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Autore: zoro28    16/02/2012    6 recensioni
"tu sei come questa coperta...."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Nami/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Si, lo sguardo di Nami era eloquente, non era un bello spettacolo, e la cosa lo mise a disagio. Era comunque inutile tentare di coprirsi o di voltarsi, in fondo quella non era una ferita che sarebbe guarita come le altre, aveva perso l'occhio, e lo aveva perso per sempre, nessuno gli avrebbe restituito la vista, si ricordò persino che era cosciente quando Chopper gli aveva detto in tono sommesso che non c'era niente da fare, e con non poco rammarico lui gli aveva chiesto di renderlo perlomeno, il più decente possibile, se così si potesse chiedere, e il dottore aveva fatto certamente il possibile...Non era disperato, in fondo, anche se chiunque al suo posto lo sarebbe stato, piangere sul latte versato non era proprio da lui.

L'unica cosa a cui non aveva sinceramente pensato, era la reazione della ragazza, non capiva se la cosa che lo tormentava di più, era se lei potesse essere disgustata o meno...

così senza pensarci volse lo sguardo altrove, concentrandosi sul tavolo prima...poi sulla porta, voleva darle il tempo necessario per riprendere l'uso della parola, e perchè lui a quel punto non aveva niente da dire...oppure si, qualcosa da dire ce l'aveva, ma non era di certo riferito a quella ferita, ma al fatto che non si sentiva bene neanche un po', forse per il disagio o forse era quella stupida febbre, l'unica cosa che desiderasse veramente in quel momento, era potersi distendere un po' per riposarsi, ma neanche quello avrebbe detto, lui non era il tipo che si lamentava delle sue condizioni fisiche, roba da femminucce!

Poi la sua voce, leggermente tremolante, ma mascherata bene arrivò alle sue orecchie come balsamo per l'anima, e finalmente la tensione che si era creata si allentò.

 

“ Quella cicatrice in fondo, ti conferisce un'aria da duro...anche se ce l'avevi pure prima, ora sarà innegabile per te, l'appellativo di pirata! “

 

Lui sorrise divertito.

 

“ Credi che così farò più paura alle persone? Più di quanto non fosse prima? “

 

Lei si mise l'indice sulle labbra, alzò gli occhi al soffitto, facendogli credere che stesse riflettendo su una cosa seria.

 

“ no, credo che la tua fama di orco, non muterà poi più di tanto...i bambini e le donne erano terrorizzate anche solo sentendo il tuo nome...”

 

Fece spallucce e lo guardò.

Zoro rispose prima allo sguardo e poi all'affermazione fatta dalla ragazza...

 

 

“ Anche tu sei una donna, sei terrorizzata Nami?...”

 

Nami lo guardò prima con sufficienza, le sembrava un'idiozia la domanda che aveva appena pronunciato lo spadaccino, ma poi pensandoci bene era una richiesta di tutt'altro genere...

 

“ fammi capire un po' cosa dovrebbe terrorizzarmi scusa? “

 

Chiese lei con un tono di sufficienza.

Lui si appoggiò allo schienale del divano con la spalla sinistra, alla ricerca di un sostegno per la debolezza che si sentiva addosso, mentre non distoglieva lo sguardo da lei.

 

“ Il mio aspetto...oggi...”

 

Disse indicandosi il volto.

Nami sbuffò seccata.

 

“ Si! Effettivamente mi terrorizza! “

 

Zoro crucciò lo sguardo, ci siamo, pensò...

 

“ Mi terrorizza il fatto che sei pallido come un fantasma...”

 

Affermò con tono grave, andando a tastargli la fronte, era bollente. Zoro scacciò la mano e si alzò. Parve addirittura barcollare mentre si dirigeva verso il lavandino della cucina.

Ci arrivò caracollando, e finalmente soddisfò la sua sete, buttando giù un gran bicchiere d'acqua. Rimase un po' appoggiato al mobile della cucina. Dire che si sentiva poco bene era un complimento, diamine! si sentiva uno straccio...

un brivido lo pervase lungo la schiena facendolo sussultare.

Che cosa pietosa, pensò, roba da rammolliti di prima categoria, stava lì a chiedere a lei cose insulse...per cosa si era allenato in tutti quegli anni? Per diventare uno smidollato simile? Uno che non si reggeva in piedi neanche per un po' di febbre? Che umiliazione...si era trovato di fronte alla morte così tante volte negli ultimi anni, e ora? Che stava succedendo? Si arrovellava per una serie di futili motivi, non era da lui cercare la comprensione altrui...e non era da lui neanche tentare di avvicinare sentimentalmente la ragazza che occupava quella stessa stanza.

Quei due anni passati lontano da lei, lo avevano turbato così profondamente? Al punto che per un niente si era buttato contro una nave che puzzava di trappola lontano un miglio? Che aveva cercato un bacio con una leggerezza che di certo non gli apparteneva....

si mise una mano sulla fronte, non riusciva a pensare lucidamente, ed era così confuso che non si accorse nemmeno che lei si era alzata dal divano portandosi dietro le sue spalle.

E la piccola mano fresca appoggiata sulla sua schiena lo fece sussultare.

 

 

“perchè non vuoi darmi retta? Lascia che Chopper ti visiti, questa febbre non va trascurata...”

 

 

Il tono della sua voce era così dolce e preoccupato che gli arrivò al cuore come una pugnalata.

