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Autore: Bellafifi1986    22/09/2006    3 recensioni
Quel tardo pomeriggio di venerdì Harry Potter non riusciva a concentrarsi sullo studio perché la sua mente pensava in continuazione a Draco Malfoy, erano ormai mesi che era ossessionato da lui ma c'era qualcosa di più, se n'era accorto che non sentiva più rancore per il suo rivale di sempre e ora il suo unico obiettivo è scoprire che cosa stesse architettando e fermarlo prima che per lui era troppo tardi. E la mia seconda Draco/Harry. Attenzione: contiene spolier del Principe Mezzosangue, siete stati avvisati!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YOU ARE MY OBSESSION BUT ALSO SOMETHING OF MORE

YOU ARE MY OBSESSION

 

 

Quel tardo pomeriggio di venerdì Harry Potter non riusciva a concentrarsi sullo studio perché la sua mente pensava  in continuazione a Draco Malfoy, erano ormai mesi che era ossessionato da lui ma c'era qualcosa di più, se n'era accorto che non sentiva più rancore per il suo rivale di sempre e ora il suo unico obiettivo è scoprire che cosa stesse architettando e fermarlo prima che per lui era troppo tardi. Lascio perdere lo studio e si avvio per gli allenamenti, era il capitano è non poteva fare tardi, gli tornarono in mente le parole di Ron “Non puoi mancare ad una partita di Quidditch per seguire Malfoy, sei il capitano!” e aveva perfettamente ragione ma quando si parlava di Malfoy, ho meglio Draco, era cosi che ormai lo chiamava nella sua testa, non capiva più niente sapeva solo che doveva seguirlo. Prima di andare al campo di Quidditch decise di controllare la mappa.

“Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” recitò Harry sfiorando il foglio con la bacchetta. Immediatamente, la Mappa del Malandrino apparve sulla superficie della pergamena. C'era un disegno dettagliato di tutti i piani del castello, e, all'interno si muovevano dei piccoli puntini che ne indicavano gli occupanti.”Dove si trova Draco?” chiese Harry con urgenza ma non ci fu niente da fare, sulla mappa non compariva un altra volta, chissà dov'era?

Ad un tratto si ricordo una conversazione avuta con Ron qualche giorno prima e gli venne un idea. Si messe sotto il Mantello dell'Invisibilità e invece di andare al campo di Quidditch per gli allenamenti, scese nei Sotterranei della scuola, perché non gli era venuta in mente subito? L'unica soluzione era controllare la sua stanza e poi era curioso di vedere la stanza di Draco.

Arrivato ad un tratto di muro di pietra squallido e umido, si ricordò la prima e ultima era stato lì per scoprire se Draco era l'Erede di Serpeverde e ora era di nuovo lì è cercare di scoprire cosa stesse architettando.

“Purosangue” disse Harry speranzoso, e la porta di pietra scorrevole si aprì fortunatamente.  

Prosegui entrando nella Sala Comune di Serpeverde e non c'era nessuno, andò dritto verso la camera di Draco. Una volta là si tolse il Mantello e iniziò a curiosare in giro, era affascinato da quella stanza, non perché fosse particolarmente bella o curata ma per il fatto che fosse la sua stanza.

Si avvicinò alla libreria ed è piena di libri sulle arti oscure, apre uno sportello e vi trova una bottiglia di whisky incendiario con due bicchieri, di sicuro lo beveva in compagnia, lui ha molta esperienza e da quello che si diceva in giro, era passato negli ultimi due anni di letto in letto e lui aveva solo l'esperienza di un bacio con Cho che non era sto neanche un granché. La sua attenzione si soffermò su una maglietta sul letto, era strano ma gli sembrava di averla già vista da qualche parte, la girò davanti per guardarla meglio, c'era lo stemma dei Griffondoro ed era sbiadita,Harry rimase sorpreso quella era la sua ed era stato alla fine dell'estate che non la trovava. Perché c'è l'aveva Draco? Come l'aveva presa? Se era riuscito ad introdursi queste estate al Quartier Generale dell'Ordine della Fenice, non riusciva a trovare una spiegata a ciò comunque questo lo faceva sperare, forse Draco provava qualcosa per lui, sperava che fosse cosi e sentendo un rumore di passi, la rimise bene e mettendosi sotto il Martello e corse verso il bagno e fece passi indietro quando senti che nella stanza era rientrato Draco e per indietreggiare ancora di più perché sentiva che stava venendo verso il bagno, tozzo la vasca da bagno e cade dentro sbattendo la testa e il mantello si levo.

