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Autore: groffgasm    16/02/2012    2 recensioni
FanFiction St. Berry. Dopo il diploma Rachel si traferisce con Kurt a NY per frequentare la NYADA (New York Academy of Dramatic Arts). Jesse St. James vive a NY già da più di un anno, esattamente da dopo le Nazionali del 2011 e ha ottenuto un importante ruolo a Broadway. Il destino li farà rincontrare. È inevitabile che Rachel sarebbe stata accettata alla NYADA. È inevitabile che Jesse sarebbe riuscito a calcare i palcoscenici di Broadway. Un sacco di cose sono inevitabili... sarà l'amore tra Jesse e Rachel una di queste?
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry | Coppie: Jessie/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Eccolo! È il mio ragazzo!” esclamò Vanessa non appena Matt salì sul palco. Quando tutti gli altri membri della band lo raggiunsero cominciò ad applaudire fortissimo. “Il batterista è il mio ragazzo!” continuava a ripetere a voce alta. Così si vantava di avere un fidanzato che fosse tanto figo da essere in una band e allo stesso tempo avvertita le altre ragazze vicino a lei che lui era non era disponibile. Rachel, Amy e Kurt la guardavano divertita. Quello che non sapevano era che Vanessa era particolarmente emozionata non solo perchè la band del suo ragazzo aveva appena cominciato ad esibirsi ma soprattutto perchè mancavano solo venti minuti alla mezzanotte. Era tutto pronto. Jesse aveva pensato a tutto. Nulla doveva andare storto. Aveva curato ogni minimo dettaglio di quello che sarebbe successo allo scattare della mezzanotte. Si era messo d'accordo con lo staff del locale ed era riuscito ad ottenere il via libera. Amy e Vanessa avevano completato perfettamente la loro parte. Avevano convinto Rachel ad uscire con loro. L'avevano aiutata con il make-up e il resto facendole credere che lo facevano esclusivamente perchè doveva essere perfetta dato che era il primo compleanno che festeggiava con loro a New York. Quando aveva chiesto se ci sarebbe stato anche Jesse, loro avevano mentito. Rachel sembrava serena quella sera. Era ignara delle sorprese che quel diciottesimo compleanno le avrebbe riservato. 
 
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Jesse continuava a camminare avanti e indietro lungo il corridoio per cercare di calmarsi. Era molto teso. Non aveva mai avuto l'ansia di salire su un palcoscenico, nemmeno all'epoca dei Vocal Adrenaline. Era sempre salito sul palco sicuro di sé e aveva sempre dato il cento per cento. Ma stavolta era diverso. In ballo c'era ben altro che un trofeo di canto coreografato. Rachel Berry si trovava dall'altra parte del palcoscenico ed era lei che doveva conquistare. Jesse guardò il suo orologio. Mancavano pochi minuti ormai. La band aveva cominciato a suonare l'ultima canzone con Nick. Jesse appoggiò la schiena contro il muro. Inspirò profondamente e poi buttò fuori l'aria. Farsi prendere dal panico era l'ultima cosa che gli serviva in quel momento. Quando la musica si fermò sentì un fragoroso applauso che si prolungò finchè furono spente tutte le luci. Il caos determinato dalle grida e dagli applausi si affievolì trasformandosi in un leggero brusio. Jesse pensò che probabilmente tutti si stavano chiedendo cosa stesse succedendo. Ma non c'era più tempo di pensare. Nick lo raggiunse e le diede una pacca sulla spalla. “Tocca a te.” disse e Jesse annuì. Salì sul palco e si fermò al centro davanti al microfono. Matt si allontanò dalla sua posizione per raggiungerlo. “Sei pronto?”
 Jesse guardò davanti a sé. Era tutto buio. Probabilmente il pubblico da laggiù riusciva a identificare delle sagome su quel palco, ma nulla di più. Jesse chiuse gli occhi. Era il suo momento. Doveva dare il centodieci per cento questa volta. “Sono pronto.” disse quando riaprì gli occhi. 
Matt gli sorrise. “Va' a prendertela, amico.” disse prima di tornare al suo posto dietro la batteria. Diede tre colpetti ai dischi. Era il segnale di far tornare le luci. Quando tutto fu illuminato come prima la gente in un primo momento continuò a bisbigliare. Si chiedeva come mai le luci fossero andate via e chi fosse il nuovo ragazzo sul palco. Ma dopo pochi istanti riprese a gridare e ad applaudire come se non fosse successo nulla. Ma qualcuno tra la folla non fece lo stesso. Rachel Berry era pietrificata. Una serie di pensieri si fecero largo nella sua testa. Ma prima ancora che riuscisse ad aprir bocca, si ritrovò illuminata da un occhio di bue. Rachel fu ancora più confusa e sorpresa. Jesse la guardò negli occhi. Nessuna showface questa volta. Non ne aveva bisogno. Doveva solo essere se stesso. 
 
