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Autore: sapphire     15/02/2012    8 recensioni
One shot scritta per la serie Always.
Una mattina come tante ed uno scrittore bloccato in una caffetteria a causa della fila , una telefonate e poi ... scopritelo!
Spero vi piaccia!!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
- Questa storia fa parte della serie 'Always'
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Questa one shot fa parte della serie Always.
Ho scritto questa follia molto tempo fa e ora mi sono decisa a postarla
Spero vi faccia sorridere.
 
 
 
COFFEE
 
Una lunga fila si stagliava imponente e sconcertante davanti a lui e terminava all’uscita di quella caffetteria che non aveva le capacità di ospitare tutte le persone accalcate per arraffare gli ultimi muffin rimasti, prima di recarsi al lavoro.
Un uomo, dall’aria impaziente e agitata, tamburellò con il piede per terra sospirando irritato, continuando a guardare l’ora con insistenza. Altri tre minuti persi a causa della fila.
Richard Castle si sporse di lato, puntellandosi sui tacchi e osservò le decine di teste che si agitavano per la mancanza di tempo e poi l’occhio gli cadde sul colpevole di quell’ingorgo: un’incurvata vecchietta occupava il suo posto alla cassa, intenta a contare i centesimi che le mancavano per arrivare ad un dollaro.
Castle sospirò passandosi una mano sul viso.
<< oh ma andiamo … >> brontolò stringendo i pugni << tra tutte le caffetterie della strada proprio io dovevo trovarmela … >> il signore davanti a lui si voltò per lanciargli un’occhiataccia di rimprovero.  
Lo scrittore aveva sempre provato una particolare simpatia per le vecchiette dagli occhiali spessi e le spalle curve che superava , con estrema facilità, per le vie di New York, ma ora ad ogni centesimo che quella vecchietta “adorabile” tirava fuori era un battito in meno dello scrittore. L’ansia e l’impazienza lo stavano logorando.
Finalmente la vecchietta ringraziò la cassiera, afferrò la sua colazione con la mano libera e lentamente, molto lentamente, si spostò dalla cassa trotterellando ancora più lentamente verso l’uscita, lasciando defluire la coda.
Non era la prima mattina che se la ritrovava davanti e il contrattempo cominciava a non passare inosservato nemmeno al distretto .
<< signora >> la fermò con gentilezza << c’è una caffetteria proprio all’angolo della strada, è sempre vuota … può andare lì la prossima volta così non sarà costretta a fare la fila >>
La vecchietta lo guardò con un sorriso sincero e ingenuo in risposta al tono mellifluo dello scrittore.
<< grazie giovanotto … ma a me piacciono i muffin di questo bar >>
<< lo immaginavo >> alzò gli occhi al cielo e salutò la vecchietta, che con un incedere degno di una tartaruga, si allontanò sorridendo, addentando il suo muffin.
Finalmente poté fare tre passi avanti e di nuovo si porse controllando quanto mancasse al suo turno.  Proprio in quell’attimo il suo cellulare squillò : << Castle >> rispose senza guardare il display, impegnato com’era a lanciare sguardi di fuoco ad una segretaria indecisa se il suo capo gradiva o meno i canditi .
<< tre quarti d’ora per prendere la colazione … hai battuto un record >>
<< Kate! C’è stata un po’ di ressa >>
<< sei ancora in caffetteria? >> esclamò la donna alterando la voce. Si vide costretto a dirle la verità.
<< quella vecchietta mi farà diventare matto ! C’è una fila pazzesca e … >>
<< e come mai la fila non la trovo mai quando ci vado io? >>
<< perché tu non ci vai mai tesoro >> puntualizzò fiero pentendosi l’attimo dopo di aver risposto in quel modo. Cercò di rimediare:<< non nell’orario della vecchietta >>
