2 CAPITOLO
Briony era ritornata a casa col cuore
rimbombante dopo aver assistito alla rinascita degli altri Originali dopo
secoli e secoli, e nonostante li avessero lasciati soli nel massimo momento di
gloria soddisfacente per quelli che volevano male a Klaus, ormai era passato
troppo tempo da quando aveva abbandonato quella casa. Sperò con tutto il cuore
che dentro la bara chiusa fosse uscita la loro arma di salvezza per disfarsi di
quella canaglia una volta per tutte.
All'improvviso sentì dei rumori nell'atrio e lasciò il
salotto per andare a vedere, ma non notò niente di strano... forse era stata la
sua immaginazione visto che quella serata le aveva lasciato dei brividi
addosso.
Quando ritornò in salotto quasi le venne un colpo
dalla paura: notò un’ombra appoggiata alla parete vicino alla finestra,
un’ombra oscura.
Ma poi la luce della luna illuminò il viso bellissimo
di Elijah, che la lasciava senza fiato anche se oscurato dal buio della stanza.
"Elijah." sussurrò sollevata avvicinandosi
al vampiro. "Finalmente sei arrivato. Com'é andata con Klaus? Immagino
quante lavate di capo abbia ricevuto" disse in tono ironico.
Lui però non accennava a voltarsi verso di lei,
sembrava assorto nei suoi pensieri ed era come se vivesse in un'altra realtà
parallela alla sua.
"Elijah? Che é successo?" domandò Briony facendosi preoccupata e gli mise una mano sulla
guancia per far girare di poco il suo viso.
Il vampiro era chiaramente sconvolto, aveva
un'espressione turbata, gli occhi neri faticavano a guardare quelli di Briony e questo la fece spaventare a morte. Non
l'aveva mai visto così.
Briony ricambiò lo sguardo facendosi sempre
più preoccupata e aspettò che Elijah si decidesse a parlare; sembrò essere
passato un tempo infinito quando Elijah sospirò rumorosamente e finalmente si
girò a fissarla.
Quando lui la guardò dritta negli occhi,
all'improvviso comparve un sorriso galante nel suo volto pensieroso, come se
dopo aver visto il viso di Briony tutte le
angosce e preoccupazioni fossero svanite all'istante.
"Beh... credimi ho molte cose da raccontarti."
sussurrò con voce profonda nell'oscurità.
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Aveva pensato per ore a quello che Elijah le aveva
confessato, a come era ancora sconvolto dopo la comparsa improvvisa della madre
e la sua folle richiesta di essere una famiglia unita come lo erano una volta.
Ma non era solo questo ciò che la innervosiva e le
metteva ansia, anche se l'idea di incontrare Klaus libero di fare ciò che gli
pareva senza poter essere fermato le trasmetteva parecchia furia in corpo... ma
mentre Briony sorseggiava il caffè al grill le venne
in mente un'altra cosa, che le incuteva una brutta sensazione, forse non così
grave ma non smetteva di pensarci neanche un attimo...
Quel sogno... Perché? Perché lo aveva fatto?
Credeva che dopo aver ritrovato Elijah i suoi incubi avrebbero
smesso di perseguitarla una volta per tutte, invece quel sogno era il più
strano che avesse mai fatto.
La notte prima infatti aveva sognato la famiglia
Originale al completo... erano ad una festa con tantissimi invitati, tra cui
lei stessa, Caroline, Matt, Elena e i fratelli Salvatore. La sua mente si era
focalizzata su un momento preciso: quello del brindisi.
Tutti i fratelli avevano alzato il calice
brindando a un discorso, infatti i loro visi erano alzati, rivolti verso la
scalinata e infine avevano bevuto lo champagne nello stesso momento.
Prima di essere catapultata fuori dal sogno, Elijah si
era voltato verso di lei e Briony si era
sentita morire mentre vedeva i suoi occhi farsi sempre più neri... ricolmi di
una tenebra che la spaventava.
Poi il buio aveva oscurato ogni cosa e Briony si era alzata dal cuscino, spalancando la bocca
in cerca d'aria mentre dalla fronte cadevano delle goccioline di sudore, anche
se stava tremando dal freddo. Si era sentita pervadere da una sensazione di
angoscia così profonda che aveva sentito un vuoto lacerante dentro di sé,
come delle schegge di ghiaccio che la trafiggevano.
Non era riuscita più a riprendere sonno.
Finì in fretta il caffè, mentre le mani tremavano
ancora come se stesse gelando quando ripensava a quel sogno strano.
I suoi pensieri tremebondi furono interrotti
dall'arrivo di Caroline, che si sedette silenziosamente al suo tavolo; la
biondina la guardava di sottecchi come se stesse esitando nel cominciare a
parlare visto come si erano lasciate l'ultima volta. Briony probabilmente
ce l'aveva ancora con lei per il fatto che l'avesse ingannata a sangue freddo
insieme a Santa Elena e combriccola.
Briony alzò lo sguardo e fissò attentamente
gli occhi blu della sorella e la sua pelle bianca da vampiro; Caroline temette
un'altra sfuriata e si morse nervosa il labbro ma la sorella si limitò soltanto
a prendere in mano la borsa e cercare qualcosa all'interno.
