarsi un po' in torno.
Vagando con lo sguardo non ci volle molto che notò un privè pieno di belle ragazzine, bionde per lo più, che facevano a gara per rubare uno sguardo o una piccola attenzione da quell'uomo che, doveva ammettere, sapeva come farle impazzire. Quell'uomo che sembrava l'unico degno di attenzioni in quella sala, quell'uomo che le sembrava avere un'aria familiare, ma che da lontano non era in grado di metterne a fuoco l'identità. Passò così un paio di minuti a fissarlo, ma continuava a non venirle in mente quell'uomo chi le ricordava.

-Shannon

Basta. Di queste ragazzine bionde, fisico mozzafiato e niente cervello non se ne può più. Furono questi i pensieri che vagarono nella mente di Shannon che, al contrario di quello che pensava all'inizio, decise che si sarebbe divertito diversamente quella sera. Non conosceva nessuno in quel locale, era la prima volta che ci andava e fu per questo che decise che era ora di buttare per qualche ora la maschera da super-figo che indossva e provare ad essere più se stesso. I suoi pensieri vagavano per la mente e il suo sguardo, invece, vagava per il locale in cerca di qualcosa...o forse di qualcuno. Qualcuno di diverso.
Il suo sguardo fu inconsciamente attirato da una ragazza (ma và..) seduta al bancone del bar. Sorseggiava quella birra come un uomo, ma era come se nel farlo sprigionasse una sensualità che raramente aveva riconosciuto in qualcuno. Fu così che decise di sbarazzarsi delle biondine e di dirigersi verso il bancone...Avrebbe adottato la sua solita tecnica: far finta di niente. Non c'era tecnica migliore (a suo parere) per tentare di dar via ad una conversazione.

-Mya

Vide quell'uomo improvvisamente alzarsi, liberando il suo privè e il suo corpo da quell'ammasso biondo che aveva intorno a sè.
Si stava avvicinando... Aveva una fisionomia conosciuta, una presenza già percepita.. uno sguardo che già altre volte l'aveva fatta impazzire.. Non poteva crederci, ma quell'uomo già lo conosceva o meglio capì che la sua sensazione di familiarità era dovuta al fatto che lui era la causa delle sue notti insonni passate a tentare di migliorare la qualità audio di un disco che era (secondo il suo parere) già perfetto da sè.
Bhè lui era Shannon Leto e che volesse crederci o no in quel momento era arrivato a pochi centimentri dalla sua pelle. Percepì il suo profumo provenire dallo sgabello accanto al suo. Sentì la sua voce bassa, roca e sensuale chiedere al barista << quello che ha ordinato la ragazza. La vedo una che ne capisce.>>
Così aveva detto. Ma era possibile?? Davvero stava facendo quella scenetta ridicola avanti a lei?? Non era per nulla nel suo stile "animale" che altri dicevano usasse. Inconsapevolmente (forse non così del tutto inconsapevolmente) Mya decise di adottare la sua stessa tecnica: far finta di niente.
Fu così che finì la birra e fece per alzarsi quando vide Mike andare nella sua direzione. Era un tipo simpatico, ma a pelle c'era qualcosa di lui che non la convinceva. Si avvicinò e <<  Posso offrirtene un'altra? >> chiese con tono forse un po' troppo viscido per i suoi gusti. Fu così che << Mike, no grazie. Gentilissimo. Sono a posto così. >> fu la sua garbata risposta.
Un po' imbarazzato del velato rifiuto Mike la salutò e si allontanò senza troppe storie. All'improvviso si girò sentendo una risatina sommessa venire dallo sgabello di fianco al suo.
Quella risata, senza un buon motivo, le procurò una stretta al cuore e per questo, un po' imbarazzata, si girò verso Shannon.
<< Cosa ho fatto di così esilarante da provocare le tue risa? >> chiese Mya. << Nulla >> rispose il batterista << è proprio questo che è stato divertente: non hai fatto nulla. E quell'uomo se ne andato con l'orgoglio ferito e un "no" di troppo. >>
Sorridevamo insieme. Wow. In quel momento Mya pensò che non c'era notte che non avrebbe passato sveglia se la " ricompensa " era quel sorriso.
Fu in un secondo che quella magia venne interrotta da Mike (più sbronzo di quanto sembrava) che disse strattonandola per un polso << Ti piaccia o no, verrà il giorno in cui sarai mia >>. Quella strana situazione la faceva sorridere, ma sul volto di Mya il sorriso fece spazio ad una smorfia di dolore quando il collega strinse un po' di più la presa. << Lasciami >> disse lei con una calma fin troppo realistica per essere vera. Mike non sembrava benchè minimamente intenzionato a fare ciò che la ragazza le diceva e mentre pensava a cosa poteva rispondere una voce bassa, ma allo stesso tempo ferma e decisa si intromise dicendo << Che fai?? Non ci senti?? La ragazza ha detto di lasciarle il polso. Fossi in te lo farei prima che qualche altra ragazza possa vederti. Sei ancora in tempo per lasciarla e trovarti qualche altra bambolina da portarti a letto. >> Mya e Mike si voltarono d'istinto.
<< Ah ecco il motivo di tanto fermento tra le ragazzine. C'è Shannon Leto. Il grande batterista dei 30STM >> disse Mike con un tono un filo troppo sarcastico << Bhè accetto la sconfitta se questa deve essermi inflitta da uno come te. >>.

