Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: Lady Numb    16/02/2012    2 recensioni
[Sequel di UNHOLY CONFESSIONS]
Zack e Natalie qualche anno dopo rispetto a dove li avevamo lasciati... ma anche la più tranquilla delle vite è a rischio se ombre dal passato tornano a farti visita...
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Unholy Confessions Series'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Natalie non aveva la minima intenzione di restarsene con le mani in mano e lasciare che Charlie riuscisse a portare a termine il suo piano, ovvero sparire con lei chissà dove e finalmente, dopo quasi ventiquattro ore da quando aveva lasciato casa sua, la ragazza vide una possibilità di fuga.

Si trovavano in una stanza in qualche motel di serie C e il ragazzo stava dormendo profondamente da almeno un paio d’ore, per cui decise che poteva tentare di fuggire.

Sapeva che era rischioso, ma poteva essere la sua sola occasione.

Prima di provare a uscire andò in bagno, giusto per sicurezza, non poteva essere sicura che Charlie non stesse in realtà controllando ogni suo movimento.

Quando uscì però vide che il ragazzo non si era mosso e anche dopo che fu rimasta in piedi diversi minuti nel buio nulla cambiò, per cui concluse che Charlie stava effettivamente dormendo.

In punta di piedi, si avvicinò alla porta: sapeva che poteva essere quella a tradirla, era vecchia e i cardini avevano cigolato rumorosamente quando l’avevano aperta qualche ora prima, ma si trovavano molto vicini alla reception, contava di riuscire ad arrivarci prima che Charlie riuscisse a riprenderla.

Non fece nemmeno in tempo a mettere la mano sulla maniglia, sentì qualcuno che la strattonava indietro e un secondo dopo la sua testa sbatté contro la parete in fondo alla stanza.

La luce accesa della lampada le rivelò la figura di Charlie, che aveva in volto un’espressione per nulla rassicurante.

‘Non ci siamo Natalie... non ci siamo proprio’ disse lui, dandole subito dopo uno schiaffo che le tolse il fiato ‘Io faccio un favore a te e tu mi ripaghi così?’ aggiunse lui, prendendola poi violentemente per il polso e spingendola sul letto.

La ragazza lo fissava terrorizzata, mai, mai Charlie era stato violento, né con lei né con nessun’altro, questa era una cosa che proprio non si sarebbe mai aspettata.

Lo vide estrarre un paio di manette dalla borsa che teneva sul comodino e poi gliele mise ai polsi, facendole passare per la testiera del letto di modo che la ragazza si trovasse bloccata ad esso.

‘Non ci siamo Nat... per niente’ ripeté lui, poi uscì dalla stanza senza dire una parola, lasciando la ragazza terrorizzata sul letto a chiedersi cosa avesse in mente di fare.

 

‘Ma come siamo mattinieri Haner!’.

Brian si voltò verso Michelle, che era appena entrata in cucina tenendo in braccio Sophie.

‘Ultimamente dormo talmente poco che c’è da chiedersi come faccia a stare in piedi’ commentò lui, dandole un bacio a fior di labbra ‘Ehy, ciao piccolina!’ disse poi alla bambina, prendendola dalle braccia di Mich, che si sedette al tavolo e cominciò a bere il caffè di Brian, ignorando l’occhiataccia del ragazzo.

‘Ok amore, andiamo a preparare la colazione... di nuovo’ disse infine Brian, vedendo che le sue occhiate non avevano alcun effetto sulla moglie se non quello di farla ridacchiare.

‘Cioccolato!’ esclamò Fifi alla parola ‘colazione’.

‘Non credo proprio monella...’ le rispose divertito Brian, scoccandole un bacio sulla guancia prima di metterla sulla sedia e andare a prendere un'altra tazza di caffè.

‘Vai dai tuoi dopo?’ chiese Mich al ragazzo.

‘Sì, almeno vedono Fifi e si distraggono un po’ da tutta questa storia...’ rispose Brian: ovviamente i suoi erano a pezzi dopo che avevano saputo che Natalie era sparita, certo, il fatto che Aymee fosse sana e salva era stato un gran sollievo, ma Nat era pur sempre figlia loro.

‘Ti dispiace fare una deviazione da Val? Voglio stare un po’ con me, ieri sera mi ha chiamato Matt, ha detto che era abbastanza scossa... se parla un po’ con me magari si calma’

‘Certo, nessun problema’ rispose lui ‘Devo passarti a prendere dopo? Torno a casa per pranzo se vuoi’

‘Ti faccio sapere, magari la porto a mangiare da qualche parte’ rispose lei ‘Ehy, e questa piccolina non mangia?’ disse poi, rivolta a Fifi.

‘Certo che mangia... tu mammina va a prepararti, ci pensa papà!’ rispose lui.

‘Sei adorabile a volte Bri’ disse lei, sedendosi in braccio a lui e dandogli un bacio sulla guancia.

‘Solo a volte?’ commentò lui, abbracciandola.

‘Sai una cosa? Quando tutto questo immane casino finisce e Val finalmente partorirà questo bambino e tornerà una persona normale, dovremmo farci una vacanzina, io e te da soli... non ti sembra una buona idea?’

‘Mi sembra un’ottima idea... ma per favore, ora vai a vestirti prima che io cambi idea e non esca di casa oggi’ rispose lui, facendola ridere.

‘Ok Gates!’ disse lei, alzandosi in piedi e uscendo dalla cucina, mentre Brian preparava la colazione per Sophie.

 

‘Eccoci qui!’ disse Brian, fermandosi davanti a casa Sanders.