Caroline la guardò senza capire ma poi Briony tirò fuori dalla borsa una busta impachettata
con un fiocchetto che richiudeva l'apertura.
"Buon compleanno Caroline." sussurrò
porgendole il regalo.
La blond-girl rimase
così stupita di quel gesto che non riuscì ad aprirlo subito. Lo teneva fra le
mani, attorcigliando la carta di continuo:
"Grazie Briony...
credevo che te ne fossi dimenticata" rispose Caroline a bassa voce, anche
se in verità pensava che Briony non avrebbe
mai potuto scordarlo, solo aveva temuto che lei ignorasse i festeggiamenti e
non le facesse neanche gli auguri, per ripicca nei suoi confronti.
Evidentemente non conosceva Briony così bene
come credeva.
"Aprilo." disse la mora semplicemente.
Caroline si morse il labbro, aprendo il regalo con
lentezza come se fosse ansiosa, e quando si accorse di cosa Briony le aveva regalato sfoderò un sorriso smanioso
di gioia e contentezza:
"Oh Briony non
dovevi!!" esclamò guardando attentamente il regalo con gli occhi che le
brillavano.
Anche Briony ricambiò
il sorriso anche se non così caloroso come quello della biondina:
"É un weekend in un centro termale nel sud della
California, i massaggi, le saune e robe del genere sono già tutte comprese e in
quel centro c’è pure un albergo dove potrai riposare la notte. A casa ho tutta
la documentazione necessaria per il viaggio ma dovresti chiamare tu l'agenzia
per una conferma finale. Ah il regalo é riservato a due persone, pensavo ci
potessi andare con Tyler… e non
preoccupatevi é già tutto pagato" disse Briony spiegando
in ogni minimo dettaglio, mentre Caroline aveva voglia di saltarle addosso e
sommergerla di baci e abbracci:
"Ma Briony come
hai fatto? Tu sei sempre in bolletta!" esclamò divertita.
La sorella maggiore inarcò un sopraciglio fingendosi
offesa: "L'avevo già prenotato mesi fa prima che accadesse… prima
che Klaus uccidesse Elijah.." rispose diventando di colpo triste.
Infatti in quel periodo, che era stato il più buio
della sua vita, non aveva avuto tempo e energie per dedicarsi a regali o
festeggiamenti; ma per fortuna aveva già provveduto tempo prima al regalo del
18 compleanno di Caroline.
La vampira abbassò lo sguardo, cercando le parole
giuste da dire: "Ho saputo che é ritornato... sono contenta per te"
"Ah davvero?" rispose velocemente Briony. Il suo sguardo questa volta era cambiato visto che
avevano abbandonato l'argomento "compleanno" per passare a Elijah e
ai suoi fratelli. Le due sorelle erano di parere opposto su quell'argomento e
non avrebbero mai potuto trovare un punto di incontro se avessero continuato
così: Caroline non si fidava di Elijah, lo vedeva come un pericolo eccessivamente
mortale e voleva che la sorella si allontanasse il più presto possibile;
mentre Briony non avrebbe mai rinunciato a
lui, come se le stessero chiedendo di doversi fermare il cuore.
"Senti Briony...
mi dispiace per quello che è successo, a conti fatti poteva sembrare una
bastardata ma... non era mia intenzione né ingannarti né ferirti come tu
credi...." disse Caroline sincera guardandola negli occhi.
Briony fissò di traverso la sorella come se
non l'avesse affatto perdonata, ma poi rispose:
"Caroline... tu sei mia sorella ok? E dopo quello
che é successo, quello che ho visto fra Elijah e i suoi fratelli... insomma
nonostante i secoli, le bugie, le incomprensioni e gli inganni, loro si sono
ritrovati come se l'affetto tra di loro non fosse stato sminuito neanche per un
istante… Allora ho pensato che quello che é successo
tra noi non basta a spezzare un legame di sangue. E sebbene io abbia l'impulso
di strangolarti, ti voglio ancora bene" mormorò dolcemente.
Caroline fu quasi sul punto di piangere per la
commozione e la ringraziò di continuo, mentre Briony le
sorrise dolcemente accarezzandole il braccio.
Caroline fra pianti e risate parlò ancora:
"Davvero vuoi che sia Tyler ad accompagnarmi? Dopo quello che ha
fatto.."
Briony la ascoltò pensando che se aveva
potuto perdonare Caroline, avrebbe anche potuto perdonare Tyler.
"Il tuo ragazzo non é stato per niente carino con
me visto che mi ha rinchiusa in uno sgabuzzino con dentro dei cadaveri di ibridi… ma era sotto l'influsso di Klaus. E poi questo
viaggio gli impedirà di stare sotto le sue grinfie quindi sarò meno preoccupata
nel sapervi lontani da Mystic Falls"
"Ma allora vieni tu al suo posto no? Così per
rilassarci e non pensare sempre alle nostre disgrazie."
Briony però declinò subito l'invito perché
ora che aveva ritrovato Elijah le sembrava intollerabile stare lontana da lui
anche solo per un giorno.
Mentre parlavano, Briony vide
entrare Ylenia nel Grill e la donna si
sedette poi al bancone. Fu un po’ difficile individuarla dato che aveva degli
enormi occhiali da sole che le coprivano il viso e una sciarpa di lana
abbinata.
