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Autore: dragon_queen    16/02/2012    2 recensioni
Chi della mia generazione non ha sognato di sentirsi un Power Ranger???? Ebbene, ho inventato questa storia perchè in qualche modo ne sono stata sempre stata affascinata.
[Premetto che nelle battaglie ho saltato la parte con il Megazord perchè l'ho sempre trovata troppo noiosa, ma per il resto mi sono mantenuta abbastanza vicina al prototipo di Power Ranger]
Vorrei sapere cosa ne pensate, sono curiosa...Recensite...:)
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quando attraversarono il passaggio, questo si richiuse come era successo la prima volta. I sei ragazzi mostrarono la loro prima conquista.

-Vi faccio i miei complimenti ranger. A domani la vostra prossima missione-

Jake si pronunciò:

-Dove troviamo il prossimo indizio?-

In quel preciso istante il basamento della statua tra le mani di Alex si aprì, rivelando un vecchio pezzo di pergamena.

-Penso che questa sia la risposta alla tua domanda, Jake- rispose la ragazza, porgendo il pezzo di pergamena al cavaliere.

-Alex ha ragione. Inoltre il prossimo indizio riguarda proprio te- disse lui.

-Ascolta...-

Il nome di questo luogo antico è,

ma non posso dirvi subito qual'è.

Dovrete invece l'ingegno sfruttare

per questa risposta infine trovare.

Esso simboleggia un importante elemento

che alle ali dava loro sostentamento”

Piombò il silenzio. Jake non aveva la minima idea di come risolvere l'enigma.

-Pensaci ragazzo. Hai tutto il tempo che ti serve, ma vedi di usarne il minimo indispensabile-

 

Il giorno successivo il gruppo di ragazzi si ritrovò nel cortile della scuola. Mentre stavano animatamente parlando dell'indovinello di Jake, qualcuno si avvicinò.

-Ciao ragazza testcrash-

Alison alzò gli occhi e si ritrovò davanti il ragazzo con i capelli e gli occhi neri che aveva incontrato due giorni prima.

-Ciao- lo salutò lei.

Poi continuò:

-Cosa ci fai qui?-

-Mi sono trasferito da poco e ho cominciato oggi a frequentare questa scuola. Ti dispiace farmi da guida?-

-No, certo. Ragazzi, ci vediamo all'uscita- e detto questo si allontanò con il ragazzo.

-Chi era quello?- chiese Gabriel.

-Non lo so, ma non mi piace per niente- concluse Alex, seguendo i due con lo sguardo.

 

-Allora, da dove ti sei trasferito?- chiese Alison.

-Ecco...da un paesino che nessuno conosce, talmente piccolo da non essere segnato neanche sulle cartine-

-Capisco. Comunque io sono Alison- disse lei, tendendogli la mano.

-Piacere, Edward- rispose lui, stringendogliela.

Senza che se ne rendessero conto, suonò la campanella che segnava la fine delle lezioni. Alison si voltò verso il ragazzo e disse:

-Scusa, ma devo andare. I miei amici mi aspettano-

-Oh certo, tanto ho l'impressione che ci rivedremo molto presto- e detto ciò sorrise.

-Allora ciao- concluse lei e se ne andò.

 

Jake non era rimasto con gli altri ad aspettare Alison, ma aveva preferito andare a casa da solo. Voleva pensare, concentrarsi sull'indovinello e risolverlo al più presto.

In quel momento decise che prima di tornare a casa avrebbe fatto una deviazione in un posto speciale: un piccolo spiazzo erboso a picco sulla vallata dove sorgeva la città.

Lo raggiunse più velocemente di quanto pensasse e si sedette sull'erba umida. Guardando l'orizzonte, continuava a ripetere l'enigma a bassa voce.

Ad un tratto qualcuno parlò:

-Cosa ci fai qui, ragazzo?-

Jake si voltò e si trovò davanti un vecchio, con lunghi capelli bianchi e gli abiti logori.

-Questo è il posto dove vengo a pensare. Se vuole me ne vado- e fece per alzarsi.

L'altro lo fermò.

-Non ti muovere. Ho l'impressione di poterti dare una mano con il tuo problema. Dimmi tutto-

Il ragazzo era titubamte: non poteva raccontare tutta la faccenda ad un completo estraneo, ma forse quel vecchio poteva davvero aiutarlo. Così si limitò a riferirgli l'indovinello.

