Con una lentezza quasi surreale prende a sbottonarsi la camicetta
della divisa – e ogni bottone è un'eternità, ogni lembo scoperto di pelle un
posto in cui ci si può perdere per sempre – poi il reggiseno, la gonna ed i
calzini, e tutto questo lentamente, con naturalezza, e lui vorrebbe dirle che è
bellissima ma pazza, potrebbe entrare chiunque e allora cosa penserebbero, e sta
per farlo quando lei improvvisamente si china in avanti e gli posa un dito sulle
labbra appena dischiuse.
– Shh. Non dire nulla. –
Solleva il lenzuolo
candido – come la sua pelle, bianca come l'inverno, liscia come seta e fresca –
e in quel momento lo attraversa un pensiero, nettissimo, e vorrebbe dirglielo ma
tace: sembri fatta per farmi impazzire.