Briony disse a Caroline che doveva fare una
cosa e si diresse verso il bancone vicino a Ylenia.
"Perché ti sei imbacuccata così?!"
domandò Briony trattenendo una risata visto
che era irriconoscibile.
Ylenia si sistemò gli occhiali e rispose:
"Sembro una di quelle spie dei film, non é vero?" la voce risuonò
strozzata per colpa della sciarpa che le ricopriva la bocca, anche se Briony scommetteva che stesse sorridendo sensuale.
Poi però le venne in mente ciò che era accaduto la
scorsa notte, un avvenimento davvero strano: la reazione brusca e violenta
di Finn nei suoi confronti, lo sguardo
agitato e nervoso dell'amica prima di scoperchiare le bare... Senza contare le
occhiate che si erano lanciati dopo.
C'era sicuramente sotto qualcosa.
"Hai più visto Finn?"
domandò curiosa.
"No, lo sto evitando."
Briony fissò scrupolosamente Ylenia e le fece delle domande per capirci meglio.
"Senti spiegami per favore… Finn dovrà aver avuto un valido motivo per aggredirti
così e ho la vaga sensazione che voi due vi conoscevate già e che vi siete
lasciati nel peggiore dei modi."
Ylenia guardò un punto davanti a sé
cercando di evitarla. Deglutì prima di rispondere ma la voce risuonò lo stesso
soffocata... Forse non per colpa della sciarpa.
"Sarebbe troppo complicato raccontarti
tutto Briony e questo non é il momento più
adatto. Senza offesa ma non me la sento... Il passato comunque non si può
cambiare" rispose come se avesse instaurato un muro di difesa.
Briony sospirò cercando di capirla ma era
anche vero che aveva bisogno di risposte:
"Ylenia non
fraintendermi, tu mi sei sempre stata d'aiuto in questi mesi e non mi hai mai
fatto mancare il tuo appoggio, sebbene non mi conoscessi. Ma ora mi é venuto il
dubbio... che tu sia venuta qui a Mystic Falls per tutt'altro motivo, non perché ti ha inviato
mia madre in mio soccorso"
Ylenia si girò verso di lei togliendosi gli
occhiali, come se in quel modo provasse che i suoi occhi non mentivano:
"Briony quello che
ti ho detto la prima volta che ci siamo incontrate era la verità, te lo posso
giurare. Io voglio davvero aiutarti, e sebbene ci sono delle cose del mio
passato che non sai, che non posso e non voglio rivangare... Io ti sono davvero
amica." dichiarò sinceramente, mentre Briony voleva
con tutto il suo cuore fidarsi di lei ma qualcosa le impediva di farlo
totalmente.
Ora che sapeva che Ylenia le
nascondeva parti del suo passato che non voleva raccontare non poteva fare
finta di niente, soprattutto se riguardava gli Originali.
Ma forse stava sospettando troppo, forse Ylenia aveva sofferto così tanto nella sua vita che
questo le impediva di aprirsi.
"E se credi che ti abbia usata per liberare Finn... Beh hai visto con i tuoi occhi che lui mi detesta,
quindi direi che é davvero insensato che io progettassi un salvataggio
romantico per risvegliare il mio Romeo."
Briony sorrise pensando che almeno in
quello non aveva tutti i torti poiché se uno possedeva un po’ di sale in zucca
non avrebbe mai salvato Finn, che sembrava un
selvaggio impazzito, sapendo inoltre che ti avrebbe strangolata all'istante.
Briony voleva farle altre domande ma aveva
notato che Ylenia si era parecchio
irrigidita e aveva smesso di guardarla negli occhi.
"Non voglio ficcare il naso nei tuoi affari, e
quando sarai pronta nel raccontarmi tutto io sarò lì ad ascoltarti. Insomma tu
hai sorbito per mesi i miei attacchi isterici, devo per forza rimediare!"
Ylenia rise divertita, risollevandosi un
po’ l'umore nero visto che le sembrava di sentire ancora le mani forti di Finn Mikaelson stringerle
il collo.
Improvvisamente Briony diventò
accigliata, come se dovesse dirle qualche altra cosa ma esitasse nel parlarle.
"Avanti sputa il rospo." la incitò Ylenia visto che ormai la conosceva abbastanza per
capire che qualcosa non andava.
"Questa volta non riguarda te." disse Briony facendo un sorriso indeciso, poi le raccontò
del sogno fatto, convinta che lei potesse trovare una spiegazione razionale.
Quando finì di spiegare, Ylenia la
fissò senza riuscire a capire la sua agitazione:
"É un sogno come un altro, certo davvero strano
ma chi non li fa? Non tutti i sogni possono essere spiegati e magari ti sei
solo fatta suggestionare dopo che hai visto la famiglia degli Originali al
completo. E se stai pensando che esista qualche veleno che può uccidere degli
Antichi la risposta é categoricamente... No. Non esiste niente del genere
quindi stai tranquilla." rispose dandole una pacca sulla spalla.
Briony le sorrise soddisfatta ma questo non
diminuì le sue preoccupazioni; sentiva che qualcosa stava per accadere… Qualcosa di pericoloso. E non avrebbe potuto
evitarlo questa volta.
"É la prima volta che ti succede? Cioè che fai
questi sogni... premonitori diciamo?" domandò Ylenia
quasi curiosa.
