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Autore: somochu    17/02/2012    12 recensioni
[Thadastian, Slash]
La piacevole e imponente presenza di Sebastian Smythe presenta:
l'agenda più geniale e crudelmente ingegnosa che una mente umana potesse creare.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Dedicato ad Emi!



La piacevole e imponente presenza di Sebastian Smythe presenta:

l'agenda più geniale e crudelmente ingegnosa che una mente umana potesse creare




Probabilmente ogni mente brillante di questo mondo deve avere la sua antitesi: altrimenti non mi spiego l'esistenza di Thad Harwood.
Ha OSATO darmi del filo da torcere – di nuovo – e pensa anche di avermi messo fuori gioco. Ma quanto si sbaglia?
Ha vinto la battaglia, ma non la guerra. E io non perdo
mai.
Lo annienterò, come è vero che mi chiamo Sebastian Smythe.







Una cosa assolutamente da non fare nella vita: sfidare gli Usignoli a Bowling.

Lo sapevano tutti alla Dalton, persino le matricole; una semplice sfida sarebbe potuta diventare una vera e propria guerra.

E quando il club di lettura aveva deciso di lanciare il guanto, scrivendo loro un messaggio anche troppo intuibile - 'vi aspettiamo al Bowling, perdenti' – sapevano perfettamente a cosa andavano in contro.

E infatti eccoli lì, con le loro facce serie, mentre ognuno sceglieva la palla adatta; i Secchioni – come avevano preso a soprannominarli, tanto per il gusto di prendersela con il nemico – in una pista, e subito a fianco gli Usignoli e le loro espressioni concentrate.

Dobbiamo aspettare un'altra ora prima di iniziare?” disse uno dei Secchioni, incrociando le braccia al petto.

Questa è la scelta delle palle da gioco. È la parte più importante della partita,” disse Jeff, guardandolo come se avesse appena bestemmiato.

Esatto,” gli diede man forte Thad. “Tutta la partita dipende da questo, non dobbiamo fare nessun passo falso.”

Potrebbero esserci ripercussioni terribili.”

Esatto, Jeff, tu sì che sei un bravo giocatore,” si commosse Thad.

E ricordate, ragazzi,” aggiunse Jeff, “è la palla a scegliere il giocatore, non viceversa.”

Sebastian era spaparanzato sulla sedia, non intenzionato a muoversi. “Io stasera ne avrei potuta vedere una più consistente di palla, ma capisco che il mio aiuto è necessario per farvi vincere qualsiasi cosa.”

Nessuno lo ascoltò, visto che tutti erano occupati ad ascoltare le onde di energia che secondo Jeff emanavano le palle da gioco.


Scelsero solo dopo una buona mezz'ora, mentre i Secchioni avevano cominciato a sbuffare come pentole a vapore.

A voi il tiro,” disse uno di loro.

Thad si alzò in piedi, serio e con sguardo concentrato.

Prese la sua palla, e si diresse al centro della pista, intenzionato a fare Strike. Alzò la mano e, prima di lanciare, gridò un sonoro 'per Narniaaaaa' che fece voltare verso di sé tutti i presenti della sala.

Però almeno Strike lo fece.

Quando fu il turno di Jeff, invece, lui e Thad si scambiarono uno sguardo significativo. “Vai, amico. Ti ho voluto bene come un fratello, sappilo.”

I Secchioni erano a dir poco allibiti.

Se la stavano cavando bene, però, per questo quando fu il turno di Sebastian, scese il silenzio tra tutti gli Usignoli.

Sebastian tirò e come da copione la palla fece 'centro perfetto'.

Dio, Sebastian, sei quasi un Gary Stue,” lo riprese Jeff.

Thad stava per dire qualcosa di simpatico, ma Sebastian lo superò senza nemmeno guardarlo.

A dire il vero erano parecchi giorni – precisamente da quando Thad gli aveva fatto quello scherzetto – che Sebastian si comportava come se Thad proprio non esistesse.

E Thad proprio non riusciva a capire perché la cosa lo infastidisse tanto; avrebbe dovuto essere contento. Sebastian non era più “tra i piedi” e, soprattutto, a lui cosa importava se ormai lo considerava meno che di una formica?

A lui non importava. No. No. No.

