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Autore: hinata 92    16/02/2012    3 recensioni
Come può un papero non rimanere sconvolto da un imprevisto del genere?
Come può un eroe non aiutare un innocente?
Come può Paperino arrendersi?
Come può Paperinik non combattere?
Come può farlo Pk?
Tutto quello che un piccolo papero non avrebbe mai immaginato accade in una notte. Basteranno gli amici, gli affetti e il suo coraggio a riparare alla più assurda delle ingiustizie?
Perchè, a volte, quando il gioco si fa duro, anzi durissimo, non basta desiderare di essere da un'altra parte...
Pk torna in edicola e questo è per festeggiare il suo ritorno in grande stile!
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Paperino aka Paperinik, Sorpresa, Un po' tutti, Uno
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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20

20.18

 

Uno aveva lasciato Paperino al suo dolore. Non sapeva cosa fare, cosa dire. Entrambi conoscevano le conseguenze della coolflamizzazione sugli esseri umani. Entrambi sapevano che l’intelligenza artificiale poteva poco o nulla per annullarne gli effetti. Ma forse poteva capire come era successo.

Uno cercò di accedere a tutte le registrazioni della giornata di tutte le telecamere della città e analizzò i filmati con cura. Impiegò ben otto minuti, un enormità per lui. Voleva essere certo dei suoi risultati.

 

« Pikappa… forse ho trovato qualcosa… so che non ti farà piacere, ma ho trovato il momento in cui Qui… in cui Qui è stato coolflamizzato! E forse può essere d’aiuto… »

No, Paperino non aveva alcuna voglia di vederlo, ma glielo doveva.

Uno fece partire il filmato.

 

 

17.45

 

Cinque evroniani puntano su Paperopoli e cercano di coolflamizzare chiunque incontrano. Una piccola sortita.

Un papero incombe su di loro. Qualcuno lo definisce eroe. Altri mascherina. Gli evroniani di sicuro lo conoscono con il suo nome di battaglia.

« Pikappa!!! »

Il papero mascherato si presenta su posto armato del suo fido extransformer:« Salve! Volete iniziare una festa senza di me? Se non m’invitate mai finirò per offendermi! »

Quattro evroniani sono confusi e lo attaccano.

 

Una telecamera però ne inquadra uno che non si è accorto della presenza del supereroe e continua nella sua opera di conquista.

E un paperotto gira l’angolo sbagliato, al momento sbagliato.

 

 

Paperino distolse lo sguardo.

Uno intervenne:« Paperinik, sono stati gli evroniani di oggi! »

« E allora? Cosa abbiamo risolto sapendolo? »

L’ologramma gli fece l’occhiolino:« Non ricordi, supereroe? Prima di tornartene a casa mi hai portato tutte le pistole aliene che hai trovato. Tutte e cinque! »

Uno scaricò le cinque evrogun sul pavimento del 151esimo piano. Paperino le fissò per qualche secondo, poi capì:« Quindi in una di queste c’è Qui! »

Il papero abbracciò il nipote. Per lo meno le sue emozioni non erano diventate la cena di un evroniano, era già una buona cosa! C’era ancora una speranza.

Paperino si risollevò:« Mi sono già trovato in questa situazione! Se ho liberato Angus, vuoi che non ce la faccia con Qui? »

Uno raffreddò un po’ i suoi entusiasmi:« L’altra volta la pattuglia evroniana era rimasta nelle vicinanze e ce l’hai fatta solo grazie all’aiuto di Xadhoom… come farai stavolta, visto che non c’è? »

« M’inventerò qualcosa, la fantasia non mi manca! »

L’ologramma lo guardò con la stessa espressione che una mamma rivolgerebbe al figlio mentre le comunica che vuole diventare astronauta:« Pikappa… »

Peperino lo fissò con tutta la serietà possibile:« Pensi che mi arrenderò? »

Il faccione di Uno sorrise:« No, altrimenti non saremmo ancora qui a discuterne… ok, socio, cercherò la più vicina nave evroniana! »

« Evvai! »

« Ma tu dovrai fare qualcosa, nel frattempo… »

Il papero lo fissò perplesso.

