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Autore: Itsamazaynx    15/02/2012    4 recensioni
you'll come outta nowhere and into my life.
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Haven’t met you yet.
 

I’m not surprised,
Not everything lasts,
I’ve broken my heart so many times I stopped keeping track.
Talk myself in,
I talk myself out,
I get all worked up,
Then I let myself down,


No, non sono sorpreso, niente dura. Sapevo sarebbe finita prima o poi, niente è per sempre, oramai sono abituato ai cuori rotti e alle porte in faccia.
L’esame di coscienza me lo sono fatto, non ho fatto niente di sbagliato, come sempre la solita frase ‘Non è colpa tua, ma mia’. Okay, ma perché stai lasciando me?
Non voglio fare storie o scenate ma come puoi da un giorno all’altro smettere di amare un persona e innamorarti di un’altra? Hai sempre finto con me, questo è quello che più mi ferisce, tutti quei bei momenti insieme, tutte le volte che hai detto di amarmi seguivi un copione. Devo aggiungere però che ci sei riuscita alla perfezione, sei un’ottima attrice ci sono caduto nella tua trappola, ma oramai ho imparato a diffidare dalle ragazze come te, quindi sei stata anche un po’ d’aiuto.
Entro nel supermercato, devo fare un po’ di spesa da quando se n’è andata il frigorifero piange e nella dispensa sono rimasti solo quei biscotti integrali che tanto odio.
 
Tried so very hard not to lose it;
I came up with a million excuses,
I thought I thought of every possibility,



Ed io stupido che pensavo di essere il problema. Pensavo di non essere abbastanza presente così ho annullato molti impegni per passare del tempo con te, e tu come mi ripaghi? Dicendomi che sono troppo oppressivo, non ti lascio i tuoi spazi.
Ultimamente la nostra relazione andava a rotoli inutile negarlo ma non tutto era finito, ho fatto tutto il possibile per salvaguardare questa situazione, evitare la fine ma non ci sono riuscito, così ho lasciato stare. Tu non mi venivi incontro, forse già ti sentivi con quello.
 
And I know some day that it’ll all turn out,
You’ll make me work so we can work to work it out,
And I promise you kid that I give so much more than I get,
I just haven’t met you yet.



Ma ora mi ‘riposo’. Resterò single per un po’, non posso sprecare tutto il resto della mia vita alla ricerca del vero amore, ho una carriera da mandare avanti, la mia band sta raggiungendo i primi successi, non dobbiamo arrenderci proprio adesso, no?
 Ma poi questo vero amore di cui tanto parlano tutti questi film, intere opere letterarie, le canzoni, esiste davvero?
Questa domanda mi frulla nella mente, ma guardandomi intorno trovo una risposta, tutto ciò che mi circonda è frutto dell’amore, anch’io sono frutto dell’amore dei miei. Sì, il vero amore esiste solo che io non l’ho ancora provato, so solo che quando troverò la donna giusta, lo sentirò dentro, il cuore batterà all’impazzata, il mondo comincerà a girare al contrario se possibile, farò di tutto per far sì che lei ricambi i miei stessi sentimenti, non me la lascerò scappare le darò tutto l’amore di cui avrà, ma un la ragazza per me esiste, solo che non l’ho ancora incontrata.  Sembra un discorso di auto incoraggiamento, mi sono ridotto a parlare da parlare da solo, l’amore fa male eh.  
 
I might have to wait,
I’ll never give up,
I guess it’s half timin’, and the other half’s luck,
Wherever you are,
Whenever it’s right,
You’ll come outta nowhere and into my life.


Forse alla fine è stato un bene che quella strega mi abbia lasciato, oramai quello che provo nei suoi confronti è solo odio, e finalmente sono libero di andare in giro per casa in mutande e bere dalla bottiglia del latte. A proposito di latte, dovrei comprare una bottiglia.
 
< La pasta l’ho presa, ora devo prendere il pane e poi il latte > mi avvio verso il bancone del pane e ripasso mentalmente la lista immaginaria nella mia mente, anche se ho sempre l’impressione di dimenticare qualcosa, mannaggia alla mia pigrizia, cosa mi costava scrivere tutto su un bel post-it?
Prendo il numeretto per mettermi in fila ma nell’istante in cui afferro il pezzettino di carta anche la mano di una ragazza, rettifico una bella ragazza, lo fa.
Alzo lo sguardo e i nostri sguardi si incontrano, mi sorride e abbassa lo sguardo in contemporanea alla mano, lasciandomi così a prendere quel numeretto passando per prepotente. Mi soffermo su quel sorriso per qualche secondo, è di una bellezza semplice ma allo stesso tempo sconvolgente. Percorro il suo viso con lo sguardo, mi immergo nei suoi occhi, sono di un colore strano, sembrano quasi grigi, inespressivi ma luminosi, qualche ciuffo della frangetta le da fastidio e lo sposta con la mano, lei mi osserva curiosa, quasi inerme, come anche io sto facendo.
< Prego > le sorrido incitandola a passarmi avanti, scuotendo la testa come per risvegliarmi dalla trance in cui sono caduto.
< Grazie > dice, la sua voce è qualcosa di meraviglioso. Vengo catturato dall’armonia quasi celestiale che produce. Il cuore improvvisamente impazzisce, i battiti aumentano a diecimila al minuto. Mi passa davanti e la osservo, è carina. Poco più bassa di me, non perfettamente magra, ma è bellissima. Sposta i lunghi capelli castani dagli occhi e riferisce al commesso ciò che le serve, io intanto rimango imbambolato a fissarla.
 