Che disastro!” si disse Harry a sé stesso.

“Sono d'accorto con te, sei un vero disastro Potter” disse Draco con voce strascicata.

“Mi aiuti ad uscire, non c'è la faccio da solo”

Potter che mi chiede aiuto, questa si che bella” disse Draco ridendo poi gli porse la mano.

Harry allungo il braccio e prese la sua mano, era stranamente calda e bisbigliò “Grazie” quando lo aiuto ad uscire dalla vasca. 

Una volta fuori Draco gli chiese “Bene... Potter, che ci fai qui?”

“Volevo scoprire cosa stai architettando perché voglio aiutarti” gli rispose Harry sincero.

“Oh, si! Certo come no… di sicuro appena l’avrai saputo correrai a dire al tuo caro Silente”

“No, non lo farei mai. Voglio solo aiutarti”

“Nessuno te lo ha chiesto”

“Lo so ma non vorrei che ti succedesse qualcosa di male”

“Mi sembra difficile crederti visto che mi odi”

“Io non ti odio, Draco!”

“Da quando mi chiami per nome, Potter?”

“Ascoltami, io ti posso aiutare e proteggere ma tu devi raccontarmi cosa stai architettando”

“Non ci penso proprio”

Draco, io voglio solo aiutarti”

Perché dovrei crederti?”

Harry si fece coraggio e si dichiarò “Perché tu mi piaci e anche molto”

“Non credo a una sola parola”

“Allora te lo dimostrerò”

Cosa vuoi fare?”

Fu questione di secondi, Harry stava baciando Draco, aveva una mano alla sua spalla e all’altra sulla schiena ma poi venne scaraventato a terra.

“Non fare più una cosa del genere, Potter!” gli gridò Draco arrabbiato.

Harry si rialzò da terra e camminò verso Draco e disse “Perché mi respingi, Draco? Di cosa hai paura?”

“Io non ho paura di niente!” gli rispose Draco riprendendo la sua solita sicurezza.”Ora vattene via!”

Harry si stava per riavvicinarsi a Draco quando quest’ultimo rietreggiò all’indietro.

“Non venire cosi vicino!”

Draco, voglio solo aiutarti. Non devi aver paura”

“Io non ho…”

Draco s’interruppe all’improvviso sentendo un dolore al braccio sinistro, si strinse il punto in questione con la mano destra.

Che ti succede, Draco?” chiese Harry allarmato, stava per toccarlo ma lui lo fermò.

“Non toccarmi!”

“Voglio solo aiutarti. Ti prego, lasciati aiutare”

“Non mi puoi aiutare!”

“Certo che posso ma se non mostri quale il problema, non potrò mai farlo”

Draco si alzò la manica della camicia e gli mostrò il Marchio Nero. “Sarai contento, Potter? Sono un Mangiamorte

“Avevo qualche sospetto al riguardo”

“Sospettami di me e non lo hai detto a Silente? Perché?”

“Te l’ho detto già il perché”

“Ora devo andare, mi aspettano” disse Draco serio.

“Posso venire con te?”

“Sei pazzo o cosa? I Mangiamorte ti vogliono morto e tu che vuoi fare, entrare nella tana del lupo”

Draco non lo capiva proprio.

“Non voglio che ti facciano del male e poi ho il mio mantello dell’Invisibilità”

“Non se ne parla, Potter!” gli gridò Draco mascherando la sua preoccupazione per lui.

“Tu sei preoccupato per me?”

Lui aveva capito ma non poteva, non voleva che i Mangiamorte arrivarono a Harry tramite lui.

Potter, dev…”

Draco, cosa provi per me?”

Draco si fermò con la mano nella maniglia della porta a quella frase e si voltò verso Harry.