- Shannon

Continuava ad avere un aria troppo sarcastica per i suoi gusti, ma decise che per quella volta avrebbe lasciato correre.
<< Bhè allora vattene con i tuoi piedi >> disse il batterista << prima che cambi idea e ti ci sbatta a calci fuori da questo locale >>.
Le sue parole avevano dovuto fare effetto perchè in un battito di ciglia il tecnico sembrava aver preso il volo dal locale.
Passò qualche minuto e poi << Grazie mille >> disse con voce più naturale quella bella ragazza seduta di fianco a lui.
Il batterista finì la birra e prima che potesse dire qualcosa, la ragazza si girò verso di lui e disse << Io sono Mya. Grazie mille ancora per aver preso le mie parti stasera. Sei stato davvero gentile. Questo è il mio indirizzo. >> gli passò un bigliettino << Qualora tu avessi voglia di farti una birra in compagnia mi trovi qua. >> Gli fece un grande sorriso, gli accarezzò il braccio e fece per andarsene. Ormai non poteva più sentirlo quando lui sussurrò << Piacere mio, Shannon >>.
Come era possibile?? Quella ragazza se ne era andata senza chiedere niente in cambio, senza fare un minimo accenno di malizia. Ma l'aveva capito o no che lui era Shannon Leto?? L'uomo che tutte le ragazze di quel locale avrebbero voluto portarsi a letto!!!
Passò lì un'altra oretta quando decise tutto d'un tratto di andare via. Salì in macchina, mise in moto e impostò sul navigatore l'indirizzo di casa di quella ragazza, di Mya. Fu felice nel vedere che l'abitazione era distante 13 minuti di tragitto ed effettivamente non ci volle molto che Shannon la raggiunse. Vide quella bella villetta sulla spiaggia e quasi fu tentato di andarsene pensando che fosse stato uno scherzo, che quella  casa non poteva appartenere ad una ragazza così giovane. Era sul punto di andarsene quando decise di infischiarsene e bussare al campanello. Non rispondeva nessuno: lo sapeva! Già che si trovava lì, però, decise di fare quattro passi in spiaggia, vicino la riva quando, all'improvviso sentì chiamarsi.