‘Grazie, ti chiamo dopo allora’ disse Michelle, dandogli un bacio sulle labbra ‘Ciao amore mio!’ disse poi voltandosi verso il sedile posteriore, dove Sophie stava tranquilla nel suo seggiolino ‘A dopo!’

‘A dopo... ehy, Matt!’ disse Brian, facendo un cenno di saluto all’amico, che stava dirigendosi verso la macchina.

‘Val è dentro?’ gli chiese Mich.

‘Portico sul retro, ti sta aspettando... e anch’io a dirla tutta, ti devo la vita, sappilo’ le rispose Matt, facendola sorridere.

‘Non esagerare Matt... pagami qualche cena e siamo a posto’ ribatté lei divertita, poi si diresse verso la casa.

‘Che c’è Matt?’ gli chiese Brian.

‘Hai visto Zack?’

‘Ieri sera, stava... beh, bene non mi sembra la definizione esatta... normale, avere sia Jess che Aymee a casa aiuta di sicuro... pensavo di passare da lui oggi, venite anche tu e Johnny?’

‘Io ci sono, sento Johnny e ti faccio sapere...’

‘Io Att!’ esclamò Fifi, attirando l’attenzione dei due.

‘Ehy, piccoletta!’ la salutò Matt ‘Dove stai andando di bello col papà?’

‘Onni!’ rispose lei, sorridendo.

‘Il giorno in cui imparerà a dire le prime lettere di ogni parola sarà un gran giorno’ commentò Brian, lanciando uno sguardo divertito alla piccola: per qualche strano motivo si rifiutava di dire le iniziali di quasi tutte le parole e infatti loro erano “papà Ri”, “mamma Ich”, “io Ack, ia At e ia Al”, “Esse e Ymee”, “Att, Onni e Rin”.

Il problema stava nel capire quando intendeva una cosa e quando un’altra, come nel caso di “Onni”, che poteva significare sia “nonni” che “Johnny”.

‘Suppongo che tu stia andando dai tuoi e non da Johnny’ disse Matt divertito.

‘Già... beh, a più tardi allora’ lo salutò Brian.

‘A dopo... ciao Fifi!’ la salutò Matt e rise quando vide la foga con cui la piccola agitava la manina.

‘Ok piccola, destinazione nonni!’ le disse Brian, mettendo in moto.

Capì che qualcosa non andava dopo circa cinque minuti.

Si era immesso sulla PCH e aveva aumentato la velocità, ma ora aveva la sensazione che la macchina non frenasse.

Cercando di non farsi prendere dal panico, schiacciò a fondo il freno, ma non successe nulla.

Immediatamente tirò il freno a mano, ma si rese conto subito che era troppo tardi e che avrebbe preso la curva davanti a sé ad una velocità troppo elevata.

Istintivamente si voltò verso Fifi, si slacciò la cintura e riuscì a essere di fianco a lei un attimo prima che la macchina finisse contro la parete di un bar sulla spiaggia.

 

Quando Zack si svegliò, rimase sorpreso notando che aveva dormito per tutta la notte e così come lui anche Jess e Aymee.

Andò immediatamente a controllare la bambina nella culla, ma Aymee dormiva pacificamente e non sembrava avere nulla che non andasse.

Vide Jess girarsi nel letto e un attimo dopo il bambino aprì gli occhi, apparendo inizialmente disorientato quando non vide Zack ma tranquillizzandosi subito dopo non appena spostò lo sguardo verso la culla.

‘Buongiorno cucciolo, dormito bene?’ gli chiese Zack, andando a sedersi di fianco a lui sul letto.

‘Mmh mmh’ annuì Jess, accoccolandosi vicino a lui.

‘Colazione?’ propose Zack, scompigliandogli i capelli.

‘Mmh mmh’ ripeté il bambino.

‘Ho capito, vieni qui’ disse il ragazzo, alzandosi in piedi e prendendo poi in braccio Jess.

Quando lo mise su una sedia, rise vedendo Jess appoggiare la testa sul tavolo, con gli occhi ancora chiusi.

‘Ehy, se vuoi tornare a dormire ti riporto su’ disse Zack, cominciando però nel frattempo a preparare il latte.

Per tutta  risposta, il bambino scosse la testa, aprendo gli occhi.

‘Ecco, così va meglio’ commentò Zack ‘Biscotti o cereali?’

‘Biscotti’ rispose Jess.

‘Ecco qui... vedi di lasciarmene qualcuno’ gli disse Zack, vedendo che il bambino si era già avventato sulla scatola.

Mentre versava il latte a Jess sentì suonare il campanello e dopo essersi accertato che Aymee non si fosse svegliata andò ad aprire, chiedendosi chi potesse essere: sapeva che Brian sarebbe andato dai suoi con Fifi, Michelle probabilmente era da Val e comunque non aveva motivo per passare da lui, lo stesso per Val e Matt e gli altri.

L’unica persona che gli veniva in mente era Viki e non sarebbe stato strano in realtà, il giorno prima l’aveva sentita per telefono e gli aveva detto di voler passare.

Di sicuro chi non si aspettava di trovarsi davanti era Lacey, ma era indubbiamente lei quella che vide quando aprì la porta.

‘Lacey? Che... oddio, che è successo?’ chiese Zack, registrando solo dopo qualche istante l’espressione della ragazza, poteva anche sbagliarsi, ma sembrava estremamente preoccupata.

‘Jess?’ chiese lei.

‘In cucina a far colazione’ rispose il ragazzo.

