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Autore: Ari_92    16/02/2012    25 recensioni
Ultimo anno al liceo McKinley, ma le cose sono andate un po’ diversamente da come le conosciamo.
Blaine si è appena trasferito, ma non ha mai conosciuto Kurt.
Cosa succederebbe se, tra nuovi Club e nuovi amici, Blaine perdesse la testa per un ragazzo che sembra detestarlo? Cosa succederebbe, se questo ragazzo nascondesse un segreto?
- “...Mercedes? Chi è quel ragazzo?”
La ragazza si voltò verso Blaine di scatto, quasi avesse dimenticato di non essere sola.
“Si chiama Kurt. Kurt Hummel.” Il ragazzo esitò un attimo, prima di chiederle ciò che lo tormentava dalla prima volta che aveva posato lo sguardo su quel giovane dagli occhi di ghiaccio.
“Cosa gli è successo?” -
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buon giovedì a tutti :D
Alé ragazzi! Oggi sono particolarmente euforica (senza motivo tra l’altro, ma godo di questa improvvisa ondata di adrenalina prima di realizzare che sabato ho una verifica di chimica e non apro il libro da un anno [letteralmente, purtroppo  -.-“]) ...Dicevamo? Ah, già: commento inutile come mio solito >.<
Aaaaaanyway, vediamo di parlare un po’ di questo capitolo ;) ...Mmh. Fondamentalmente è descrivibile con un solo aggettivo: folle u_u ... Sì, colpa dei Warblers, ma non c’era neanche bisogno di precisarlo -.-“
Beh, come sempre preservo altri eventuali precisazioni alla fine ^_^
 
...Ragazzi, non so come ringraziarvi. Davvero, non ho parole per quanto mi faccia felice leggere e rispondere alle vostre recensioni, per non parlare dei tantissimi che hanno aggiunto la storia alle seguite, alle preferite o alle ricordate. Non posso fare altro che abbracciarvi virtualmente tutti quanti, e mandare un bacio a saechan, sakuraelisa, P e r l a, Alessandranna, Maggie_Lullaby, YouArePerfectToMe, Tallutina, elisabethy92, CrissColferIsOnBitches, Guzzy_12, aleka_80, mikygleek91, FraRock, Chris_91, violanassi, BeatriceS, Fiby AndersonBass_, anastasianapp, rosettina, JulesCullenMeyer, LexyDC__, MissingPieces, Ocatarinetabelasciscix, Joick, xnotsonaive e lolaly che hanno lasciato un commento allo scorso capitolo :’)
 
 


 

Dedico il capitolo a Maggie che martedì ha compiuto gli anni :)
Un bacio <3

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“Ma Rachel... Siamo in anticipo di dieci minuti- ”
“Finn, per l’amor del cielo! Chiudi la bocca!”
“Ma amore...”
“Ti ho detto di stare zitto!!”
 
Kurt valutò velocemente le sue opzioni.
Avrebbe potuto unirsi a Rachel, che stava avanzando a passo di marcia in sua direzione, seguita a ruota da Finn e un po’ meno baldanzosamente da Mercedes e Quinn.
 
...Oppure avrebbe potuto lasciare che il suo rapitore lo trasportasse chissà dove.
 
“Rach- ”
“Finn! Ne va della mia carriera, capisci?! Non possiamo semplicemente arrivare in ritardo!!”
“Ma non siamo in ritardo...”
Non è questo il punto!”
 
Oh.
Ok. Preferiva decisamente il sequestro di persona.
 
“Ciao Kurt! Blaine è nel backstage?” Cinguettò Rachel quando finalmente si incrociarono.
“Ciao. Sì, è con alcuni amici.” La informò, guadagnandosi un’espressione vagamente infastidita da parte della ragazza.
“Oh. Spero abbia riscaldato la voce per davvero...” Rifletté con aria vagamente preoccupata.
“Beh! Noi andiamo a prepararci, dato che siamo già abbastanza in ritardo... Spero di vederti tra il pubblico, anche se il tuo posto sarebbe sul palco insieme a noi- ”
“Rachel...”
“Ok, ok! Come non detto! A dopo Kurt.” Il ragazzo seguì il gruppetto con lo sguardo fino a quando non sparì oltre la porta alle sue spalle.
 