Just one more moment
That's all that's needed
Like wounded soldiers
In need of healing
 
Time to be honest
This time I'm pleading
Please don't dwell on it
Cause I didn't mean it
 
I can't believe I said
I'd lay our love on the ground
But it doesn't matter
Cause I made it up 
Forgive me now
 
Every day I spend away 
My soul's inside out
Gotta be someway that I can 
Make it up to you now 
Somehow
 
By now you'd know that
I'd come for you
No one but you
Yes I'd come for you
But only if you told me to
 
And I'd fight for you
I'd lie it's true
Give my life for you
You know I'd always come for you
 
I was blindfolded
But now I'm seeing
My mind was closing 
Now I'm believing
 
I finally know just what it means
To let someone in
Just see the side of me
That no one does or ever will
 
So if you're ever lost
And find yourself all alone
I'll search forever 
Just to bring you home
Here and now this I vow
 
By now you'd know that
I'd come for you
No one but you
Yes I'd come for you
But only if you told me to
 
And I'd fight for you
I'd lie it's true
Give my life for you
You know I'd always come for you
You know I'd always come for you
 
No matter what gets in my way
As long as there's still life in me
No matter what remember
You know I'd always come for you
 
Yes I'd come for you
No one but you
Yes I'd come for you
But only if you told me to
 
And I'd fight for you
I'd lie it's true
Give my life for you
You know I'd always come for you
 
No matter what gets in my way
As long as there's still life in me
No matter what remember
You know I'd always come for you
 
I'd crawl across this world for you
Do anything you want me to
No matter what remember 
You know I'd always come for you
You know I'd always come for you
 