‘Ok... devi andare in ospedale subito Zack... Brian e Fifi hanno avuto un... un incidente’ spiegò lei, abbassando la voce ‘Nate ha detto che potrebbe centrare Charlie anche stavolta’ aggiunse poi.

‘Maledizione...’

‘Ci resto io con Jess e Aymee e Nathan mi ha garantito che a momenti arriva una volante per controllare la casa, quindi non preoccuparti, sono al sicuro’ gli disse lei.

‘Ok... dammi il tempo di inventarmi una scusa con Jess, Aymee sta ancora dormendo, è in camera mia’

‘D’accordo... tu mi prometti che non ti schianti per strada, vero?’ chiese lei, dal momento che Zack era comprensibilmente agitato.

‘Non mi sembrerebbe davvero una buona idea...’ rispose lui ‘Ehy, cucciolo?’ disse poi a Jess, entrando in cucina.

‘Cosa c’è? Ciao Lacey!’ esclamò poi, vedendo la ragazza.

‘Tesoro, papà deve andare da Nathan per... parlare di alcune cose, tu e Aymee restate con Lacey, ok?’

‘Ha trovato la mamma?’ chiese Jess speranzoso, tanto che a Zack quasi si spezzò il cuore a dovergli dire di no.

‘Non ancora cucciolo’ rispose infine lui, accarezzandogli la testa ‘Ma vado a dargli una mano a farlo, ok? Tu fai il bravo con Lacey, d’accordo?’.

Jess annuì, Zack allora gli diede un bacio sulla fronte e salì a vestirsi, mentre Lacey si sedeva al tavolo con Jess.

Quando tornò di sotto, vide che Jess stava guardando i cartoni sul divano, mentre la ragazza stava lavando la tazza della colazione.

‘Lacey, qualsiasi problema...’ iniziò lui, cercando per il bene di Jess di apparire più calmo di quanto in realtà non fosse.

‘Ti chiamo sul cellulare’ finì lei per lui ‘Tranquillo, qui andrà tutto bene... dì a Johnny di chiamarmi, ok?’ aggiunse poi, senza bisogno di aggiungere altro, il messaggio sottointeso era chiaro, “fatemi avere notizie di Brian e Fifi”.

‘Senza’altro’ rispose lui ‘Ciao cucciolo, a dopo!’ disse poi rivolto a Jess.

‘Ciao papà!’ lo salutò lui.

Zack si diresse verso la porta a passo sostenuto, ma non appena l’ebbe richiusa dietro di sé scattò di corsa verso la macchina, sollevato di poter finalmente smettere di fingere che andasse tutto bene: decisamente non c’era nulla che andasse bene in quel momento.

 

Quando Charlie finalmente rientrò nella stanza era sicuramente già mattina, Nat vedeva la luce filtrare dalle persiane.

‘Mi dispiace essere stato un po’ brutale ieri sera’ esordì lui ‘Ma vedi Nat, ci sono delle regole... e tu non le hai rispettate... spero che la lezione ti sia utile’ continuò lui.

‘Quale... quale lezione?’ chiese la ragazza confusa.

Per tutta risposta, Charlie le mise davanti un foglio, una notizia stampata da un giornale online, Nat riusciva giusto a vedere il logo della rivista, ma era troppo buio per leggere l’articolo.

Il ragazzo sembrò capirlo e accese la luce e un attimo dopo Natalie fissava il foglio pietrificata.

Si trattava di una notizia dell’ultima ora, poche righe ma sufficienti a gelarle il sangue nelle vene: stando a quanto riportato dall’articolo, Brian e Fifi avevano avuto un incidente d’auto, ma non c’era nulla riguardo alle loro condizioni attuali.

‘No!’ esclamò lei, già in lacrime ‘Sei un bastardo! Mio fratello non c’entra niente!’ urlò.

‘Natalie, è molto semplice: tu rispetti le regole e nessuno si fa male... se invece non lo fai, tuo fratello sarà stato solo il primo... chiaro?’.

La ragazza annuì senza guardarlo in faccia, non riusciva a smettere di piangere e anche se sapeva benissimo che lui se ne era accorto, non voleva dargli la soddisfazione di vederlo.

Il ragazzo sembrò soddisfatto e lo vide entrare in bagno.

Solo allora Natalie si lasciò andare, scoppiando in singhiozzi: se fosse successo qualcosa di brutto a Brian o, soprattutto, a Fifi, non se lo sarebbe mai perdonato, non avrebbe mai più potuto guardare in faccia Michelle o nessun’altro, tutto quello che aveva fatto, l’aver salvato i suoi bambini e Zack, si era dissolto nell’istante in cui aveva letto quel maledetto articolo.

 

Quando Zack arrivò in ospedale si diresse a passo sicuro verso la sala d’aspetto, pensando che era stufo di vedere quel posto ultimamente.

Vide immediatamente Michelle con Val seduta alla sua destra e Viki a sinistra, mentre i ragazzi erano seduti lì vicino in gruppo.

Non appena lo vide, Viki si alzò in piedi, facendogli cenno di sedersi al suo posto: se c’era una persona fra loro che poteva capire quello che Mich stava passando in quel momento, quella era senza dubbio Zack.

‘Mich?’ la chiamò lui, pensando che la ragazza in quel momento gli ricordava se stesso pochi giorni prima, quando era lui quello seduto in attesa di avere notizie di Jess: sguardo perso nel vuoto, occhi lucidi e il terrore puro in volto.

‘Se... se le succede qualcosa...’ disse la ragazza, voltandosi verso Zack.

‘Ehy, vedrai che Fifi starà bene... c’è Kev?’ chiese poi a Viki, che annuì ‘Ecco, Kev è un mago Mich, un po’ di fede, ok?’ le disse il ragazzo, circondandole le spalle col braccio.