L'anziano si fece pensieroso. Poi disse:

-Sai ragazzo, il tuo enigma mi fa venire in mente una vecchia leggenda, di quando il mondo era popolato da creature fantastiche e potenti: i draghi. Si narra che esistesse un luogo, chiamato “Gola dei draghi”, dal quale quelle creature apparivano, perchè percorso da correnti talmenti favorevoli da permettere ai draghi un decollo eccezionale. Si racconta inoltre che, dopo la loro scomparsa, chi cercasse la saggezza e l'illuminazione si recasse in quel luogo a meditare. Purtroppo però nessuno ha mai scoperto dove sorgesse di preciso-

A Jake brillarono gli occhi: aveva trovato la soluzione.

Si alzò di scatto e, ringraziando lo sconosciuto, se ne andò.

-Non c'è di che- sussurrò il vecchio e, quando il sole calò, l'uomo scomparve.

 

Anche quella sera i sei ragazzi si erano dati appuntamento alla grotta del cavaliere. Quando l'entità chiese a Jake se avesse trovato la soluzione all'enigma, lui si limitò ad avvicinarsi allo specchio. Accadde la stessa cosa successa ad Alex. Una volte che le parole dell'indovinello furono apparse, il ragazzo disse:

-La soluzione è: “Gola dei draghi”-

Al di là dello specchio apparve uno stretto sentiero racchiuso tra due alti costoni di roccia. Al contrario del mondo reale, in quello oltre lo specchio era pieno giorno.

Seguito dai suoi compagni attraversò il passaggio.

Iniziarono a percorrere lo stretto sentiero, fino a quando giunsero ad una sorta di piccolo tempietto. Le colonne che sorreggevano il soffitto avevano tutte la forma di un drago, dalle cui fauci sgorgava limpida acqua, la quale finiva in un torrente sotterraneo. Quel luogo sembrava catturare tutta la luce del giorno.

-Adesso che si fa?- chiese Alison.

-Il vecchio ha detto che in questo luogo le persone venivano per trovare l'illuminazione e credo sia quello che devo fare anch'io-

-Vecchio? Quale vecchio?- bisbigliò Cloe ad Alex, la quale si strinse nelle spalle.

Senza aggiungere altro, Jake si diresse verso il tempietto, vi si sedette al centro a gambe conserte e mani poggiate sulle ginocchia. Non appena di fu sistemato, i suoi occhi si illuminarono come torcie.

-Jake? Amico, tutto bene?- disse Gabriel e fece per toccarlo, ma fu come percorso da una scossa elettrica che gli fece ritirare bruscamente la mano.

-E adesso che facciamo?- chiese il ragazzo.

-Nulla. Aspettiamo- rispose Alex.

 

Jake si ritrovò in un ambiente immerso in una luce accecante.

-Benvenuto ragazzo- disse una voce.

Lui si guardò intorno, ma non vide nessuno.

-Chi c'è? Chi ha parlato?- esclamò.

-Da questa parte-

Jake si voltò e si ritrovò davanti il vecchio che aveva incontrato nella radura.

-Ma lei è...- ma fu interrotto.

-Io sono lo spirito dell'ultimo dei draghi che ha popolato questa gola e credimi, non immaginavo che tu saresti riuscito a raggiungerla così velocemente-

 

Era passata più di un'ora e Jake non accennava a riprendersi. I suoi amici iniziavano a preoccuparsi.

-E se non tornasse più come prima?- chiese ad un tratto Alison.

-Dobbiamo solamente sperare che non accada- le rispose Alex.

Ad un tratto i cinque ragazzi si sentirono sollevare da terra, come se fossero stati legati con fili invisibili.

-Ma che succede?!?- chiese Drew, cercando di liberarsi.

-Non ti sforzare ragazzo, più ti dimeni, più le mie funi si stringono-

-Chi ha parlato?!? Fatti vedere codardo!!- esclamò Cloe.

-Eccomi!!- rispose la stessa voce e, in una nuvola di fumo blu, apparve una creatura demoniaca, circondata da un gruppo di Hellax zampettanti.

-Chi sei? Un compare di Parag?- chiese Alex.