"No... A dire il vero la prima volta é stata
quando ho sognato Elijah rinchiuso nella cantina dei Salvatore col pugnale
conficcato nel cuore... é stato così che l'ho conosciuto" rispose
pensierosa.
"É come se il destino ti abbia portata da lui,
con quel sogno.." esclamò Ylenia alzando
il sopracciglio.
Briony non ci aveva mai fatto caso ma in
effetti era così.. Era stato il destino a portarla da Elijah, per salvarlo… E poi era stato lui a salvare lei da quella
gabbia di solitudine e sofferenza che si era costruita dopo quello che era
successo con Ivan, con sua madre...
Loro avevano trovato il meglio in loro stessi solo
dopo essersi conosciuti. E in cambio i loro cuori si erano aperti l’un l’altro,
lentamente, come se qualcosa di puro fiorisse al di sotto di un cemento
costruito ad arte per anni.
Briony stava ancora pensando a quel sogno
ambiguo quando Ylenia scese dallo sgabello
pronta ad andarsene.
"Te ne vai?" domandò Briony scendendo anche lei.
"Si é meglio che vada"
"Così non incontri un originario incazzato?"
mormorò l’umana ironica.
"Centrato in pieno" rispose la strega
puntandole un dito e rimettendosi gli occhiali.
"Lo sai… Finn dopo che te ne sei andata ti ha descritto come un
avvoltoio che vola attorno ad un cadavere" mormorò Briony per vedere una sua reazione. Nonostante le sue
parole, la ragazza non era ancora convinta.
Ylenia però restò immobile, guardando
dritto davanti a sé senza incrociare lo sguardo dell'amica.
"Finn é sempre
stato un gran poeta" disse infine sorridendo amaramente mentre si
rimetteva a posto il cappotto.
Briony la guardò andar via, senza riuscir a
capirci più niente, anche se dubitava che qualcosa andasse per il verso giusto
in quella città.
Ad un tratto vide Stefan parlare
con Caroline al suo tavolo, lui le fece un cenno con la testa per salutarla e
lei ricambiò andando da loro.
Quella era proprio la giornata degli incontri... Se
avesse visto pure Klaus sarebbe stato il colmo.
Caroline si alzò, spiegando ad entrambi che non aveva
nessuna voglia di festeggiare quella sera quindi implorò Stefan di bloccare Elena qualunque cosa avesse in
mente.
Briony alzò il sopracciglio, totalmente
sorpresa perché Caroline non rinunciava mai a una festa; ma in questo caso si
trattava di festeggiare un'età che non avrebbe mai compiuto e non pareva per
nulla il caso. Quindi decise di non protestare contro la sua scelta e la salutò
prima che lei andasse via.
Stefan fece un lungo sospiro poi si voltò
verso Briony chiedendole come aveva preso
la storia di Klaus e Esther; in poche parole lei
disse che non ci vedeva nulla di buono e che dovevano trovare al più presto una
soluzione per far fuori Klaus.
Stefan si avvicinò di più a lei, per non
farsi sentire da nessuno:
"Non vorrei coinvolgerti in tutto questo casino,
ma visto che tu sei molto legata a Elijah potresti chiedergli cosa ne pensa e
cosa ha intenzione di fare d'ora in poi… Elena
si fida di lui."
A sentire il nome di Elena, Briony ebbe
un sussulto tutt'altro che piacevole. Se aveva appena perdonato Caroline e
Tyler, non poteva di certo farlo anche con Santa Elena visto che quella ragazza
le faceva salire il sangue al cervello e le dava sui nervi quasi quanto
Klaus. Le dispiaceva dirlo ma non condivideva affatto i suoi
atteggiamenti recenti. Non sopportava il suo falso moralismo, tutta così perfettina della serie "io sono migliore di voi
perché mi sono convertita al martirio", senza contare che l'antipatia nei
suoi confronti era aumentata dopo che aveva saputo che il grande amore del
passato di Elijah era identica a lei.
Tuttavia non rispose subito alla richiesta di Stefan. Sembrava stesse parlando con John, come quando lui
le chiedeva di controllare Elijah perché non si fidava, e ogni volta aveva
avuto dei problemi col vampiro e non voleva che accadesse ancora.
Una parte del suo cuore si era sgretolata quando
avevano litigato perché lui si era sentito tradito... E alla fine si era
allontanato da lei. In quel momento si era sentita bruciare i polmoni perché le
mancava l'aria necessaria per andare avanti e tentare di sopravvivere, invano
senza di lui.
Si girò allora verso Stefan e
disse: "Voglio quanto te che Klaus venga ucciso ma dobbiamo tenere conto
anche dei rischi che corriamo perché quel bastardo ce la può far pagare in ogni
momento… E io ho già perso troppo."
Stefan assentì con la testa poi
all'improvviso si voltò, fissando qualcosa davanti a sè.
Si era accorto per primo che Elijah era proprio
davanti a loro e li stava fissando con sguardo inespressivo. Portava una giacca
elegante, teneva una mano in tasca e i suoi occhi neri si erano fissati sul
fatto che Stefan si era troppo avvicinato
al viso di Briony, per parlarle meglio
all'orecchio, ma lei non se ne era neanche accorta perché teneva lo sguardo
basso.