« Ti ricordo che hai altri due nipoti che ti stanno aspettando a casa… »

Ops! Aveva detto loro che avrebbe portato Qui in ospedale, ma non aveva ancora dato loro notizie. Era il caso di farlo, ed era anche il caso di trovare loro una baby sitter, finché non sarebbe tornato dallo spazio profondo! Come poteva fare, visto che Paperina era andata ad Ocopoli con le amiche per il primo giorno dei saldi? Paperino prese il cellulare e scorse la rubrica cercando il numero di qualche cugino, ma l’occhio gli cadde su un altro nome.

Sì, forse era la persona più adatta…

 

 

 

« Capo, ho bisogno di un permesso! »

« TU? Tu che chiedi un permesso? Da quando sei qui è la prima volta! »

« C’è sempre una prima volta, capo! »

« Ok, vai pure… Angus! »

Il reporter si voltò:« Che vuoi, capo rompiscatole? Ho finito il turno! »

« E invece no! Devi presentare l’edizione della sera! »

« Ma non doveva farlo… »

« Ha chiesto un permesso… »

Angus lanciò il cappotto sulla scrivania e rientrò sbuffando:« Maledetta Lyla… »

 

 

 

L’ologramma di Uno sorrise:« Credo che i tuoi nipoti saranno rimasti un po’ sorpresi… »

Paperino ridacchiò:« Già, avere una giornalista come baby sitter non capita tutti i giorni! Comunque preferisco che ci sia lei con loro, mentre vado ad affrontare gli evroniani… in caso d’emergenza saprà come difenderli! »

« E credi che io non l’avrei fatto? »

Il papero gli fece l’occhiolino:« Due sono meglio di Uno, no? Senti, visto che hai detto che per la tua ricerca ci vorrà un po’, ti spiace se mi riposo? Ho avuto troppe emozioni per oggi… »

« Tranquillo, eroe, riposa pure… penso a tutto io… »

 

 

20.45

 

« Socio… »

Paperino aprì un occhio, un po’ assonnato:« Uno… »

« Non muoverti e guarda alla tua sinistra… »

La frase era poco rassicurante, ma il tono dell’intelligenza artificiale era molto amichevole, quasi intenerito.

Il papero si voltò lentamente. La testa di Qui era delicatamente appoggiata alla spalla dello zio e il suo respiro era lento e regolare. Con gli occhi chiusi e quell’espressione così rilassata sembrava quasi di essere tornati indietro nel tempo, quando i tre gemellini, di tanto in tanto, si addormentavano sul divano sulle sue ginocchia.

« Non appena ti sei addormentato, anche lui si è seduto di sua spontanea volontà e si è appisolato così… comportamento per lo meno anomalo, per un coolflames! »

« Non chiamarlo così, Uno, non te lo permetto! »

Era una minaccia sussurrata ma serissima.

« Non hai capito, era un complimento! Ho due buone notizie per te, Pikappa! Anche se so che non ti farà piacere, devo rimettere il filmato di prima da dove l’avevo interrotto… »

Paperino non protestò, non si mosse neppure. Qui non si era ancora svegliato e lui non aveva intenzione di costringerlo a farlo.

 

 

17.46

 

L’evroniano distratto spara verso Qui. Il paperotto non si accorge di nulla. Tuttavia il colpo non va subito a segno. Un papero mascherato volante ha colpito l’alieno con un pugno dell’extrasformer proprio mentre premeva il grilletto dell’evrogun. Il colpo rimbalza, come impazzito, e colpisce finalmente il suo bersaglio.

 

Di striscio, però.

 

Qui rimane imbambolato e lentamente una leggera fiammella azzurra lo avvolge. I suoi fratelli escono dal negozio di elettronica dov’erano entrati e lo vedono. Lo chiamano ma non risponde. Alla fine riescono a farsi seguire, più per automatismo che per altro.

Mentre succede tutto questo, l’eroe mascherato ha sgominato i suoi avversari. Pikappa non si accorge di nulla di quello che è successo in strada.

 

 

Uno interruppe il filmato:« Capisci? Il tuo nipotino non è stato preso in pieno! Non è stato completamente coolflamizzato! Se è così c’è ancora una speranza! »

Paperino sorride e accarezza dolcemente il volto di Qui.

Uno continuò:« Guarda bene la fiammella sulla sua testa: è turchese, non blu! E la sua dimensione è molto ridotta rispetto a quella di altri coolflames che abbiamo incontrato! Non può parlare, né provare emozioni, ma forse ricorda quelle passate! »

Il papero sospira:« E la seconda notizia, Uno? »

Una carta spaziale appare sullo schermo:« Ho trovato un incrociatore evroniano, socio, e la nave spaziale è quasi pronta al decollo! »

Paperino annuì, svegliò dolcemente Qui e prese il costume.