Dopo aver preso il pane, mi dirigo verso il reparto biscotti dopo aver gettato violentemente quei biscotti integrali nella spazzatura mi do alla pazza gioia comprando otto pacchi di biscotti al cioccolato, ripieni, farciti, fritti, al forno chi più ne ha più ne metta. Sono stufo di prodotti dietetici, non sono mica una modella!
Prima di dirigermi alla cassa, devo prendere un’ultima cosa.
Un mega barattolo di nutella. Non ne mangio da mesi ‘Mi fa venire i brufoli!’diceva lei e per solidarietà coniugale non ne mangiavo anch’io. Me la sognavo anche la notte, poi sanno tutti che è la miglior cura per un cuore spezzato.
Proprio mentre afferro il barattolo lo vedo sparire dai miei occhi.
< Cosa? Sei impazzita? Quella è mia! > il mio tono da madre orsa che protegge i propri cuccioli esce fuori, mai privare Louis Tomlinson della propria Nutella.
< C’è per caso il tuo nome sopra? > risponde lei posando il suo sguardo su di me, solo ora mi accorgo che è la stessa ragazza dal cappotto verde petrolio di prima. Prendo il pennarello che ho in tasta per gli autografi e ne lascio proprio sul tappo bianco che ha in mano.
< Ora sì! > dico beffardo, sfoggiando il mio famoso sguardo da sfida.
< Louis Tollison? > legge lei interessata.
< Tomlinson! > la correggo io, orgoglioso, strano che non mi abbia ancora riconosciuto, deve essere straniera o qualcosa del genere..
< Bè, hai una pessima calligrafia Louis > afferma lei convinta, andandosene via trascinando il suo carrello e il suo barattolo di crema alla nocciola. La guardo incamminarsi alla cassa. No, fermi tutto. Se ne sta andando con il mio barattolo di crema alla nocciola.
< Hey, tu ferma! > urlo ma lei non mi sente, in compenso una ragazzina si volta verso di me. Dio ti prego, fa che non mi riconosca.Ma subito si rigira. Grazie Dio, grazie felpa col cappuccino di Zayn. Più tardi devo ricordarmi di dare un abbraccio a quel ragazzo! Raggiungo la ladra e le tocco la spalla.
< Ancora tu? > dice lei quasi irritata.
< Tu non vai da nessuna parte con la mia roba >
< Non ti arrendi tanto facilmente eh? >
< Neanche per idea! Dai su per favore dammela, ne ho bisogno non posso farcela, sono stato in astinenza per troppo tempo! > la supplico quasi con le lacrime agli occhi. Lei mi fissa spaventata e mi porge senza esitazioni il tanto ambito trofeo che ho appena vinto, ma lo ritrae poco prima che possa afferrarlo.
< Chi ti dice che io non ne abbia più bisogno di te? >
< Il fatto che stavi per porgermelo >
< Te lo darò solo se tu mi darai qualcosa in cambio! > afferma con aria superba lei, sembra quasi un ricatto.
< Non pensavo arrivassimo subito a questo punto, pensavo che prima ti avrei chiesto il numero o almeno il nome > scherzo io, lei diventa subito rossa in viso.
< Infatti intendevo quello, cioè.. > si affretta a chiarire l’equivoco < Dammi il tuo numero e potrai avere tutto ciò che vuoi > dice per poi accorgersi del doppio senso < Cioè la cioccolata, intendo! >
< Okay > accetto io col sorriso, avevo intenzione di chiederglielo anch’io.
 
Esco sorridente dal supermercato, con il mio barattolo di Nutella nel sacchetto di plastica e il numero di Blue , così ha detto di chiamarsi, nella rubrica.
Sì, forse avevo detto che mi sarei preso una pausa, ma si sa, quando l’amore chiama meglio rispondere e poi, Louis Tomlinson ottiene sempre ciò che vuole. Che si tratti di cibo o ragazze, Blue mi ha colpito da subito e non ve l’ora che sia venerdì per uscire insieme, la meta? Bè, la Nutelleria che hanno aperto da poco nel quartiere!
 
They say all’s fair
in love and war
But I won’t need to fight it,
we’ll get it right an’,
we’ll be united.






Saaaaaaaaaaaaaaaaalve, ecco la sclerata del momento che torna su EFP.
Allora, piccola premessa.
Scusate i possibili errori grammaticali ed ortografici ma non avevo voglia di rileggere tutto.
Okay, ora posso continuare.
Questa one shot/song-fic è nata così per caso, hanno mandato il video della canzone di Bublè su MtvMusic e ho avuto un lampo di genio (?) così mi sono armata di thè al latte (mio unico amore) e fazzoletti balsamici (sì, sono raffreddata) e ho provato a scrivere qualcosa.
L’introduzione l’ho fatta, ora mi vado a fare una dose di Tachipirina, oramai scorre quella nelle mie vene al posto del sangue, spero vi sia piaciuto anche se forse la canzone non c’entra molto alla fine, ma pfejrgpojero ditemi voi!
Ps: se ve lo state chiedendo sì, lo scopo di questa ‘storia’ è invogliarvi a comprare Nutella, forse troverete un Tomlinson o solo il suo autografo sul tappo, who knows? LoL
Grazie dell’attenzione,
Chiara (:




  
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