Michelle annuì, ma lo sguardo preoccupato di Val confermò a Zack quello che pensava, ovvero che in realtà la ragazza capisse poco o nulla di quello che le stava succedendo intorno.

Tuttavia la videro riscuotersi quando Kev entrò nella stanza.

Zack si alzò in piedi, lasciandogli il posto di fianco a Mich.

‘Fifi sta bene Mich’ la rassicurò subito Kevin ‘Era ben legata al seggiolino e... e Brian le ha decisamente evitato il peggio, ha solo qualche botta, l’ho fatta ricoverare per scrupolo, ma al più tardi fra un paio di giorni la puoi portare a casa’

‘Quindi sta bene?’ chiese conferma Michelle.

‘Benissimo... ha già fatto amicizia con l’infermiera, è decisamente molto attiva’ rispose lui, sorridendole.

‘Hai... hai notizie di Bri?’ chiese la ragazza.

Kev si rabbuiò lievemente, scuotendo la testa.

‘Purtroppo no, non sono ancora riuscito a parlare con nessuno... però potrebbe essere un buon segnale... significa che vale ancora la pena di operare, Mich’ rispose lui e la ragazza annuì.

‘Senti Val... non vorrei dovertelo dire, ma tu decisamente non dovresti stare qui’ disse poi Kevin, riferendosi al fatto che un pronto soccorso non era il posto ideale per una donna al sesto mese di gravidanza.

‘Non la lascio da sola, Kev’ rispose Val.

‘Val, ha ragione lui’ intervenne Michelle, voltandosi verso la sorella ‘Non puoi correre rischi e lo sai bene’

‘Ma...’ provò a obiettare la ragazza: certo che lo sapeva, ma non voleva lasciare sua sorella da sola proprio in quel momento.

‘Val, non sono da sola, tranquilla... non posso preoccuparmi anche per te ora... ti prego...’

‘E va bene’ rispose rassegnata Val.

‘Tranquilla, ci penso io’ intervenne Zack.

‘Ok... però appena sai qualcosa mi chiami, ok?’ disse Val rivolta alla sorella ‘Subito’

‘Ok’ rispose Mich, abbracciandola.

‘Ragazzi, appena avete notizie chiamatemi, ok?’ disse Matt, prima di accompagnare la moglie fuori dal pronto soccorso, uscendo solo quando gli altri lo ebbero rassicurato che lo avrebbero fatto.

‘Posso vedere Fifi, Kev?’ chiese Mich.

‘Certo, vieni con me... e tranquilla, se ci sono notizie di Brian lo saprai immediatamente, ho lasciato detto di contattare me nel caso tu non fossi in sala d’aspetto’ la rassicurò Kev.

‘Ok... Io torno dopo’ disse, rivolta agli altri.

‘Ti aspettiamo qui, tranquilla, prenditi tutto il tempo che vuoi’ le rispose Zack.

Dopo che Michelle se ne fu andata con Kev, Zack si rivolse ai suoi amici.

‘Che è successo?’

‘I freni non hanno funzionato’ spiegò Johnny ‘Ha preso una curva troppo forte e sono finiti contro un muro... Brian era senza cintura, probabilmente è riuscito a saltare dietro per coprire Fifi, visto che lo hanno trovato sul sedile posteriore e lei non si è fatta praticamente nulla’

‘Ok... e perché Lacey mi ha detto che Nate pensa che c’entri Charlie?’

‘I freni sono stati manomessi’ intervenne Viki ‘Hanno trovato questo aggeggio... se non ho capito male funziona in modo che superata una certa velocità i freni si bloccano... è andato tutto bene finché ha portato Mich da Val e Matt, ma poi si è immesso sulla PCH e lì... beh, non andava a duecento allora, ma nemmeno a passo d’uomo, lo sai anche tu, no?’ spiegò Viki e il ragazzo annuì, certo che lo sapeva, era una strada di  quelle grandi, nessuno andava a meno di 80 all’ora lì.

‘Bastardo...’ mormorò fra sé e sé Zack.

‘Quello che non capiscono è perché se la sia presa con Brian’ intervenne Arin.

‘Infatti, non ha senso’ convenne Zack, pensando per la prima volta a quel dettaglio ‘Non farebbe mai nulla per ferire Nat... o almeno credo’ disse poi, pensando che Charlie aveva dimostrato di essere molto più imprevedibile di quanto non pensassero.

‘Qualcuno sa come stava Brian quando è arrivato qui?’ chiese Zack.

‘Io ero vicino alla spiaggia e ho visto quando lo hanno portato via’ rispose Arin ‘Sinceramente? Non era nulla di buono’ continuò il ragazzo scuro in volto.

Gli altri annuirono, cercando di evitare di pensarci, era molto meglio così finché non avessero avuto notizie certe.

‘Jess come sta?’ chiese Viki a Zack.

‘Bene... gli ho detto che dovevo parlare con Nate e mi ha creduto, per il momento vorrei evitare di dirgli di Bri... a meno che non sia davvero necessario’ rispose lui ‘Oh, Johnny, Lacey ha detto di chiamarla non appena avessi avuto novità’

‘Ok, esco a telefonarle’ disse il bassista.

‘Chiedile se va tutto bene con Aymee e Jess, per favore’ gli chiese Zack e Johnny annuì prima di uscire.

‘Beh... temo che non ci resti nulla da fare se non aspettare’ disse dopo qualche istante di silenzio Viki e sia Zack che Arin furono d’accordo, potevano solo aspettare e sperare che andasse tutto bene.