“Devo sapere cosa provi per me” disse Harry supplichevole “Ti prego, Draco

Draco staccò la mano dalla maniglia e si avvicinò a Harry.

“Ora non posso parlare quando tornò ti avviserò e cosi ti dirò tutto ma tu non devi lasciare per nessun motivo il castello” gli disse Draco accarezzandogli la guancia.

Harry arrossì a quella dolce carezza.

“Me lo prometti?”

“Si, te lo prometto”

*****

Harry tornò alla Sala Comune dei Grifondoro come aveva promesso a Draco e trovò ad aspettarlo Ron e Hermione sul divano, sapeva che aveva saltato gli allenamenti e che Ron glielo avrebbe fatto notare ma adesso Draco era il suo unico pensiero.

Harry, dove sei stato? Ti abbiamo aspettato ma tu non sei arrivato” disse Ron con un rimproverò.

“Scusami ma dovevo fare una cosa” disse Harry giustificandosi.

“Centra Malfoy?”

“Si”

Harry, ormai ti stai ossessionando con lui”

“Non posso farci nulla, Ron

“Non dirmi che l’ho hai fatto?”

“Si, non potevo fare altrimenti”

Di cosa state parlando?” chiese Hermione sospettosa.

“Qualche giorno fa, io e Ron ci è venuta l’idea di frugare nella sua camera”

E perché non me lo avete detto?”

Perché sapevamo che tu eri contraria”

“Certo che ero contraria, sai che succedeva se Malfoy ti scopriva”

“Non ci posso fare niente”

Una volta per tutte, lascia perdere la tua ossessione per Malfoy”

“Non è solo un ossessione, io lo amo” dichiarò Harry coraggioso ai suoi migliori amici.

“Cosa???” esclamò Ron sorpreso.

Ecco ci era riuscito, un peso si torse dallo stomaco.

“Da quando sei gay, Harry?”

“Da quest’anno, me ne sono accorto con Draco

Ma perché proprio Malfoy?”

“Era inevitabile, Ron. Io sapevo che prima o poi sarebbe successo” disse Hermione tranquilla.

Comunque non è tutto, c’è qualcosa che vi devo dire” disse Harry facendosi coraggio.

Harry raccontò tutto ciò che era avvenuto nella camera di Draco, la discussione, il bacio, il marchio e il resto. Ron e Hermione lo ascoltarono in silenzio, videro che era preoccupato per Malfoy e cercarono di risollevargli l’umore ma con scarsi risultati. Era ora di cena ma Harry non aveva fame, voleva solo vedere Draco sano e salvo e cosi si congedò con Ron e Hermione che erano preoccupati e se ne andò a letto.

Il tempo sembrava non passare mai e non ebbe nessuna notizia di Draco, era molto preoccupato e stava per alzarsi per andarlo a cercare ma tornò a sdraiarsi per la promessa fatta però odiava quella situazione.

Ormai era notte inoltrata, Harry non riuscì a dormire perché ogni volta la mente si ripiena di pensieri su di lui e sapeva che fino a quando non avrebbe avuto sue notizie, sarebbe rimasto sveglio con il timore che gli fosse successo qualcosa.

Dalla finestra entrò Draco senza far rumore, posò la scopa a terra e si diresse verso il letto di Harry, il quale lo fece sedere dopo di che chiuse le tende per non essere disturbati.

Harry felice abbracciò Draco ma senti che qualcosa non andava.

Draco, tu stai tremando” disse Harry preoccupato scostandosi un po’.

“Non è niente” disse Draco cercando di tranquillizzarlo.”Sta tranquillo”

Che cosa ti hanno fatto?”

Draco non rispose.

Draco, parlarmi. Ti prego” disse Harry preoccupato, scuotendolo dolcemente dalle spalle.

Stringimi, Harry” disse Draco piangendo.

Harry strinse a sé e lo cullava dolcemente per calmarlo.

“Posso stare con te, stanotte?”

“Non devi nemmeno chiedermelo, Draco. Puoi venire ogni volta che vorrai”

“Grazie, Harry

I due si misero sotto le coperte e si addormentarono uno nelle braccia dell’altro.

