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Autore: Liz Briel    17/02/2012    5 recensioni
E se oltre alla storia di Daniel e Luce, ci fosse anche un'altra coppia maledetta?
Elisa, una ragazza di origini italiane, è una ragazza come tante. E' ribelle, ma i suoi la spediscono alla Sword e Cross, una vera e propria prigione per ragazzi problematici, sperando che con ciò la figlia cambi. Ma lei ha un altro problema. Da un pò di tempo, infatti, sogna un misterioso ragazzo dagli occhi color smeraldo che pare conoscerla. Chi è questo ragazzo? Che vuole da lei?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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CAPITOLO 1
PERFETTI SCONOSCIUTI

Una domanda mi frulla in testa: cosa mi metto? Mia mamma mi aveva detto la sera prima che in questa scuola bisogna vestirsi di nero. Un sorriso compare sulle mie labbra.


Come al solito sono in ritardo.
E’ giunto il momento dei saluti. Mia madre mi abbraccia raccomandandomi di fare la brava; il mio fratellone Adam mi dà una pacca sulla spalla dicendomi- Scarafaggio vedi di non fare strage di cuori- e mio padre, dopo aver dato uno schiaffo a mio fratello, mi abbraccia forte baciandomi in fronte. Guardo un’ultima la mia famiglia e corro dentro la “Sword & Cross School”.