Jesse saltò giù dal palco mentre la folla continuava ad applaudire e ad esultare per la sua performance. Non fu difficile raggiungere Rachel. Tutti lasciarono spazio per permettergli di avanzare verso la ragazza illuminata da un occhio di bue. Quando arrivò davanti a lei gli occhi di tutti erano puntati su di loro ed era calato il silenzio. Tutti erano curiosi di vedere cosa sarebbe successo tra i due.
Rachel non riusciva ancora a credere a tutto quello che stava accadendo. Sembrava tutto così surreale. Jesse, la luce puntata su di lei, la canzone. Le sembrava di essere in un sogno. Un sogno da cui non si sarebbe mai voluta risvegliare. 
Jesse tese la sua mano destra verso di lei. “Ciao. Voglio presentarti Jesse. Il ragazzo che è pazzo di te. Il ragazzo che non ti ferirebbe mai.”
Rachel avrebbe voluto sorridere al suono di quelle parole ma si trattenne. “Eppure è ciò che hai fatto l'ultima volta.”
“Lo so, e mi dispiace. Mi dispiace terribilmente.” Jesse ritirò la mano che poco prima aveva teso verso Rachel. “Ti ho mentito. Quella mattina, nel mio appartamento, ti ho mentito. La verità è che ero spaventato e mi sono comportato da codardo. Ma ora sono qui e non voglio più continuare a mentire... Ti amo, Rachel. Dal primo istante in cui ti vidi su quel palco alle Provinciali, ero completamente affascinato e catturato dalla tua bellezza e dal tuo talento. Dopo il nostro incontro nel negozio di musica ho avuto il piacere di scoprirti e di conoscerti ogni giorno di più. E mi sono innamorato di te. E non ho mai smesso da allora.” Jesse fece un passo avanti e prese la mano di Rachel. “Amo ogni cosa di te, persino quelle parti di te che tu vorresti cambiare. Ti amo perchè sei ambiziosa quanto me, sai cosa vuoi e non smetti di lottare finchè non l'ottieni. Ti amo perchè sei una star, perchè quando sei sul palco non posso fare a meno di guardarti in estasi. Ti amo perchè sei buffa... ma in modo adorabile. Ti amo perchè sei sexy, anche se probabilmente non te ne rendi neanche conto. E ciò ti rende ancora più incantevole ai miei occhi. Adoro la tua risata e il modo in cui ti aggiusti la frangetta con le dita quando sei in imbarazzo. Adoro il modo in cui ti muovi e il modo in cui mi guardi con quei bellissimi occhi nocciola.” Jesse prese anche l'altra mano di Rachel. “Se è vero che ogni persona su questo mondo ha la propria anima gemella, allora tu sei la mia. Io credo in noi e nella forza del nostro amore. Possiamo essere felici... insieme.”
“Proprio non potevi farne a meno, eh?” Rachel liberò le sue mani dalla presa di Jesse. “Non potevi semplicemente venire a casa mia e parlarne in privato o invitarmi a cena fuori... No... Mezzanotte, l'occhio di bue, la canzone. Dovevi proprio fare le cose in grande stile.”
“Mi conosci...”
“Già... ti conosco bene, Jesse St. James. Ti conosco da anni...” Rachel poggiò entrambe le mani sul suo petto e le fece risalire lentamente fino alle spalle. “Eppure mai... mai sono stata così sicura di amarti come lo sono ora.” Rachel si alzò in punta di piedi e posò le sue labbra su quelle di Jesse. Spostò le sue mani intorno al suo collo e si abbandonò al piacere che solo i baci di Jesse sapevano darle. La folla esultava per la romantica scena a cui aveva appena assistito. Lui la sollevò da terra e la baciò ancora più intensamente. Non avrebbe mai più voluto staccarsi da quelle labbra, ma quando qualcuno gridò “Prendetevi una stanza!” capì che era il caso di fermarsi. Staccò le sue labbra da quelle di Rachel e le avvicinò al suo orecchio. “Andiamo in un posto più privato.” le sussurrò, e posò la ragazza per terra. Prima di allontanarsi salutarono velocemente i loro amici. Vanessa e Amy erano quasi commosse. Kurt strinse la mano di Jesse. “Se fai un solo passo falso, ti spezzo una gamba.”, lo avvertì. Matt, che nel frattempo era riuscito a raggiungere i suoi amici, gli diede il cinque. “Ben fatto, amico!” Dopodiché Jesse prese per mano Rachel e le fece strada tra la folla. Dopo un paio di minuti riuscirono a raggiungere le scale. 