Per quanto detestasse ammetterlo, apprezzava il fatto che Rachel avesse ripreso a insistere con la storia di unirsi al Glee Club.
Era una cosa stupida, eppure lo faceva sentire come se fosse tutto come sempre, come se non avesse mai detto addio ai suoi amici.
Lo rendeva inspiegabilmente felice.
 
Kurt venne bruscamente distolto dai suoi pensieri come Jeff lo trascinò fino al reparto spettatori, ancora deserto, e lo fece sedere su una delle poltroncine vicino all’ingresso, sistemandosi affianco a lui.
 
Il biondo piuttosto esaltato, Kurt palesemente basito.
 
“Mi sembra incredibile! Finalmente a tu per tu con il famoso Kurt Hummel!” Esordì con quella che sembrava una profonda emozione il ragazzo, guadagnandosi l’ennesima espressione preoccupata dell’altro.
“Io veramente...”
“Oh lo so, lo so: tu non mi conosci. Ma si dà il caso che io conosca te e al momento sia in missione per conto di buona parte dei Warblers, quindi andrò subito al dunque.” Kurt sgranò gli occhi, facendo saettare furtivamente lo sguardo per la stanza, alla ricerca delle uscite di sicurezza più vicine.
 
“Vedi Kurt, devi sapere che il nostro piccolo Anderson a volte sa essere davvero stressante, e asfissiante, e può indurre al suicidio...” Kurt, solo a sentire il nome di Blaine, sentì l’imbarazzo cominciare a montargli nello stomaco.
Non poteva fare niente al riguardo: ogni volta che si parlava di lui aveva come la sensazione che si accendesse una specie di neon luminoso sulla sua testa con ‘io e Blaine stiamo insieme’ che si illuminava a intermittenza.
Quando trovò il coraggio di incontrare nuovamente lo sguardo di Jeff, si accorse con un pizzico di terrore che questo lo stava osservando come si guarda un rarissimo esemplare di chissà quale specie in via d’estinzione.
 
Non proferì parola per qualche inquietante secondo, per poi aprirsi in un grande sorriso.
 
“Oh mio Dio! Non posso crederci... Tutto questo è esilarante!” Esclamò sedendosi più comodamente, in modo da guardare Kurt dritto in faccia.
“Ok, proviamo di nuovo...” Jeff ridacchiò.
“...Blaine.” Il ragazzo abbassò istintivamente lo sguardo.
“Oh, ma sei adorabile! Ma dimmi, arrossisci in questo modo normalmente o è per via di Blaine?” Kurt sentì il fiato venirgli meno.
 
“C-Cosa? Io...”
“Ti prego Kurt! Dimmi che è per lui, ti supplico! Sul tuo bel faccino si gioca la sanità mentale di mezza Dalton...”
“...Eh?” Jeff allargò le braccia con ovvietà.
 
“Andiamo! Non dirmi che non ti sei accorto di quanto Blaine sia cotto di te! In questi mesi non ha fatto altro che assillare me e gli altri su quanto fossi carino, speciale, dolce, meraviglioso e altre cosucce che ti risparmio. Insomma, ha completamente perso la testa! E non come quella volta che ci ha costretto a cantare una serenata a un tizio con una rotoballa in testa, no! Perché gli era passata in fretta, stavolta è ossessionato, anzi peggio! Te lo posso assicurare, lui- ”
“No, aspetta un momento. Rotoballa? Quale tizio- quale rotoballa??” Il biondo si portò entrambe le mani sul cuore.
 