*****

La mattina seguente, Harry si svegliò da solo nel letto e apri subito le tende ma non c’era Draco, aveva passato la notte abbracciato con lui e sentiva ancora il dolce profumo di lui addosso e appena guardò il cuscino trovò la cravatta verde-grigia e si tranquillizzò, era tornato nella sua Sala Comune comunque non riusciva ancora a capire perché stese piangendo, lui non glielo aveva detto e non se la sentiva di sforzarlo a parlare, avrebbe aspettato che era lui a parlargliene spontaneamente.

Quando fu ora di scendere a fare colazione, Ron lo fermò un attimo per parlare. I due si sedettero sul letto e stava iniziando a parlare quando entrò Hermione nella stanza e si avvicinò.

Hermione, cosa ci fai qui?”

“Ero curiosa di sapere se Malfoy si era fatto vivo con Harry

Invece volevo sapere perché stanotte piangeva”

“Io non piangevo”

“Allora chi ho sentito piangere nel tuo letto?” chiese Ron confuso ma poi notò la cravatta verde-grigio sul letto.”Era Malfoy. Lui piangeva stanotte, vero?”

Harry annui con la testa.

Perché piangeva?” chiese Hermione curiosa.

“Non me la voluto dire ma credo che riguardi l’incontro con i Mangiamorte” gli spiegò Harry preoccupato. “Credo che sta in un mare di guai”

“Sai, mi dispiace davvero per lui”

“Sono molto preoccupato per lui ma non voglio sforzarlo a parlare”

E avete dormito insieme?”

“Si, abbiamo dormito uno tra le braccia dell’altro. Era cosi bello, stringerlo e averlo vicino” disse Harry contento.

“Sono contenta per te, Harry e sappi che noi saremmo sempre dalla tua parte” disse Hermione contenta per Harry.”Non è vero, Ron?”

“Sono d’accorto con Hermione, anche se non mi piace Malfoy”

Ma deve piacere a Harry, no certo a te”

“Hai ragione”

“Ora andiamo a far colazione” disse Harry mettendosi la cravatta di Draco nella tasca.

“Posso sapere un’ultima cosa”

“Di che si tratta, Hermione?”

“Vi siete baciati nel letto?”

Hermione, che domande fai?”

“Chiedevo solo”

“No, lui era troppo vulnerabile e io non volevo approfittare”

 

I tre andarono in Sala Grande e si sedettero al tavolo dei Grifondoro a fare colazione, Harry guadando verso i Serpeverde e vide Draco parlare con suo cugino, Blaise Zabini. Non poteva far almeno di guardarlo, c’era sono lui nella sua mente e nel suo cuore, lui era la sua ossessione da quando avevano varcato il portone di Hogwarts e ora voleva abbracciarlo, coccolarlo e baciarlo, lo amava molto e non voleva separassi da lui per nessun motivo.

Uno dei gufi della scuola gli portò una lettera, intuii di chi poteva essere e senza altri indugi, la apri con discrezione:

 

Incontriamo alle 11 alle Serre, ho bisogno di parlati

Grazie per stanotte

Draco

 

Harry alzò lo sguardo verso Draco che gli fece un sorriso e tornò a parlare con Zabini.

“Non mi sarei aspettato dal furetto” disse Ron sottovoce ironico.

Harry gli diede una gomitata e disse: “Non prenderlo in giro”

Harry, ha ragione. Sei un insensibile” disse Hermione seria.

“Non ho detto niente di male”

Harry ci tiene a lui quindi non prenderlo in giro”

E va bene”

Ron voleva bene a Harry e non avrebbe parlato male di lui anche se era difficile con tutto ciò che era successo in questi anni ma avrebbe fatto uno grande sforzo.

Appena finita la colazione Harry salutò Ron e Hermione e si avviò verso le Serre, non vedeva l’ora di arrivare e stare con Draco per un po’.

Intravide l’ingresso delle Serre e una sagoma appoggiata al muro cosi si affrettò a raggiungere Draco, il suo cuore batteva forte a ogni passo che lo conduceva a lui.