Se lo ripeté più volte mentalmente, mentre stringeva talmente forte il legno appoggia-mani da disintegrarlo.


Wes fece Spare, così non ottenne troppi rimproveri da parte dei suoi compagni; non era ammesse le sconfitte.

Per questo quando Trent mancò un birillo, uno, si ritrovò contro tutta la squadra pronta a strozzarla.

Ragazzi, vi ho mai detto che vi voglio bene?” cercò di togliersi dall'impiccio.

Per quella volta lo perdonarono, ma non era finita là.

Costrinsero Richard a tirare – quello sfaticato era una piaga – con molta fatica, ma ne valse lo sforzo. E la partita continuò così per un po', tra due fuochi che avevano tutta l'intenzione di distruggersi a vicenda.

Fin quando non arrivò il fatidico, ultimo tiro.

Bastava uno Strike e loro avrebbero vinto.

Uno. Strike.

Non era impossibile e tutti erano frementi come prima di un concerto davanti a mille persone: era il momento decisivo.

E toccava a Trent.

Il poveretto sentiva su di sé tutta la responsabilità e dagli sguardi poco amichevoli dei suoi amici, capì che se avesse sbagliato alla Dalton lo avrebbero rigirato come un calzino.

Prese la palla, deglutendo, ormai sin troppo in agitazione.

Thad gli strinse la spalla, guardandolo con fierezza. “Ricordati, amico mio, che in questo momento hai un gran potere.”

Jeff lo guardò consapevole, sentendosi tanto nei panni di Trent, in quel momento. Lo stavano torturando con l'ansia, quel poveraccio. Ma d'altronde quella era una sfida, e le sfide andavano vinte.

E ricordati anche, nipote mio,” disse Nick, dando corda a Jeff e Thad. “Che da un grande potere derivano grandi responsabilità.”

Ben detto, Nick,” dissero tutti gli Usignoli in contemporanea. Persino Sebastian: una battaglia era pur sempre una battaglia.

Trent si preparò, ora animato da uno spirito battagliero del tutto nuovo: avrebbe aiutato i suoi compagni, al costo di cadere con loro.

Ma com'era ovvio sbagliò per ben due volte, prendendo quattro birilli per puro miracolo.

Gli Usignoli presero la loro sconfitta a testa alta, bruciando con lo sguardo i Secchioni che ora festeggiavano come non mai.





Una volta fuori, gli Usignoli si erano quasi tutti risollevati, tranne Thad e Jeff – loro sembravano appena usciti da un film Horror.

Sconfitti a Bowling. Bah.

Beh, ragazzi, è stato un onore giocare con voi, ma a bere qualcosa non ci vengo, sono stanco. Trent, sappi che non ti rivolgerò la parola per il resto della mia vita.”

Thad cercò di eclissarsi con questa frase, così da potersela filare a dormire, ma la voce ferita di Trent e quella maliziosa di Jeff lo fermarono.

Hey, io ho fatto il mio meglio. Vi odio tutti,” gli disse Trent, incrociando le braccia sul petto.

Hey, non vorrai andare da solo, vero?”

Hey, ma che vi prende a voi due? Trent, tu dopo ciò che hai fatto stasera hai una tacca in meno nella mia lista del 'voglio bene' – che sì, esiste e la aggiorno regolarmente – e tu, Jeff, cos'hai fumato? Certo che torno da solo!”

Trent si imbronciò, mentre gli scompigliava affettuosamente i capelli.

No, Thad, perché è pericoloso,” disse, poco convinto. Thad non capiva dove volesse andare a parare.”Perché non ti fai accompagnare da qualcuno? Da Sebastian, magari.”

Ah. Ecco.

Jeff maledetto, non avrebbe mai dovuto confessargli di Sebastian e del suo ignorarlo.

E perché dovrei?” disse Sebastian, ormai tirato in causa.

Perché... Beh, tu sei il suo compagno di stanza e hai un buon senso dell'orientamento, sai bene dove condurlo.”

No, Jeff, non ho bisogno della balia,” rispose Thad, leggermente offeso dalla freddezza di Sebastian.

Insisto,” sbatté i piedi Jeff.

E io ti dico di no.”

Sì.”

No.”

Sì!”

