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Autore: zoro28    15/02/2012    6 recensioni
e poi arriva l'inaspettata conversazione...tutti ci chiediamo dove andranno a parare...quanto le cose siano cambiate in questi anni di separazione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Nami/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Probabilmente era più di mezzora che continuava ad accarezzargli la testa in quella maniera.

Nel completo silenzio della stanza.

Osservando le sue dita che scorrevano fra i capelli corti di lui. Sentendo che la temperatura di quel corpo continuava ad aumentare. Ritenne che la più incosciente in quel momento fosse lei, perchè la cosa giusta da fare era chiamare il medico di bordo, e non stare lì a crogiolarsi della sua inaspettata vicinanza.

Egoisticamente la cosa la faceva stare bene, da quando si erano rivisti, non avevano mai avuto modo di parlare, di stare insieme e di guardarsi negli occhi. Lui era stato sfuggente, sia a lei che agli altri nakama. Si era messo in disparte ogni qualvolta si sentiva accerchiato dagli sguardi curiosi dei ragazzi, vogliosi di sapere cosa avesse fatto lui in quei due anni.

Lei non era stata da meno, la curiosità la stava divorando, e non era giusto da parte sua tenere all'oscuro i compagni di quello che gli era accaduto, ma Zoro è uno cocciuto come un mulo, a nulla erano valsi i tentativi di avvicinarlo. Ora sembrava che la situazione si stesse ristabilendo, probabilmente la bravata contro la nave della marina l'aveva destato dal torpore, o forse era più semplicemente era colpa della febbre.

Comunque a breve i compagni si sarebbero svegliati, e lui non avrebbe potuto impedire l'intervento del medico. Stare lì con lei per quel po' non avrebbe peggiorato la sua situazione.

La mano si spostò dai capelli per andare a tracciare i contorni della benda che gli copriva l'occhio.

Scese ancora e gli accarezzò la mascella, continuò la sua discesa e si infilò sotto il collo della maglia, accarezzandogli il petto.

 

“sicuro di non voler andare a dormire in un posto più comodo?....tipo il tuo letto?”

 

lui sospirò e aprì l'occhio sano, cercò il suo sguardo e lo trovò lì, a fissarlo con un sorriso dolce.

 

“ ti do fastidio?”

 

Nami crucciò lo sguardo.

 

“certo che no!”

 

Zoro sorrise lievemente soddisfatto.

 

“sto bene qui, e fra un po' starò meglio...”

 

lei annuì.

 

“ non lo metto in dubbio, solo che la febbre aumenta e sai, ci sono tante cose che potrebbe darti Chopper, che sicuramente ti farebbero stare meglio...era solo per dire...”

 

inaspettatamente lui si alzò a sedere. Nami rimase bloccata e lo lasciò fare, molto lentamente il ragazzo si tolse gli anfibi e si mise a gambe incrociate sul divano, esattamente di fronte a lei.

Le sorrise.

 

“hai visto? Sto già meglio”

 

lei incrociò le braccia al petto guardandolo di sottecchi.

 

“si, come no...stai un fiore”

 

a quella risposta lui sorrise debolmente, poi con un gesto inaspettato le prese una ciocca di capelli.

 

“li hai lasciati crescere”

 

lei annuì seguendo con lo sguardo la mano del ragazzo.

 

“ti donano molto”

 

lei alzò un sopracciglio, lo guardò e iniziò a ridere.

 

“per l'amore del cielo, Zoro che mi fa un complimento, vuoi che un maremoto si abbatti su questa nave per caso?”

 

lui la fissò intensamente con un angolo della bocca alzato in un sorriso che lasciò Nami di stucco.

 

“le cose cambiano navigatrice...vero?”

 

rispose passandosi distrattamente una mano fra i capelli, poi continuò a fissarla.

 

“lo so che stai morendo dalla curiosità Nami...chiedimelo.....”