Sentendo che non arrivava una risposta da Stefan, Briony alzò lo
sguardo e quando vide Elijah davanti a lei, il sorriso si allargò radioso.
L'originario dal canto suo le diede una leggera occhiata di sfuggita e si
focalizzò di più su Stefan, come se cercasse di
incenerirlo con lo sguardo di ghiaccio.
Stefan lo salutò cortesemente e in Elijah
allora sembrò svanire la sua aura intimidatoria, sforzandosi così di
sorridergli, anche se l'espressione rimaneva sempre glaciale e minacciosa.
Briony lo guardò dubbiosa non riuscendo a
capire il perché li fissasse in quel modo che avrebbe fatto rabbrividire Klaus
e i suoi fratelli messi assieme; ma tutti i suoi dubbi svanirono quando Elijah
si avvicinò a lei, sorridendole e le accarezzò lievemente il braccio.
"Ciao Briony"
sussurrò profondamente guardandola negli occhi come se avesse voluto vederla
ogni mattina. La sua voce sembrava una carezza sulla sua pelle e come al solito
le vennero i brividi nel sentirla.
Poi velocemente Elijah si voltò a guardare Stefan; si era fatto di nuovo gelido:
"Stefan posso
parlare con Briony da solo?" non era
una richiesta. Era un ordine. Lo infastidiva il fatto che fosse così vicino a
lei.
Stefan si allontanò subito dalla ragazza e
sul volto di Elijah comparve uno strano sorriso, che neanche Briony riuscì a tradurre. Era chiaro che Elijah era un
mistero sotto tutti i punti di vista.
Stefan si volatilizzò in un secondo
mentre Briony fissò il vampiro con sguardo
indagatore: "Che succede? Perché quello sguardo cupo e serio?"
domandò ridendo.
Elijah intanto sembrava essersi rilassato finalmente:
"Le riunioni di famiglia mi devastano sempre,
sopratutto quando devo tenere sotto controllo un fratello di nome Niklaus."
Briony sospirò: "Non credi sia una
pazzia l'idea di tua madre di riunire la vostra grande famigliola? Tu e i tuoi
fratelli non potrete mai essere veramente al sicuro con Klaus alle calcagna."
Elijah le sorrise per rassicurarla sebbene anche lui
sembrava parecchio teso: "Non ti devi preoccupare di questo, non ci faremo
prendere alla sprovvista come in passato. E poi..." sussurrò
mettendole un ciuffo scomposto dietro l'orecchio. "Ti ho già promesso che
non permetterò a Klaus di farti del male" disse infine abbassando il tono
della voce, rendendolo ancora più affascinante.
Briony deglutì nervosamente chiedendosi se
avrebbe mai potuto controllare il proprio cuore, che sembrava fuoriuscire dal
petto ogni volta che lui la sfiorava.
Elijah le sorrise ancora e le mise il braccio sulle
spalle, pronti ad andarsene; mentre camminavano per strada Briony gli chiese come stava andando col resto della
famiglia e immaginava che fosse felice nel riaverli finalmente con sé.
"Devo dire che non sono cambiati per nulla
nonostante siano passati secoli, non che io sperassi in qualche cambiamento
saggio... Rebekah ci fa sempre arrabbiare come
al solito, ma é la sorella più piccola, la più infantile e qualche volta ha
bisogno di una strigliata"
Briony lo guardò pronta a replicare per
difendere Rebekah, ma poi le venne in mente
un'altra cosa che avrebbe voluto chiedere fin da subito:
"La tua famiglia sa di me?" chiese
timidamente.
"In che senso?" domandò lui di rimando, con
tono tranquillo.
"Sì insomma... sarebbe in questo caso un'incauta
filosofia quella che in famiglia non esistono segreti, ma... Loro sanno di
noi..?" chiese cercando di mascherare più che poteva l'agitazione. Pensò
suo malgrado che Elijah, riservato com'era, avesse voluto mantenere il silenzio
e la sua rispettabilissima privacy. E nei suoi incubi peggiori, che volesse
lasciar perdere le debolezze umane e dedicarsi ad altro.
Ma il braccio del vampiro non si era mai discostato
dalle spalle della ragazza durante la passeggiata, il che era una chiara e
importante avvisaglia su cosa simboleggiasse per lui chi gli stava affianco,
anima e corpo. Elijah infatti si fece scappare un mormorio poi rispose:
"Non ce n'é stato bisogno... L'avevano già capito."
Briony strabuzzò gli occhi sorpresa per
quella affermazione: si chiese se lei e Elijah avessero fatto qualcosa di
sconveniente in presenza degli Originali, ma dall' intensità dei loro sguardi,
come Elijah le parlava e la sfiorava, probabilmente avevano fatto 2+2 e capito
la sorprendente verità celata da quei semplici gesti. Dovevano conoscere Elijah
molto bene per aver capito così in fretta che era innamorato di lei, di
un'umana.
Briony rise dentro di sè, felice e soddisfatta, pensando che Elena Gilbert poteva
anche rodersi il fegato mentre rimaneva single a vita.
"Non ti preoccupare, ti adoreranno. Hai già
conquistato Rebekah, non avrai nessun problema
con gli altri." disse Elijah dandole un leggero bacio sulla fronte.