“Gelosia?! Intravedo gelosia? Ti prego Kurt, dimmi che sei gay anche tu. Ti prego!”
“I-Io...”
“Ti piace Blaine? Dai, a parte le sopracciglia e la statura non è poi tanto male...”
“Senti Jeff... Non so cosa esattamente ti abbia detto Blaine, ma- ” Il ragazzo sgranò gli occhi.
“No. Non dirmi che sei etero perché mi rifiuto di crederlo. Non puoi, ok? Devi salvarci dalla furia di quell’hobbit, dalle sue paranoie e dalle menate su quanto tu sia – parole sue – il ragazzo più meravigliosamente perfetto del mond-
 
“Jeff? N-Noi due... Ecco...” Lui alzò un sopracciglio, per poi lasciarsi andare a una risatina divertita.
“Beh, sono onorato di questa velata proposta, ma io- ” Kurt arrossì furiosamente.
“Cosa? Ma no! Non io e te, Intendevo io e Blaine.” Jeff spalancò la bocca.
“Tu e Blaine.”
“Già.”
“State insieme.”
“Sì...?” Il giovane Hummel trattenne a stento un urlo terrorizzato, come il suo interlocutore si sporse in avanti soffocandolo in un abbraccio.
 
Non sapeva il motivo esatto per il quale avesse deciso di rivelare a quello semisconosciuto la verità. Forse perché era amico di Blaine, o perché studiava in un’altra scuola non mettendo così a rischio di diffusione la notizia... Oppure per il semplice fatto che non gli aveva lasciato esattamente molta scelta.
 
“Oh Kurt! Ti ho già detto che ti amo profondamente??” Si staccò da lui, fissandolo con aria commossa.
“La Dalton ti è debitrice, piccolo Voldemort con il naso.”
 
 
                                                                                      ***
 
 
“Nick!! Lasciami andare!”
 
Blaine stava decisamente sbraitando senza tuttavia riuscire a liberarsi dalle grinfie dei suoi pseudo amici, che gli stavano categoricamente impedendo di andare a salvare Kurt, recentemente rapito da Jeff.
 
“Dove lo sta portando?! Oh mio Dio...” Wes si strinse nelle spalle, dando poi cenno agli altri di lasciarlo andare.
 
“Tranquillo Anderson: non l’ha portato in nessun vicolo buio. Non torcerà neanche un capello a quel ragazzino.” Blaine spalancò la bocca, incapace di inventarsi qualcosa di abbastanza indignato da dire.
“Ma... Ma siete impazziti?! Venite qui, mi placcate mentre rapite il mio Kurt e poi pretendete anche che stia tranquillo??” David gli diede una comprensiva pacca sulla spalla.
 
“Lo sappiamo Blaine, ma devi capire che con la tua ossessione per quel tizio hai sfinito buona parte di noi Warblers... Poi dal nulla sei sparito per settimane: dovevamo venire a darti una mano.”
“E quale occasione migliore delle Regionali?”
“Soprattutto visto e considerato che, per nostra fortuna, c’era anche colui che non deve essere nominato.”
 
Blaine spalancò gli occhi, in un periodo di stasi tra il terrorizzato e lo sclerotico.
 
“...E avete pensato bene di far portare via Kurt da Jeff?? No, dico, da Jeff?!” I sorrisi raggianti sui volti dei tre Warblers scemarono impercettibilmente, fino a trasformarsi in un’espressione vagamente preoccupata.
 
“Uh. Non sono più tanto sicuro sulla parte del vicolo buio...”
 
Il povero Anderson si mise con orrore le mani nei capelli.
 
“Oh santissimo- Per cui, nel migliore dei casi, gli sta facendo una specie di interrogatorio?!” Wes si strinse nelle spalle.
“In realtà credo sia più un’opera di convincimento a darti una mezza chance. In origine dovevamo convincere te a lasciar perdere con lui, ma dato che Voldy era qui...”
“...Tanto vale tentare di rovinare la vita al vostro ex compagno di squadra!”
 
Blaine lanciò l’ennesimo sospiro sconfitto.
Chissà come Kurt avrebbe preso tutta quella faccenda: d’altronde avevano deciso di comune accordo di non rivelare a nessuno la loro relazione, anche se ognuno per motivi differenti.
 
...Sempre che ci fosse stato ancora un rapporto da preservare dopo tutta quella faccenda.
 
