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Autore: myriamsilv    15/02/2012    4 recensioni
La figlia di Candy e Terrence, gli occhi della madre col velo di malinconia del padre, una storia forte
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO XI
LA ROYAL SAINT PAUL SCHOOL
Albert convocò Ange nel suo studio per parlarle della possiblità che lei frequentasse la Royal Saint Paul School, non avrebbe mai voluto separarsi da lei ma, sapeva che era giusto che scegliesse lei.
Ange arrivò davanti allo studio di Abert pensierosa le sembrava strana quella convocazione, non immaginava cosa poteva essere successo perchè lui le volesse parlare nello studio, la ragazza tirò un profondo respiro e bussò decisa alla porta. Abert le disse -"entra piccola" e alzandosi la fece sedere sulla sedia davanti alla scrivania, fissò la ragazza negli occhi pensando come affrontare il discorso, si fece coraggio e iniziò a parlare -"piccola mia, ormai hai sedici anni, dobbiamo cominciare a pensare alla tua educazione come si addice al membro di una famiglia come la nostra", pronunciando queste parole lui fece una leggera smorfia, non amava certe etichette ma, non poteva ignorare la posizione che la ragazza sarebbe stata chiamata a ricoprire, continuò -"la zia Elroy mi ha fatto notare che in Autunno Stear andrà a Londra per studiare alla Royal Saint Paul School come hanno fatto tutti i membri della nostra famiglia, secondo lei anche tu dovresti partire", Ange guardò il padre con aria sbalordita, non sapeva cosa dire, fu Albert a riprendere la parola -"sai bene che non ti imporrei mai una scelta, saraì tu a decidere, prenditi il tempo che ti serve mancano ancora diversi mesi all'Autunno", Ange fece un cenno di assenzo col capo e chiese il permesso di andare.
Ange andò a sedersi in giardino sulla panca di pietra davanti alle rose Dolce Candy come faceva quando doveva pensare, stando accanto alle reose che portavano il nome di sua madre le sembrava di poterla sentire vicina, di riuscire ad avere un contatto con la madre che purtroppo lei non ricordava. Ange cominciò a pensare alla proposta di Albert, avvolte aveva sentito Annie e Archiie parlare dela Royal Saint Paul School, l'avevano paragonata a una prigione, era un luogo pieno di regole, poi aveva visto i loro sguardi rabbuiarsi mentre raccontavano le loro avventure, gli occhi velarsi di lacrime, il pensiero andava al ricordo di Candy e una profonda malinconia avvolgeva i loro cuori. Ange accarezzando i petali delle Dolce Candy chiedeva -"mamma, cosa devo fare?", una brezza leggera portava a lei il dolce profumo delle rose, per lei era come sentire Candy, decise sarebbe andata alla Saint Paul School, aveva come la sensazione che in quel posto avrebbe potuto imparare a conoscere sua madre, magari poteva sentirla più vicina.
L'estate passò in fretta, all'inizio di ottobre Ange e Stear presero una nave per Londra, dal porto di New York accompagnati da Albert, Annie e Archie. Quando la nave salpò dal porto Ange restò sul ponte a fissare l'orizzonte, dopo poco la terra sparì, l'azzuro del cielo si confondeva con quello del mare ma, lei non si muoveva nel suo cuore sentiva il bisogno di salutare ancora la sua terra, la sua casa prima di lanciarsi in una nuova avventura in un luogo sconosciuto. Albert non vedendo rientrare la ragazza uscì sul ponte a cercarla,la vide di spalle assorta in chissà quali pensieri, restò per un momento a guardarla perdendosi nei ricordi, la rivedeva bambina con Candy ancora al suo fianco, seria al funerale di sua madre, rivedeva tutte le volte che la sua risata gli aveva fatto dimenticare ogni sua tristezza, l'aveva vista trasformarsi in una giovane donna, ringraziava il cielo per come la presenza di Ange aveva riempito gli ultimi sedici anni della sua vita, ora che la stava portando olre oceano lontana da lui non riusciva ad immaginare come sarebbe stata la sua vita sentiva solo un immenso vuoto nel cuore.
Sbarcati a Londra avevano un giorno libero prima che Ange e Stear dovessero entrare in collegio, Albert desiderava ancora godersi la compagnia della ragazza, passarono la giornata a visitare Londra, andarono anche al piccolo zoo dove Albert aveva lavorato per stare vicino a Candy, lui Archie e Annie divennerò tristi ricordando la gita all zoo con Candy e Stear, i ricordi erano vivi nei cuori di tutti e tre come se fosse stato il giorno prima.