"Se lo dici tu... Te ne vai?" domandò
notando i movimenti del vampiro.
"Sì, devo risolvere alcune questioni.. Ho tre
fratelli completamente persi e isterici visto che sono stati nella bara per
parecchio tempo, perdendosi ogni evoluzione tecnologica. Ti lascio immaginare
dunque." disse in tono quasi ironico. Briony rise
divertita immaginando Elijah come guida della famiglia.
Mentre lo guardava andarsene però, le venne in mente
improvvisamente il sogno fatto quella notte.
Agì d'istinto e lo chiamò a gran voce; Elijah si voltò
con sguardo interrogativo e lei deglutì fortemente prima di parlare.
"Avete intenzione di organizzare una festa per
caso?" domandò indecisa e nervosa.
Il vampiro ci pensò sù un
attimo:
"Sì. La sta preparando mia madre dove inviterà
mezza città per celebrare il nostro ritorno. Ti manderò un abito per
l'occasione" rispose facendole un sorriso sghembo prima di dileguarsi.
Anche Briony sorrise,
convinta che non sarebbe successo niente di male alla festa... Era solo un
sogno senza senso, ripeté allegramente.
Ma il sorriso non raggiunse i suoi occhi.
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Briony aveva il cuore in gola mentre
correva a casa di Caroline, sperando che non fosse troppo tardi... Matt l'aveva
chiamata, gridando come un isterico e dicendo che Tyler l’aveva morsa e ora
rischiava di morire, poiché il morso di licantropo uccide un vampiro.
Bussò freneticamente alla porta, pregando che la
sorella non fosse morta, e le aprì Elena anche lei in stato di shock per le
condizioni dell' amica.
"Dov'é?" chiese subito Briony respirando a fatica.
Elena la condusse in camera da letto, dove c'era
Caroline mezza moribonda sdraiata nel letto; aveva la pelle più bianca del
solito e faticava persino a muoversi.
La blond-girl nell’accorgersi
della sorella aprì leggermente gli occhi sebbene le costasse un’enorme fatica.
"Ehi Briony..."
sussurrò lei allo stremo delle forze.
Briony si avvicinò al letto, tentando di
infonderle forza e coraggio, ma non poté evitare il corso delle lacrime per le
condizioni disperate della sorella.
"Temo che non potrò fare quel viaggio che mi hai
regalato... Ci tenevo tanto però..." sussurrò Caroline abbozzando un lieve
sorriso.
Briony cercò di asciugarsi gli occhi, anche
se il petto veniva invaso dai singhiozzi per colpa delle lacrime:
"Non fare la drammatica, vedrai che andrà tutto
bene blond-girl..." le mormorò dolcemente,
accarezzandole la testa.
Poi si voltò verso Matt e Elena per cercare una
soluzione:
"Come diamine é successo?" chiese
angosciata.
Elena parlò dicendo che aveva organizzato una festa
per Caroline in una vecchia cripta nel bosco, le spiegò in fretta e furia come
era andata la festa, architettata per festeggiare la sua morte cioè la nuova
vita da vampiro. Briony sgranò gli occhi,
pensando che un'idea così stupida e insensata poteva venire in mente solo a
Elena, ma cercò di trattenere la risposta saccente perché aveva altro a cui
pensare in quel momento.
"Ma Tyler... Come ha potuto morderla?"
chiese infuriata.
Matt rispose che si stavano baciando e Tyler l'ha
morsa inconsapevolmente; però qualche ora prima Klaus gli aveva ordinato di
morderla quindi poteva esserci sotto il suo zampino.
Briony digrignò nervosamente pensando che
avrebbe ucciso Klaus con le sue stesse mani:
"Ma ci dovrà pur essere una soluzione! Dobbiamo
trovare un modo per curarla... Elena fai qualcosa, vai a prendere del sangue
così si mantiene in forze"
La ragazza uscì subito dalla stanza, mentre Briony prese nervosamente il cellulare fra le mani e
chiamò Elijah per chiedere il suo aiuto. Era talmente frastornata che non si
accorse neanche che il campanello aveva suonato; Matt arrivò in camera di corsa
dicendo che doveva venire subito nell'atrio.
Briony non voleva lasciare la sorella ma
vedendo come lui era agitato, decise di uscire dalla stanza e andare nel
pianerottolo.
Quando vide Klaus sulla soglia della porta per poco
non si fiondò su di lui per staccargli la testa, ma Matt la prevenne
prontamente dicendo: "Non sei il benvenuto qui, vattene!" gridò
infuriato.
Klaus non lo ascoltò minimamente visto che quell'umano
non era degno della sua attenzione, e ordinò di farlo entrare.
"Manco morta. Cos’è, vuoi infierire? Non ti é
bastato quello che hai fatto? Un’altra delle tue bastardate gratuite!"
replicò Briony con odio.
Klaus rise in modo beffardo: "Ah si, Tyler mi ha
informato... é venuto da me implorandomi di salvare la sua fidanzatina. Ed
eccomi qui!"
Briony lo guardò sospettosa non riuscendo a
capire cosa volesse dire, ma poi ricordò che il suo sangue curava il morso di
un licantropo... Era la soluzione ideale per salvare Caroline, ma non riusciva
comunque a fidarsi di quel mostro.