 

Nami sbarrò gli occhi, sapeva esattamente a cosa si riferiva, si morse un labbro, era giunto l'agognato momento di capire cosa lo aveva cambiato? Cosa era accaduto in quei due lunghi anni di separazione?...il cuore aumentò i battiti, e sinceramente si sentì stupida per quella morbosa curiosità, ma c'erano troppe cose che voleva sapere...e non sapeva da dove iniziare. Anche lo stesso fatto di essere lì in quel momento, con lui che si mostrava così ben disposto alla conversazione.

 

“perchè ora?...perchè io? Tutti eravamo ansiosi di sapere cosa avevi fatto...dopo che Kuma....”

 

si strinse nelle spalle rievocando quel doloroso ricordo, in cui anche lei si sentiva persa....

 

“ devo spiegarti il perchè lo sto dicendo a te?”

 

chiese in tono serio il ragazzo, sentì una nota grave in quelle parole.

 

“ è veramente necessario che ti dica...perchè propri tu?.......”

 

 

ok! sentiero pericolosissimo! Sentiva tranelli dappertutto..strada lastricata di pericoli, una conversazione che sarebbe potuta diventare veramente pericolosa! Si era acceso il campanello di allarme! Che fare? Era il caso di andarsi a ficcare in un guaio del genere? Quello non era esattamente il genere di conversazioni che faceva con lui, erano delle confessioni....confessioni pericolosissime!!! era certa che le voleva?

Abbassò lo sguardo, si sentiva in un vicolo cieco. Lo sapeva che il loro rapporto era diverso da quello con gli altri, lo sapeva che era speciale, lo sapeva che era amore...ma saperlo ed accettarlo nel silenzio dei suoi pensieri era meno difficile che affrontarlo nella realtà, aveva una certa paura, all'idea che fare una confessione...avrebbe fatto finire tutto a pezzi, che si sarebbero sgretolate tutte le loro certezze.

Prese coraggio, prima o poi avrebbe dovuto affrontarlo. Non era forse quello che voleva? Quello che non l'aveva fatta dormire per notti intere?

Si portò le gambe al petto e le abbracciò, rannicchiata così, si sentiva più al sicuro...

 

 

“hai così paura Nami?...sinceramente pensavo di essere io quello più terrorizzato...forse mi sbagliavo, e se tutto questo è troppo pesante per te, lascia stare, fai finta di niente...lascia che tutto torni come prima, esaudirò questo desiderio per te...”

 

Nami lo guardò girando leggermente la testa verso di lui.

 

 

“non è tutto o bianco o nero Zoro, cerca di capire..ci sono molte cose che vorrei sapere...anche solo per comprendere chi oggi è di fronte a me...”

 

lui sospirò.

 

“tutto assolutamente lecito, sono disposto a rispondere a qualsiasi dubbio o curiosità”

 

si stiracchiò, facendo scroccare le spalle...

Nami prese a due mani il suo coraggio...

 

“ok, inizia a spiegarmi il perchè mi hai detto una bugia...”

 

Zoro alzò il sopracciglio, sembrava essere stato colto di sorpresa...

 

“una bugia?....quale bugia ti ho detto?”

 

chiese sinceramente senza malizia...Nami annuì...

 

“si, ti rinfresco la memoria....Thriller Bark...ti dice niente quel postaccio?...hai detto che non era successo niente di importante...secondo me, non è così....”

 

Nami alzò gli occhi al soffitto...

lui si massaggiò le tempie...

 

 

“sei andata parecchio indietro, non mi aspettavo una domanda del genere...pensavo...fosse acqua passata...”

 

lei lo guardò furiosa.

 

“acqua passata dici? Certo, per Rufy è acqua passata...per Usopp è acqua passata,per Frankye, per Brook...per Chopper.....forse per Robin, e Sanji...anche se penso, che loro conoscano la verità...io so solo, che mi sono svegliata da un incubo, e l'unico che mancava all'appello eri tu...e poi....ti hanno ritrovato in un lago di sangue....ci ho messo giorni a scacciare dalla mia testa l'immagine di te fra la vita e la morte...cos'è successo? Hai affrontato quel bestione, lo so! Ma non venirmi a dire che se n'è andato su due piedi graziandoci, perchè al pensiero mi viene da ridere...Kuma era stato mandato lì per annientarci...per polverizzarci...cosa gli ha fatto cambiare idea?...anche questa è una cosa lecita da sapere sai?”