<< molto divertente Rick! Davvero! Sappi che abbiamo tutti fame qui e ci avrai sulla coscienza se non ti dai una mossa >>
<< sì mia signora >> borbottò divertito dal suo tono autorevole tutt’altro che falso << che cosa desidera questa mattina? >>
<< mh … muffin al cioccolato e caffè decaffeinato con panna >> sussurrò languida . Castle sentì un brivido percorrergli la schiena e se lo scrollò di dosso con un sorriso.
<< toh, due persone e tocca a me! >>
<< perfetto così forse riesco a fare colazione prima di entrare nella sala interrogatori >>
<< Esposito e Ryan hanno trovato lo spacciatore? >> lo stesso signore di prima tornò a guardarlo scioccato e lui sorrise allontanando il ricevitore dall’orecchio << è mia moglie, fa la detective . Anzi, dato che è molto intransigente, mi farebbe passare davanti ? >> ma quello non gli rispose nemmeno voltandosi con aria indispettita.
<< Rick! >>
<< Sì sono qui! Dicevi? >>
<< L’appostamento ha dato i suoi frutti … Esposito e Ryan l’hanno trovato mentre tentava di scappare con una moto rubata >>
<< perfetto! Lo inchiodiamo il bastardo >> esclamò beccandosi altre occhiatacce preoccupate .
<< se arrivi entro l’ora di cena >>
<< arrivo , arrivo … ecco tocca a me ! >>
La cassiera sorrise ampiamente e cinguettò : << desidera? >>
<< salve, dunque, tre muffin al cioccolato e caffè decaffeinato con panna >> la barista si voltò .
<< ah Rick … puoi portare anche due caffè per Esposito e Ryan? Sono distrutti dall’appostamento … >> Castle annuì e richiamò la barista.
<< e altri due caffè, neri >> ordinò .
<< e … un ti amo >> lo scrittore si bloccò prima di ordinare “un ti amo” espresso e ben zuccherato << grazie … è carino che tu faccia tutta questa coda ogni  mattina >> al tono della sua voce sorrise con espressione ebete.
<< qualsiasi cosa per te >>
<< ti prego torna prima che io riveda la Gates e la strangoli … >>
<< assolutamente >> disse fiero afferrando i caffè che gli venivano sporti.
<< e non dimenticarti che … ah … >> Beckett all’improvviso gemette e Castle perse il respiro.
<< Kate? Kate stai bene? Kate? >> la sentì sospirare pesantemente .
<< sì … era solo un calcio … >>
<< no! Quello non era un calcio! Non lo era ! >>
<< rilassati Rick … è tutto ok! Rick … Rick ?  >> ma niente, lui aveva già chiuso la chiamata con apatia lasciando i soldi sul bancone, più di quelli che servissero e, mormorando frasi sconnesse, cominciò a correre fuori dal locale con il sacchetto di muffin in una mano  e i caffè nell’altra.
<< sto per diventare padre! Sto per diventare padre!  Lo sono già ma lo divento di nuovo! >>
Corse come una furia lungo la strada, evitando pedoni, vecchiette e bambini con un agilità che non credeva nemmeno di possedere il tutto senza far cadere caffè e dolci. Corse a perdifiato fino all’ingresso del distretto e continuò a correre lungo l’atrio evitando di andare a sbattere contro i poliziotti .
<< Signor Castle! E’ successo qualcosa? >> domandò l’uomo in guardiola che lo seguì con lo sguardo, preoccupato da quell’atteggiamento.
<< Non ho tempo Bob! Sto per diventare padre! >>
<< Ma … signor Castle … l’ha detto anche ieri … >>
<< Questa volta è vero però! >> la sua corsa terminò solo all’interno dell’ascensore e frenò in tempo prima di andare a sbattere contro una delle pareti.
Premette con insistenza il tasto finché le porte si chiusero .
Primo piano, secondo piano << accidenti a te! Per una volta non puoi andare più veloce? >> urlò contro i numeri gialli che si accendevano troppo lentamente.
Prese un respiro per calmarsi.