Così si rivolse a Matt: "Ti prego porta Caroline
qui, così il signore qui presente potrà darle il suo sangue"
Ma l'ibrido si mise a ridere di gusto: "Andiamo!
Non vorrai far alzare dal letto quella povera moribonda! I minuti sono preziosi
in questi casi. Cos’é più importante? Il tuo odio per me o la vita di tua
sorella?" recriminò in tono di sfida.
Briony lo guardò dubbiosa, non sapendo cosa
fare. Klaus la fissava in un modo che l'avvertiva di non fidarsi, di non
lasciare entrare quell'energumeno; ma alla fine solo per la salvezza della
sorella cedette.
Chiamò Liz per
permettere a Klaus di farlo entrare: la donna apparve con gli occhi gonfi dalle
lacrime, e guardando il volto deciso di Briony
acconsentì alla sua richiesta e lo fece entrare.
Klaus girò intorno a Briony con
un sorriso da bastardo, per farle capire che aveva vinto lui anche questa
volta, e lei temette di aver fatto un errore madornale.
Lo seguì fino in camera di Caroline ma notò che lui la
guardava storto, come per impedirle di entrare.
"Che c'è?" domandò lei in tono antipatico.
"Mi serve concentrazione e preferirei stare da
solo. Sai sono timido, non mi piace che qualcuno assista alla condivisione del
mio sangue!" rispose sorridendo sfrontato.
Briony sbuffò spazientita, ma cedette anche
questa volta e lasciò correre chiudendo la porta con violenza.
"Non metterci troppo, e ti conviene fare ciò che
hai promesso se non vuoi avere problemi con me." disse acida e agguerrita.
Con tipi come Klaus tirava fuori il peggio di sé, nemmeno lei era priva di
difetti.
All’improvviso però comparve nuovamente Matt vicino a
lei, con lo sguardo agitato e tremolante: quel povero ragazzo era ansioso
quanto lei.
“Devi venire subito!” esclamò lui col fiatone.
<< Un’altra volta? >> Pensò tra sé e sé,
sperando che non fosse accaduto un altro guaio mentre scendeva le scale.
Non appena vide Elijah fuori dalla porta di
casa, Briony sospirò sollevata pensando che
ora che c’era lui lì si sarebbe aggiustato tutto, e infatti i suoi occhi neri e
il suo sguardo le diedero un inspiegabile conforto.
Camminò a passi veloci verso l’uscita ma notò
che Liz non aveva intenzione di farlo
entrare, infatti disse alla ragazza: “Briony mi
dispiace, ho acconsentito a Klaus di entrare per il bene di Caroline ma non
posso invitare altri tre Originari in casa mia… cerca
di capire...”
Briony sgranò gli occhi confusa perché non
capiva a chi si riferiva dicendo “tre originari”, visto che c’era solo Elijah e
di lui ci si poteva fidare. Quando allungò il naso fuori dalla porta notò però
che c’erano anche Kol e Finn a qualche metro di distanza da Elijah, per questo
non se n’era accorta della loro presenza.
Disse a Liz che
andava tutto bene e che sarebbe uscita lei di casa per parlare con loro; la
donna lanciò un’occhiataccia ai vampiri prima di dileguarsi in cucina.
Briony ne approfittò per uscire e incontrò
lo sguardo preoccupato di Elijah, che le chiese cosa fosse successo.
“Come? Non lo sai? Perché sei qui allora?”
“Klaus mi sembrava molto strano, e dopo aver visto
Tyler che gli implorava di venire qui mi sono insospettito e siamo venuti a
controllare.” disse rivolgendosi anche agli altri due fratelli.
Briony li fissò imbarazzata, mentre loro si
tenevano a debita distanza forse per non incuterle paura più di quanto ne
avesse già. Sebbene quello giovane, Kol,
sfoderava un sorriso terrificante quasi quanto quello di Klaus.
Proprio lui, agitò scherzosamente le mani e la salutò
con un allegro “ehilà!”, come se quella situazione lo facesse divertire.
Mentre Finn rimaneva
sempre serio, in disparte al fianco del fratello minore, e Briony pensò che aveva fatto bene a non chiamare Ylenia, altrimenti ci sarebbe stato un altro tentativo di
strangolamento.
Distolse da loro lo sguardo, e spiegò velocemente a
Elijah cosa era successo con Caroline e del coinvolgimento di Klaus in tutto
questo. Il vampiro alzò gli occhi al cielo cercando di controllarsi, anche se
gli era parecchio difficile visto che non sopportava più i colpi di testa del
fratello che mettevano in pericolo Briony e
la sua famiglia.
“Ci penso io a lui. Dov’è?” chiese duramente.
“E’ in camera con Caroline, è venuto qui mostrandosi
come il suo salvatore e si è offerto di curarla!” disse lei come se Klaus fosse
fuori di testa. "Ma tuo fratello si deve sul serio dare una calmata. Non
può fare ciò che vuole quando vuole e gliel'ho fatto ben intendere. Magari non
conterà nulla per lui ma mi sono sentita subito meglio."
Elijah sorrise freddamente al pensiero di come Briony si era mossa contro Klaus con la sua solita
testardaggine. Scosse poi la testa:
“Questa è l’ultima che fa.” mormorò minaccioso.