 

Forever is not supposed to end

Like you said to me once

There’s no me without us

(Madina Lake, We got this)

 

Un’ora più tardi, quando il gruppetto, a cui si era riunito anche Johnny, stava seriamente iniziando ad impazzire, Michelle entrò in sala d’aspetto, calamitando immediatamente l’attenzione di tutti.

‘Michelle?’ la chiamò Zack, dal momento che la ragazza sembrava essersi bloccata sulla porta.

‘Mich, stai bene? Fifi sta bene?’ chiese preoccupata Viki.

‘Sì... lei sta bene... è... è Bri...’

‘Che è successo a Bri?’ chiese Zack, non potendo fare a meno di suonare molto preoccupato, Mich sembrava davvero sconvolta e vide che anche Johnny e Arin osservavano la ragazza impazienti, pur restando in silenzio.

‘Lui è... è... ho... ho parlato col medico e... e...’ tentò di spiegare lei, ma era evidente che non riusciva a continuare e Zack l’abbracciò un attimo prima che scoppiasse in lacrime.

Il ragazzo la fece sedere, mentre tutti gli altri la osservavano davvero preoccupati, al di là di Brian anche la ragazza non sembrava stare particolarmente bene.

Tuttavia in quel momento entrò Kev e l’attenzione di tutti si rivolse a lui.

‘Che è successo a Bri?’ chiese Viki, era chiaro che in quel momento Michelle non avrebbe potuto dirgli nulla.

Kev lanciò uno sguardo a Michelle, non era sicuro che la ragazza volesse sentire di nuovo tutto quanto, ma lei annuì, dandogli il via libera per spiegare la situazione agli altri.

‘Ci sono alcune lesioni preoccupanti, ma tutto sommato molto meglio di quello che poteva sembrare all’inizio, ha una gamba rotta e alcune costole incrinate, ma nulla che non possa guarire...Il vero problema è il trauma cranico, quello è stato piuttosto forte e... ok ragazzi, vi dirò le cose come stanno, lo hanno quasi perso in sala operatoria... alla fine lo hanno salvato, ma per il momento è in coma... se e quando si sveglierà è impossibile da dire... potrebbe succedere domani o fra un mese...’ spiegò il ragazzo, evidentemente rattristato da quella situazione come apparivano tutti loro.

‘Mich, lo stanno portando in reparto, se vuoi...’ disse poi Kev, osservando preoccupato l’amica.

La ragazza annuì, poi si voltò verso Zack.

‘Verresti con me Zack?’ gli chiese e il ragazzo annuì immediatamente, non che avesse alcuna intenzione di lasciare Mich da sola in quel momento, stava avendo uno sgradevole dejà-vu di quello che era successo con Jess e sapeva bene che restare da sola era l’ultima cosa di cui la ragazza aveva bisogno in quel momento.

‘Grazie... Viki, potresti chiamare Val? Io non ce la faccio a raccontarle tutto ora...’

‘Ci penso io... parlo con Matt magari, no?’.

Michelle annuì, allora Viki uscì per telefonare a Val seguita da Johnny che doveva chiamare Lacey, mentre Zack e Mich seguirono Kev fuori dalla sala d’attesa verso il reparto dove era ricoverato Brian.

 

Mezz’ora più tardi, Zack si trovava con Mich nella stanza di Brian, gli altri se ne erano andati una decina di minuti prima, non c’era molto che potessero fare d’altronde.

Lui era rimasto solo per Mich, vedere uno dei suoi migliori amici sdraiato su un letto d’ospedale era una tortura in realtà.

‘Zack?’

‘Dimmi Mich’

‘Ti dispiace se per stasera ti chiedo ospitalità? Non voglio agitare Val, e sono troppo agitata’

‘Non hai nemmeno bisogno di chiederlo Mich, lo sai benissimo’ rispose il ragazzo.

‘Grazie... e scusa, lo so che ti sto facendo perdere un sacco di tempo qui...’

‘Nemmeno per sogno Mich, te l’ho detto, non preoccuparti, è tutto ok’ la interruppe lui ‘Io esco un attimo a chiamare Lacey, resta pure quanto vuoi, ok?’ ribadì lui.

La ragazza annuì, voltandosi di nuovo verso Brian, stringendo una mano del ragazzo fra le sue.

Zack lanciò un’ultima occhiata all’amico prima di uscire dalla stanza: in realtà non era necessario che lui chiamasse Lacey, ma voleva lasciare Mich da sola con Brian e in fondo sentire come stavano Jess e Aymee sarebbe servito a tranquillizzarlo almeno un po’.

Tuttavia, si dimenticò della telefonata quando vide Viki seduta su una delle seggioline del corridoio, era assolutamente convinto che fosse tornata a casa.

‘Ehy, Viki, come mai ancora qui?’ le chiese Zack, andando a sedersi di fianco a lei.

La ragazza sobbalzò, stava guardando in basso e non si era accorta di Zack finché non aveva parlato.

‘Kev stacca fra mezz’ora, i gemelli sono con mia madre, allora ho pensato di aspettarlo... e non so... non avevo... non me la sentivo di tornare a casa’ rispose lei.

Il ragazzo annuì, osservandola però perplesso, Viki sembrava quasi in imbarazzo, cosa che non era decisamente da lei.

‘Tutto ok Viki?’ le chiese preoccupato lui.

‘Sì, sì, tutto ok Zack’ rispose la ragazza, accennando un sorriso.

E fu in quel momento che al ragazzo la situazione si fece più chiara.