“Vi sto odiando profondamente.” I tre ragazzi si lanciarono occhiate scioccate.
“Oh, ma non dire così! Lo stiamo facendo per il tuo bene...” Blaine alzò un sopracciglio.
“...E per preservare le nostre facoltà mentali.” Asserì Wes.
Quali facoltà mentali, esattamente?”
“Calma Anderson... e comunque i miei complimenti: ti sei trovato davvero un gran bel pezzo di ragazzo da stalkerare.”
“...P-Prego?!” Nick fece roteare gli occhi.
 
“Non fare l’idiota, Blaine. Figurarsi se da quando sei entrato in fissa con lui non hai mai buttato l’occhio sul suo- ”
 
Spie!!!” Forse per la prima volta nella sua vita, Blaine fu profondamente grato a Rachel Berry.
 
La ragazza aveva appena fatto la sua apparizione insieme a Finn, Quinn e Mercedes, esattamente un attimo prima che le cose iniziassero a farsi seriamente imbarazzanti.
 
Poi i pochi neuroni incolumi da pensieri non esattamente edificanti scaturiti in seguito al mancato commento di Nick fecero due più due.
I ragazzi della Dalton non sapevano che nella nuova scuola nascondesse la propria omosessualità e, nell’ipotesi altamente probabile che tirassero fuori la questione, dato che normalmente accadeva un minuto sì e l’altro pure, tutta la sua copertura al McKinley sarebbe rovinosamente precipitata.
 
E Blaine non poteva permettersi che accadesse nulla di tutto questo, in particolare dopo quel pomeriggio, che più che mai gli aveva dimostrato fino a che punto fosse ancora terrorizzato dal suo passato e dalla costante paura che questo potesse ripresentarsi, prima o dopo.
 
Kurt era stato fondamentale, quel giorno più che mai.
 
Gli aveva dato esattamente ciò di cui aveva bisogno, quando nemmeno lui aveva idea di necessitare di qualcosa.
Si era completamente affidato a Kurt e, infondo, quella era la prima volta che succedeva davvero. Aveva lasciato che le sue mani lo conducessero lungo quei corridoi infiniti, che le sue braccia lo stringessero forte e che il suo respiro gli accarezzasse i capelli, lasciandosi amare di un amore palpabile, che sembrava scorrere direttamente tra i loro corpi vicini, oltre le palpebre socchiuse e quel silenzio leggero, naturale, così perfetto per quel momento che era solo loro.
 
Blaine aveva potuto sentire i loro sentimenti, e si era reso conto di quanto entrambi li avessero sottovalutati.
 
Ciò che li univa era scattato mesi prima, ad inizio settembre, quando per la prima volta Blaine aveva incrociato lo sguardo di un ragazzo visibilmente ferito, eppure così vivo e forte, e quelle iridi pericolosamente simili all’esplosione di una stella erano entrate dentro di lui, gli erano rimaste addosso.
Già quella prima volta si era reso conto dell’effetto che Kurt aveva su di lui, nonostante ciò, forse se ne accorgeva soltanto ora: consciamente o meno, era una vita che lo cercava.
 
Il suo cuore aveva riconosciuto quelle iridi trasparenti ancora prima che i loro occhi si incrociassero.
 
 
                                                                                      ***
 
 
“Ciao amico... Chi sono questi tizi?”
 
Blaine riemerse dal flusso dei suoi pensieri, vagamente scosso.
 
“C-Come?”
“Oh Dio, Blaine, ti prego: dicci chi sono questi tre ragazzi così Rachel smette di dare di matto.” Lo implorò con veemenza Mercedes, che si era lasciata cadere a peso morto su uno dei divanetti, vagamente stremata dal viaggio in auto con Finn e Rachel.
 
“Siete tutte spie!”
“Rilassati Barbra Streisand: siamo qui solo per vedere il nostro Anderson sgambettare sul palco, non siamo in competizione.” Spiegò pazientemente Nick e, ripetuto il concetto un numero di volte sufficiente a far calmare la ragazza, ottenne il permesso di rimanere con Wes e David nel backstage delle New Directions.
 