“Dove mi stai portando?” chiese curiosa Rachel.
“Sul terrazzo, così possiamo stare da soli.” Jesse si infilò una mano in tasca e ne tirò fuori una chiave. “Ho pensato a tutto.” disse mostrandola a Rachel.
La ragazza afferrò la chiave dalle sue mani e poi cominciò a salire le scale seguita dal suo ragazzo. Arrivata di fronte ad un'enorme porta nera, infilò la chiave e si ritrovò sull'enorme terrazzo del locale. Davanti a lei una vista mozzafiato sulla città.
“Wow!”
“Lo so... Spettacolare, vero?” Jesse abbracciò Rachel da dietro, stringendola all'altezza della vita e  appoggiò il suo mento sulla sua spalla.
“Sì... come tutta la serata.”
“Ti è piaciuta la sorpresa?”
“Scherzi?!” Rachel si girò per essere faccia a faccia con Jesse. “È stata la cosa più romantica che qualcuno abbia mai fatto per me! È stato tutto talmente fantastico che ancora fatico a credere che sia tutto reale!”
Jesse avvicinò la sua fronte contro la fronte di Rachel. Lasciò che i loro nasi si sfiorassero accrescendo la voglia di baciarsi. Questa volta nessuno gli avrebbe interrotti. La passione li travolse gradualmente. I loro baci divennero bollenti. “Ci credi ora?” le sussurrò Jesse prima di spostare le sue labbra sul collo di Rachel. Un brivido di piacere le percorse la schiena quando sentì le sue labbra percorrere il profilo del suo collo. “Sì.” disse prima di tirare a sé il viso di Jesse e riprendere a baciarlo sulla bocca. Le loro lingue tornarono a muoversi rapidamente.
“Ho un'altra sorpresa per te. Domani sera. Sarà tutto fastidiosamente romantico.
“Un'altra sorpresa? Jesse, sei già stato fastidiosamente romantico con la canzone, il tuo discorso, e il resto... non riesco a pensare a qualcosa di più romantico...”
“Io sì.” disse Jesse accarezzandole il viso.  “Vieni.” La prese per mano e si sedettero su un muretto fianco e fianco. 
“Posso avere almeno un indizio?”
“Ti basta sapere che ti piacerà moltissimo.”
“E come fai a saperlo?”
“Perchè ti conosco... ma soprattutto perchè me l'hai detto tu stessa una volta, anche se probabilmente non te lo ricordi.”
Rachel, in preda alla curiosità, tentò di indovinare cosa avesse in mente Jesse, ma si arrese dopo non molto. “Ok, ci rinuncio. Lascio tutto nelle tue mani. Sorprendimi, Jesse St. James.”
Jesse sorrise divertito. “Ci puoi scommettere che lo farò.” e poi le fece un occhiolino.
Rachel si stese sul muretto e piegò le gambe. Appoggiò la testa sulle gambe di Jesse e lasciò che lui l'accarezzasse mentre lei, col viso verso l'alto, ammirava il cielo stellato. C'era la luna piena quella sera e a Rachel sembrava che il cielo non fosse mai stato tanto luminoso in vita sua. Nelle notti passate senza Jesse le era sembrato spento, come se le stelle avessero perso la stessa vitalità che aveva perso lei. 
“A cosa pensi?” le chiese Jesse.
“A noi.” 
“Sei preoccupata?”
Rachel scosse la testa e strinse la mano di Jesse nella sua. “No. È assolutamente tutto come dovrebbe essere. È tutto perfetto.”
Jesse si chinò per darle un bacio sulla fronte. “Buon compleanno, Rachel.”
 
