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Autore: StrangeMoon483    15/02/2012    0 recensioni
Questa FF racconta di come Hailey, ragazza newyorkese, ha conosciuto i Tokio Hotel.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8:00 a.m.
Hailey è svegliata dalla candida voce di Axl Rose che le urla:
“You’re in the jungle, baby!”
La mattina si direbbe iniziata davvero bene! Hailey si alza pigramente dal letto. Prima di andare a fare colazione si ferma, come suo solito, davanti al grande specchio per osservarsi. Come pigiama indossava dei leggings neri e la maglia XXL dei Guns n’ Roses. Hailey Smith: sedici anni, occhi blu, e liscissimi capelli biondi naturali. Non era un biondo tinto, come quello delle miss della sua scuola, un biondo vivo, era abbastanza alta e abbastanza magra. 
Erano già le 8:15 e Hailey doveva ancora fare colazione, lavarsi, vestirsi, preparare la borsa, prendere il motorino e infine arrivare alla prigione. Quando si trattava di correre la ragazza era imbattibile, alle 8:40 era già pronta e frettolosamente arrivò all’Harrison High School. La sedicenne è in ansia. Oggi deve compiere un importante battaglia contro equazioni e sistemi, nonostante la paura, è certa di farcela, ce l’ha messa tutta per studiare. Suona la campanella, lei è in classe seduta, entra la professoressa di matematica, la signorina Great. Hailey riceve il suo foglio e inizia a risolvere la prima equazione:’ Bene fino a ora sta andando tutto bene’ pensava a mente sua la ragazza. La battaglia si fa sempre più complicata perché sono scesi in campo anche i sistemi. È uno scontro fino all’ultimo sangue, ma alla fine è Hailey che riesce a vincere. Suona la campanella. La giovane consegna il foglio: la sua estate, piena di sorprese, è iniziata in questo momento. E’ l’ora di pranzo, si va in mensa: che sarebbe come dire andare nella gabbia dei leoni molto affamati. Hailey afferra il suo pranzo e va a sedersi vicino a Debbie, la sua migliore amica chiacchierona, che le ha riservato un posto. Questa muore dalla voglia di raccontare a Hailey gli ultimi pettegolezzi della giornata, ma in fondo anche la newyorkese era curiosa di ascoltare del sano gossip per alleggerire la mente. La mattinata sembrava fosse volata, infatti, senza accorgersene si ritrovò a casa, stravaccata sul divano,  aspettando l’arrivo di Debbie per andare a fare shopping. Sentì il campanello suonare e subito andò ad aprire, era la sua migliore amica con un carinissimo portachiavi, ma la cosa più interessante era l’oggetto attaccato: un paio di chiavi di una macchina tutta nuova. Le espressioni delle due ragazze erano entrambe super eccitate. Debbie aveva preso da qualche mese la patente e non vedeva l’ora di provare la sua nuova mini Cooper.
«Mamma, sto uscendo con Deb.» esclamò la bionda.
«Salva signora Smith!» salutò la riccia ragazza.
«Ciao Debbie! Va bene ragazze divertitevi e state attente» rispose Annie.
Debbie mise in moto la macchina e in pochi minuti arrivarono al centro commerciale. 
All’entrata c’era un enorme cartellone che ritraeva quattro ragazzi che lei aveva visto sull’elicottero, ma questa foto li ritraeva tutti e quattro in piedi davanti ad una macchina fotografica. In cima c’era una grande scritta rossa ”SCREAM” di fatti il ragazzo al centro con i capelli sparati in aria, sembrava stesse urlando con tutta la voce che aveva in corpo. Hailey era rimasta ben cinque minuti a osservarli, guardando attentamente il viso di tutti e quattro i ragazzi. Era rimasta colpita da un dettaglio piccolissimo: Due perle nere legate a un pulitissimo viso candido dai tratti delicati. Quegli occhi sembravano infiniti per quanto erano profondi. 
«Hailey, ci sei?» Debbie interruppe i suoi pensieri.
«S-si ci sono, più o meno!» 
«Anche tu sei rimasta folgorata dagli occhi di Bill, non è così?» Debbie aveva già capito tutto.
«Da chi?» Hailey fece finta di non sentire.
«Dai! Dal cantante dei Tokio Hotel, Bill» insistette Debbie.
«Ma no! Cosa ti salta in mente? Stavo solo leggendo!» Hailey cercò la scusa più plausibile.
«Si certo, come no!» Debbie non le credeva per niente.
Entrarono nel centro commerciale e si diressero subito verso il negozio H&M, avevano gli occhi sbrilluccicanti per la gioia: quanti vestiti! Quante scarpe! Per loro era il paradiso.
Si divisero per i reparti e quando s’incontrarono di nuovo davanti ai camerini, erano entrambe piene di abiti, scarpe e accessori da provare e comprare. Dunque le due ragazze si provarono tutto ciò che avevano trovato e dopo un ora erano fuori dal negozio decisamente soddisfatte. Proprio di fronte a loro c’è uno dei negozi di musica più grandi di New York.
Sulla vetrina principale, Hailey vide di nuovo quel mega poster che c’era anche all’entrata, questa volta però sotto la foto c’era un’altra scritta “Compra SCREAM il nuovo CD dei Tokio Hotel a soli 10, 99 $” 
«Hailey, entriamo! Voglio assolutamente comprare il loro CD!»
«Va bene, entriamo.»
 
Mentre Debbie andava a scegliersi il CD, Hailey andò nel reparto “Ascolto” dove avrebbe potuto ascoltare CD che poi avrebbe sicuramente comprato. Le uniche cuffie libere avevano “SCREAM” inserito, Hailey era incuriosita e così decise di ascoltarli.
Prima traccia: Scream.
“non male” pensò la ragazza.
Seconda traccia: Ready, set, go!
“Forti!”
Terza traccia: Monsoon.
“Ecco la canzone di ieri!”
Ascoltò tutte le tracce e le piacquero tutte. Non sapeva scegliere la sua preferita.
 
«Beccata!» Debbie la sorprese alle spalle.
«Beh, si sono bravi. » Ammise la bionda.
«Tieni, questi sono per te.» Debbie le porse un paio di CD.
«Oh mio dio, Debbie! Ma sei matta? Sei riuscita a trovare “LIES” l’unico CD dei Guns che mi manca! E’ impossibile reperirlo!»
«E invece ci sono riuscita!» Rispose Debbie soddisfatta.
«Ti adoro! Ah, e grazie anche per SCREAM, l’ascolterò.»
Le due ragazze si abbracciarono, uscite dal negozio, erano dirette verso casa. Era sera oramai, e aveva piovuto molto, sebbene fosse giugno. Erano sulla strada deserta, almeno così sembrava, finché un paio di fari luminosissimi che si avvicinavano sempre di più dal lato del guidatore, Debbie. Le due ragazze erano ferme all’incrocio. Ma quella macchina non si era fermata, era sempre più veloce, sempre più vicina: troppo vicina, talmente vicina che si schiantò contro lo sportello dalla parte di Debbie. L’airbag di Hailey era esploso, ma non quello di Debbie. La bionda aveva chiuso gli occhi, l’ultima cosa che vide prima di chiuderli fu una fortissima luce bianca. Quando li riaprì era in una stanza d’ospedale. Non si ricordava nulla, anzi sì, quella forte luce.
 
Fine capitolo Due.
  
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