“...Ma se provate a interferire con la mia preparazione vocale giuro che ve ne pentirete.”
I Warblers annuirono, ormai consapevoli che rovinare l’umore a Rachel avrebbe coinciso con il loro esilio con disonore dall’auditorium.
 
Pian piano la saletta si riempì completamente di tutti i membri del Glee Club, che puntualmente dovettero sorbirsi uno ad uno una simpatica lavata di capo della Berry, che sembrava detestare i ritardatari ancor più di chi era negligente con gli esercizi per la voce.
 
Le New Directions erano già in fase di riscaldamento, quando Nick spalancò la bocca, con lo schermo cellulare a un palmo dal naso.
 
Oh. Mio. Dio.” Il ragazzo puntò immediatamente gli occhi su Blaine, che dal canto suo lo stava fissando con un pizzico di malcelato panico.
 
“...Nick?”
“Anderson. Perché ci hai mentito?”
“I-Io... Cosa?” Wes e David si trovarono a tempo di record alle spalle dell’amico, sbirciando come potevano il telefono tra le sue mani.
“Blaine!! No, questa adesso ce la spieghi!”
“Si può sapere di cosa state parlando??” In tutta risposta David afferrò il cellulare, sventolandoglielo davanti agli occhi.
 
Oh.
 
Questo non era previsto.
 
– Voi-sapete-chi dice di stare insieme a Blaine da quasi un mese. Non sono certo se se lo sia inventato perché ha paura di me (probabile) o se le cose stiano davvero così, chiedete all’hobbit. Se è vero insultatelo anche da parte mia :’) J –
 
Blaine fissò lo schermo illuminato per qualche lungo istante, senza dire una parola.
“Allora, Anderson? Niente da dire a tua discolpa?”
 
“A discolpa di cosa?” Intervenne a un tratto Santana, miracolosamente sfuggita dalle grinfie di Rachel e del suo giro di Do pre-gara.
 
“E-Eh?? Niente! Io...” La ragazza roteò gli occhi con aria scocciata.
 
“Hai avuto fortuna a non nascere a Lima Eights, barboncino. A quest’ora di te sarebbe rimasto ben poco, da quelle parti.” Blaine deglutì rumorosamente.
“...Comunque datti una mossa: cinque minuti e si va in scena. Non che non farei volentieri a meno di te, ma sai, bisogna fare numero...” Spiegò velocemente l’ispanica e, dopo aver fatto un cenno di saluto ai tre ragazzi in uniforme davanti a loro, prese Blaine sotto braccio, seguendo gli altri membri del gruppo per il corridoio che portava al palco.
 
Nick, Wes e David furono abbandonati senza troppi convenevoli nella stanza ormai vuota.
 
 
“Consideralo un ringraziamento per quando hai dissuaso la Berry a parlare di me e Britt, l’altro giorno al Glee Club.” Bisbigliò a un tratto la ragazza, mantenendosi a una certa distanza dalla coda del gruppo.
 
“...Cosa?” Lei sbuffò.
“Ma allora sei davvero cretino, e io che pensavo facessi apposta... comunque ti ho salvato da quei tre tipetti in uniforme, visto e considerato quel messaggio...”
“Lo... Lo hai letto?? Ma come- ”
“Te l’ho detto barboncino: noi di Lima Eights abbiamo una marcia in più. E si da il caso che io ci veda benissimo, soprattutto da sopra la spalla di un nano.”
 
“Oh.” Commentò Blaine, visto e considerato che a quel punto non c’era molto altro da aggiungere.
 
“Già.” Le New Directions raggiunsero in quel momento il retro del palco e Blaine, incredibilmente, non sentiva nemmeno la metà dell’angoscia che l’aveva accompagnato alle Provinciali.
 
Sarà stato per via del fatto che questa volta non aveva un numero intero tutto suo sulle spalle, oppure per la sua amicizia sempre più stretta con i compagni di squadra, ma aveva iniziato a provare di nuovo la stessa adrenalina che precedeva le sue esibizione con i Warblers.
 
Inoltre, non poteva negare che sapere il suo ragazzo seduto tra il pubblico non poteva che renderlo enormemente felice.
 