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 Jesse arrivò davanti alla porta della camera di Rachel alle otto in punto. Si sistemò il colletto della camicia e poi bussò due volte. Quando Rachel aprì la porta spalancò la bocca e poi la coprì con la mano destra. “Oddio, Jesse!” esclamò subito dopo. Il ragazzo era di fronte a lei con un mazzo di tulipani rossi in mano. “Le rose rosse sono sopravvalutate, non trovi? Il tulipano rosso è il simbolo del vero amore. Nella tradizione persiana, questo fiore era donato dall'innamorato alla sua amata in seguito all'antica leggenda che lo riguarda. Si narra infatti che un giovane si suicidò dopo la falsa notizia della morte dell'amata e da ogni goccia del suo sangue che cadde a terra nacque un tulipano rosso.”
Rachel stava per fiondarsi addosso a lui e baciarlo ma si trattenne per non rovinare quei fiori bellissimi. Prese il mazzo in mano e lo poggiò sul letto. Dopodiché si gettò su Jesse e gli stampò un bacio sulle labbra. “Sono bellissimi!” disse quando si staccò da lui. “Grazie, Jesse.”
Il ragazzo le sorrise e le chiese se fosse pronta per andare. Rachel annuì. Si infilò il cappotto e prese la  sua borsa. Poi lasciarono la stanza. Entrambi erano vestiti molto eleganti. Erano diretti in un ristorante molto chic di Manhattan per l'occasione. Era la loro prima uscita ufficiale come coppia oltre che il compleanno di Rachel. E Jesse non aveva badato a spese. La cena fu squisita. All'uscita dal ristorante Rachel pensò che non avrebbe mai potuto desiderare un compleanno più bello e ringraziò Jesse per tutto quello che aveva organizzato. Ma le sorprese non erano ancora finite.
“Sono le undici. Il tuo compleanno non è finito ancora. Il meglio deve ancora arrivare.”
“Stai scherzando?” chiese incredula Rachel.
“Assolutamente no. Ti ho promesso una sorpresa ieri, te ne sei dimenticata?”
“Ma pensavo fosse questa! Cioè i fiori e questa cena...”
“No, c'è qualcos'altro che ti aspetta.” Jesse sorrise emozionato al pensiero della reazione di Rachel quando avrebbe scoperto quale fosse la vera sorpresa. Tornati in macchina, Jesse bendò Rachel. “Ma è proprio necessario bendarmi?” 
“Sì. Non puoi vedere dove stiamo andando. Te la toglierò solo quando saremo lì.”
Dopo aver parcheggiato e spento la macchina, Jesse uscì e aprì lo sportello per Rachel. La prese per mano e la guidò affinchè non inciampasse o si facesse del male in qualche modo. Qualche minuto dopo, quando Rachel chiese per l'ennesima volta se potesse togliersi la benda, Jesse rispose di sì. Con gli occhi finalmente liberi di vedere davanti a sé, Rachel fece lentamente un giro su se stessa per ammirare la bellezza che la circondava. “M-Me lo ricordo... la notte in cui ero ubriaca e mi hai portata su in camera mia... ti ho detto che mi sarebbe piaciuto davvero venire qui con te...” Rachel si strofinò gli occhi incredula mentre continuava a scrutare il posto in cui si trovava. “L'avevo dimenticato fino ad ora... ma ora... ora ricordo! Oh, Jesse!” Rachel cominciò a camminare nel corridoio centrale e a toccare le poltrone alla sua destra e alla sua sinistra quasi per avere conferma che non stesse immaginando tutto. 
“Non è esattamente la stessa situazione che ti promisi quel giorno. Cioè, non ci siamo intrufolati di nascosto perchè ho avuto le chiavi e ho il permesso di essere qui, anche se tecnicamente ho il permesso di starci da solo o al massimo con gli altri ragazzi del cast...” Jesse non fece in tempo a finire di parlare che Rachel gli corse incontro e lo baciò sulla bocca. Fu un bacio lungo e carico di passione.
“Wow. Di solito odio essere messo a tacere, ma essere zittiti in questo modo da te non mi dispiace affatto.”
Rachel rise e lo baciò di nuovo. “Jesse, tutto questo è... è... non so nemmeno come definirlo! Sono senza parole! Non riesco nemmeno ad esprimere come mi sento in questo momento e quanto ti sono grata!”
“Lasciare Rachel Berry senza parole è un risultato niente male.” disse Jesse soddisfatto. “Facciamo così, mentre tu pensi alle parole giuste da dire, puoi sederti qui e goderti lo spettacolo.” Jesse la invitò ad accomodarsi su una delle poltrone della prima fila. La ragazza si tolse il cappotto e obbedì. “Lo spettacolo? Quale spettacolo?” chiese poi confusa.
“Il mio.”
Jesse salì sul palco e dopo aver tirato fuori un sorta di telecomando dalla tasca della sua giacca fece partire la musica.
 