Ricorda cosa ha detto il dottore Rick, non agitarti perché se ti agiti tu si agita anche lei ed è la fine … respira calmati e adesso comincia a contare.
Quando le porte si riaprirono mise su un sorriso smagliante e riprese a camminare velocemente verso la scrivania di Beckett. Lei era in piedi, gli dava le spalle. Accelerò il passo.
<< Eccomi ! Ci sono! Ho calcolato il percorso in ascensore! Cinque minuti per raggiungere l’auto, sette per arrivare in ospedale ! Se usiamo la sirena e la corsia preferenziale entro quindici minuti saremo a … >> si bloccò.
Kate, Esposito, Ryan e la Gates lo fissarono come fosse impazzito e si ritrovò a dover subire gli sguardi increduli di quattro persone senza riuscire a trovare una spiegazione logica ai suoi sproloqui mattutini o una rapida via di fuga.
<< ehm … caffè ? >> la Gates lo trucidò con i suoi occhi d’acciaio e respirò uno sbuffo osservando lui e ciò che reggeva nelle mani tremanti.
<< Quando avrà finito di interrogare il sospettato e il suo calo di zuccheri sarà sparito mi chiami detective Beckett >> e detto ciò si voltò richiudendosi nel suo ufficio.
Esposito e Ryan si scambiarono un’occhiata preoccupata.
<< sei sicuro di stare bene amico? >>
<< io …? Ma … lei ha … >>
Kate scosse la testa e prese il suo caffè << te l’avevo detto che era solo un calcio, esattamente come quello che riceverai tu se mi farai fare di nuovo una figura del genere davanti alla Gates >>
Si appoggiò alla scrivania guardandolo di sbieco.
Castle arricciò le labbra e allungò il pacchetto << muffin? >> 
<< ti sei salvato >> sorrise e sbirciò nella busta.
<< e per noi? Ho una fame che  non ci vedo >> consegnò a Ryan i muffin e tornò a concentrarsi su Kate .
<< mi dispiace, ma al telefono … >> la detective , senza smettere di guardarlo, si sedette e afferrò la sua colazione con voracità.
<< Rick, non puoi fare così ogni volta che tira un calcio perché sai, lo fa più o meno ogni cinque minuti >> lo scrittore abbassò lo sguardo verso il ventre rigonfio e si rabbuiò . Kate sorrise gli prese la mano e gliela posò esattamente dove la bambina scalciava << è presto Rick, manca un mese … so che tutta questa situazione ti sta eccitando più del solito però almeno davanti alla Gates cerca di trattenerti >>
<< promesso … >> sorrise e appoggiò il palmo vicino all’ombelico e poco dopo percepì un piccolo movimento di vita. Come ogni volta che accadeva gli salirono le lacrime agli occhi che abilmente ricacciò dentro.
<< sai, con tutti questa frenesia fra scene del crimine e appostamenti, dovremmo inventare una parola in codice. Sì, una parola che significhi , Johanna sta nascendo >> Kate mollò il suo caffè sulla scrivania e lo fissò sbalordita.
<< scherzi? >>
<< affatto, è importante per la vostra sicurezza >>
<< che ne dici se mi metto ad urlare “ Johanna sta nascendo”! Va bene? >> lo schernì tornando a sorseggiare il suo caffè decaffeinato che oramai cominciava a non sopportare più. Otto mesi passati a ricordare solamente  il gusto del suo caffè preferito della mattina, non me poteva più.
<< no,no, no … troppo lungo, ci vuole qualcosa di più incisivo >> rifletté seriamente .
<< non posso credere che tu stia pensando davvero a … >>
<< ci sono ! >> esclamò ignorandola << mele >>
<< quella è la tua parola di sicurezza >>
<< giusto … allora vediamo, lamponi, banane? Pesche? >>
<< per forza della frutta? Non potrebbe essere caffè? >>
<< no Kate, abusi già troppo di quella parola che per almeno altri due mesi ti dovrebbe essere vietata  >>
<< ok, genio. Allora dinne tu una più appropriata >>
<< deve essere una parola non comune ma identificabile , una che non pronunciamo spesso … >>