Ecco lì, appoggia al muro con le braccia incrociate che lo aspettava, era cosi bello che gli sembrava un sogno, un bellissimo sogno dove non si voleva mai svegliare. I loro occhi s’incrociarono ed erano fermi uno di fronte all’altro, Draco si staccò dal muro e gli fece segnò di seguirlo, Harry aveva fiducia in lui e lo segui tranquillamente.

Appena furono arrivati a destinazione, Harry si guardò intorno e notò che non aveva mai visto quel posto, era una bella raduna nascosto dalle siepi e c’era anche il continuò del lago poi il suo sguardo si spostò dalla passaggio a Draco.

“Questo è il mio posto segreto” disse Draco con voce dolce.

“Mi piace molto” disse Harry contento che Draco gliela aveva mostrato.

“Ti ho portata qui perché ti devo parlare” disse Draco serio.

“Dimmi, ti ascolto”

“Ho avuto il compito di uccidere Silente” gli confidò Draco sincero.

Harry rimase scioccato da ciò.

Se non lo faccio Tu-Si-Chi ucciderà me e la mia famiglia ma io non sono un assassino, cercavo solo un modo per sopravvivere a tutto questo. Mio padre si aspetta molto cose da me e sempre stato cosi fin da piccolo, ho dovuto sempre esaudire ogni pretesa di mio padre e cosi mi sono dovuto costruire una maschera per nascondere ciò che provavo veramente, solo quando sono da solo mi lasciò andare a quelle che mio padre chiama debolezze. Mio padre mi ha sempre ripetuto che le lacrime sono segno di debolezza e i Malfoy non sono deboli e che non mi era dato di amare e che non meritavo di amare, ne di essere amato”

Mentre si apriva, Harry notò gli occhi tristi di Draco e non c’è la faceva a vederlo cosi. Come poteva dire a un figlio quelle cose? Tutti meritano di amare e di essere amati.

“Tuo padre si sbaglia, Draco. Tu meriti di amare e essere amato come qualsiasi creatura di questo mondo”

“Sai, credevo davvero che nessuno mi avrebbe amato e che non meritavo l’amore di qualcuno”

Ma io ti amo e tu meriti il mio amore”

“Ora so che mi padre si sbagliava per questo ti chiedo aiuto, io non voglio uccidere… io vorrei solo essere una persona come tante altre e stare al tuo fianco”

Draco aveva detto proprio che voleva stare al suo fianco. Fu una notizia che gli riempi il cuore di gioia.

Draco, cosa provi per me?”

“Ecco… io credo di amarti, Harry” disse Draco imbarazzato con le guance rosse.

“Mi ami?”

“Si, ti amo”

Harry lo abbracciò dalla felicità. Il suo Draco lo amava.

Harry, io non so cosa fare? Ieri sera, mi sono incontrato alla Stamberga Strillante con dei Mangiamorte e mi riferito che Tu-Sai-Chi non è molto contento del mio operato e mi hanno… lanciato qualche maledizione per farmi capire la mia situazione”

“Tu stai bene?” chiese Harry preoccupato avvicinandosi a lui.

“Si, non devi preoccupati e poi ci sono abituato”

Che cosa vuoi dire?”

“Mio padre mi lancia le maledizione da quando avevo tre anni”

“Non posso crederci? Come si può fare del male a un bambino di tre anni?” disse Harry con rabbia.

“Nella mia famiglia la cosa è normale” rispose Draco con un sorriso ironico.

Draco, forse ho la soluzione”

“Quale?” chiese Draco speranzoso.

“Stanotte, sul treno… scapperemo via e andremo in un qualche luogo lontano da  qui… Lontano da tuo padre… Dalla tua famiglia e da quello che ti tiene prigioniero…”

Draco fu sorpreso dalle parole di Harry. Scappare e lasciarsi tutto dietro, era una idea molto alettante… ma sapeva che era impossibile e poi non poteva fare una cosa simile.

“Non posso fare niente di simile! Verremo scoperto subito e poi non posso venire con…”

“Anche se venissi preso, non mi importerebbe. Ti aspetterò comunque

Harry…”

Harry prese il suo viso tra le mani e gli sfiorò dolcemente le labbra con le proprie, Draco si aprì al lui con tutto se stesso. Fu un bacio dolce per entrambi.

