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Autore: laisaxrem    17/02/2012    1 recensioni
Questa specie di song-fic è ambientata una ventina d’anni dopo l’epilogo. Sulle note di “segreto amore”, uno degli ultimi successi di Renato Zero. La parte in corsivo è la canzone.
Genere: Comico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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SEGRETO AMORE


È un giorno come tanti. Il sole splende, gli uccellini cantano, gli animali cacciano, le prede vengono uccise. Gli uomini guardano le partite di calcio in TV, le donne chiacchierano, o meglio spettegolano, con le amiche davanti ad una bella tazza di caffè. I bambini giocano nei parchetti, gli innamorati si baciano sulle panchine, gli anziani passeggiano lentamente nei parchi. Le famiglie fanno lunghi e allegri pic-nic sotto le fronde degli alberi.
Poco più sopra a tutto questo, sopra alle nuvole, un uomo con lisci e fluenti capelli neri (ebbene sì, signore e signori: nell’aldilà lo shampoo non risparmia nessuno) è seduto su una soffice poltrona di nuvole, un vecchio libro di pozioni in mano.
Si guarda attorno con fare circospetto e, non notando nessuno, deposita il librone su un candido tavolino di cirri. Sempre guardingo, sostituisce il libro con un vecchio album di fotografie.
Il soggetto di questi scatti è principalmente una donna con lunghi capelli rosso scuro e due gemme verde smeraldo al posto degli occhi, saltuariamente accompagnata da un ragazzo con unti capelli neri.
Severus Piton sfoglia lentamente l’album, alcune lacrime gli sfuggono scivolando lungo il naso adunco.
Giunto all’ultima fotografia inizia a canticchiare tra se dolcemente mentre lentamente si sta avvicinando un uomo con lunghi capelli bianchi.
<< Tutto intorno ad un sorriso ruota questa vita mia... >>
<< Bè. “Vita”... >> si intromette Albus Silente mentre si siede su una poltrona magicamente apparsa accanto a quella dell’uomo. << Non è che si possa dire che la tua sia stata proprio vita. E poi, giusto per essere precisi, Severus, sei morto. Per cui non puoi dire “questa” vita, perché non sei più in vita >>.
Piton gli lancia un’occhiataccia mentre da lontano si stanno avvicinando altre tre sagome. La prima di queste appartiene ad un uomo giovane ma segnato; la seconda ad un mezzo uomo pelato e senza naso e la terza ad un ragazzo con i capelli rossi.
<< Stare sempre lì sospeso, che pazzia. La stanchezza non la sento, ma ogni tanto muoio un po'... >>
<< Severus. Te l’ha già detto Albus >> interviene Remus Lupin, guardando tristemente il vecchio compagno di scuola e collega. << Sei già morto. Quindi non puoi morire di nuo... >>
<<Lo vuoi pagare tu il mio conto? >>continua l’uomo imperterrito, lanciando un’occhiata assassina al lupo mannaro e alzando un po’ la voce, come per scoraggiare altre interruzioni.
<< Ok. Lascia perdere >> si arrende Lupin e si mette a giocare a strip poker con Silente, Voldemort e Fred Weasley mentre lentamente si avvicinano un gruppo di Mangiamorte ed un festante Colin Canon munito di macchina fotografica.
<< La prudenza mi ha salvato... >>
<< Ma se è morto! >>
<< Ma il sospetto ancora c'è, strafelice d'aver dato tutto me. Quanta gente che ho incontrato bella e brutta umanità... >>
<< Ci sono per caso dei riferimenti a noi? >> chiedono i Mangiamorte puntando le bacchette verso l’uomo.
<< Ma no, ragazzi >> si difende Severus, alzando le mani. << Lo sapete che... >>
<<Conta la qualità >> gorgheggia il vecchio preside, con la sua potente voce da tenore, mentre mette sul banco con un sorriso un full di donne. << Il modo con cui si offre amore >>.
<<State lontani dalle mie finestre >>riprende Piton, scoccando un’occhiataccia a Silente. <<Voi che inseguite certe fantasie, nella testa un pensiero solamente... >>
<> interviene una voce mentre un James Potter piuttosto arrabbiato compare tra gli sbuffi bianche di nubi. <<  Lascia stare mia moglie, Mocci! >>
<< Ma ho detto che è solo un pensiero! >> esclama l’uomo, cercando di nascondersi dietro a Lord Voldemort.
<< Appunto. Pensa ad altro >>.
<< Per carità >>si intromette nuovamente Silente che, ormai rimasto con poco più dei calzini addosso(avrebbe preferito separarsi dalle mutande, piuttosto che dai suoi bellissimi calzini di lana!), ha trasfigurato la bacchetta in uno stupendo microfono viola glitterato che Dolores Umbridge adocchia con aria maniacale. <<Godetevi la vita, per carità >>. 