NO!”

D'accordo ci vado. Così non vi sento più lagnare.”

Detto questo, Sebastian s'incamminò dalla parte opposta da loro, aspettandosi di venir immediatamente – come al solito pensava di essere il padrone con i suoi cagnolini - seguito da Thad.

Quest'ultimo si voltò verso Jeff, bruciandolo con lo sguardo.

Mi ringrazierai, un giorno,” gli sussurrò Jeff, senza mollare il sorriso.




**





Jeff stava gustando il suo gelato con tanto, tanto amore.

Non capitava tutti i giorni di trovarlo, d'inverno, per questo sprizzava gioia da tutti i pori.

Certo, la sconfitta degli Usignoli a Bowling ancora gli rodeva il fegato, ma almeno se n'era fatto una ragione.

Nick, al suo fianco, lo guardava sorridente.

Solo tu puoi mangiare un gelato a Dicembre, Jeff” gli disse, scuotendo la testa, fintamente sconsolato.

Si erano allontanati dal gruppo, con una strana voglia di restare da soli, senza neanche preoccuparsi del fatto che il loro comportamento potesse essere in qualche modo frainteso.

Non fa mai troppo freddo per un gelato. Sei un novellino, Nick!”

Sono solo una persona normale.”

Stai dicendo che io non sono normale?” gli disse Jeff, guardandolo con le palpebre abbassate in segno di sfida.

Non lo direi mai,” disse sarcastico, Nick, guadagnandosi un'altra occhiataccia e ridendo di questa.

È ciò che ti rende così speciale ai miei occhi, Jeff.”

A quelle parole calò il silenzio.

Jeff non sapeva bene come reagire, così si limitò a spostare lo sguardo ai suoi piedi, imbarazzato.

Un colpo di tosse li fece sobbalzare e ricordare che c'era ancora un mondo oltre a loro, così che entrambi ripreso a parlare del più e del meno.

Senti...” disse ad un certo punto Nick, riportando una strana serietà nella conversazione. “L'altro giorno era vero quello che stavi per dire?”

No, in realtà un ragno radioattivo mi aveva appena punto e...”

Jeff,” disse Nick, puntandogli un dito contro, ma suo malgrado sorridendo.

E se ti dicessi che in realtà lavoro per la CIA?”

Jeff.”

Ok, ok, ok,” disse, alzando le mani in segno d'arresa, “Io... Beh, sì, potresti piacermi, ok? In quel senso, sì. In tutti i sensi, in effetti, e c'è che...”

Anche io,” lo interruppe Nick, avvicinandosi di qualche passo.

Anche tu cosa?”

Anche io provo i stessi sentimenti!” disse Nick, quasi esasperato. “Possibile che ancora non te ne sei accorto?”

Ma... Non...” Jeff rimase sbigottito. “Continuavi a ripetere che eravamo buoni amici, e altre cose che mi facevano venire il latte alle ginocchia. Come posso credere, ora, che mi ricambi davvero?”

Perché mi sto confessando, Jeff! Ti sto aprendo il mio cuore – metaforicamente parlando – e tu adesso lo stai pestando, sappilo.”

Permettimi qualche dubbio, dopotutto sono anni che ti muoio dietro,” ora Jeff era quasi imbronciato. “Provamelo.”

Nick lo guardò come se fosse appena arrivato sulla Luna.

Provarti cosa?”

Provami che mi am-”

Nick lo interruppe baciandolo. Le sue labbra erano probabilmente una delle ragioni migliori che Nick potesse scegliere per convincerlo.

Oh, sì.

Soprattutto se baciava così bene.

Buona argomentazione,” gli disse Jeff, sorridendo sulla sua bocca.

Sono felice di averti convinto. Anche perché se davvero lavoravi per la CIA, non ti avrei mai perdonato per non avermi fatto avere la licenza di uccidere.”





**





Era da un po' che Thad e Sebastian camminavano in silenzio, e cominciava ad essere piuttosto imbarazzante.

Sebastian andava spedito davanti a lui, senza nemmeno muovere la testa di un millimetro e Thad, dietro di lui, continuava a fissare le sua spalle.

Era... Strano. Non riusciva a concepire quella situazione.

Bella partita alla fine, vero?”