« Sei sicuro di volerti cambiare davanti a lui? C’è il rischio che ricordi tutto, una volta tornato alla normalità! »

« Nessun segreto ho più molta importanza, Uno… alle conseguenze penserò dopo! Ora voglio solo che Qui non si spaventi nel caso non veda più suo zio... forse vedendomi indossare il costume di Pikappa, capirà che sono sempre io! »

« È probabile, socio! »

Il papero indossò gli stivali gialli e finì di annodare la mascherina dietro la nuca. Non c’era più Paperino. Pikappa era tornato in azione.

 

« Bene, Qui, sono pronto! Andiamo! »

Il paperotto non si mosse.

« Qui? Cosa c’è che non va? Sono sempre io, sono sempre lo Zio Paperino! »

« Ehm… socio? »

« Cosa c’è? »

« Ti sei mai accorto… che quando agisci nei panni di Paperinik parli in falsetto? »

Il papero si morse la lingua.

« Davvero? Dev’essere un vizio che mi è rimasto da quando facevo il vendicatore, all’inizio… »

« Tu che facevi il vendicatore? »

Molteplici ologrammi di Uno si replicarono per la stanza per una risata corale. Pikappa lo fulminò con lo sguardo.

« Perdonami, socio, ma non ti ci vedo proprio nei panni di Xadhoom! »

« È una storia di tanto tempo fa… la mia voce è molto riconoscibile e spesso mi ritrovavo ad avere a che fare con gente che mi conosceva molto bene… non mi sono mai reso conto di continuare a parlare così! Lo faccio sempre? »

« Per lo meno da quando ti conosco! Prova a chiamare Qui con la tua solita voce… »

Il papero sospirò. Chiuse gli occhi e per un attimo s’immaginò con la sua solita blusa da marinaio.

« Qui! Vieni con me, per favore? »

Il piccolo papero, seppure con lo sguardo perso nel vuoto, iniziò a camminare verso di lui.

Uno commentò:« Come immaginavo… tuo nipote è guidato nelle sue azioni dai ricordi più carichi di emozioni! »

« Devi sempre avere ragione, eh? Comunque è molto probabile, Qui in passato mi ha incontrato nei panni di Paperinik… ma probabilmente la mia solita voce gli è molto più familiare! »

Il papero prese Qui per mano e iniziò ad avviarsi verso la navetta.

 

« Pikappa? »

« Sì? »

Una mano robotica gli lanciò un piccolo cilindro metallico, che il papero afferrò al volo.

« Quello è il serbatoio di una delle evrogun di prima. Lì dentro c’è Qui! »

Paperinik sorrise:« Grazie, Uno! »

L’ologramma verde gli fece l’occhiolino:« A cosa servono gli amici? »

 

 

20.55

 

Pikappa si voltò verso il nipote, seduto docilmente al suo fianco nella navetta. Prima di accomodarsi anche lui gli aveva amorevolmente agganciato la cintura di sicurezza.

« Uno! Quanto tempo ho ancora prima della partenza? »

« Quattro minuti circa… perché? »

« Vorrei telefonare a casa prima di partire! Sai, credo che una chiamata intersiderale mi costerebbe troppo! »

« Fai pure, socio, ma occhio alla voce! »

Il papero annuì, prese il telefono e attese che gli rispondessero.

 

 

 

Ciao a tutti! Spero che la storia continui a piacervi anche per questo capitolo, anche se a essere sincera mi aspetto un linciaggio per aver cambiato la voce a PK…

Bene, prima di perdere tutti i lettori per questa mia piccola follia, approfitto per ringraziare per l’inaspettato successo:

-          Spheater, Cresco, Jan Itor 19, Red Flames e BlueAcquaH2O per i commenti;

-          Red Flames per averla messa fra le preferite;

-          BlueAcquaH2O, chicc, gimbox, Jan Itor 19, Raven Cullen per averla messa nelle seguite;

-          A tutti i lettori per aver continuato a leggere fin qui!

Sperando di ritrovare ancora qualcuno al prossimo capitolo vi aspetto… con una luuuunga telefonata!

CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Hinata 92

  
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