<< Non ci si metta anche lei, adesso >> sussurra James, scandalizzato, mentre Piton scippa lo strumento tanto agognato e se lo avvicina alle labbra, smanioso di continuare la sua esibizione.
<<Diffido di chi ostenta sicurezza >> dice indicando Voldemort. <<Chi è convinto d'amare e invece, no. >> punta il dito verso Silente.
<< Io? >> chiede l’uomo, stupito. << Che c’entro io? >>
<< Come sarebbe a dire? >> chiede Gellert Grindelwald, entrando scocciato e spostando malamente i Mangiamorte per avvicinarsi a Silente. << Come puoi farmi questo? Credevo che mi amassi! E invece eccoti qui, a spogliarti davanti ad altri! >>
<< Ma no! Cos’hai capito? Gell! Gelly, ti prego! Parliamone! La verità, la tua, la mia, basta che il cuore, trovi casa sua. Ma non hai ancora capito? La mia casa sei tu! >>
I due uomini si abbracciano nello sconcerto generale mentre Fred finge di vomitare e Bellatrix si asciuga gli occhi, commossa. Piton è il primo a riprendersi e continua a cantare.
<< Sono vivo per fortuna... >>
<< Ti abbiamo già detto che... >>
<< Ma un cecchino è sempre là, spero tanto trovi pace, chi lo sa? L'arroganza in fondo piace >> lancia un’occhiata a James che lo ignora completamente.<< Il rispetto invece no, fuori la faccia tua, ti sfido! Ancora non hai visto niente, i prodigi e le alchimie... >>
<< Come ti permetti? >> lo interrompe Voldemort, togliendogli di mano il famoso microfono. << Io sono stato il più grande mago mai esistito! Non c’è magia che io non conosca! >>
<< È una metafora, Tom. Non prendertela >>.
<< Non chiamarmi Tom, vecchio! Sono stanco di ripeterlo e... >>
<< Quanti viaggi ho ancora in mente, quante idee >> continua Piton, dopo aver ripreso il microfono. <<E l'amore è lì presente, ogni istante che vivrò, le botte che ho preso io, per cambiare il destino e tu dov'eri? >> 
Entra Lily trattenuta da un Sirius sghignazzante che non pare troppo desideroso di bloccarla. << Ero morta, razza di pirla! >> urla la donna in direzione dell’amico che si nasconde dietro a Bellatrix Lestrange.
<< Grazie ma, se non voglio, non mi spoglio e quando accade, lo decido io... >>si intromette nuovamente Silente che, per la gioia di Grindelwald, non si è ancora rivestito.
<< Allora prima hai perso volontariamente tutte quelle partite! >> urla Voldemort, scandalizzato, mentre Piton si riappropria nuovamente del microfono.
<<Ci metto la passione e l'intelletto nel letto mio, modestamente, un'artista son io >>.
 James ridacchia e da di gomito a Sirius e Remus. << Questo è tutto da vedere >>
<<Più passa il tempo e più mi meraviglio... >>
<< Anche noi! >> ribatterono in coro i Malandrini.
<< ... gioisco quando c'è una novità, "coltivati il tuo orto" è il mio consiglio >>
<< Veramente >> s’intromette una Sprite tutta sporca di terra persino tra le nuvole, << Io ho solo delle serre >>.
<<L'amore poi, decide lui, con chi dividere la vita, sua. Vuoi sapere chi ha pagato il conto mio? Io! >>
Partono applausi, fischi, cori di “Severus vattene a casa, vattene a casa! Severus vattene a casa!” intonati da James, Sirius e Fred.
Poi Lord Voldemort si alza e il silenzio cala sul pubblico rumoroso.
<< Molto commovente Severus. Ma la vera domanda ora è un'altra: se il tuo conto l’hai pagato tu, allora perché mi è arrivata una fattura di 250 sterline da parte del parrucchiere? >>

 

 
 

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Ciao a tutti belli e brutti. XD. Ma visto che siete tutti belli direi che un ciao basta.
Per cui ciao. XP
Allora. Come potete vedere sono tornata con le mie cavolate. Visto che la mia ultima songfic non ha sortito un grande successo (solo una recensione. Che tristezza. Però ringrazio chi mi ha recensito: mi hai resa molto felice XD), ho deciso di tornare con un’altra ancora sul tono del comico-demenziale. Spero che vi abbia per lo meno fatti sorridere. Mi è venuta perché non riesco a fare a meno di notare una certa somiglianza tra Alan Rickman (l’attore che interpreta Piton) e Renato Zero. Forse sono pazza ma... era un’idea troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. XD.
Ringrazio chi vorrà leggere e chi vorrà lasciarmi un commentino. Magari senza Avada Kedavra dentro eh? I Crucio li posso sopportare ma cercate di non avadakedavrizzarmi. XP. Grazie.
A presto.
Ciao.
L

 

  
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