 

Zoro parò le mani davanti.

 

“calmati per favore...non volevo farti arrabbiare...”

 

Nami si ricompose e sbuffò.

 

“mi arrabbio perchè non credevo fosse necessario nasconderci le cose...non io e te...”

 

lui sembrò ponderare bene le parole prima di risponderle.

 

“Nami, non voglio nascondere niente...è solo che...parlarne mi dovrebbe conferire un'importanza che non voglio, perchè chiunque l'avrebbe fatto al posto mio...perchè era l'unica cosa da fare in quel momento per salvare i nostri sogni, per darvi un'altra opportunità di poterli realizzare...”

 

Nami si mise a sedere a gambe incrociate di fronte a lui.

 

“che significa...darvi.....tu non eri incluso in questa opportunità?”

 

si guardarono...

 

“No, in quel momento, non ero incluso, nel senso che le cose non dovevano andare come sono andate...non è successo ciò che aveva predetto Kuma...”

 

la ragazza sembrò capire al volo...

 

“tu, dovevi....essere morto?!”

 

Lui annuì, e a Nami si gelò il sangue, forse non voleva sentire il seguito...

 

“ho offerto la mia vita, in cambio della vostra salvezza...e Kuma, ha accettato lo scambio”

 

 

Lei si irrigidì, le iniziarono a pizzicare gli occhi.

 

 

“ma la mia stella fortunata aveva deciso che quello non era il mio momento...!”

 

fece spallucce lui, cercando di sdrammatizzare.

Nami dal canto suo deglutì sonoramente, le si era formato un groppo in gola, e ora le era tutto più chiaro...Le ferite gravi, il fatto che nemmeno all'arrivo a Shaobandi il ragazzo si fosse ristabilito, e quel terribile senso di angoscia che opprimeva Sanji ogni qualvolta vedeva lo spadaccino col fiato corto.

Ok, ora lo sapeva anche lei, e forse era meglio continuare a non sapere...

 

 

“perchè non l'hai mai detto a lui?”

 

Zoro sapeva che si riferiva a Rufy, alzò l'indice della mano destra.

 

“Nami! Per favore! Se ti sto dicendo queste cose non è per vantarmene, voglio solo poterti dimostrare che fra me e te...non ci sono segreti...io mi fido di te...non farmi pentire!”

 

lei si sporse verso di lui con sguardo crucciato...

 

“si ma...”

 

Zoro fece un cenno con le mani di diniego.

 

“ per favore...basta così...”

 

lei sospirò e annuì.

Ok, sapeva che insistere non avrebbe portato nessun risultato. Aveva deciso così, e voleva rispettare le sue scelte, come aveva sempre fatto.

E poi successe una cosa...

Zoro probabilmente imbarazzato dal silenzio che si era venuto a creare, si grattò nuovamente la testa, e probabilmente il movimento sgraziato, fece cedere il bendaggio...

Con suo sommo stupore, le bende caddero a terra, lasciando scoperta la ferita sull'occhio, e Nami per la prima volta la vide, la nuova cicatrice che lo avrebbe accompagnato per il resto della sua vita.

Un taglio lineare cucito con punti sottili, che gli chiudevano per sempre l'occhio sinistro.

Zoro perse un battito, non aveva idea del terribile spettacolo che era da vedere, neanche lui aveva potuto controllare l'orrore che si era provocato commettendo quell'imprudenza.

Ma il danno era fatto. E osservando Nami che lo fissava terrorizzata, sarebbe voluto sprofondare sotto mille leghe...

 

 

 

. . .

 

 

  
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