My gift is my song
And this one's for you
And you can tell everybody
That this is your song
It maybe quite simple
But now that it's done
Hope you don't mind
I hope you don't mind
That I put down in words
How wonderful life is now you're in the world
 
Sat on the roof
And I kicked off the moss
Well some of the verses well
They got me quite cross
But the sun's been kind
While I wrote this song
It's for people like you that
Keep it turned on
 
So excuse me for forgetting
But these things I do
You see I've forgotten
If they're green or they're blue
Anyway the thing is what I really mean
Yours are the sweetest eyes I've ever seen
 
Gli occhi di Rachel erano fissi su Jesse che cantava e ballava per lei. E come sempre Jesse stava dimostrando di essere nato per stare su un palcoscenico. Uno dei motivi per cui Rachel lo amava era perchè era una star. Perchè Jesse era il re del palcoscenico.
 
And you can tell everybody
This is your song
It may be quite simple
But now that it's done
I hope you don't mind
I hope you don't mind that I put down in words
How wonderful life is now you're in the world
 
Jesse era sceso dal palcoscenico e stava camminando verso Rachel. Si fermò davanti a lei e le porse una mano. Lei la prese e si alzò dalla poltrona.
 
I hope you don't mind
I hope you don't mind that I put down in words
 
Jesse prese Rachel in braccio e lei si strinse a lui con le braccia intorno al suo collo. Cominciò a farla girare mentre cantava a squarciagola l'ultimo verso.
 
How wonderful life is now you're in the world
 
Quando Jesse si fermò restarono a lungo in silenzio semplicemente guardandosi negli occhi. 
“Te la scordi la profondità emotiva di Ewan McGregor, ma hai talento.” 
Jesse scoppiò a ridere e Rachel fece lo stesso. Poi la fece tornare con i piedi per terra. “Andiamo,” le disse prendendole la mano “ti mostro il resto del teatro.”
Jesse la condusse in un piccolo tour all'interno del Winter Garden Theatre. La portò dietro le quinte, le mostrò il suo camerino, tutto ciò che sapeva che a Rachel sarebbe piaciuto vedere. Alla fine raggiunsero quel grande palcoscenico su cui si erano esibite alcune tra le più grandi leggende di Broadway. Si distesero accoccolati su una coperta che Jesse aveva preso tra i costumi di scena. Rachel era rannicchiata accanto a lui e aveva la testa appoggiata sul suo petto. 
“Questo non è solo stato il compleanno più bello di sempre, ma anche uno dei giorni più belli della mia vita. Non potrò mai ringraziarti abbastanza.”
“Rachel, ho un'altra sorpresa per te.”
“Scherzi, vero? Non ci posso credere!” disse Rachel alzando la testa e guardando Jesse negli occhi. Lui scoppiò a ridere. “No, scherzavo. Le sorprese sono finite.” disse spostando una ciocca di capelli dal viso di Rachel. La ragazza afferrò il polso di Jesse e controllò l'orario sul suo orologio. Poi tornò a guardare Jesse negli occhi. “Sono le undici e mezza. Sai cosa vuol dire? È ancora il mio compleanno. E io direi che c'è ancora tempo per un'ultima sorpresa.” Rachel si chinò verso Jesse e posò le sue labbra sulle sue. Quello che cominciò come un bacio delicato si trasformò presto in una serie di baci carichi di passione e desiderio. Le loro mani si muovevano lungo i loro corpi mossi dall'eccitazione. Rachel fece scivolare lentamente le sue mani dal petto di Jesse fino alla cintura dei suoi pantaloni. Quando cercò ci sfilargliela, Jesse la bloccò. “Sei sicura?” le sussurrò. Rachel annuì. “Sii fastidiosamente romantico.” Il ragazzo sorrise. Liberò la presa e lasciò che le mani di Rachel riprendessero a muoversi. La ragazza cominciò a sbottonargli la camicia dal bottone più alto e quello più in basso. Poi, con l'aiuto delle mani di Jesse, riuscì a sfilargliela di dosso. Jesse si tolse da solo la sua maglietta intima bianca e la gettò lontana. Rachel ammirò il suo petto nudo. La sua pelle era chiara e liscia al tatto. Lasciò che Jesse le abbassasse la cerniera posteriore del suo vestito e la spogliasse completamente.  Poi le mani di Jesse ripresero ad accarezzare il suo corpo. Rachel sentì la sua pelle bruciare ovunque si posavano le sue dita. Ogni singola cellula del suo corpo implorava di averne di più. La sensazione del corpo nudo di Jesse sul suo era un piacere travolgente. Jesse era stato a letto con decide di ragazze prima di Rachel ma le emozioni che aveva provato con tutte loro non erano minimamente paragonabili a  ciò che provò quando fece l'amore con Rachel. Non si trattava più semplicemente di attrazione fisica o di soddisfare un bisogno sessuale. Stavolta si trattava di desiderio, passione, tenerezza e soprattutto d'amore. 
Per cui, più tardi, quando Rachel chiese a Jesse se fosse felice, egli rispose di sì senza esitare. Per la prima volta nella sua vita, con Rachel accanto a lui, Jesse sentiva di avere tutto ciò che avrebbe mai potuto desiderare per se stesso, sentì che tutto era esattamente come doveva essere. Sì, Jesse St. James era felice.  
 