Brian e Nat erano i migliori amici di Viki da sempre, da prima che Brian conoscesse Jimmy e tutti gli altri, ma in quel momento nessuno pensava a come vivesse lei quella situazione, tutti si preoccupavano per lui perché Nat era sua moglie, per Mich perché Brian era suo marito, per Fifi, Jess e Aymee, ma nessuno si chiedeva come stesse Viki, nonostante lei e Nat fossero praticamente sorelle di fatto.

‘Viki, non sei brava a mentire, sai?’ le rispose lui.

‘Io... è solo che... è troppo, questa storia è... è troppo... e lo so che non dovrei essere io quella che si lamenta qui, ma...’

‘Viki, qui tutti abbiamo il sacrosanto diritto di lamentarci’

‘Mi... è che mi sembra egoistico... io torno a casa dopo e ci trovo Kev, Phoebe e Josh... la mia vita è a posto, non dovrei nemmeno stare così...’

‘Sono i tuoi migliori amici Viki, nessuno pretende che tu sia felice e contenta... anzi, ci stupiremmo del contrario’ le fece notare Zack.

‘Già... Dio, vorrei solo che questa storia finisse e invece ogni giorno sembra andare sempre peggio... prima Aymee, poi Nat e ora Bri... e non voglio nemmeno…’ disse lei, ma interruppe la frase a metà.

‘Che c’è Viki?’ le chiese Zack.

‘Lascia perdere’

‘Viki...’

‘Non... ok, non voglio nemmeno immaginare se Nat lo ha saputo... voglio dire, se è stato Charlie, è logico che lei lo sappia, no? Mi fa impazzire, preoccuparmi per Bri e per Nat mi fa impazzire...’.

Zack annuì, in realtà ci aveva pensato anche lui, ma aveva immediatamente scacciato il pensiero, l’idea di Nat prigioniera di Charlie era più che sufficiente, pensare che fosse prigioniera di Charlie e anche a pezzi era troppo.

‘Scusa, questo potevo tenermelo per me’ disse Viki, notando l’espressione di pura sofferenza sul volto di Zack.

‘Non preoccuparti Viki, non pensare che non mi fosse già venuto in mente’ la rassicurò lui ‘Al momento cerco di focalizzare sulle cose che vanno bene... non sono molte, ma sono Aymee e Jess, quindi mi bastano... il resto cerco di prenderlo come viene, quando arriva... se dovessi lasciare che la mia testa viaggi fra scenari apocalittici impazzirei’

‘Credo che alla fine di questa storia ci faranno tutti santi’ commentò Viki.

‘Me lo auguro’ rispose lui, sorridendo.

‘Ok...io scendo nella hall ad aspettare Kev, se resto ancora qui fuori impazzisco... tu aspetti Mich, giusto?’

‘Sì, resta da me per ora, poi si vedrà... Val non sarà d’accordo, ma deve stare il più tranquilla possibile e Mich ha bisogno di sfogarsi’

‘Mi sembra una buona idea... ehy, magari un giorno di questi faccio un salto con Josh e Phoebe se ti va’

‘Perché no, a Jess farà bene e anche al sottoscritto un po’ di compagnia non può far male’ rispose lui.

‘Ok... e se hai novità di qualsiasi tipo su chiunque, chiamami’

‘Senz’altro’

‘Bene... ti direi buona giornata, ma non credo sia la definizione migliore’

‘Diciamo che la facciamo passare anche oggi?’

‘Diciamo così... ci sentiamo Zee’ lo salutò lei, dirigendosi verso l’ascensore.

Zack rimase qualche istante sulla sedia, pensando che Viki aveva davvero ragione, se esisteva una giustizia divina, quando quella storia fosse finita avrebbero dovuto tutti avere una vita meravigliosa.

Alla fine si decise a chiamare Lacey, anche perché si era appena reso conto che erano quasi quattro ore che era in ospedale, probabilmente Jess stava facendo passare alla ragazza e a Johnny che l’aveva raggiunta un brutto quarto d’ora a suon di lacrime.

‘Ehy Zack, novità?’ chiese Lacey rispondendo al telefono.

‘Temo di no... volevo sapere se andava tutto bene’

‘Direi di sì... Johnny è riuscito a distrarre Jess, li ho lasciati venti minuti fa davanti alla Wii... Aymee è sveglia e credo di non averla mai vista così tranquilla... tutto sotto controllo direi!’

‘Ottimo, temevo che Jess stesse per farvi impazzire’ disse il ragazzo, sinceramente sorpreso dal fatto che suo figlio si stesse dimostrando ragionevole, la pazienza non era esattamente la sua migliore qualità.

‘Sì, beh, per il momento è tranquillo... ma qualche domanda l’ha già fatta, prima riesci a tornare, meglio è credo’

‘Sto aspettando Mich, non voglio metterle fretta, se dovesse diventare ingestibile chiamami e mi invento qualcosa

‘Sarà fatto!’

‘Perfetto... grazie Lacey, a più tardi’

‘Di nulla Zack, a dopo!’.

‘Ehy Zack?’.

Il ragazzo si voltò verso Michelle, che stava in piedi sulla porta della stanza di Brian.

‘Che c’è?’

‘Io andrei un po’ da Fifi... se resto ancora qui comincio a urlare, mi sento inutile’ rispose lei.

‘Ok, nessun problema’

‘Senti, se vuoi andare a casa e passare dopo non c’è problema, sul serio’

‘Mich, premettendo che non ho alcuna intenzione di lasciarti qui da sola proprio ora, se lo faccio io avrò un grosso problema che risponde al nome di Valary DiBenedetto Sanders, ok?’ ribatté lui, riuscendo a farla sorridere.