<< forchette? >> e rise di gusto. Castle la guardò male e tornò a concentrarsi.
<< una parola più romantica di forchette … mmh … ciliegie  >>
<< quella è la mia parola … >> obbiettò imbronciandosi .
<< giusto … ok … mmh … >>
<< mentre ci pensi io vado ad interrogare il sospettato >> si alzò a fatica dalla sedia e lui l’aiutò perso con la mente a ragionare su una parola idonea.
<< Balenottera ti piace? >> Kate sgranò gli occhi e lo afferrò per la camicia.
<< perché ? Si sembro grassa? E’ per questo? >>
<< no,no … è una parola che mi fa ridere … io ti trovo stupenda … lo sai ! >> lo lasciò e ricadde all’indietro sulla sedia << sono incinta , non disarmata. Non scordarlo >>
E dicendo ciò si diresse verso la sala interrogatori . Aprì la porta ma la mano dello scrittore la richiuse immediatamente lasciandola basita << l’ho trovata . Rose . E’ romantico, corto, incisivo , in una parola perfetto >>
<< rose? >>
<< sì , se senti un dolorino, una cosa da niente tu urli “rose” ed io corro! >>
<< rose … >> ripeté scettica arcuando un sopracciglio.
<< è perfetto … >> mormorò compiaciuto . Kate arricciò le labbra e annuì assecondandolo. Aveva letto da qualche parte che molti futuri padri, non sopportando quella  situazione spesso stressante, o si allontanavano o impazzivano. Richard Castle era decisamente impazzito.
Gli accarezzò una guancia e gli spostò la mano dalla porta .
<< va bene Rick … ora vado ad interrogare il sospettato >>
<< io chiamo Alexis, sono sicuro che apprezzerà più di te la mia idea >>
<< ma certo >>sorrise accondiscendente.
<< smettila di prendermi in giro! >>
<< non lo sto facendo, ma vedi … la prima regola che ho imparato in accademia è di assecondare i matti, non provocarli >> aprì la porta e tornò seria in un lampo << allora signor Monroe, si è deciso a parlarmi di cosa è accaduto due notti fa? >> e la porta si richiuse alle sue spalle.
Castle sospirò ed entrò nella stanza accanto, dove Ryan gli aveva riservato un posto in platea.
<< ha ragione amico … devi farti vedere da un analista >>commentò .
<< sapete, l’altra notte ho sognato un universo parallelo dove voi non origliavate ogni nostra conversazione privata >>
<< ah ah divertente … >> sbottò Esposito .
<< buoni i muffin ? >>
<< sì grazie ! >> ribatté Ryan addentando il terzo << sai  … non è  così male l’idea delle rose … insomma, potreste chiamare la bambina Johanna Rose Castle , suona bene ! >>
<< sì suona bene, a meno che Beckett non la voglia chiamare Johanna Caffè Castle >> 
<< ipotesi molto probabile >>
Castle sorrise << la verità è che ieri ho guardato l’era glaciale tre con Alexis , quel cartone mi ha ispirato. Avevamo bisogno di una frase in codice per quel momento perché potremmo sempre ritrovarci sperduti in una giungla preistorica ed essere attaccati da pterodattili non estinti >>
<< certo, certo … tutto è possibile >> Esposito scosse la testa esasperato.
Ryan li interruppe indicando il vetro antiriflesso << signori,comincia lo show . Detective incinta di otto mesi vs spacciatore pluriomicida, primo round >> e mentre Beckett cominciava la tua battaglia, torchiando  in tutti i modi possibili il sospettato, Castle pregava che si ricordasse, per ogni evenienza quella parola . Guardò per un secondo i suoi amici poi  si picchiettò sul petto dove teneva la piccola fotografia in  bianco e nero di Johanna e sorrise fra sé.
Rose suona bene. Si ripeté.
Rose è una parola perfetta, romantica e profumata. 
Ed io sono un genio. 
 
 
 
 
Grazie di averla letta!
Spero vi sia piaciuta! =)
 
   
 
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