- Mya

La serata non si era svolta come aveva immaginato, ma tutto sommato non era andate nemmeno così male... L'unico problema era il pensiero che Lunedì avrebbe rincontrato Mike e onestamente non sapeva proprio come comportarsi. Ci avrebbe pensato in un secondo momento.
Si spogliò, rimase in intimo e indossò un maglione di filo bianco evidentemente largo per lei. Scese al piano di sotto scalza, spense il cellulare e prese un bicchiere e una bottiglia di vino rosso. Aprì la porta-finestra che la conduceva sul patio in legno che dava sulla spiaggia. Si sedette sul dondolo e si versò da bere.
Posò la bottiglia sul tavolino di fianco a lei quando fece per alzarsi e andare verso la ringhiera che divideva casa sua dalla spiaggia. Aveva visto la sagoma di un uomo che ormai era sicura avrebbe riconosciuto tra mille. Era Shannon...cosa ci faceva in spiaggia?? Così decise di chiamarlo. Shannon si girò e le sorrise riconoscendola.
Quel sorriso esattamente come poco tempo prima al bar le aveva tolto il respiro. Mya le fece segno di avvicinarsi e lui in pochi passi la raggiunse.
Lei fece per sorridere quando lui, con tutta la disinvoltura di questo mondo le disse << Posso entrare?? Mi avevi velatamente offerto una birra e sono venuto a reclamarla... >> Mya non poteva credere che stesse accadendo una cosa simile, ma cercò di rimanere razionale e così con il sorriso più dolce che riuscì a stamparsi in volto gli fece cenno con la mano di entrare.
<< Accomodati pure >> lei disse << vado a prenderti una birra.. >>. Shannon però aveva adocchiato la bottiglia sul tavolino e le disse << Mi sono fidato prima al bar, e voglio rifarlo quindi prendo un po' del vino che stai bevendo tu. >> Mya sorrise e disse << Ok allora vado a prenderti un bicchiere. Torno subito. Fai come se stessi a casa tua, siediti pure. >>
Poco dopo tornò sul patio con un bicchiere e accese le luci per poter guardare meglio quel magnifico uomo che si trovava in casa sua, nel suo patio, sul suo dondolo. Versò del vino all'uomo dal sorriso più accattivante che avesse mai visto e gli si sedette vicino. Parlarono a lungo di tutto ciò che veniva loro in mente. Si erano fatte ormai le 3.00 del mattino e le sembrava di potersi aprire in tutta onestà con quell'uomo. Decise così di confessargli che lei sapeva chi era e che, anche se lui non ne aveva la più pallida idea, lavorava giorno e notte per lui. Gli spiegò che stava curando l'audio dell'ultimo cd dei Mars e così gli disse << Che ne dici di entrare in casa e sentire se ti piace il lavoro che sto facendo?? >>. Con uno sguardo abbastanza sorpreso Shannon acconsentì ed entrarono in casa.

- Shannon

Ma come diavolo era possibile?? L'aveva riconosciuto e non aveva fatto l'ochetta..?!?!  Wow!! Quella ragazza lavorava al suo nuovo album e lui non ne aveva la più pallida idea....
Entrarono in casa e per la prima volta Shannon guardò Mya nel suo complesso: non era alta e nemmeno magra da sembrar malata. Aveva tutte le curve al posto giusto e quel maglione di parecchie taglie in più che le cadeva fino a metà coscia la faceva sembrare quasi più sensuale di prima.. ammesso che fosse possibile.
Aveva un viso dolce, e un sorriso da togliere il fiato perchè era il classico sorriso di chi ha sofferto e magari pianto a lungo. La casa era molto bella. La classica casa sulla spiaggia: pochi fronzoli e colori chiari.
Scusandosi del disordine ( che ad onor del vero non riuscivo a trovare) mi condusse su per delle scale.
<< Quella è camera mia e questa, >> indicandomi una porta << è dove per colpa tua passo la maggior parte delle mie notti. >>.
Sorrise e lo fece entrare in quella camera piena di strumenti, computer, mixer, cuffie e microfoni.
Shannon subito si sentì un a suo agio: era circondato da tutto ciò che per lui era vita.
Lei si sedette alla sua postazione, avviò il pc e cominciò a fargli sentire un po' del suo lavoro. Aveva fatto una lavoro grandioso e Shannon doveva ammettere che sentire quella traccia completa che, poi, sarebbe stata registrata sul loro nuovo album gli fece venire i brividi.
All'improvviso lei premette " STOP" e disse << Adesso basta altrimenti non sarà più una sorpresa ascoltare il risultato finale. >>.
E rise, di nuovo, e Shannon sentì chiaramente un battito del cuore venirgli meno e una piccola fitta nella pancia.
D'un tratto, come se fosse guidato da forze invisibili, si trovò a baciare quella ragazza che lo sorprendeva ogni minuto di più.