“...E comunque, Anderson” Bisbigliò Santana, dopo essersi brevemente guardata intorno.
“Se vuoi evitare che la tua fin troppo evidente gayezza diventi impossibile da ignorare, ti conviene smetterla di mandare messaggi al tuo ragazzo per tutto il tempo.” Blaine arrossì leggermente, abbassando gli occhi sulla punta delle scarpe.
 
“...Che c’è, lo conosco?”
“No!” Santana ghignò malignamente, prima di posizionarsi in scena con gli altri ragazzi delle New Directions.
 
“Ok, lo conosco.”
 
 
                                                                                      ***
 
 
Kurt non era certo di come fosse arrivato a quel punto.
Seduto tra Jeff, Nick, Wes e David, impegnati in un’accesa discussione circa suo rapporto con Blaine.
 
In realtà avevano aperto una sorta di banco scommesse su fino a che punto si fossero spinti da quando si erano messi insieme.
 
Kurt ormai stava pregando ogni divinità celeste che l’esibizione delle New Directions iniziasse presto: era stanco di doversi tenere le dita nelle orecchie per non sentire le fantasie perverse di quel gruppo di pazzoidi.
 
Erano arrivati giusto cinque minuti prima, lamentandosi del fatto di aver dovuto aspettare il messaggio di Jeff per ottenere la verità da Blaine e, dopo aver abbondantemente spupazzato Kurt, si erano lasciati andare a ciò che sembrava riuscir meglio loro: metterlo in imbarazzo.
 
Kurt trovò il coraggio di scoprirsi le orecchie solo quando le luci iniziarono lentamente ad abbassarsi, lasciando illuminato soltanto il grande palcoscenico dell’auditorium. Il mormorio di sottofondo andò via via scemando, cosa che rese ancora più chiaro il bisbiglio che Nick gli aveva appena biascicato all’orecchio.
 
“...Kurt? Vale la regola della L?” Il povero Hummel arrossì di botto, tirandogli una gomitata non esattamente amichevole nelle costole.
“Ahi!! Come siamo suscettibili...” Borbottò con aria scocciata.
 
Espressione che, neanche a dirlo, riuscì a sostenere per non più di un minuto scarso.
 
“Oh. Ma come si fa ad essere arrabbiati con te? Sei così carino...” Esclamò, osservandolo come si guarda una cucciolata di gattini appena nati.
Kurt gli lanciò un’occhiata perplessa.
 
“...Non sono un criceto.” Nick si strinse nelle spalle, intercettando poi lo sguardo vagamente scocciato di Jeff, che rimaneva con le braccia incrociate al petto sulla sua poltroncina, stranamente – molto stranamente – senza proferire parola.
 
“Ehi? Tutto bene?”
“Sì.” Rispose apatico, senza distogliere gli occhi dalla nuca del vecchietto nel posto davanti al suo.
 
“Dai Jeff! Cos’hai?” Riprovò, distogliendo finalmente l’attenzione da Kurt e sistemandosi meglio vicino all’altro, che a quel punto si concesse un piccolo sorriso.
 
“Niente.” Nick raccolse le gambe sulla poltrona, appoggiando la testa sulla spalla dell’altro ragazzo, e interrompendo finalmente quel gioco al massacro che aveva come obiettivo Kurt e i suoi poveri ormoni.
 
Finalmente il sipario venne tirato, e il giovane Hummel non poté che avvertire un discreto tuffo al cuore come, uno dopo l’altro, tutti i suoi amici venivano illuminati dalla luce di un riflettore.
 
Le ragazze indossavano un vestitino lilla senza maniche, tenuto stretto in vita da una spessa cintura viola che si apriva in una gonna a balze. I ragazzi avevano la cravatta della stessa tonalità della cinghia delle loro compagne di squadra, e inoltre portavano camicette color lavanda con giacca e pantaloni scuri.
 
Il palco iniziò a illuminarsi di colori diversi, che si riflettevano splendidamente sui volti sorridenti dei ragazzi che lo dominavano, mentre Brittany e Tina muovevano qualche passo verso il centro della scena.
 