Ma lui cercò di divincolarsi svelto da quel discorso, aveva la necessità di chiarirle delle cose...e non poteva più aspettare...

 

 

“ A Shaobondi...”

 

Iniziò a parlare girandosi verso di lei, e appoggiandosi con la schiena contro il mobile.

 

 

“ Quando mi sono trovato di fronte Orso...lui mi ha fatto una domanda....”

 

 

Nami lo ascoltava in silenzio in piedi di fronte a lui.

 

 

“ Mi chiese, dove volevo essere trasportato....e io in quel momento, non ho pensato a nient'altro che al mio sogno, ovvero quello di diventare lo spadaccino più forte del mondo, ma sinceramente, l'ho pensato, perchè in quel momento credevo che mi stesse per uccidere, per compiere quello che non aveva fatto a Thriller Bark. Poi, una frazione di secondo dopo...mi sono ritrovato in una foresta scura, un posto buio, umido...mi sono ritrovato sull'isola dove Occhi di Falco si nasconde...”

 

Nami si era portata entrambe le mani alla bocca. Di certo non si sarebbe mai aspettata una cosa simile.

 

 

“ Quando ho incontrato di nuovo quell'uomo, ero stremato, avevo in corpo ancora tutti i dolori e tutti i tormenti dell'esperienza contro Orso. Non ero in grado di affrontarlo, ma ero lì, e di fronte a me avevo già puntata contro il naso la spada nera. Era la mia fine...sarei morto di lì a poco, in maniera insulsa...senza un briciolo d'onore.

L'ho affrontato...e non sono morto, ma non sono neanche riuscito a batterlo, e per fartela breve, ho passato questi due anni così...ad affrontare quell'uomo, a riprendermi da tutti gli scontri contro di lui, per poi riaffrontarlo nel momento stesso in cui avevo le forze necessarie per reggermi in piedi...”

 

 

Nami lo ascoltava senza interromperlo.

 

 

“ E' stata dura lo ammetto, ma non è questo il punto...non è questo il fulcro del discorso...bensì altro...io ho passato due anni a combattere contro di lui, che era l'obbiettivo prefisso da sconfiggere...ma poi ho iniziato a riflettere...su quanto fosse stupido quello che facevo...”

 

La guardò in maniera seria, Nami non aveva mai visto un simile sguardo nel ragazzo...

 

 

“ Ma che diamine di stronzata è, il voler diventare il migliore spadaccino del mondo? Che scopo è, nella mia vita di raggiungere un simile traguardo? A che serve? A mantenere una promessa??? “

 

Battè il pugno contro il mobile, facendo tremare tutti i pensili che vi erano all'interno.

 

“ non è per quello che un uomo deve impugnare la spada!!! se un uomo uccide, lo deve fare per qualcosa di più grande...perchè privare un essere umano della sua vita, è una cosa grossa...e io mi sono reso conto di essere solo un assassino! Altro che promessa a Kuina, altro che arte della spada...io impugno quelle lame solo per uccidere!!! Mi porto dietro una scia di cadaveri che la notte non mi fa più riposare, e devo decidere alla svelta sul da farsi della mia vita, perchè temo che da un momento all'altro non sarà più possibile per me tornare indietro...Nami, io sono veramente una bestia, io provo un senso di gusto e di superiorità quando mieto vittime...e questo non è esattamente in sintonia con tutti voi....”

 

Quella valanga di parole la sommersero, non si aspettava di certo una tale confessione da lui, non era preparata a questo! Ma lui continuava imperterrito.

 

 

“ rispetto a Rufy a te, a tutti voi...che avete un sogno legato legato alla speranza della vita, io...sono diverso...e sono confuso...ed esattamente non so cosa fare...”

 

Un nuovo brivido lo fece sussultare. Piegandolo leggermente sulle gambe in avanti si poggiò a lei...

Iniziò ad ansimare...

 

“ per prima cosa...”

 

disse lei apprensiva e con il groppo in gola.

 

“pensiamo alla tua salute...”

 

Lo costrinse a seguirla, e lo riportò sul divano facendolo stendere.

Zoro aveva la vista annebbiata, la guardava muoversi frettolosamente nella stanza alla ricerca di qualcosa, ma non riusciva a capire, perchè la testa gli pulsava dolorosamente. Prendeva grosse boccate d'aria, e infine si arrese e chiuse gli occhi...

Sentì qualcosa che gli veniva poggiata addosso...

 

 

“ lo sai brutto stupido cosa penso...”

 

 

Lui cercò di riaprire l'occhio sano e a tratti ci riuscì, potè distinguere in lei uno sguardo arrabbiato...

 

 

 

“ che tu non capisci...non capisci che somigli molto a questa coperta che ora ti ho messo addosso per scaldarti...”

 

 

Zoro cercò di seguire il ragionamento della ragazza, inizialmente pensò di aver cominciato a vaneggiare...

 

 

“ sei esattamente come questa coperta, lei coprendoti ti protegge dal freddo....nello stesso modo, tu stando qui con noi, ci hai protetto...ci proteggi...e lo farai sempre ”

 

lei gli accarezzò la fronte ora madida di sudore.

Voleva chiederle cosa intendesse dire...ma non fu in grado di farlo, perchè perse i sensi precipitando in un buio pesto...

 

 

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