Briony non ebbe il tempo di replicare o
avvertirlo, che Klaus si materializzò vicino a loro con un sorriso trionfante
stampato in faccia:
“Eccomi qui! Tutto risolto non preoccupatevi, la
nostra adorabile Caroline sta bene e ti sta aspettando” disse guardando Briony e lei pensò davvero che lui aspettasse i suoi
ringraziamenti.
<< Col cavolo. >>
“Che cosa hai fatto Niklaus?”
domandò glaciale Elijah aspettandosi una risposta esauriente.
“Io? Ho salvato Caroline dal morso di Tyler... i miei
ibridi sono spesso fuori controllo, sono cose che capitano” rispose
semplicemente, come se fosse immacolato.
Brony distolse lo sguardo per non doverlo guardare in
faccia con l’istinto di dargli un pugno; all’improvviso si accorse che Finn e Kol si
erano avvicinati tantissimo, alla pari di Elijah e lei allora sobbalzò dalla
sorpresa, visto che anche loro erano parecchio inquietanti.
“Dobbiamo andare a casa, fratello. Mamma ci aspetta e
sono curioso di vedere come reagirà dopo aver saputo della tua ultima bravata”
mormorò Kol sorridendo compiaciuto, poiché
immaginava che sarebbe successo un macello e godeva vedere il fratello in
difficoltà.
“Posso andarci anche da solo, non mi servono le balie.”
rispose duro Klaus.
“Smettila di fare il bambino e vieni via.”
replicò Finn con odio, afferrando
saldamente il braccio del fratello.
Klaus sorrise gelido, togliendo la presa di Finn e cominciando a camminare da solo.
"A mai più arrivederci." borbottò Briony tra sè e sè. Elijah, udendola, fece un ghigno ma ritornò serio nel
voltarsi verso Briony:
“E’ meglio che tu vada da tua sorella. E’ finito tutto
per il meglio, ma ha bisogno di te ora.”
Briony fece un sospiro di sollievo,
cominciando finalmente a sentirsi meglio. Elijah analizzò il suo stato d'animo
e non poteva che ammirarla per la forza che dimostrava in ogni situazione. La
ragazza rivolse un grazie a lui e agli altri due fratelli, sorridendo
timidamente a quest'ultimi.
Kol sorrise come un ragazzino, chiedendole persino
se conosceva qualche locale interessante dove poteva scatenarsi, visto che si
annoiava a morte in quel paese sperduto. Briony fu
presa alla sprovvista da quella insolita richiesta, tanto che si mise a ridere
divertita:
“Non penso troverai dei locali alla tua altezza qui
a Mystic Falls!
Mi dispiace” rispose divertita.
Kol sbuffò annoiato e si incamminò anche lui
nell’oscurità mentre Finn le sorrise
cordialmente, augurando a lei e sua sorella di star bene. In quel momento non
sembrava così feroce, come quando aveva tentato di strangolare Ylenia.
Chissà cosa gli aveva mai fatto…
Elijah invece si fermò un attimo a fissare Briony; le accarezzò poi lievemente la guancia con le dita
fredde: “Mi dispiace per Niklaus, farò in modo
che non succeda più” sussurrò profondamente.
Briony gli sorrise riconoscente, dicendo
poi che doveva andare a controllare Caroline per vedere se stava effettivamente
bene. Non si sa mai. Il vampiro le sorrise in modo pacato prima di svanire
all’improvviso nell’oscurità.
La ragazza fece un lungo respiro, sperando che da quel
momento in poi tutto filasse liscio e che niente potesse ostacolare la sua
serenità. Sarebbe stato un miracolo.
Entrò velocemente in camera di Caroline e quando la
vide in forze e completamente splendente, Briony ringraziò
il cielo per non averla fatta morire e le diede un caloroso bacio sulla
guancia. Nella stanza c’era ancora Matt che non l’aveva lasciata per un secondo
e aveva già chiamato Elena per avvertirla che Caroline stava bene; Briony allora lo ringraziò per essere stato vicino
alla sorella e lo incitò ad andare a casa per riposarsi dopo quella serata
stressante.
Infine si sdraiò vicino alla sorella, accarezzandole
la testa e dicendo che doveva affrettarsi a usare il suo regalo visto che la
biondina aveva una pelle orribile.
Caroline scoppiò a ridere, dandole poi una gomitata, e
anche Briony si unì alla risata.
Non aveva notato però una confezione regalo,
appoggiata nel comodino... dentro c’era un bracciale d’argento.
FINE CAPITOLO!!
Allora mi scuso se ho trascurato le vicende temporali
del telefilm, visto che il compleanno di Caroline avveniva prima del ritorno
degli Originali ma questo episodio mi serviva per far avvicinare
Caroline e Klaus! Immaginatevi la reazione di Briony XD
Quindi spero vi sia piaciuto! E non pensate che i
guai siano finiti qui, e che gli Originals saranno
tutti carini con la loro “adorabile cognata”. No no :P
Lo so sono crudele XD E se questi capitoli iniziali li
trovate un po’ noiosetti o corti… vi ricrederete presto, d’altronde non si
giudica un libro dalla copertina :--) Anche perché mi tirerò fuori dalla trama
del telefilm.
Spero di ricevere dei vostri commenti ^^