Arrivata nell’atrio della mia nuova scuola un custode dall’ampio torace, guance rosse e un blocco per appunti stretto sotto un bicipite stava dando ordini, quindi, per fortuna, mi sono persa tutta la predica.
- Allora ricordate: pillole, letti e spie- urla il custode ad altri tre studenti. All’improvviso vedo una ragazza mettersi accanto. La guardo bene. Oh cazzo. E’ quella ragazza nel sogno, quella con quegli occhi marroni ingenui.
- Ricordatevi le regole di base, e nessuno si farà male- dice il custode.
Io e l’ultima arrivata c’infiliamo rapide nel gruppo.
- Potrebbe, ehm, potrebbe ripetere?- domanda la moretta al custode – Cos’era, pillole…?-.
- Guarda un po’ cosa ci porta il vento- ribatte ad alta voce la guida guardando noi due. Poi prosegue- Pillole. Se siete studenti in terapia, qui è dove venire a prendere quello che vi serve per drogarvi, restare sani di mente, respirare o quant’altro-.
Comincio a guardarmi intorno e solo ora mi accorgo che vicino a me ci sono due ragazzi e una ragazza. Accanto a Luce c’è una ragazza bionda, carina come le ragazze delle pubblicità e ha le unghie smaltate rosa pastello in tinta.
- Mi chiamo Gabbe- mi dice strascicando le parole. Non sapevo che le barbie le potevo trovare pure in una prigione come la Sword & Cross.
Alla mia destra c’è un ragazzo bruno con i capelli ricci, occhi castani e una spruzzata di lentiggini. Dal modo in cui evita di guardarmi capisco quanto è imbarazzato.
Il ragazzo alla sinistra di Luce è alto, magro, con una borsa da DJ appesa alla spalla, capelli neri arruffati e occhi verdi. Oh merda! Quello è il ragazzo del sogno. Ha pure il tatuaggio di un sole sul collo. La sua pelle è più bianca della mia.
Stranamente si volta verso di me e comincia a fissarmi. Io non abbasso lo sguardo e noto uno strano luccichio nei suoi occhi. Ci stiamo fissando da un bel po’. Le sue labbra, piene e rosee, si aprono in un sorriso.
Il mio cuore sta perdendo colpi.
Sono convinta che quel paio di smeraldi io li abbia già visti non solo nel sogno, ma in un’altra occasione. Sono anche sicura che se avessi visto un ragazzo così bello me lo sarei ricordato.
Quello sguardo è così intenso, disarmante e magnetico. Alla fine distolgo lo sguardo.
Il custode prende uno scatolone con scritto in grandi lettere nere OGGETTI PROIBITI. Punta il dito verso di me e Luce dicendoci- Voi, via la roba vietata e rimanete con me.-
I quattro si avvicinano alla scatola e vedo che i ragazzi cominciare a svuotarsi le tasche. La ragazza bionda ha in mano un coltellino svizzero rosa. Il ragazzo misterioso dagli occhi verdi ha una bomboletta spray e un taglierino. Il ricciolino ha parecchie confezioni di fiammiferi e una piccola bomboletta di gas per accendini. Lucinda dopo aver guardato con tristezza il cellulare lo mette dentro lo scatolone. Mi avvicino e butto due bombolette spray e il mio cellulare.
Todd e la barbie si avviano verso la porta, ma il terzo ragazzo si volta verso la custode.
- Posso informarla io- dice, indicando me.
- Non fa parte degli accordi- risponde la signora (credo). – Sei uno nuovo, adesso: vuol dire che hai le stesse restrizioni dei nuovi. Sei tornato alla via. Se non ti piace, avresti dovuto pensarci prima d’infrangere la promessa.- Lui non smette di guardarmi, mi sorride e uno strano luccichio compare nei suoi occhi.
Il dormitorio degli studenti è un edificio grigio, con porte massicce.
La facciata è ricoperta da muffa nera. Tutte le finestre sono chiuse da file di sbarre. Ma quello in cima al recinto che circonda l’edificio è filo spinato?
- Lucinda Prince è nella stanza 63 e Elisa Smith nella 30. Mettete le borse nel mio uscito insieme a quelle degli altri, per ora. Potrete disfarla nel pomeriggio-.
Mettiamo i nostri bagagli verso tre bauli rossi.
- E cosa diceva di quelle… come le ha chiamate? Spie?- Luce chiede alla custode, già pronta a concludere il giro.
- Spie- ripete indicando una piccola telecamera.
- Cioè praticamente vedete tutto quello che facciamo attraverso delle telecamere? Wow. Siamo come al Grande Fratello.- dico girandomi verso la donna. Luce ride.
Sta per ribattere, ma viene interrotta dall’arrivo di una ragazza bruna, magra che ci agitò le lunghe dita davanti al viso. Dopo un piccolo battibecco, la custode se ne va.
Arianne ci guarda dicendo- Perfetto-, ci prende sotto braccio- Avevo bisogno di schiave nuove. Rossa se mi disubbidisci ti metto in nomination- mi fa l’occhiolino.
All’improvviso il mio sguardo incrocia quello del ragazzo moro. I miei occhi castani e i suoi occhi verdi s’incontrano per la seconda volta e la sensazione di averlo già visto cresce di più.
- Arianne- replica il moretto.
- Cam- replica lei.
Adesso il ragazzo con due smeraldi al posto degli occhi si chiama Cam. Bel nome.
- Lo conosci?- sussurro ad Arianne.
- Non ricordarmelo- mi risponde trascinando me e Luce fuori. – Io voglio stare un po’ da sola. Vi raggiungo dopo- e detto questo ritorno dentro.
Cam è ancora lì con un sorriso sulle labbra. Io faccio finta di non averlo notato, ma sento una mano stringermi il polso.
- Che vuoi?- dico girandomi verso di lui.
- Lo sai che è da maleducati non presentarsi?- mi risponde sorridendo.
Ora lo prendo a schiaffi.
- Non per forza devi sapere chi sono- dico togliendola sua mano dal mio polso.
- La risposta non ti manca- mi guarda intensamente.
- Mai-.
- Liz non cambi mai- afferma sorridendomi e con uno strano luccichio negli occhi. Se ne va lasciandomi sola.
“Non cambi mai” lo ha detto come se avessimo già parlato prima d’ora. Chi è questo ragazzo?
Perché mi ha chiamato Liz? L’unico che mi chiama così è Adam. Io devo scoprire chi è Cam, come fa a conoscermi e perché l’ho sognato. Detto questo mi avvio alla ricerca di Arianne e Luce.

Oi salve ragazze.
Vorrei prima di tutto ringraziarvi per le recensioni. Mi scuso per aver impiegato molto tempo per scrivere questo capitolo, ma non ho avuto molto tempo.
Spero che vi piaccia e che recensite. Mi aspetto almeno 4 ricensioni.

  
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