‘Non ci avevo pensato...’

‘Ok, facciamo così: io scendo al bar a mangiare qualcosa, cosa che fra parentesi dovresti davvero fare anche tu, passo un po’ di tempo lì e poi torno su e ti aspetto, ok?’

‘Sei un angelo Zack’

‘Lo sapevo, ma grazie per avermelo ricordato’ rispose lui sorridendo.

‘Comunque non ho davvero fame, passo per oggi... io salgo allora, ci vediamo dopo?’

‘Se non mi vedi chiamami’ rispose lui.

‘Ok... ehy, tutto a posto con Jess e Aymee?’

‘Che tu ci creda o no, mio figlio oggi è una persona quasi ragionevole’

‘Meglio così... ok, a dopo’

‘A dopo Mich’ la salutò il ragazzo, lasciandola all’ascensore, mentre lui prese la direzione delle scale, quattro passi erano sempre la soluzione migliore per sfogare lo stress.

 

‘Ma è tanto che sei via!’.

Zack sospirò, pensando che la versione ragionevole di Jess ormai era solo un lontano ricordo.

‘Lo so cucciolo, lo so... ma ci sono delle cose che devo fare, ti prometto che stasera sono a casa, ok?’

‘Quando torni?’

‘Jess, non lo so, te l’ho detto, presto, ma non so quando’ rispose Zack, cercando di non suonare troppo esasperato, non era certo colpa di Jess se lui stava per avere un esaurimento nervoso coi fiocchi e i controfiocchi.

In quel momento vide Michelle uscire dalla stanza di Fifi, in fondo al corridoio dove si trovava la sala d’attesa in cui era Zack e il ragazzo non poté fare a meno di tirare un sospiro di sollievo.

‘Ehy cucciolo, se adesso mi prometti di fare il bravo ancora per un’oretta ti giuro che arrivo, ok?’

‘Davvero?’

‘Promesso, però non far impazzire Lacey e Johnny, ok?’

‘Ok papà’ rispose il bambino.

‘E bravo il mio cucciolo... a dopo!’ disse lui, riattaccando.

‘La fase ragionevole è finita?’ chiese Michelle, sorridendo appena.

‘Credo sia agli sgoccioli’ confermò lui.

‘Beh, è una fortuna che abbia deciso di uscire ora, no?’

‘In tutta sincerità? Sì, decisamente’ rispose lui.

‘Te lo ripeto Zack, sei stato un angelo oggi’

‘Mich, tu e Brian non avete mollato me e Nat un minuto quando è successo quello che è successo con Jess, decisamente te lo devo... anche se non è solo per quello e lo sai benissimo’

‘Appunto, è perché sei un angelo’ replicò lei.

‘Mich, lo sai che ho un ego spropositato già di mio, vero?’ scherzò lui.

‘Ho sposato Synyster Gates, credi che non sappia trattare con gli ego spropositati?’ ribatté la ragazza, seguendo Zack all’uscita.

‘Devo ammettere che hai ragione’ ammise lui, riuscendo a farla quasi ridere.

 

‘Papà!’.

Zack fece appena in tempo a entrare in casa prima che Jess gli saltasse praticamente addosso.

‘Ehy cucciolo!’ lo salutò Zack ‘Visto? Te lo avevo detto che tornavo presto’ aggiunse poi, scompigliandogli i capelli.

‘Ciao zia Mich!’ esclamò Jess, notando in quel momento la ragazza dietro Zack ‘Non c’è lo zio?’ chiese poi il bambino.

Tutti gli adulti nella stanza rimasero in assoluto silenzio per un istante, era evidente che nessuno aveva ancora pensato a cosa dire a Jess.

‘Ehy Jess’ intervenne finalmente Michelle ‘Ti ricordi che i miei genitori abitano lontano?’ disse la ragazza, i suoi si erano infatti trasferiti a San Francisco l’anno prima.

‘Sì’ rispose il bambino.

‘Ecco, lo zio è andato da loro con Fifi, era un po’ che non la vedevano’

‘E perché tu non sei andata zia?’ chiese Jess.

‘Perché volevo stare con la zia Val... lo hai visto anche tu quanto è agitata, no?’ spiegò lei.

‘E allora perché sei qui?’ domandò di nuovo Jess, mentre Zack si chiedeva quando suo figlio fosse diventato così curioso.

‘Ehy, hai visto che naso ho?’ rispose Mich, indicando il suo naso arrossato dalle lacrime della mattinata ‘Ho un raffreddore di quelli incredibili... sai che succede se la zia Val si ammala?’

‘Lo zio Matt impazzisce!’ rispose sicuro Jess, ripetendo quello che aveva sentito dire spesso da Nat e Zack e riuscendo a far ridere tutti quanti.

‘Esatto... quindi finché non mi passa resto un po’ qui... se mi vuoi ovviamente’

‘Certo che ti voglio zia!’ esclamò il bambino, abbracciandola.

‘Sei un mito Mich’ disse Zack, sapendo che la ragazza avrebbe capito a cosa si riferiva.

‘Lo so, grazie’ rispose lei.

‘Noi andiamo allora... se ci sono novità...’

‘Vi chiamiamo’ dissero in coro Zack e Mich, ormai quella frase la ripetevano almeno una volta all’ora.

‘Grazie di nuovo Lacey... e anche a te Johnny, sul serio’ disse Zack ai due.

‘Figurati, è sempre un piacere stare con queste due adorabili pesti’ rispose la ragazza, indicando con un cenno Jess e Aymee, che era sveglia nella sua carrozzina e ogni tanto emetteva qualche versetto ‘Oh, quasi mi dimentico: quel signorino non ha voluto mangiare a pranzo’ aggiunse la ragazza.