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Nota: E ce l'abbiamo fatta!!! LOL Ciao a tutti :3 Avrei voluto pubblicare questo capitolo il giorno di San Valentino ma purtroppo ho avuto problemi al pc e quindi ho potuto aggiornare solo ora! Non immaginate quanto sono in ansia di sapere cosa ne pensate! Voglio assolutamente sapere non solo se vi è piaciuto questo capitolo ma cosa ne pensate di tutto il percorso che hanno fatto i nostri protagonisti dal primo capitolo ad ora. Li ho fatti rincontrare, li ho fatti soffrire, li ho fatti diventare amici... l'amicizia è cresciuta sempre di più fino a trasformarsi in un sentimento più profondo. Hanno avuto paura, hanno esitato... Ma ora Jesse e Rachel sono finalmente pronti ad amarsi :3 E il loro è un amore epico. Secondo me alla base c'è proprio il fatto che loro sono prima di tutto migliori amici: parlano di tutto, hanno interessi in comune, sognano le stesse cose, si fanno coraggio l'uno con l'altro, si rispettano e credono l'uno nell'altro. Io la loro storia me la immagino così: ricca di sorprese, ricca di momenti "in grande stile"... sono Drama Queens, no? ;) Vi faccio notare le frasi in corsivo perchè sono citazioni tratte dalla 1x14 e dalla 1x15... bei tempi, vero? :D Le due canzoni sono: I'd always come for you dei Nickelback e Your Song (la versione del musical Moulin Rouge). Con questo capitolo si chiude la prima parte dalla mia FF che ha visto Jesse e Rachel rincontrarsi dopo tanto tempo, confrontarsi con i loro sentimenti in sospeso fino a capire di amarsi. La seconda parte riguarderà Jesse e Rachel ufficialmente come coppia. Ho in mente 4, 5 capitoli. Credo che l'epilogo finale sarà il ventesimo capitolo. Purtroppo ultimamente ho poco tempo per scrivere perchè sto preparando un esame quindi vi chiedo un po' di pazienza. Di solito aggiorno una volta a settimana ma per il prossimo capitolo dovrete aspettare di più. Dovrete aspettare i primi di Marzo. Così credo di riuscire a concludere la FF per fine Marzo. Ancora una volta, grazie a tutti! Fanvideo coordinato oggi (stessa canzone e stesso titolo del capitolo LOL) : http://www.youtube.com/watch?v=kA-qC4l7aNQ&feature=g-like&context=G24af360ALTyLDrAATAA
  
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