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Autore: ferao    17/02/2012    7 recensioni
Aveva speso la vita cercando di diventare la donna più colta del mondo, ed ora stava impazzendo.
(Partecipa al "Coppa delle Case - Contest" di Aras)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Priscilla Corvonero
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Stupida
 
 


 
Che strana la vita, eh? Che strano il modo in cui può cambiare così, d’improvviso, da un giorno all’altro.
Guardati: hai sempre dato per scontato il fatto di essere la più saggia tra tutti voi.
 

Invece sei una stupida. Stupida. Stupida.
 La tua stupidità è così palese che persino chi è più stupido di te riesce ad avvertirla.

 
E quale vanto facevi della tua saggezza! Quali vette di piacere toccavi nel sentirti ammirata, lodata, invidiata per la tua conoscenza, per la tua capacità di scrutare ogni ambito della magia.
 

Che te ne fai, adesso, delle lodi?
Che te ne fai adesso che sai quale baratro di ignoranza era nascosto nella tua vita?

 
Che fossi vanitosa era ovvio. Legittimo. Lecito.
L’umiltà non è una virtù che si accompagna volentieri ad un intelletto come il tuo.
 

Vantati, ora, se ne hai il coraggio. Avanti, fallo.
Cos’è? Non hai più motivi per pavoneggiarti di fronte agli altri, è così?
È così?

 
Guardati. Misera donna, cosa ti è successo?
Dov’è tutta la tua sapienza, la tua saggezza?
Dov’è la tua lucidità?
 

Le hai sepolte, cancellate, fatte sparire.
Tutto perché non hai saputo guardare.
Stupida!

 
Ma ora calmati. Ragiona. Pensa.
Forse non sei così stupida come credi.
In fondo, non è stata colpa tua.
 

Oh, sì che lo è stata: tutta colpa tua.

 
No, non lo è stata. Non potevi prevederlo.
 

Ma come no? Tu sai tutto, no?
Sei la più saggia, non è così?

 
Quello che Helena ha fatto… nessuno avrebbe potuto immaginarlo.
 

Tu dici? Io dico di no.
Io dico che una madre normale ne sarebbe stata in grado.
Ma tu non sei normale, giusto, Rowena?
Tu sei speciale, sei un genio, sei la più brava di tutti!

 

Smettila.
 

Sai che è colpa tua. Della tua poca cura. Del tuo poco amore.

 
Non è vero.
 

Del tuo trascurare tua figlia per i tuoi capricci, i tuoi libri.

 
No, non è vero, Rowena, tu…


Tutto per la tua amata conoscenza, per il tuo egoismo!

 
Non è così!
Perché pensi queste cose? Sei abbastanza saggia da capire che tutto ciò non è vero!
 

Oh, sì, saggia.
È questa la saggezza?
È il dimenticare gli altri per concentrarsi su se stessi?
È l’inseguire concetti astratti e aridi invece di guardare al concreto quotidiano?
È il non pensare a crescere tua figlia?
È questo, Rowena?

 
Non è stata colpa tua.
 

Stupida!

 
Non potevi prevederlo.
 

Dov’è la tua saggezza?

 
Non…
 
 
 
 
 
 
 
Un lieve bussare alla porta fermò Rowena nel punto in cui si trovava, esattamente al centro del suo studio.
- Chi… chi è? - domandò con voce malferma.
La porta si aprì piano, e comparve Helga. - Mi dispiace disturbarti, ma stanno servendo la cena.
- Sì… ti ringrazio, Helga. Arrivo subito.
Attese che la strega uscisse, poi fece un lungo e profondo sospiro.
 
Aveva speso la vita cercando di diventare la donna più colta del mondo, ed ora stava impazzendo.
Tutto per colpa di Helena, non certo sua. Nessuno avrebbe mai detto che era colpa sua, nessuno; era impossibile.
 
“Non hai colpe. Essere intelligenti non è una colpa.”
 
Quel pensiero le parve molto saggio. Rassicurata, aprì la porta del suo studio e scese, altera come sempre, verso la Sala Grande.
 
 
 
 
 

Stupida.























 


Salve!
Con questa ff posso dire orgogliosamente di aver chiuso il cerchio dei Fondatori: li ho trattati tutti e quattro, più Helena. So che non è molto rilevante, ma mi sento molto fiera di ciò ^^
La ff è stata scritta per il "Coppa delle Case - Contest" di Aras, seguendo il prompt "saggezza" (che qui ho ribaltato, come potete vedere), ed è in attesa di giudizio. Diciamo che tutta la prima parte è una specie di dialogo interiore di Rowena con se stessa (per questo il testo è diviso in due parti "a specchio"): la donna si sente in colpa perché non si è accorta del cambiamento che ha portato sua figlia ad essere invidiosa di lei, a rubarle il diadema e a fuggire, e al contempo cerca una giustificazione, cercando di convincersi che nonè responsabile di quel cambiamento e che non avrebbe potuto prevederlo. Lo "Stupida" finale, però, starebbe a significare la persistenza del senso di colpa.

Già che ci sono, mi faccio pubblicità spudoratamente: non so a quanti di voi interessi la cosa, ma ho iniziato a pubblicare anche nel fandom di Sherlock (BBC), e finora ho all'attivo due fanfiction; se vi interessa, non dovete far altro che andare nel mio account ^^

Grazie di aver letto,
Fera
   
 
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