‘E come mai?’ chiese Zack a Jess, che però si limitò a scrollare le spalle.

‘Era un po’ capriccioso a pranzo, giusto?’ rispose per lui Lacey, sorridendogli.

‘Ok, allora che ne dici se facciamo merenda?’ propose Zack e il bambino annuì.

‘Perfetto, vola in cucina, io accompagno Johnny e Lacey alla porta e arrivo, ok?’

‘Ok!’ disse Jess, correndo in cucina dopo aver salutato i due.

Quando tornò in casa, Zack vide Michelle che guardava il cellulare vagamente esasperata e non poté trattenere un sorrisetto divertito.

‘Val?’ chiese.

‘Già... le voglio bene, tanto, ma ultimamente è un po’... ossessiva? E non ho voglia di sentirmi chiedere mille volte perché non sono andata da lei... ma se non le rispondo continua... ok, sta per esplodermi la testa’ disse la ragazza.

‘Dammi il telefono’ le disse Zack e lei glielo passò, incuriosita.

‘Ehy Val!.. No, siamo arrivati a casa dieci minuti fa... sta bene... guarda, è di sopra, ha detto che aveva mal di testa, non vorrei disturbarla... ecco, magari le dico di chiamarti più tardi? Perfetto... bene, sì... oddio, per modo di dire... ok, te lo saluto Jess... a dopo, ciao!’.

Zack riattaccò e passò il telefono a Michelle, che lo osservava vagamente divertita.

‘Mi ero dimenticata quanto sei bravo a mentire al telefono’

‘Talento naturale’ rispose lui ‘E con i giornalisti particolarmente noiosi è fondamentale, si affina la tecnica col tempo’

‘Già... senti, io andrei davvero a sdraiarmi, la testa mi esplode sul serio’

‘Come se fossi a casa tua Mich, prendi la camera che vuoi, se ti serve qualcosa probabilmente sarò qui in giro, segui le urla di Aymee o quelle di Jess se non mi trovi’ rispose lui, facendola sorridere.

‘Ok... a dopo’

‘A cena direi, se non mangi mi costringerai a chiamare Val’ rispose lui.

‘Non servono le minacce Zack’ ribatté lei.

‘Non si sa mai’

‘Papà!’ lo chiamò Jess dalla cucina.

‘Il capo reclama la mia presenza, scappo!’ disse Zack alla ragazza, dirigendosi verso la cucina, mentre lei salì al piano di sopra.

 

Natalie non si era mossa per tutto il giorno dal suo letto, nemmeno quando Charlie le aveva finalmente tolto le manette, era rimasta raggomitolata nel suo angolino in assoluto silenzio senza dire una parola.

Non riusciva a fare altro che pensare a Brian e Fifi, avrebbe dato qualsiasi cosa per sapere come stavano, ma non lo avrebbe mai chiesto a Charlie, che fra l’altro non glielo avrebbe probabilmente detto, stava iniziando a pensare che il ragazzo godesse della sua sofferenza e questo in realtà la stava preoccupando molto.

Charlie era sempre stato innocuo, molesto senza dubbio, ma innocuo. Certo, l’ultima volta se non l’avessero trovata in tempo sarebbe morta, ma questa volta le cose erano diverse, non era mai stato violento prima con lei, non aveva mai fatto nulla che potesse anche solo lontanamente ferirla e ora invece non  solo l’aveva trattata in modo brusco la sera prima, ma aveva fatto del male alla persona che amava di più al mondo oltre a Zack e i suoi figli.

Charlie era decisamente fuori controllo e Nat era terrorizzata, quando aveva deciso di seguirlo sapeva di mettersi in una brutta situazione, ma non aveva mai considerato che potesse arrivare fino a quel punto.

Se fosse successo qualcosa a Bri o a Fifi non se lo sarebbe mai perdonato.

‘Non hai mangiato’.

Natalie alzò lo sguardo su Charlie, seduto sulla poltrona di fianco al letto, e solo in quel momento si accorse del vassoio di cibo che le doveva aver messo davanti quando era rientrato nella stanza.

‘Non mi sento bene, non ho fame’ rispose lei.

‘Natalie, devi mangiare’ disse lui, ignorando la sua risposta.

‘Non-sto-bene’ ripeté lei, cercando di non suonare troppo arrabbiata, non voleva correre altri rischi.

‘E va bene... aspetta... non sarai per caso incinta? Perché questo sarebbe decisamente contro le regole’ rispose lui, apparendo inorridito a quella prospettiva.

Natalie scosse la testa decisa, non potendo fare a meno di preoccuparsi ancora di più: dall’espressione del ragazzo, era certa di non volere nemmeno iniziare a immaginare cosa sarebbe successo se la risposta fosse stata positiva.

 

Ormai mi faccio paura... un altro aggiornamento in sette giorni?

No, non sono piena di tempo libero (proprio per nulla), semplicemente siamo in una parte della storia che era già scritta da tempo... fossi in voi non mi abituerei a tutta questa velocità...

Ringrazio come sempre chi ha recensito il capitolo precedente, vi adoro!! <3

Vi ricordo inoltre che sto pubblicando altre tre storie, una sugli A7X, una sui My Chemical Romance e una sui Simple Plan... se voleste leggere/recensire mi fareste moooooolto felice! :D

Ovviamente spero anche di sapere cosa pensate di questo capitolo!

Alla prossima, xoxo!

Lady Numb

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: Lady Numb