Come da copione la risposta non arrivò.

Penso che io e Jeff abbiamo esagerato, stasera, qualcuno del Club era seriamente preoccupato.”

Ancora nulla.

Ma è solo perché non ci conoscono, altrimenti saprebbero che stavamo semplicemente scherzando e divertendo, a modo nostro.”

Stava cominciando a stancarsi di parlare da solo, ma ora sapeva com'è che doveva prendere Sebastian.

Pensi che lui e Nick possano mai mettersi insieme? Insomma, sono perfetti e voglio veramente che Jeff sia felice, per una volt-”

Ne hai ancora per molto?” lo interruppe Sebastian.

Sì, esatto, doveva prenderlo per esaurimento.

Beh, dipende se tu hai intenzione di dire più di due parole in croce,” gli rispose, continuando a fissare le sue spalle, quasi si girassero finalmente anche solo con la forza del pensiero.

E invece no, rimanevano lì, ferme nella sua visuale.

Non dirmi che te la sei veramente presa per quello scherzetto,” gli disse, allibito. “Dai, ci stavamo provocando e sfidando da secoli!”

Non gira tutto intorno a te, Piattola.”

Già, e non la fa solo perché non mi chiamo Sebastian Smythe, vero?”

Esatto.”

Ripiombò di nuovo il silenzio, e Thad pensò seriamente di prenderlo per quelle maledette spalle e scuoterlo per bene. Magari gli avrebbe fatto anche un po' male, visto che se lo meritava, quell'idiota.

Cosa c'è che non va, allora?”

All'ennesimo silenzio, Thad sbuffò e accelerò il passo per essergli più vicino.

Parlami, cazzo.”

Senti, volevi che uscissi dalla tua vita, no? Sono un peso e tutto il resto, no? E non sbuffare, che lo so che lo hai pensato mille volte,” Sebastian lo sorprese con quella specie di sfogo. “Bene, ora è così. Ora ti sto lasciando davvero in pace.”

Thad si bloccò per un attimo, allibito da quelle parole.

Sebastian lo stava... Lasciando in pace?

Sì, lo stava facendo. E anche con convinzione!

No,” si ritrovò a dire, senza nemmeno accorgersene.

No, cosa, Harwood?”

No, non lasciarmi in pace,” oddio, sarebbe stato meglio che si fosse fermato il prima possibile. “Sì, l'ho pensato mille volte e sì, dovrei esserne felice, hai ragione. Ma non è quello che voglio e Dio me ne scampi, voglio averti intorno il più possibile, Smythe.”

Si sorprese delle sue stesse parole. “Potresti evitare di essere così subdolo, questo sì, ma cazzo, non uscire dalla mia vita. Non farlo.”

Thad sperò vivamente che Sebastian non si girasse in quel momento, perché non era certo di quanto l'imbarazzo fosse stampato sul suo viso.

Sentiva le mani sudare e il cuore in gola, nell'attesa di una risposta.

Aspettavo me lo dicessi da più di una settimana, Harwood, perché ci hai messo così tanto?” lo sorprese Sebastian.

Cos... Tu...?”

Ah, sei così romantico, Thadduccio. È così facile fregarti,” lo prese in giro.

Ecco.

Ora era tornato tutto alla normalità e di nuovo lui ci rimetteva, ma mentre guardava le spalle di Sebastian – ancora così fisse di fronte a sé – alzarsi e abbassarsi in una leggera risata, Thad non riusciva davvero ad essere arrabbiato.

E neanche a trattenere un sorriso piuttosto ebete.












Salve a tutti :D
Allora, ci tengo a precisare che qui Sebastian non si è vendicato, si è solo divertito a mettere un po' di pepe. È una specie di anticipo, ecco. Infondo il loro continuo “provocarsi” è ciò che fa di loro... Loro. E Thad è sempre così spontaneo!
Li amo alla follia.
E mi fa un piacere grandissimo sapere che piacciono anche a voi!

La Niff è volata, in questo capitolo XD
Boom, Canon u.u
Ma infondo erano troppo belli per non diventare LA coppia anche nella mia storia. Spero davvero vi siano piaciuti!

Comunque, vi ringrazio di cuore – ancora - perché siete davvero straordinari.



   
 
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