-Esatto. Sono Gromak, uno dei sei flagelli-

Il demone era un colosso dal particolare blu acceso, una barbetta bianca, due zanne appuntite che gli uscivano dai lati della bocca. I suoi occhi erano rossi come tizzoni ardenti.

-Voi dovete essere i ranger, giusto?-

-Se ci fai scendere ci presentiamo in modo adeguato- disse Gabriel, mentre i fili invisibili lo stringevano alle braccia e alle gambe.

-Non fare lo spiritoso. Forse stringendo un po' i fili vi passerà la voglia di fare battute- e detto questo, il nemico strinse i pugni, provocando le grida dei cinque compagni.

 

Jake si voltò: udiva le grida dei suoi amici, ma non capiva perchè.

-Cosa succede? Cosa gli stanno facendo?-

-Non devi distrarti, poiché il loro destino dipende da te. Devi riuscire a trovare l'origine dell'elemento che è dentro di te-

-In che modo?-

-L'elemento dei draghi era l'aria, che implica coraggio, saggezza e sacrificio. Tu dovrai riuscire a trovare il nucleo di energia nel profondo di te stesso-

Un altro grido. Jake chiuse forte gli occhi. Come poteva concentrarsi sapendo che i suoi compagni erano in pericolo?

Infine decise: dette un ultimo sguardo al vecchio di fronte a sé e, senza proferire parola, fece per andarsene.

-Se te ne andrai adesso, non potrai più trovare ciò che stai cercando-

-Non importa. Che senso ha avere la forza se non si ha niente da proteggere?- e detto questo, sparì.

 

Si ritrovò nel tempietto, mentre davanti a lui si trovavano i suoi compagni che volavano a mezz'aria. Sotto di loro un gruppo di Hellax e un eccentrico demone blu.

Non ci pensò più di tanto: gridò la formula di trasformazione e fu rivestito dell'armatura blu. Poi disse:

-Fallen's daggers- e tra le mani gli apparvero due particolari pugnali, simili ad artigli.

-E questo da dove spunta?- disse il mostro e gli scagliò contro gli Hellax.

Con una potenza e una velocità mai viste, Jake spazzò via i demoni.

-Dannazione!!- gridò la creatura e abbassò le braccia.

Con quel movimento i cinque ragazzi sospesi per aria caddero a terra. Avevano tutti profonde contusioni a braccia e gambe.

-Me la pagherai!!- esclamò il blue ranger.

Improvvisamente, dal centro del tempietto, apparve un'entità luminosa, nella quale Jake riconobbe il vecchio. Lo spirito parlò:

-Ragazzo, decidendo di abbandonare il luogo di meditazione per aiutare i tuoi amici hai dimostrato di possedere le qualità di un vero drago: saggezza, coraggio e sacrificio. Per questo posso farti due doni: uno è questo...- e su un lato della montagna apparve la porta blu.

-...E l'altro è questo...-

Jake sentì dentro di sé una violenta forza, inarrestabile. Avvertì come se fosse nato qualcosa di nuovo, si animalesco.

-Adesso vai e combatti, ultimo drago del cielo-

Jake aprì le braccia, come se fossero state delle ali, mentre i pugni stringeva le sue armi.

-Adesso incontrerai la furia del drago!!- e detto questo lanciò il suo attacco, il quale non lasciò scampo al nemico.

Con un grido il demone scomparve.

In quel momento l'armatura di Jake scomparve e gli altri ranger si stavano già riprendendo. Il ragazzo li aiutò a rimettersi in piedi, dopodichè si diresse verso la porta blu. Individuò la rientranza con la forma della sua pietra e la inserì. Il portone si schiuse, rivelando una stanza come quella sotto il vulcano. Jake recuperò la statuetta di lapislazzulo che tra le mani teneva il simbolo dell'aria.

-Anche la seconda statuetta è nostra- disse.

 

-Maledizione!!- tuonò Zepar, facendo riecheggiare l'intero baratro.

-Quei ranger sono più forti di quanto pensassi-

-Suvvia signore, non è il caso di disperarsi- disse Nergal.

-Non è il caso?!? Loro sono già in possesso di due statuette, mentre noi siamo a quota zero!!-

-Le ripeto che ben presto le cose si ribalteranno. Non tema-

  
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