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Autore: Carla Volturi    16/02/2012    4 recensioni
SEGUITO DI "LA STAGIONE DEL CUORE" / Sei mesi dopo: ancora Bianca, pittrice ventiquattrenne e Cristiano, comandante della Marina trentaseienne. Un segreto condiziona il loro amore, sapranno superare i problemi della vita? Sapranno amarsi ancora?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Oggi posto due capitoli. Credo che questo piacerà soprattutto a chi segue il mio racconto ed odia Giulio, il nostro bel gallerista veneziano.
Vi lascio link di la “Stagione Del Cuore”, per chi non l’avesse letto:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=927069&i=1
Un bacio e grazie ancora...Carla.


CAPITOLO 20- GIULIO

Entro nei locali esposizione con un gran fiantone, dopo aver ricevuto una telefonata preoccupante da Giulio. Mi piego su me stessa in modo da recuperare un po’ di energie. Oggi la testa mi gira particolarmente, forse sarà dovuto al fatto che non ho mangiato nulla se non un misero biscotto a casa. Mi reco nell’angolo rinfresco, dove verso in un bicchiere arancione un po’ di limonata fredda. Trovo delle caramelle e le porto in bocca. Strizzo gli occhi: ammazza e come fanno schifo, sono…che ne so come sono, ma fanno dannatamente pena e la cosa bella è che le ho comprate io, dunque meglio tacere e mandare giu’ nello stomaco il dolciume incriminato. Chiamo invano Giulio. Porto le mani ai fianchi: ma come, prima mi da appuntamento e poi non si presenta? E’strano, non si è mai comportato cosi. Dalla vetrata scorgo una macchina nera, la cui marca mi è un attimino sconosciuta, tuttavia basta la rigatura sottile nella fiancata per farmi capire che è del bel gallerista biondo. Ciò che attira la mia attenzione sono gli infiniti pacchi nella parte passeggero. Lo vedo scendere. Con il suo telecomando chiude l’auto.
Entra dentro. Oggi è molto carino: camicia rosa, pantalone scuro. Si avvicina lentamente. Tento di prender parola, ma mi precede: “Ritorno a Venezia”.
Incrocio le braccia e seccata dalla sua decisione chiedo: “Come mai?”.
Qui non c’è posto per me!”, afferma, mentre beve un po’ di limoncello, preso da tavolo adibito per il ristoro clienti.
Dipende dai punti di vista”, replico, mentre mi siedo.
Giulio: “Dipende che ti ho manifestato i miei sentimenti e tu l’hai rifiutati. E poco è bastato interrompervi un paio di giorni fa al porto…”.
Lo zittisco e lo fulmino con uno sguardo acido e cattivo: “Cioè? Illuminami”.
Ti ho vista correre. Sapevo che andavi da lui, non ce l’ho fatta e ti ho seguita”, risponde assolutamente sincero. Si accomoda accanto a me.
La sua dichiarazione mi fa impazzire. Divento nera dalla rabbia. Ma come ha potuto farmi una bassezza del genere, sapendo in che condizione stavo? Sapendo in che condizione stava il mio rapporto con Cristiano?. non ci posso credere, mai mi sarei aspettata una vigliacca cosi infima e senza senso da lui…quello che reputavo essere un buon amico, o comunque sia una brava persona.
Questo dimostra quanto sei poco uomo. Se pensavi che una sciocchezza potesse dividerci, hai proprio sbagliato”: una voce maschile irrompe nella nostra discussione. E francamente non fa altro che togliermi le parole di bocca. Cristiano mi viene accanto, con la sua classica mise da sexy uomo mediterraneo. Il suo profumo riempie la stanza. Porta le mani in tasca: “Tu non sai nulla di me e Bianca e detto tra noi Giulio non ti ho mai temuto, quindi trai tu le conclusioni”.
Il gallerista si alza, portando il suo corpo molto vicino a quello del mio capitano. La cosa mi spaventa non per Cristiano, quanto per Giulio: non vorrei che si beccasse un secondo pugno, solo per la sua testardaggine. A cosa serve combattere se la donna a cui rivolgi i tuoi sentimenti non ti ricambia? E menomale che sono stata onesta con lui sin da primo momento!.
Giulio: “Cristiano Scala hai vinto tu”.
Cristiano scuote la testa, disapprovando ciò che ha appena udito: “Io non voglio vincere nulla Giulio. Voglio solo il suo amore”. Gli punta il dito contro: “A differenza tua non ho mai usato mezzucci da quattro soldi per conquistare qualcuno”.
Il biondino incrocia le labbra. Porta lo sguardo verso il basso. Dopo di che batte le mani l’una contro l’altra: “Come vuoi”. Fa tre passi indietro: “Allora mi faccio da parte”.
Giulio tu non ti fai da parte, perché non sei mai entrato nella mia storia con Cristiano. La decisione di andar via è solo tua ed ora come ora non posso che condividerla. Per quanto riguarda il nostro sodalizio lavorativo credo che sia un bene far terminare anche questo, poiché ho deciso di mettermi in proprio qui a Vietri ”. Stringo il palmo della mano di Cristiano: “Io resto qui con lui e per lui”.
Prima di varcare la porta afferma: “Allora addio Bianca. Addio per sempre”. Un ulteriore occhiataccia al mio uomo: “Cristiano”, inclina leggermente il capo. Lo vediamo uscire definitivamente dalle nostre vite. Entra in macchina, mette in moto e se ne va, inghiottito dal traffico della città. Abbraccio il mio uomo vicino la vetrata del negozio. Un nuovo sole si presenta dinanzi ai nostri occhi. Un sole carico di luce e bellezza. Bello come la nostra vita a due. La nostra nuova vita insieme.
  
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