Kurt avrebbe voluto essere lì con loro.
 
Non aveva senso negarlo: avrebbe dato qualunque cosa per poter cantare su quel palco, perché era come se la poltrona dove era seduto scottasse, quasi a fargli capire che non era la tribuna il suo posto.
 
Non che avesse importanza, ma quello era sempre stato il suo sogno.
 
Non l’aveva mai confessato a nessuno, e d’altronde la vita non gli aveva riservato molto tempo per dedicarsi ad altro che non fosse nascondersi, scappare o mentire. Tutto il resto era passato in secondo piano: doveva sopravvivere, trovare il modo per arrivare a fine giornata senza troppi danni, e la sua unica soddisfazione era stendersi sul letto, la sera, con la consapevolezza che un altro giorno era passato.
 
Poi le cose erano cambiate.
 
Blaine gli aveva mostrato il netto confine tra vivere e sopravvivere, e Kurt aveva capito fino a che punto l’esistenza che aveva condotto fino a quel punto fosse impraticabile.
Ora cominciava a sentire i suoi sogni riaffiorare timidamente a galla, da qualche angolo remoto dentro di lui. Sentiva la voglia di cantare bruciargli sotto la pelle: per troppo tempo aveva tenuto a bada se stesso raccontandosi che erano solo stupide canzoncine, idiozie.
 
Giorno dopo giorno mentirsi era sempre più difficile, e anche per questo doveva ringraziare Blaine.
 
I was searching
You were on a mission
Then our hearts combined like
A neutron star collision
 
Le prime parole della canzone riempirono piacevolmente l’auditorium, e Kurt non poté far altro di abbandonarsi alla musica, sprofondando un po’ di in basso nella poltroncina. Si ritrovò inconsciamente a cercare la figura di Blaine sul palco, e non riuscì a impedirsi di provare un leggero tuffo al cuore accorgendosi che anche lui lo stava fissando.
 
Kurt sorrise, e non avrebbe distolto lo sguardo per nessuna ragione al mondo se non fosse stato per via del fatto che, al momento del ritornello, alcuni suoni provenienti dai posti accanto al suo divennero abbastanza difficili da ignorare.
 
Si voltò impercettibilmente alla sua destra, giusto in tempo per intercettare Jeff e Nick, che nella penombra sembravano presi da ben altro rispetto alla canzone.
 
Kurt si spostò istintivamente un po’ più in là, dando un colpetto sulla spalla di Wes.
 
“Ma... Ma stanno insieme...?” Bisbigliò con esitazione, facendo un cenno verso i due ragazzi intenti a baciarsi sulle poltroncine accanto alla sua.
Wes alzò un sopracciglio.
“Certo che no. Come ti è venuto in mente?” Domandò, con un non troppo velato sarcasmo.
“Veramente io- ” David sbuffò.
“Ti darò un consiglio: non passare troppo tempo con quell’hobbit, Kurt. Rimbambisce.”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
Eccoci qua ^_^
...Che dire. È iniziato in un modo delirante, doveva finire in un modo delirante, no? *se ne auto convince*
Comunque, qualche piccola nota poi la smetto di rompervi ;)
Come sapete martedì ci sarà l’episodio delle Regionali, e proprio in questi giorni sono uscite le foto con gli outfit dei nostri amabili ragazzi. Ecco, questo capitolo l’ho scritto un po’ di tempo fa, quindi i vestiti ovviamente non combaciano con quelli che vedremo in Glee :S
Detto questo... Beh, a parte qualche delirio dei Warblers (sarcasmo portami via -.-“) direi che non c’è molto altro da aggiungere... Oh. La Neff *-* Scusate, li amo, non ce la facevo a non inserirli da qualche parte *shippa* quindi sì, vi sorbite anche un po’ di Neff XD
Uh! La canzone che cantano Brittany e Tina è costei -----> http://www.youtube.com/watch?v=FwsFhgYG2Y0 “Neutron star collision” dei Muse :)
E con questa direi di aver detto tutto ^_^ ...Preparatevi a un capitolo piuttosto, come dire... ricco, lunedì ;)
  
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