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Autore: Lurilala    16/02/2012    1 recensioni
E quando la paura di essere respinta ti intrappola in una gabbia di sentimenti a cui non esiste chiave rimani lì e a volte soffri.
O forse la lama della solitudine me lo sono preso io, da sola, nessuno me l'ha mai data.
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Ho scritto questa piccola one-shot in un momento di depressione, non so come sia venuta...
Ma spero vi piaccia lo stesso!!
E vi prego, lasciate qualche recensione!!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cosa sono per te?

Sono sul letto, nella mia stanza, è notte fonda.

Penso.

Penso a te.

Te che mi sollevi da un abisso profondo e scuro con un sorriso, te che colori la mia giornata, te che brilli come una stella nel cielo oscuro, te che illumini il mio cammino come un sole.

Te che non mi pensi.

Sì, perchè tu non mi pensi mai, tu non provi nulla per me. E anche se sembra che fai delle cose buone per me, in realtà non te ne accorgi. Quei sorrisi non sono per me, ma sono io che li osservo, tu non brilli e non illumini la strada per me, ma sono io che mi avvicino.

Tu non provi nulla per me.

E' per questo che ti penso.

Non so se continuare a credere che qualcosa possa nascere e aspettare ancora oppure rassegnarmi.

E quando credo di aver scelto la possibilità migliore sorge dall'abisso profondo dei miei pensieri quella domanda: cosa sono per te?

Non lo so e non lo saprò mai.

Amica? Forse.

Innamorata? Impossibile.

Mi basta ragionarci su.

Tiro un lungo sospiro.

E' da tanto che quella domanda è diventata ostinata e non riesco più a buttarla giù. Martella in continuo la mia mente e non riesco a contrastarla.

Cosa mi succede?

Io lo so: sono innamorata di te. Ma tu no.

E quando la paura di essere respinta ti intrappola in una gabbia di sentimenti a cui non esiste chiave rimani lì e a volte soffri.

O forse la lama della solitudine me lo sono preso io, da sola, nessuno me l'ha mai data.

Ma in fondo è giusto così: tu hai già una fidanzata e sei circondato da un mare di ragazze molto più attraenti di me. Che speranze ho?

Sono solo un'insulsa ragazzina che sogna chissà cosa.

Però ho comunque dei sentimenti.

Dicono che i sentimenti sono una bella cosa, ma per me non sono altro che un coltello nel ventre.

Mi alzo dal letto e mi avvicino alla scrivania.

Lì c'è una foto. La mia foto preferita.

Ci siamo io e te da piccoli. Eh, sì, da bambini eravamo molto amici. Infatti credevo potesse nascere qualcosa.

Invece tu hai mandato quei ricordi all'interno di una scatola che non vuoi aprire. E' ora che lo faccia anch'io.

Ma anche quando sai che deve finire, quando finisce ti chiedi: avrò fatto la cosa giusta?

E' per questo che non voglio finisca la nostra storia. Però forse è già sparita, ma io non lo voglio capire.

Non siamo più i bambini spensierati di una volta...

Con questo umore ci mancherebbe la pioggia...

Chiudo gli occhi.

Pling...Plong...Pling...Plong...

Li riapro. Piove.

Ecco, appunto.

.... Forse anche il cielo piange. Sì, molte ingiustizie tormentano il cielo, è giusto che pianga ogni tanto. Allora che pianga, io non glielo impedirò.

Guado fuori. Ripenso ai bei momenti passati insieme. Io e te, soli.

Una lacrima silenziosa scende lenta e un pesante groppo sale a tutta velocità.

Anch'io voglio piangere. Posso? In fondo non mi vede nessuno.

Respiro e abbandono ogni resistenza. Le lacrime scendono copiose, sempre più veloci e amare.

Perchè piangere da soli? Se piangiamo insieme forse la tristezza passerà prima.

Apro la finestra e un mare di gocce taglienti come spilli mi picchiettano in faccia. Questo dolore non è niente in confronto a quello che sento dentro.

I vestiti si stanno bagnando e un vento sferzande stà entrando indisturbato in camera mia. Se entrasse mia mandre sarebbeun dramma. Al diavolo.

Al diavolo l'acqua che bagna il pavimento.

Al diavolo le punizioni che mi infliggeranno.

Al diavolo te.

Io adoro la pioggia: così le lacrime non si vedono più e il tuo pianto non si sente, contrastato dal rumore del tuono.

Pioggia, ripuliscimi.

Lava via tutte le mie incertezze. Lui non conta più nulla.

E nel mezzo del temporale un nuovo giorno nasce.

Nasce una nuova me. 

  
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