Il secondo giorno a Londra accompagrarono i ragazzi alla Royal Saint Paul School, Ange scendendo dalla carrozza afferrò e strinse la mano di Stear, guardando il griggio edificio dietro il grosso cancello di ferro e le mura altissime che lo circondavano si senti quasi mancare il fiato, disse a Stear sottovoce -"sembra davvero una prigione", per lei che era uno spirito libero sembrava veramente dura, Stear immaginando i suoi sentimenti le strinse forte la mano e le disse con un sorriso -"non ti preoccupare, ti sono vcino". Suor Margareth venne ad aprire il cancello, e disse – "signorino Stear Corwell e signorina Ange Andrew, vi stavamo aspettando", dicendo queste parole posò lo sguardo su Ange, si ricordava bene di Candy, le era molto affezionata e la ragazza somigliava molto a sua madre, si fece il segno della croce mormorando una preghiera e fece strada ai ragazzi con le loro famiglie. Il piccolo gruppo arrivò davanti all'edificio principale Ange si bloccò spalancando occhi e bocca, quella da oggi per i prossimi quattro anni sarebbe stata la sua casa, Suor Margareth si girò a guardarli e con un leggero sorriso disse -"Prego seguitemi, la Madre Superiora, Suor Chris vi sta aspettando nel suo ufficio". Dopo aver percorso due piani di scale e un lungo corridoio arrivarono davanti all'ufficio della Madre Superiore, suor Margaret bussò piano alla porta, si udì una voce dall'interno rispondere -"avanti", suor Margareth aprì la porta e li annunciò -"Madre il signorino Corwell e la signorina Andrew sono arrivati" la suora all'interno rispose - "li faccia entrare". Suor Chris rivolse un saluto ad Abert e ai Corwell e subito dopo chiese loro di uscire per parlare da sola coi ragazzi, appena chiusa la porta la madre iniziò a parlare -"mi presento sono suor Chris, Madre Superiora e preside di questo colleggio. In questa scuola vengono ammessi solo i membri dele famiglie più illustri, dovete sentirvi onorati ad essere qui". Suor Chris illustrò ai ragazzi le numerose regole della scuola, Stear teneva lo sguardo basso intimidito dallo sguardo glaciale e inquisitorio della madre superiora, Ange invece teneva la testa alta sostenendo lo sguardo con fierezza, Suor Chris concluse dicendo – "è nostro compito educarvi perchè possiate degnamente occupare il vostro posto nell'alta società, e faremo di tutto per adempire a questo compito. Ora potete salutare le vostre famiglie, dopo vi saranno mostrate le vostre camere, le lezioni inizierannò domatttina". Quando i due ragazzi uscirono Suor Chris si mise a pensare -"Incredibile quanto quella ragazza somigli alla madre, poi ha qualcosa nello sguardo così fiero e tesardo. Speriamo che non avremo problemi".
Albert abbracciò Ange, poi si rivolse a Stear -"mi raccomando, prenditi cura della mia bambina", Ange sorrise e strizzo l'occhio al padre rispondendo -"non ti preoccupare papà, so badare a me stessa, se ti fa sentire meglio diciamo che ci prenderemo cura l'uno dell'altra", gli occhi di Albert si velarono di lacrime mentre vedeva Ange allontanarsi dietro a Suor Margareth.
Suor Margareth mostrò ad Ange la sua stanza, le era stata assegnata la suite, le disse -"nell'armadio troverà la sua uniforme", poi prima di andare via aggiunse con un sorriso – "Signorina Andrew, questa era la stanza di sua madre quando studiava qui". Quando la porta si chiuse Ange si sentì invadere dala tristezza ma, il pensiero di vivere nella stanza che era stata di Candy la faceva sentire meno sola, come se potesse sentire in quelle mura la presenza di sua madre, tirò fuori il ciondolo con lo smeraldo che era stato di Candy che avevano ritrovato in mare, Albert glie lo aveva dato prima della partenza, lo aprì e si fermò a guardare la foto all'interno di lei bambina tra le bracca dei genitori, così si addormentò, il giorno dopo sarebbe iniziata la sua nuova vita.


 
   
 
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