“Ti aspetterò, Draco

Harry lasciò il suo viso e si voltò per tornare indietro mentre una piccola lacrime bagnò la guancia di Draco che non sapeva cosa fare.

Harry voleva soltanto strapparlo via da tutto questo.

***** 

Era notte, Harry si trovava a Hogsmeade e aspettava Draco ma era sicuro che non veniva.

Draco non era il tipo… che buttava via tutto quello che aveva… Harry non aveva famiglia… e nessuna persona preziosa da lasciarsi indietro… Ma sapeva che Draco aveva un attaccamento maggiore alle cose di quanto ne avesse lui.

E questo… non avrebbe fatto accadere nulla… non c’era nessun bisogno per lui di proteggerlo o salvarla.

Forse tutto quello era solo per il suo stesso ego.

Ma lui…

All’improvviso senti dei passi e alzò lo sguardo di fronte a lui.

Era Draco.

Subito si precipitò da lui.

“Non so davvero perché io sia venuto qui… Non sono il tipo di persona che può semplicemente buttare via tutto quello che ha”

Harry vide il tormento interiore di Draco ma non disse una parola, lo fece sfogare.

“Ma poi ti ho immaginato qui fuori da solo ad aspettarmi… sono venuto qui il più in fretta possibile…!”

Draco ancora incerto continuò a dire “Non sarei dovuto venire, so già che me ne pentirò! Io…”

Harry lo prese per il polso e gli disse “Non puoi tirarti indietro ora”

Harry lo strinse in abbraccio protettivo.

“Andiamo, tu ed io…

Insieme…”

 

 

Viaggiarono per due giorni verso una proprietà della famiglia Potter di cui Sirius gli aveva parlato quando erano a Grimmauld Palace, per tutto il viaggio Draco resto in silenzio ma lo vide fare un sorriso qualche volta.

La villetta da fuori non era un granché ma era ottima per nascondersi mentre l’interno era meglio dell’esterno.

Harry e Draco fecero un giro della casa, era enorme e ben arredata e arrivarono in una camera da letto dove si sistemarono comodi.

Draco guardava fuori la finestra e non aveva nessun rimpianto.

Harry si avvicinò a lui, appoggiò la mano sul quella di Draco e gli disse “Sono contento che tu abbia deciso di venire con me”

Anch’io sono contento di essere qui” disse Draco con un bel sorriso.

Harry guardò Draco con gli occhi di ragazzo innamorato e lo vide tremare.

“Hai freddo?”

“Un po’”

“Aspetta, cerco qualcosa di caldo”

Si avvicinò all’armadio e vi frugò dentro alla ricerca di una coperta per scaldare Draco.

“Vuoi una mano?”

“No, tu metti sul letto”

Cosi si sedette sul letto in attesa che Harry trovasse una coperta.

Appena ebbe trovato la coperta si avvicinò a Draco e gliela avvolse attorno.

“Ecco qua! Con questa starai caldo”

“Grazie, Harry

“Di niente, Draco

Harry si sdraio sul letto e Draco si stringe a lui, coprendo entrambi con la coperta.

Quindi questa casa appartiene alla tua famiglia”

“Si, me ne parlo Sirius e mi racconto che era protetta da una magia arcana e che è impenetrabile alle forze del male”

Ma se è impenetrabile alle forze delle forze del male perché i tuoi non l’hanno usata per nascondersi?”

“Perché la magia la terminata Sirius prima che fosse arrestato”

Ma Silente è conoscenza di tutto ciò?”

“No, lui non sa niente”

Quindi non può trovarci, giusto?”

“Si, non potrà mai trovare e neanche Voldemort

Draco trasalì al suono di quel nome e Harry lo vide con il terrore negli occhi.

 

“Scusami, non ci ho pensato” disse Harry dispiaciuto abbracciandolo.

 

Sotto quell’abbraccio Draco si rassicurò, bastava che Harry lo stringesse per sentirsi al sicuro.

 

Che idiota, avrei dovuto immaginarlo” disse Harry rimproverandosi.

 

“Non fare cosi, non è colpa tua”

 

“Ti prometto che nessuno ti farà più del male, io ti proteggerò per sempre”

 

Quella promessa fu sigillata con un bacio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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