- Mya

Non poteva crederci. Il suo lavoro era piaciuto al batterista e ora lui stava baciando lei!! Roba da non crederci!! Lei si alzò dalla sedia e sulle punte continuò a baciarlo. Lui la prese in braccio e lei, ormai in preda alla passione, gli strinse le gambe intorno alla vita. Si ritrovò con le spalle al muro e con quell'uomo dannatamente perfetto che la stringeva, la baciava, l'accarezzava..la desiderava.
Senza saper spiegare bene come, tra un bacio e l'altro si ritrovarono in camera da letto.
Lui nel giro di pochi secondi la mise sul letto e le tolse piano quel maglione che in quel momento copriva troppo. Rimase in intimo. Un intimo semplice, ma che su di lei era favolosamente sexy.
In preda alla passione e al desiderio di lui, Mya, tolse la canotta al batterista e cominciò a baciarlo sul collo, sulle labbra..
Nel giro di pochi minuti lui era steso sotto di lei e lei un po' maliziosamente cominciò a baciargli il petto, gli addominali. Lo sentiva fremere ad ogni tocco della sua bocca. Il suo respiro diventava sempre più pesante man mano che lei scnedeva verso il basso ventre, ma poi con probabile dispiacere da parte di Shannon lei non continuò a scendere. Lo sentì sorridere e in pochi istanti lui ribaltò le loro posizioni. Ora Mya era stesa sul letto e lui le era sopra di lei...la baciava ovunque facendola letteralmente impazzire. Era come se raggiungesse posti del suo corpo che nessun uomo era riuscito mai a trovare. Sentì gli occhi di Shannon posarsi su di lei e così anche lei lo guardò. Si fissarono per qualche secondo e fu proprio durante quei secondi che entrambi capirono che si stavano dando un tacito consenso ad andare avanti.. Fu lui a prendere l'iniziativa e così con tutta la passione che accendeva i suoi cocchi, ma anche con tanta dolcezza le sfilò il reggiseno e gli slip.. Lo stesso fece Mya.
Si sorrisero, si diedero un romanticissimo bacio e fu proprio durante questo bacio che lui alla fine entrò dentro di lei.

- Shannon

Si sorrisero, si diedero un romanticissimo bacio e fu proprio durante questo bacio che lui alla fine entrò dentro di lei.
Entrò dentro quella ragazza che, sebbene prima le sembrava una super eroina capace di prenderti a calci in culo, ora le sembrava un piccolo scricciolo che non poteva permettersi di ferire. Si muoveva piano dentro di lei, ma venivano quei momenti belli da morire che la loro passione andava oltre ogni razionale ragionamento. Raggiunsero il momento più alto di piacere insieme e lei provò quello che forse non aveva mai provato così intensamente prima di allora. Si diedero all'amore più volte durante quella magica notte finchè il sonno non li chiamò a sè..

-Mya

<< Wow >> fu questa l'unica cosa che uscì dalle labbra di Mya prima di perdersi in un fantastico sonno tra le braccia di quell'uomo che ora stranamente sentiva che le apparteneva.


Bhè a quanto pare i nostri due protagonisti hanno trovato il modo di " trovarsi " (scusate il gioco di parole).... Ma ora la cosa più importante e che, forse, nessuno dei due protagonisti dovrebbe sottovalutare è ciò che sarà il risveglio... Staremo a vedere..Spero di non essermi dilungata troppo..
Come al solito spero che qualcuno mi faccia sapere se il mio lavoro sta piacendo.
Grazie in anticipo.. un bacio grande!
  
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